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Flotte&finanza n. 68 settembre 2023

Quadro elettrico Auto alla spina a prezzo contenuto, tra i 30 e i 50mila euro. F&F passa in rassegna un gruppo di 45 modelli presto destinato ad allargarsi. All’appello mancano ancora le cinesi

Quadro elettrico
Auto alla spina a prezzo contenuto, tra i 30 e i 50mila euro.
F&F passa in rassegna un gruppo di 45 modelli presto destinato ad allargarsi. All’appello mancano ancora le cinesi

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Casa Editrice la fiaccola srl Numero <strong>68</strong><br />

<strong>settembre</strong> <strong>2023</strong><br />

Scegliere, Gestire, Ottimizzare<br />

Auto alla spina a prezzo contenuto, tra i 30 e i 50mila euro.<br />

F&F passa in rassegna un gruppo di 45 modelli presto destinato ad allargarsi.<br />

All’appello mancano ancora le cinesi<br />

ISSN 2037-5719<br />

0 0 0 6 8 ><br />

9<br />

772037 571907


TANTO PER<br />

COMINCIARE<br />

Soluzioni IoT per la mobilità aziendale<br />

La soluzione ideale per il Fleet Manager<br />

Tracking<br />

Diagnostica<br />

Gestione<br />

parco veicoli<br />

Gestione ottimizzata<br />

delle risorse<br />

Gestione<br />

manutenzione<br />

Sicurezza H24<br />

La digestione di Sifà da parte di Unipol è cosa<br />

fatta. Si può dire che al momento le accelerazioni<br />

centripete non riguardino più i grandi<br />

marchi ma piuttosto le piccole realtà locali - ne<br />

abbiamo contate circa 300 -, spesso forti di una<br />

apprezzabile ed encomiabile rete periferica. Per<br />

sopravvivere a questi mostri tentacolari, le major<br />

del NLT dovranno in qualche modo aggregarsi,<br />

consorziarsi, sia dal punto di vista della gestione<br />

e dell’offerta finanziaria sia in termini di leverage<br />

verso i costruttori, giacché la figura del concessionario<br />

è sempre più rarefatta.<br />

A queste piccole entità, che possono dare fastidio<br />

ai grandi gruppi come i Lillipuziani con Gulliver (rimaniamo<br />

in tema romanzo d’autore), è preclusa<br />

la caccia agli elefanti bianchi, quei grandi gruppi<br />

commerciali/industriali con flotte da centinaia di<br />

targhe. Ecco quindi che i ‘piccoli’ hanno come territorio<br />

di caccia il privato monofamiliare, che usi o<br />

meno l’auto e che si muova in qualsiasi modo, dall’aereo<br />

taxi del futuro al monopattino di oggi. Lui è<br />

Moby Dick, anzi Moby Rich, visto che potrebbe rivelarsi<br />

una preziosa fonte di guadagno.<br />

Le piccole società di noleggio hanno qualche<br />

chance contro Arval, Leasys, Unipol, giusto per<br />

non fare nomi? Sì, se faranno della loro capacità<br />

di governare il bacino, il territorio, il loro credo.<br />

Novelli concessionari (dovrebbero andare a scuola<br />

proprio da questa ormai quasi disoccupata categoria)<br />

devono imparare a ‘battere’ il territorio.<br />

Non basta comprare i file dei codici Ateco dei<br />

liberi professionisti, quelli ce li hanno tutti. Ci vuole<br />

partecipazione, coinvolgimento, interpretazione<br />

delle necessità locali. I grandi gruppi ancora non<br />

hanno la capacità di scandagliare il fondo del<br />

mare con la rete a strascico, le società locali sì.<br />

Non crediamo ci sia ulteriore bisogno di spiegare<br />

come e chi. Il problema, semmai, sta nel ‘cosa’.<br />

Perché la partita si vince - o si sopravvive - se si<br />

è in grado di diversificare l’offerta, di essere finanziariamente<br />

competitivi anche sulla mobilità alternativa,<br />

e nella capacità di rispondere alle richieste<br />

taylor made del cliente. Assuntina, lo zio Peppe,<br />

Fabrizio, il cugino Federico e il signor Sanfilippo<br />

sono tutti potenziali clienti, anche se loro (ancora)<br />

non lo sanno.<br />

Questa è la sfida, Ladies&Gentlemen. E i big imparino:<br />

attività consolare e catechesi.<br />

Alla fine paga.<br />

Moby Rich<br />

Continua la ricerca della balena bianca<br />

della mobilità. Chi è, cosa fa, come si raggiunge<br />

il futuro fruitore-tipo del walkaround?<br />

info@flottaweb.com<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 3


10<br />

26<br />

Flotte&<strong>finanza</strong><br />

sommario<br />

<strong>settembre</strong> <strong>2023</strong> - numero <strong>68</strong> anno 17<br />

10 UnipolRental, con SIFÀ pesa di più<br />

14 Il comparatore che non c’era: Guido Lascelta<br />

16 Auto alla spina, ecco le novità a prezzo contenuto<br />

22 Barometro LCV, fleet manager green a parole<br />

24 Il noleggio a lungo termine piace (quasi) a tutti<br />

26 Fornitore e flotte: una relazione che non evolve<br />

29 A Scandicci la Saetta è carica. E non inquina<br />

30 Contro i furti d’auto scende in campo Targa<br />

32 GATE, quando il noleggio è pay-per-use<br />

34 Da 20 anni Rhiag è ‘a posto’<br />

35 Anfia celebra il 40° della Sezione Aftermarket<br />

36 Da OCTO l’assistente virtuale antifrode<br />

40 Avenger, ora Jeep è anche elettrica<br />

42 Con Townstar Nissan torna ai veicoli da lavoro?<br />

VIAGGIARE INSIEME SULLA STRADA DEL FUTURO,<br />

SARÀ UN’ESPERIENZA TUTTA NUOVA<br />

Scegliere, Gestire, Ottimizzare<br />

Direttore responsabile<br />

Lucia Edvige Saronni<br />

Direttore editoriale<br />

Giuseppe Guzzardi<br />

gguzzardi@fiaccola.it<br />

flotte<strong>finanza</strong>@fiaccola.it<br />

Coordinamento editoriale<br />

Roberta Carati - rcarati@fiaccola.it<br />

Redazione<br />

Tiziana Altieri - taltieri@fiaccola.it<br />

Matthieu Colombo - mcolombo@fiaccola.it<br />

Gianluca Ventura - gventura@fiaccola.it<br />

40<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

Foto<br />

Archivio Vie&Trasporti, Archivio delle Case, John Next<br />

Collaboratori<br />

Mauro Armelloni, Giuseppe Cordasco, Giacinta Moraschi,<br />

Giorgia Rocca, Monica Schiller, Mauro Serena<br />

Amministrazione<br />

Francesca Lotti - flotti@fiaccola.it<br />

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Casa Editrice La Fiaccola s.r.l.<br />

