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Bilancio Sociale TCI 2022

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l Storia<br />

1894 – 1900: le origini<br />

Il Touring Club Italiano viene fondato l’8 novembre 1894 da un gruppo di 57 velocipedisti, con l’intento di<br />

diffondere i valori del ciclismo e del viaggio. Fin dall’inizio l’attività dell’Associazione è innovativa: propone<br />

le prime piste ciclabili (1895), installa cassette di riparazione e pronto soccorso medico lungo le strade<br />

e si oppone alla tassa sui velocipedi, intuendone il valore per la diffusione del turismo. Il <strong>TCI</strong> collabora<br />

inoltre alla stesura del primo Regolamento di Polizia Stradale, contribuisce all’abbellimento delle stazioni<br />

ferroviarie e nel 1897 avvia la realizzazione e l’impianto di cartelli stradali turistici. L’interesse del Paese è<br />

subito altissimo e l’Associazione raggiunge i 16.000 Soci già nel 1899.<br />

1900 – 1920: i primi 100.000 Soci<br />

Con l’avvento del nuovo secolo, il <strong>TCI</strong> diventa istituzione di prestigio nazionale, proponendo progetti di<br />

rimboschimento e regolazione delle acque montane nel 1909 e l’istituzione dei Parchi Nazionali nel 1919.<br />

Risale invece al 1914 la pubblicazione dei primi volumi della Guida d’Italia, universalmente conosciuta come<br />

Guida Rossa, dal colore della copertina. Sempre in quell’anno il <strong>TCI</strong> apre l’Ufficio cartografico, pubblicando<br />

la Carta Turistica d’Italia in scala 1:250.000 e inaugura a Milano una delle prime scuole alberghiere d’Italia.<br />

In questi anni, i Soci arrivano a essere più di 100.000. Nel novembre del 1917 debutta la rivista Le Vie<br />

d’Italia (la cui pubblicazione terminerà nel 1968, quando si fonderà con Le Vie del Mondo, nata nel 1924).<br />

1920 – 1940: il successo delle guide turistiche<br />

Nel 1926 a Milano apre il primo albergo Touring: in seguito il <strong>TCI</strong> lascerà la gestione del settore alberghiero<br />

agli enti preposti, che aveva peraltro contribuito a far nascere. Le guide turistiche pubblicate in quegli<br />

anni, come la prima Guida d’Italia per stranieri (1922), la prima Guida gastronomica d’Italia (1931) e la<br />

collana Guida dei monti d’Italia (1934), hanno tutte un’accoglienza trionfale. Nel 1932 il <strong>TCI</strong> diviene<br />

membro permanente della Consulta per la Tutela delle Belle Arti, la commissione governativa di tutela<br />

dei beni culturali e ambientali. Nel 1937 i Soci raggiungono quota 477.000: cresce la richiesta di servizi di<br />

consulenza e assistenza al turismo e viene realizzato il Manuale del Turismo.<br />

Anni ’40: un contributo alla ricostruzione<br />

Negli anni Quaranta, l’Associazione favorisce le ricerche dei dispersi in guerra, grazie a una propria stazione<br />

radio, contribuendo alla ricostruzione del Paese. In questi anni il Touring Club Italiano è impegnato anche<br />

nel rifacimento della segnaletica, tramite la realizzazione di studi tecnici e l’opera di sensibilizzazione di<br />

ministeri e amministrazioni locali (nei vent’anni successivi, l’apporto dell’Associazione sarà fondamentale<br />

in termini di consulenza e di ideazione di nuove indicazioni di servizi, opere d’arte, itinerari e impianti<br />

turistici. L’Ufficio Tecnico Segnalazioni Stradali del <strong>TCI</strong> cesserà la sua attività nel 1974).<br />

Anni ’50: il <strong>TCI</strong> accompagna le prime vacanze degli Italiani<br />

Nell’immediato secondo dopoguerra iniziano in Italia le prime vacanze collettive: in questi anni il <strong>TCI</strong><br />

riprende la pubblicazione di guide, riviste e cartografia.<br />

BILANCIO SOCIALE <strong>2022</strong> 19

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