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GIOVANI<br />

60° Teatro dalla Scuola<br />

«La zattera della Medusa»<br />

sul gradino più alto<br />

È l’IISS «Albert Einstein» di<br />

Piove di Sacco (Padova) con La<br />

zattera della Medusa il vincitore<br />

della 60ª edizione di “Teatro<br />

dalla Scuola”, manifestazione<br />

dedicata ai laboratori teatrali<br />

delle scuole superiori della<br />

regione, organizzata dal Comitato<br />

Veneto della Federazione<br />

Italiana Teatro Amatori<br />

(FITA) e inserita, quest’anno,<br />

in un progetto sostenuto da<br />

UPI – Unione Province Italiane,<br />

condiviso dalla Provincia<br />

di Vicenza (ente capofila), da<br />

Comune, Provveditorato, Liceo<br />

Quadri e Accademia Olimpica<br />

di Vicenza, oltre che dalla Provincia<br />

di Rovigo. La premiazione<br />

si è svolta venerdì 9 giugno<br />

al Teatro San Marco di Vicenza,<br />

che nei giorni precedenti aveva<br />

ospitato le esibizioni dei gruppi<br />

giunti alla finale sui diciotto<br />

candidati.<br />

Diretto da Giancarlo Schiavon e<br />

Antongiulio Barbujani. Il testo<br />

ha convinto la giuria (composta<br />

da Alessandra Agosti, Francesco<br />

Maria Ara, Filippo Bordignon<br />

e Annarita Scaramella),<br />

che così ha motivato il riconoscimento:<br />

«Ispirato al celebre<br />

dipinto del francese Théodore<br />

Géricault, lo spettacolo ha dato<br />

prova di sintesi e astrazione,<br />

secondo un linguaggio che ha<br />

nei corpi dei suoi protagonisti<br />

uno degli elementi più evocativi<br />

ed emozionanti. Impiegando<br />

elementi di scena minimi e<br />

senza l’ausilio di particolari scenografie,<br />

La zattera della Medusa<br />

dimostra un lavoro registico<br />

coeso e originale, avvalendosi,<br />

in aggiunta, di musiche non<br />

scontate e di un funzionale<br />

lavoro sulle luci. Altro grande<br />

elemento di pregio è il lavoro<br />

drammaturgico sul testo, un<br />

patchwork che alterna brani di<br />

Melville, De Andrè e Baudelaire,<br />

fondendoli con liriche degli<br />

studenti stessi e pervenendo a<br />

un amalgama omogeneo e, a<br />

tratti, commovente. Il tema del<br />

naufragio viene affrontato senza<br />

ricorrere a scontati parallelismi<br />

con fatti di cronaca della<br />

società contemporanea, caricandosi<br />

così di un’universalità<br />

in grado di lanciare, con una<br />

forza ancora più dirompente,<br />

il grido di chi si sta aggrappando<br />

alla propria vita come se<br />

questa fosse una zattera in un<br />

mare tempestoso».<br />

La giuria ha assegnato altri due<br />

riconoscimenti. Per la migliore<br />

regia è stato premiato l’IS<br />

«Antonio Scarpa» di Motta di<br />

Livenza (Treviso) per La guerra<br />

di Troia non si farà: «Riuscire<br />

a coinvolgere l’interprete<br />

nella propria visione - si legge<br />

nella motivazione - è uno<br />

degli elementi che fanno la<br />

differenza tra una regia e una<br />

buona regia. Così avviene in<br />

questo spettacolo liberamente<br />

ispirato a un testo di Jean Giraudoux<br />

e firmato da Giacomo<br />

Bisceglie, sapientemente<br />

condiviso con i suoi giovani<br />

attori, essenziali nel rendere<br />

Diciotto i gruppi<br />

partecipanti<br />

alle selezioni<br />

del concorso<br />

riservato<br />

ai laboratori<br />

teatrali degli<br />

istituti scolastici<br />

superiori<br />

del Veneto.<br />

l’ironia e la giocosità del testo,<br />

pur nello spessore della tematica<br />

espressa». Per la migliore<br />

recitazione collettiva, invece,<br />

premio all’ITC «Pier Fortunato<br />

Calvi» di Padova di scena con<br />

V.V., scrittura condivisa da tutto<br />

il cast partendo da un testo di<br />

Patrizia Tramarin, anche alla<br />

regia con Annalisa Toniolo.<br />

Questa la motivazione del<br />

riconoscimento: «La riuscita<br />

interazione tra generazioni<br />

(giovani e adulti) e tra ruoli<br />

(studenti e insegnanti, gli uni<br />

e gli altri pronti a mettersi in<br />

gioco e a condividere emozioni,<br />

fragilità, sogni e passioni)<br />

rappresenta la marcia in più<br />

di questo spettacolo fresco e<br />

coinvolgente. Il vivace dialogo<br />

tra i personaggi sulla scena<br />

rivela in filigrana un divertirsi<br />

e crescere insieme che è senza<br />

dubbio tra gli obiettivi più<br />

auspicabili per un Laboratorio<br />

teatrale scolastico».<br />

La premiazione, presentata da<br />

Manola Borgato e intervallata<br />

da spezzoni dello spettacolo Il<br />

peso delle cose proposto dall’Istituto<br />

Tecnico Agrario Statale<br />

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