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RUBRICHE<br />

6 Il Pensatore<br />

8 Quote Rosa<br />

38 VIP alla guida<br />

46 Hit Parade<br />

Agenti<br />

Friuli Venezia Giulia - Trentino Alto Adige - Veneto<br />

Emilia Romagna (Parma e Piacenza escluse) Giorgio Casotto<br />

Tel. 0425/34045 - Cell. 348 5121572<br />

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Trimestrale - LO-NO/00516/02.2021CONV<br />

Reg. Tribunale di Milano n. 786<br />

del 22/12/2006 - ROC 32150<br />

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Grafica<br />

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Tipografia<br />

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ISSN 2039 - 571X<br />

Questo periodico è associato<br />

all’Unio ne stampa periodica italiana.<br />

Numero di iscrizione 15132<br />

Seguici, ti porteremo lontano!<br />

SIFÀ entra a far parte di UnipolRental, che consolida così<br />

il suo ruolo come primo operatore italiano nel settore del<br />

noleggio a lungo termine.<br />

Insieme per tracciare la strada verso la mobilità del futuro.


IL PENSATORE<br />

IL PENSATORE<br />

MADE IN ITALY<br />

Gianluca Di Loreto<br />

a cura di Roberta Carati<br />

All’ultima presentazione del<br />

Rapporto Aniasa, ‘Bain &<br />

Company’ ha suonato la carica,<br />

a nostro parere anche più dei vertici<br />

dell’associazione. A distanza di mesi<br />

persiste la sensazione che ci siano<br />

tematiche che gli operatori del noleggio<br />

e più in generale della mobilità faticano<br />

a mettere a fuoco.<br />

Ci siamo confrontati, su questo punto<br />

e su molto altro, con Gianluca Di<br />

Loreto, Partner Bain & Company che<br />

all’evento Aniasa ha illustrato lo studio<br />

Il vento dell’Est soffia sull’automotive.<br />

Ecco le sue considerazioni: “Non<br />

penso ci siano temi che sfuggono al<br />

Con il vento dell’Est che soffia impetuoso, “l’industria<br />

automobilistica italiana deve puntare sulle sue eccellenze: il<br />

segmento lusso, il design, la meccanica”<br />

mondo della mobilità, che ha invece<br />

ben presente i trend del settore e i<br />

relativi impatti. Il problema semmai è<br />

nel dibattito a contorno, nel racconto di<br />

un’automobile come un oggetto ‘brutto<br />

e cattivo’ che non fa altro che<br />

inquinare e di cui si può fare a meno.<br />

La realtà è che, in Italia come altrove,<br />

dell’auto non si può proprio fare a<br />

meno. L’80 per cento del traffico è di<br />

natura pendolare, continuativa, e<br />

soluzioni ‘palliative’ non risolvono il<br />

problema. Inoltre, l’85 per cento delle<br />

auto circola fuori dalle grandi<br />

metropoli, il che significa che alcune<br />

soluzioni di mobilità più recenti,<br />

ammesso che funzionino, di certo non<br />

bastano perché non risolvono il<br />

fabbisogno di chi si muove in e dalla<br />

provincia. Se si avesse più<br />

consapevolezza del valore dell’auto per<br />

la mobilità degli italiani”, riflette Di<br />

Loreto, “si potrebbe concentrare la<br />

comunicazione e la discussione sulle<br />

soluzioni invece che sui problemi, il<br />

che aiuterebbe molto gli operatori della<br />

mobilità”.<br />

F&F Il mercato auto, pur in<br />

crescita, stenta a ritornare ai valori<br />

pre-pandemia. Oltre ai fattori noti -<br />

crisi dei chip, debolezza della<br />

domanda, incentivi poco mirati,<br />

ritardi nelle consegne… - ha<br />

individuato altre concause?<br />

››‰ L’industria automotive mondiale<br />

fronteggia continuamente situazioni<br />

che minacciano la sua continuità<br />

produttiva, e questa è senz’altro una<br />

delle ragioni dietro il rallentamento<br />

dell’industria. Dalle calamità naturali<br />

che si abbattono su stabilimenti e hub<br />

strategici, a fattori politici, economici e<br />

sociali che hanno avuto sempre un<br />

impatto sui mercati regionali.<br />

Solo negli ultimi 10 anni, ci sono stati<br />

numerosi eventi con conseguenze<br />

differenti ma comunque significative<br />

sull’industria automotive che hanno<br />

provocato discontinuità o una<br />

maggiore frequenza di interruzioni<br />

nella fornitura e scambi commerciali,<br />

basti pensare alla Primavera Araba o<br />

ai tifoni a Taiwan e in Giappone.<br />

Per quanto riguarda il nostro Paese e<br />

l’Europa in generale, l'automobile<br />

rimane il veicolo ideale per gli<br />

spostamenti, ma è l'incertezza<br />

economica a tenere più cauti<br />

sull'acquisto (e a contribuire ad<br />

accrescere la propensione ad affidarsi<br />

alle formule di noleggio).<br />

In aggiunta, non sempre l’offerta di<br />

vetture corrisponde alla domanda; la<br />

tendenza a produrre auto sempre più<br />

grandi, la crescita dei SUV, l’aumento<br />

dei listini, l’elettrificazione ‘senza se e<br />

senza ma’ non sempre trovano<br />

riscontro nelle esigenze dei pendolari,<br />

che invece hanno bisogno di costi<br />

certi e contenuti e di offerte di<br />

prodotto semplici e chiare.<br />

F&F L’indagine di Bain & Company<br />

Il vento dell’Est soffia<br />

sull’automotive spiega come i<br />

costruttori asiatici nei prossimi<br />

anni conquisteranno crescenti<br />

fette di mercato a scapito dei<br />

brand tradizionali europei,<br />

riflessione recentemente condivisa<br />

anche da De Meo. Quale logica<br />

industriale, globalizzazione a parte,<br />

dietro questa rivoluzione epocale?<br />

››‰ La filiera automotive italiana (così<br />

come quella del Vecchio Continente in<br />

generale) è stata soggetta a disruption<br />

molto rilevanti negli ultimi tre anni,<br />

prima fra tutte quella derivante dalla<br />

mancanza di semiconduttori. Le sfide<br />

che le aziende dell’indotto automotive<br />

devono affrontare sono ormai di<br />

portata globale, ed è sbagliato pensare<br />

che sia solo la normativa (che ha<br />

ovviamente un suo peso) a ridisegnare<br />

i confini di una delle industrie più<br />

capital intensive che esistano.<br />

L’aumento del costo delle materie<br />

prime, l’inflazione a doppia cifra, il<br />

progressivo spostamento della<br />

produzione da Occidente a Oriente, il<br />

peso crescente dei Costruttori cinesi<br />

nel mercato europeo, così come nei<br />

nuovi brevetti registrati; ma anche la<br />

crisi Russia-Ucraina, le difficoltà<br />

logistiche e l’aumento vertiginoso del<br />

costo dei noli marittimi. Sono solo<br />

alcuni degli esempi di quanto sta<br />

accadendo, di quali siano le sfide della<br />

filiera. Ma la questione non è se ce ne<br />

saranno ancora, di sfide simili: la<br />

risposta è semplice, la frequenza di<br />

queste disruption è in continuo<br />

aumento. E collegandomi alla<br />

domanda precedente, se l’offerta<br />

europea si sposta verso vetture di<br />

segmento superiore e sempre più<br />

premium, si lascia una porta aperta<br />

all’ingresso di operatori che invece<br />

propongono vetture più piccole e di<br />

costo molto più contenuto.<br />

F&F Nanismo ed eccellenza,<br />

soprattutto nella componentistica,<br />

sono caratteristiche indivisibili<br />

dell’imprenditorialità italiana.<br />

Piccolo è ancora bello?<br />

››‰ Piccolo può essere ancora bello,<br />

ma forse troppo rischioso in un<br />

periodo in cui le ‘tempeste’ sono più<br />

forti del solito. Con l’assetto<br />

dell’industria automobilistica che si<br />

sta spostando velocemente verso<br />

Oriente quelle che sono state per anni<br />

delle nicchie protette potrebbero<br />

venire compromesse; è quindi<br />

necessario e urgente che l’Italia<br />

acceleri gli investimenti sulla filiera<br />

auto, riaffermando il proprio ruolo<br />

industriale nel comparto<br />

automobilistico, puntando<br />

sulle eccellenze, in primis il<br />

segmento lusso, emblema del<br />

Made in Italy. Ma tutto questo<br />

vale per il design e per la<br />

meccanica, per le prestazioni<br />

estreme. Non certo per il<br />

software o per i componenti<br />

elettrici ed elettronici. La vera<br />

sfida è costruire una nuova<br />

leadership italiana per le<br />

tecnologie del futuro.<br />

F&F Il circolante italiano<br />

cresce in volumi e in età,<br />

le incertezze<br />

economiche e<br />

l’aumento dei<br />

costi<br />

scoraggiano il<br />

potenziale<br />

acquirente. Il<br />

noleggio a lungo<br />

termine è davvero<br />

l’alternativa?<br />

››‰ Già un paio d’anni fa<br />

avevamo evidenziato come<br />

fosse necessario (e urgente)<br />

indurre un ricambio veloce del nostro<br />

parco circolante, sia per accelerare la<br />

transizione verso trazioni alternative,<br />

sia per sostituire vetture obsolete con<br />

mezzi più nuovi dotati dei sistemi di<br />

sicurezza più avanzati.<br />

Oggi, chi cambia l’auto piuttosto che<br />

comprarla preferisce noleggiarla,<br />

anche alla luce dei tempi di attesa<br />

ancora piuttosto dilatati. La quota di<br />

vendite a privati è ormai in calo da<br />

alcuni anni e il noleggio riempie il<br />

vuoto grazie ai costi certi e alla<br />

possibilità di spalmare su più anni il<br />

costo del ‘rischio tecnologico’, e<br />

questo trend è destinato a proseguire<br />

anche nei prossimi anni. Il noleggio<br />

resta quindi il principale strumento in<br />

grado di favorire la transizione<br />

ecologica del nostro parco circolante<br />

e di accelerare il ricambio dei<br />

veicoli più inquinanti con<br />

quelli ibridi ed elettrici.<br />

6 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong><br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

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<strong>settembre</strong> <strong>2023</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 7


QUOTE<br />

ROSA<br />

IN VACANZA<br />

Chi la fa l’aspetti<br />

Impugnare il volante dell’auto a noleggio sembra essere<br />

una prerogativa dei padri di famiglia, veri e propri ‘manici’.<br />

Certe scelte però si pagano. Addio sonnellino pomeridiano<br />

di Tiziana Altieri<br />

Difficile cambiare certe abitudini,<br />

inclusa quella che vuole lui al<br />

volante dell’auto presa a<br />

noleggio per le vacanze. Lui che non sa<br />

dove sia diretto il volo dove sta per<br />

imbarcarsi e che cosa si nasconda<br />

all’interno della sua valigia (meglio<br />

così, perché una buona metà è<br />

occupata dai miei abiti, tanto lui più<br />

che t-shirt e bermuda non mette),<br />

emette solo pochi suoni prima di salire<br />

a bordo per accertarsi che abbia<br />

fornito all’azienda di autonoleggio i dati<br />

della sua patente e che il secondo<br />

guidatore sia Ale, con la cui famiglia<br />

condivideremo questa attesissima<br />

vacanza on the road. Gli confermo che<br />

sì, sarà così non perché Fede ed io non<br />

sappiamo guidare ma perché non<br />

abbiamo certo voglia di cominciare il<br />

nostro tour discutendo e poi, visto che<br />

dovremo fare qualche alzataccia e<br />

macinare un bel po’ di chilometri,<br />

approfitteremo delle ore in macchina<br />

per ricaricarci.<br />

All’aeroporto ritiriamo la nostra<br />

Chrysler Pacifica. Tre file di sedili. I<br />

bambini dovrebbero stare nell’ultima,<br />

ma subito stabiliscono che quella<br />

centrale è più confortevole e così noi<br />

mamme finiamo in fondo.<br />

Cambio di programma<br />

Poco male, pensiamo. Qui le voci<br />

arrivano ovattate: non sentiamo cosa<br />

dicono gli altri occupanti dell’abitacolo,<br />

le richieste dei figli - ho fame, ho sete,<br />

ho caldo, ho<br />

freddo, devo<br />

andare in bagno -<br />

devono essere<br />

soddisfatte dai<br />

padri che, infatti,<br />

dopo pochi minuti<br />

cominciano a<br />

Tre file di sedili.<br />

Io e l’altra<br />

mamma finiamo<br />

nell’ultima: non<br />

tutti i mali<br />

vengono per<br />

nuocere<br />

lamentarsi. Noi possiamo dedicarci alle<br />

chiacchiere, ad ammirare i paesaggi<br />

che ci circondano, al relax, insomma un<br />

sogno… Dal quale dobbiamo risvegliarci<br />

improvvisamente. Se ne accorgono<br />

anche i pargoli: i driver hanno sbagliato<br />

strada. Eppure bastava seguire il<br />

navigatore. Come hanno fatto?<br />

“Eravamo confusi, i bambini gridavano,<br />

stiamo facendo tutto noi. Che sarà<br />

mai? Usciremo alla prossima”. Già, però<br />

è fra 60 miglia e poi dovremo tornare<br />

indietro e allora addio bagno al mare al<br />

tramonto… Lo faremo domani, e ancora<br />

dopodomani, ma vogliamo fargliela<br />

pesare. Hanno voluto guidare? La<br />

pagheranno. È il nostro momento di<br />

gloria. Lo facciamo per tutte le donne<br />

del mondo. Sono rimasti così scottati<br />

che non hanno più compiuto errori per il<br />

resto del viaggio, uno sempre con gli<br />

occhi sulla strada, l’altro sul navigatore.<br />

Impossibile per loro distrarsi anche un<br />

solo istante. Hanno dovuto dire addio<br />

all’amato<br />

sonnellino<br />

pomeridiano.<br />

Hanno anche<br />

dovuto sorbirsi i<br />

bambini e<br />

dedicarsi alla<br />

ricerca dei<br />

parcheggi mentre noi scorrazzavamo<br />

felici per negozi. Decisamente meglio è<br />

andata a me e alla mia compagna di<br />

viaggio.<br />

Credo che l’anno prossimo ci<br />

cederanno volentieri il volante, ma io<br />

non sono affatto sicura di volerlo.<br />

Your mobility.<br />

Made easy.<br />

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Nuova BMW iX1: Consumo di energia in kWh/100 km: 16,8­19; Emissioni di C02 in g/km (ciclo misto): 0.<br />

I consumi di energia e le emissioni di CO2 riportati sono stati determinati sulla base della procedura WLTP di cui al Regolamento UE 2017/1151.<br />

I dati indicati potrebbero variare a seconda dell'equipaggiamento scelto e di eventuali accessori aggiuntivi.<br />

8 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.alphabet.com/it


ACQUISIZIONI<br />

ACQUISIZIONI<br />

SIFÀ FA PIÙ GRANDE UNIPOLRENTAL<br />

La forza del Gruppo<br />

La sede di Reggio<br />

Emilia di<br />

UnipolRental.<br />

Parla Giovanni Orlandini, amministratore delegato e direttore generale di UnipolRental,<br />

società che ha aumentato la propria quota di mercato grazie all’acquisizione di SIFÀ.<br />

Esperienza, sinergia, concretezza le frecce al suo arco<br />

Giovanni Orlandini,<br />

AD e DG di UnipolRental.<br />

Recentemente tre operazioni di rilievo hanno terremotato<br />

il mercato del noleggio a lungo termine.<br />

Il riassetto di Drivalia con la nascita di<br />

Crédit Agricole Auto Bank, il riposizionamento di alcune<br />

attività internazionali di ALD Automotive, l’acquisizione<br />

di SIFÀ, già in pancia a BPER, da parte di UnipolRental<br />

sono importanti novità.<br />

Il confluire di SIFÀ nel Gruppo emiliano scompagina un<br />

po’ gli equilibri: oggi il 12 per cento del noleggiato a lungo<br />

termine è patrimonio della nuova entità che fa capo a<br />

Giovanni Orlandini, amministratore delegato e direttore<br />

generale, chiamato a dare continuità alla società soprattutto<br />

facendo affidamento sulle forti sinergie, sistemi e<br />

networking propri di Unipol. Lo abbiamo incontrato per<br />

comprendere l’oggi e il domani del nuovo player.<br />

F&F Orlandini, UnipolRental ha incorporato SIFÀ<br />

per la realizzazione di un progetto industriale nel<br />

settore del noleggio a lungo termine. Ci può indicare<br />

il valore strategico della fusione?<br />

››‰ La fusione per incorporazione di SIFÀ in Unipol-<br />

Rental è il risultato di un accordo sulla base di un interessante<br />

progetto industriale tra UnipolSai e il Gruppo<br />

BPER, che controllava interamente SIFÀ. Oggi, UnipolSai<br />

detiene la partecipazione di oltre l’80 per cento del capitale<br />

sociale di UnipolRental mentre BPER il rimanente<br />

20 per cento circa.<br />

Dal primo luglio inizia quindi un nuovo viaggio che vede<br />

i Gruppi Unipol e BPER operare insieme con un unico<br />

operatore del noleggio a lungo termine. Parliamo di due<br />

aziende, UnipolRental e SIFÀ, che anche nel <strong>2023</strong> hanno<br />

ottenuto ottimi risultati in termini di sviluppo, produzione<br />

e marginalità. Due società ‘sane’ in un mercato in continua<br />

crescita.<br />

L’impegno tra i due grandi Gruppi consente ora a<br />

UnipolRental di promuovere i propri servizi oltre che tramite<br />

le Agenzie UnipolSai, canale attivo da anni e vero<br />

e proprio ‘fiore all’occhiello’, anche attraverso i canali<br />

commerciali del Gruppo BPER, tra cui il network delle<br />

filiali bancarie.<br />

F&F Un importante cambiamento, quello<br />

relativo ai canali distributivi...<br />

››‰ Siamo convinti che la multicanalità sia<br />

la strada necessaria per raggiungere gli importanti<br />

risultati condivisi con il Gruppo; a<br />

fianco delle strade già tracciate in questi<br />

anni, si aggiungono ora la rete delle filiali<br />

bancarie e più in generale i canali commerciali del<br />

Gruppo BPER, che rappresentano un’ulteriore straordinaria<br />

opportunità di crescita e sviluppo.<br />

Siamo presenti sul mercato con sei diversi canali distributivi,<br />

un unicum nel settore del noleggio a lungo termine<br />

in Italia. Una scelta resa ancora più determinante grazie<br />

ai due canali che le aziende azioniste detengono in<br />

modo strutturato: la rete di agenzie Unipol-Sai, che rappresenta<br />

il gruppo di agenti più capillare d’Italia, e i canali<br />

commerciali del Gruppo BPER.<br />

F&F È un potenziamento a 360 gradi?<br />

››‰ Abbiamo realizzato un forte potenziamento delle<br />

nostre strutture, sia commerciali che operative. Abbiamo<br />

rafforzato i servizi post-vendita, dove oggi assistiamo a<br />

crescenti difficoltà di tutti gli attori della filiera, dovute a<br />

pianificazione precaria, aumento dei prezzi, scarsa disponibilità<br />

di prodotto.<br />

Grazie agli asset di Gruppo - mi riferisco a Unipol-<br />

“La multicanalità<br />

è la strada<br />

necessaria per<br />

raggiungere<br />

gli importanti<br />

risultati condivisi<br />

con il Gruppo”.<br />

Assistance, le reti UnipolService e UnipolGlass, la telematica<br />

di UnipolTech, per citarne alcuni - siamo ora in<br />

grado di garantire assistenza e servizi in tempi rapidi e<br />

una capillarità unica.<br />

Riguardo ai clienti e fornitori, a cui siamo felici<br />

di dare il benvenuto nella nostra organizzazione,<br />

ci siamo focalizzati e ci siamo impegnati<br />

per ridurre al minimo l’impatto di questa<br />

operazione, mantenendo invariati i riferimenti<br />

e le modalità operative esistenti per ogni necessaria<br />

richiesta di supporto.<br />

F&F Con l’incorporazione di SIFÀ è avvenuta una<br />

acquisizione di figure professionali?<br />

››‰ Tengo in modo particolare a questo punto perché<br />

SIFÀ - e UnipolRental - sono fatte in primis di persone,<br />

che si spendono e profondono il loro impegno e le loro<br />

competenze al servizio di clienti, colleghi e azienda:<br />

un patrimonio umano e professionale di assoluto livello.<br />

Ci tengo peraltro a sottolineare che il progetto non prevede<br />

esuberi: tutti i colleghi di UnipolRental e SIFÀ si<br />

sono già visti confermare l’opportunità di valorizzare la<br />

propria professionalità e aspirazione. Queste competenze<br />

ci consentono di continuare a perseguire e migliorare<br />

il nostro obiettivo primario, ovvero quello di essere<br />

sempre vicini ai nostri clienti, sicuri che questa nuova<br />

realtà porterà la nostra offerta e il nostro servizio a un<br />

livello sempre più elevato di eccellenza, soddisfacendo<br />

appieno le nuove esigenze.<br />

10 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong><br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

<strong>settembre</strong> <strong>2023</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 11


ACQUISIZIONI<br />

La nostra squadra è già stata formata, le responsabilità<br />

assegnate e le funzioni integrate: oggi contiamo su 440<br />

persone che ci permettono di ambire, alla fine del prossimo<br />

anno, a traguardare un fatturato di oltre 1 miliardo<br />

di euro.<br />

F&F Quali sono gli obiettivi a breve e medio termine<br />

(1-5 anni) di UnipolRental in termini di quota di<br />

mercato e di consistenza della flotta?<br />

››‰ UnipolRental, con l’incorporazione di SIFÀ, si consolida<br />

come primo operatore italiano del settore del noleggio<br />

a lungo termine, con una flotta di 130.000 veicoli<br />

e oltre 45.000 nuove immatricolazioni nel <strong>2023</strong>, e una<br />

quota di mercato che si avvia verso il 12 per cento.<br />

Il secondo semestre sta andando bene, per cui è possibile<br />

un incremento di questi valori, sia grazie ai numeri<br />

di SIFÀ che al lavoro della struttura di UnipolRental. Il sistema<br />

industriale ha fatto la sua parte, grazie a un miglioramento<br />

della catena di valore.<br />

Per il 2024 confermiamo i numeri programmati,<br />

quindi un miglioramento progressivo<br />

in termini di immatricolazione e fatturato. Il<br />

15 per cento è una quota nei nostri obiettivi,<br />

ma non è detto che ciò avverrà nel 2024.<br />

F&F Vi spaventa l’aumento del costo del<br />

denaro? Che cosa pensa delle rigidissime regole<br />

legate a Basilea 3?<br />

››‰ Chi è stato bravo ad accumulare riserve quando<br />

i tassi erano negativi per far fronte a questa nuova situazione<br />

non avrà problemi assorbendo quella parte<br />

di rischio.<br />

F&F Una nostra ricerca conferma che in Italia a livello<br />

locale sono forti il brokeraggio e il microrenting.<br />

Una opportunità persa dalle major?<br />

››‰ Nella mobilità ci sono più soggetti interessati a recuperare<br />

valore. In tal senso il noleggio a lungo termine<br />

è l’attività forse più remunerativa, e spesso queste realtà<br />

periferiche non sono rigidamente legate al NLT, ma si<br />

caratterizzano per una proposta più flessibile.<br />

In futuro ci saranno sempre più soggetti interessati a<br />

proporre una propria soluzione di mobilità, perché sul<br />

totale immatricolato il noleggio cresce di quasi un punto<br />

a trimestre, quattro punti l’anno.<br />

I noleggiatori per così dire tradizionali trarranno il maggior<br />

vantaggio dal contesto futuro della mobilità, ma una<br />

parte del business andrà a queste realtà più piccole, dinamiche<br />

e flessibili.<br />

“Dobbiamo<br />

essere bravi a far<br />

gravare il meno<br />

possibile sul<br />

cliente il rischio<br />

della variabilità<br />

del mercato”.<br />

F&F Qual è la sua strategia in relazione a noleggio<br />

a lungo termine-connettività?<br />

››‰ La nostra politica è quella di puntare a interagire<br />

con i sistemi dei clienti corporate piuttosto che offrirne<br />

di nostri, soprattutto per le grandi flotte. Per il mercato<br />

retail, invece, possiamo vantare all’interno del Gruppo<br />

risorse e vantaggi migliori rispetto ai concorrenti.<br />

F&F Gli LCV sono i veicoli più adatti per una veloce<br />

elettrificazione. Di contro, dovranno essere arricchiti<br />

di tecnologia gestionale e tanta connettività<br />

‘spinta’. UnipolRental c’è?<br />

››‰ UnipolRental e prima Car Server hanno sempre<br />

avuto una quota di mercato molto alta tra i veicoli commerciali,<br />

siamo molto radicati nel tessuto produttivo.<br />

Ciò ci ha consentito di avere best practice, capacità<br />

di erogare servizi, esperienza, soluzioni ad hoc, assistenza<br />

specializzata.<br />

Come vede, si tratta di una attività per noi<br />

strategica, anche nell’ambito della specializzazione<br />

e dell’allestimento, ad esempio<br />

nelle utility urbane o nel refrigerato. Ma attenzione,<br />

non si può operare in questo settore<br />

in maniera marginale, la competenza<br />

e l’esperienza non si inventano.<br />

F&F UnipolRental-SIFÀ è l’unico grande Gruppo di<br />

renting made in Italy. Perché?<br />

››‰ Il settore dell’NLT richiede importanti investimenti, i<br />

principali player in Italia sono multinazionali detenute da<br />

banche o da case costruttrici di veicoli.<br />

Non è così semplice avere alle spalle solide realtà, con<br />

possibilità economiche e lungimiranza, come, nel caso<br />

di UnipolRental, il Gruppo Unipol e BPER.<br />

F&F Quali sono le sue aspettative in qualità di leader<br />

di una struttura così ampia?<br />

››‰ Il Gruppo mi ha consentito di raggiungere dimensioni<br />

importanti. Ma anche la possibilità di avere un modello,<br />

una matrice, unici. Un disegno ben definito anche se ancora<br />

incompleto in termini di aggregazione. Visto che il<br />

mercato delle flotte è consolidato, la crescita ci sarà nel<br />

settore retail, nel senso più ampio, e sarebbe un errore<br />

applicare la logica del primo mercato al secondo. Credo<br />

che ciò che è importante è considerare il settore retail<br />

come un mercato a sé stante, completamente diverso.<br />

Mutuare dal mondo assicurativo queste logiche è per<br />

noi un forte vantaggio, per me uno strumento di successo<br />

e crescita.<br />

Sblocca il noleggio senza pensieri con la formula pay-per-use, ideata<br />

per i veicoli commerciali green.<br />

Il processo è semplice:<br />

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12 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


COMPARATORI<br />

LASCELTA<br />

Chiedilo a Guido<br />

Quello che si fa con Skyscanner quando si cerca un volo lo si fa<br />

con Guido Lascelta per un’auto in noleggio a lungo termine. È l’unico<br />

comparatore di NLT. Che guida il cliente fino alla firma del contratto<br />

In principio è MutuiOnline, poi sarà la volta di Booking<br />

e poi ancora di Rentalcars, una ‘bibbia’ per il noleggio<br />

a breve. Se si parla di lungo termine, però, c’è il vuoto.<br />

O meglio, c’era fino allo scorso febbraio, quando sulla scena<br />

dei comparatori è arrivato Guido Lascelta. E non è passato<br />

inosservato. Sette mesi dopo abbiamo fatto il punto<br />

con Angelo Simone, ideatore e CEO di Mobility Ecolution,<br />

la start-up che ha lanciato sul mercato il portale.<br />

F&F I primi risultati promettono bene?<br />

››‰ Hanno fatto una ricerca online 80mila visitatori unici,<br />

l’80 per cento privati con solo codice fiscale, il restante 20<br />

aziende e partite Iva. Trovata l’offerta giusta, l’utente viene<br />

contattato in massimo due ore dai consulenti di Guido per<br />

condividere ulteriori dettagli e, nel caso, chiudere il contratto.<br />

Puntiamo a 200mila visite entro fine anno, ce l’avremo<br />

fatta quando la persona interessata non andrà più sul sito<br />

del noleggiatore ma si affiderà a Guido Lascelta.<br />

F&F Come si spiega l’assenza di comparatori NLT?<br />

››‰ Con la difficoltà di comparare ‘mele con mele’.<br />

Accorpiamo le offerte di veicoli in noleggio a lungo termine<br />

che abbiano le stesse caratteristiche di base, ma le variabili<br />

sono tante, i servizi anche (pneumatici, manutenzione,<br />

assicurazione…). E poi, mentre la clientela B2B ha<br />

sempre avuto i suoi canali per acquisire le informazioni,<br />

tramite i noleggiatori o le concessionarie auto, il privato<br />

non è mai stato un target davvero appetibile.<br />

F&F Nel portale non ci sono società di noleggio a<br />

lungo termine ma tre broker. L’offerta è significativa?<br />

››‰ I tre broker rappresentano 14 compagnie di NLT per<br />

il 90 per cento delle offerte disponibili, e sono certo che<br />

nel giro di un anno il panel si amplierà e l’offerta sarà ancora<br />

più completa. A parte qualche società che sta alla<br />

finestra, perché spesso la concorrenza spaventa, ci sono<br />

anche operatori che hanno fissato un livello di pricing più<br />

alto per i quali il confronto non sarebbe vincente.<br />

F&F Il concessionario è un altro potenziale cliente<br />

di Guido Lascelta?<br />

››‰ Le concessionarie in questo momento sono alle<br />

prese con i rinnovi, con il nuovo status di agente, però sanno<br />

anche che è arrivato il momento di iniziare a differenziare<br />

il business. In molti casi i dealer hanno una propria<br />

società di noleggio, che ‘hanno messo a dormire’ ma ce<br />

l’hanno, e oltre alle offerte dei marchi che rappresentano<br />

potrebbero pubblicizzare quelle delle loro società.<br />

F&F Mobility Ecolution è una start-up autofinanziata?<br />

››‰ Siamo tre soci e abbiamo investito ad oggi oltre<br />

800mila euro. È una bella scommessa, ma ci crediamo.<br />

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consapevolezza attraverso l'Eco Index e la stima delle emissioni.<br />

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Monitora lo stile di guida e promuovi comportamenti più sicuri.<br />

In caso di collisione o furto, fornisci tempestivamente assistenza per<br />

semplificare la gestione delle richieste di risarcimento e ridurre i tempi<br />

di riparazione e i costi assicurativi complessivi.<br />

14 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong><br />

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COVER<br />

STRATEGIA DELLA TENSIONE<br />

Una media alla spina<br />

È lo zoccolo duro dell’offerta di auto<br />

elettriche il gruppo di 45 modelli<br />

con prezzo compreso tra i 30mila<br />

e i 50mila euro. Un gruppo<br />

destinato ad allargarsi ulteriormente<br />

di Enzo Rizzo<br />

Emancano ancora i cinesi! La tabella della pagina<br />

a fianco che mostra la panoramica di Flotte&<strong>finanza</strong><br />

sulle auto elettriche con listino compreso<br />

tra i 30mila e i 50mila euro, iva esclusa, si presenta nutrita,<br />

con ben 45 modelli: i nuovi ingressi stanno diventando<br />

una costante (sei mesi fa, per esempio, erano 37) e la<br />

previsione è di un ulteriore, consistente aumento, in particolare<br />

di vetture di produzione cinese destinate a invadere<br />

la fascia media-bassa del mercato dell’auto europea,<br />

Italia compresa, grazie ai listini accattivanti, soprattutto<br />

quando l’alimentazione è a elettroni. I cinesi hanno infatti<br />

attaccato la spina sull’elemento clou dell’auto a zero<br />

emissioni e rumore, di conseguenza hanno acquisito il<br />

monopolio delle materie prime preziose per le batterie<br />

e la fabbricazione delle batterie stesse.<br />

Avanti, anzi no, indietro tutta<br />

Attualmente la presenza di vetture made in China nelle<br />

‘elettriche di mezzo’ si limita a cinque modelli: Aiways<br />

U5 e U6, Dfsk Glory 500e, Mg Marvel e Seres 3. Tutti Suv,<br />

naturalmente: nel mondo, su dieci auto vendute, quattro<br />

I 45 modelli alla spina da 30mila a 50mila euro<br />

Modello Dimensioni Trazione Batteria Potenza Vel. max Autonomia Consumo medio Prezzo<br />

(kWh) kW (cv) (km/h) (km) (kWh/100 km) senza iva<br />

Abarth 500e * 3,67 x 1,<strong>68</strong> x 1,52 A 42 114 (155) 155 264 18,1 €31.107<br />

Aiways U5 Prime 4,<strong>68</strong> x 1,87 x 1,70 A 63 150 (204) 160 400 17,0 €38.443<br />

Aiways U6 Prime 4,81 x 1,88 x 1,64 A 63 160 (218) 160 405 16,0 €40.902<br />

Audi Q4 40 e-tron Business 4,59 x 1,87 x 1,63 P 82 150 (204) 160 528 16,6 €50.000<br />

Audi Q4 Sportback 40 e-tron Business 4,59 x 1,87 x 1,61 P 82 150 (204) 160 528 16,6 €51.<strong>68</strong>0<br />

Bmw i4 eDrive 35 Sport 4,78 x 1,85 x 1,45 P 70 210 (285) 190 490 15,8 €49.098<br />

Bmw iX1 xDrive 30 xLine 4,50 x 1,85 x 1,62 I 70 240 (326) 180 439 16,8 €50.057<br />

Citroën ë-C4 X Feel Pack 4,60 x 1,80 x 1,52 A 50 100 (136) 150 360 15,1 €31.803<br />

Cupra Born e-Boost 77kWh 4,32 x 1,81 x 1,54 P 82 170 (231) 150 552 15,7 €37.992<br />

DFSK Glory 500e 4,39 x 1,85 x 1,65 A 63 120 (163) 170 405 17,0 €35.648<br />

DS3 E-Tense Rivoli 4,12 x 1,79 x 1,53 A 50 114 (155) 150 402 15,4 €36.311<br />

Fiat 600e Red 4,17 x 1,78 x 1,52 A 54 115 (156) 150 409 15,1 €29.467<br />

Ford Mustang Mach-E Elettrico Standard 4,73 x 1,88 x 1,60 P 70 198 (269) 180 440 17,2 €49.098<br />

Honda e:Ny1 4,39 x 1,79 x 1,58 A <strong>68</strong> 150 (204) 160 412 18,2 €44.836<br />

Hyundai Ioniq 5 Innovation 4,64 x 1,89 x 1,61 P 77 1<strong>68</strong> (229) 185 614 17,0 €45.738<br />

Hyundai Ioniq 6 Evolution 4,86 x 1,88 x 1,50 P 77 1<strong>68</strong> (229) 185 614 14,3 €48.320<br />

Jeep Avenger Longitude 4,08 x 1,72 x 1,53 A 54 115 (156) 150 392 12,5 €32.704<br />

Kia Niro EV 64,8 kWh Business 4,42 x 1,83 x 1,56 A 64 150 (204) 167 460 16,2 €35.164<br />

Kia EV6 77,4 kWh Rwd Air 4,<strong>68</strong> x 1,88 x 1,55 P 77 1<strong>68</strong> (228) 185 528 16,5 €48.320<br />

Lexus UX 300e Luxury 4,50 x 1,84 x 1,55 A 54 150 (204) 160 313 16,9 €50.000<br />

Mercedes EQA 250+ Sport 4,47 x 1,85 x 1,62 A 70 140 (190) 160 527 15,4 €46.418<br />

Mercedes EQA 350 4Matic Sport 4,47 x 1,85 x 1,62 I 66 215 (292) 160 434 17,6 €49.959<br />

Mercedes EQB 250+ Sport Plus 4,<strong>68</strong> x 1,83 x 1,67 A 70 140 (190) 160 507 16,1 €49.385<br />

Mercedes EQB 300 4Matic Sport Plus 4,<strong>68</strong> x 1,83 x 1,67 I 66 1<strong>68</strong> (228) 160 423 18,1 €50.697<br />

Mg Marvel R Luxury 4,67 x 1,92 x 1,62 P 69 132 (179) 200 402 19,4 €39.910<br />

Nissan Ariya Engage 4,60 x 1,85 x 1,66 A 91 178 (242) 160 536 18,1 €47.008<br />

Opel Mokka-e e-GS 4,15 x 1,79 x 1,52 A 50 100 (136) 150 342 15,8 €33.770<br />

Peugeot e-2008 Allure 4,30 x 1,77 x 1,53 A 50 115 (156) 150 406 15,4 €33.770<br />

Polestar 2 St. Range Single Motor 69 kWh Plus 4,61 x 1,86 x 1,47 P 69 200 (272) 205 518 14,8 €49.426<br />

Seres 3 53,6 kWh 4,39 x 1,85 x 1,65 A 54 120 (163) 155 347 18,0 €35.205<br />

Škoda Enyaq 60 4,65 x 1,88 x 1,62 P 62 132 (179) 160 413 15,6 €39.672<br />

Škoda Enyaq Coupé 60 4,65 x 1,88 x 1,61 P 62 132 (179) 160 413 15,4 €42.623<br />

Smart #1 Premium 4,27 x 1,82 x 1,64 A 66 200 (272) 180 440 16,7 €36.924<br />

Subaru Solterra 71,4 kWh 4E-xperience 4,69 x 1,86 x 1,65 I 71 160 (218) 160 466 16,0 €49.098<br />

Tesla Model 3 Long Range Dual Motor AWD 4,69 x 1,85 x 1,44 I 79 153 (208) ** 233 580 14,8 €40.959<br />

Tesla Model Y Long Range AWD 4,69 x 1,85 x 1,44 I 75 153 (208) ** 217 533 16,9 €45.057<br />

Toyota bZ4X 4,69 x 1,89 x 1,65 I 71 160 (218) 160 419 17,8 €49.098<br />

Volkswagen ID.3 Pro S 4,26 x 1,81 x 1,57 P 82 150 (204) 160 550 15,9 €40.893<br />

Volkswagen ID.4 Pro Performance 4,58 x 1,85 x 1,62 P 82 150 (204) 160 532 16,5 €46.311<br />

Volkswagen ID.5 Pro Performance 4,60 x 1,85 x 1,61 P 82 150 (204) 160 542 16,3 €48.156<br />

Volvo XC40 R. Sing. M. Ext. Range Rwd Ultimate 4,44 x 1,86 x 1,65 P 82 185 (252) 180 572 17,4 €49.967<br />

Volvo XC40 Recharge Twin Motor Awd Plus 4,44 x 1,86 x 1,65 I 82 300 (408) 180 537 17,9 €50.254<br />

Volvo C40 R. Single Motor Ext. Range Rwd Plus 4,44 x 1,87 x 1,59 P 82 185 (252) 180 581 16,7 €48.943<br />

Volvo EX30 Single Motor Rwd Plus 4,23 x 1,84 x 1,55 P 51 200 (272) 180 344 16,7 €32.049<br />

Volvo EX30 Single Motor Ext. Range Rwd Ultra 4,23 x 1,84 x 1,55 P 69 200 (272) 180 480 15,7 €39.508<br />

Volvo EX30 Twin Motor Performance Awd Ultra 4,23 x 1,84 x 1,55 I 69 200 (272) 180 460 16,3 €41.721<br />

Audi Q4<br />

sono Sport utility vehicle. In quest’ottica si spiegano<br />

scelte come quelle prese dalla Honda, che ha sostituito<br />

la compatta e dal design accattivante e pulito ‘e’ per un<br />

Suv dal nome che sembra rubato al cast del primo Guerre<br />

stellari: e:Ny1. In generale, l’offerta di modelli per quella<br />

che per le auto elettriche è la ricca, numericamente, midclass,<br />

vede presenti un po’ tutti i marchi: interessante<br />

notare come la maggior parte siano a trazione posteriore<br />

(19), poche invece quelle integrali (9). Le ragioni di questo<br />

Legenda I prezzi si intendono chiavi in mano con messa in strada, iva e ipt escluse<br />

*<br />

anche Cabrio allo stesso prezzo e stesse caratteristiche a eccezione dell’autonomia<br />

(242 km) e del consumo medio (18,8 kWh/100 km)<br />

**<br />

potenza omologata<br />

‘indietreggiamento’ sono diverse: innanzitutto, va premesso<br />

che le auto native elettriche sono a trazione posteriore<br />

o integrali, quelle derivanti da modelli che normalmente<br />

ospitano propulsioni termiche o ibride virano<br />

16 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong><br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

<strong>settembre</strong> <strong>2023</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 17


COVER<br />

COVER<br />

Fiat 600e<br />

Opel Mokka-e<br />

Jeep Avenger<br />

Polestar 2<br />

invece per la trazione anteriore, perché questa soluzione<br />

tecnica evita l’albero di trasmissione e semplifica la meccanica<br />

oltre ad aumentare lo spazio a bordo per l’assenza<br />

del tunnel. Il motore elettrico, invece, è leggero e compatto,<br />

di conseguenza montarlo all’asse anteriore o posteriore<br />

è indifferente, inoltre non necessita dell’albero<br />

di trasmissione per cui libera spazio che spesso è impiegato<br />

dalla batteria. Non solo: la trazione alle ruote<br />

posteriori aiuta a trasmettere a terra la coppia perché le<br />

ruote motrici, più caricate, hanno maggiore aderenza.<br />

Dato che i motori elettrici erogano la coppia massima<br />

quasi istantaneamente, ha più senso usare la trazione<br />

posteriore o integrale rispetto a quella anteriore. Anche<br />

lo sterzo trae beneficio dal ‘tutto dietro’: non sente le sollecitazioni<br />

della coppia motrice diventando così più preciso<br />

e assecondando meglio le condizioni di aderenza,<br />

e il raggio di sterzata è più contenuto. Infine, più spazio<br />

ai bagagli: con la batteria sotto il pavimento si può ricavare<br />

anche un vano bagagli anteriore che si aggiunge a<br />

quello posteriore che per lo stesso motivo perde centimetri<br />

in altezza perché la soglia di carico risente dell’ingombro<br />

dell’accumulatore.<br />

Quattro metri e mezzo, 160 all’ora, 400 km<br />

Dal punto di vista della carrozzeria, va da sé che si tratta<br />

quasi sempre di Suv o comunque crossover: resistono<br />

delle berline, per esempio la Tesla Model 3 o la Polestar<br />

2, mentre ci si può togliere lo sfizio elettrico di un Abarth<br />

anche se le prestazioni sono in sofferenza rispetto alle<br />

versioni con motore termico, compensate però dal feeling<br />

di guida che non fa rimpiangere la variante a cilindri e<br />

pistoni. Di recente ingresso nei listini ci sono Fiat 600e,<br />

la sopra citata Honda e:Ny1, la nuova Volkswagen ID.3,<br />

Jeep Avenger e Toyota bZ4X. Se si parla di listini è d’obbligo<br />

parlare di prezzi: è vero che siamo nella fascia<br />

30mila-50mila euro, ma spicca la leader Tesla che, con<br />

l’abbassamento dei listini e la possibilità in alcune regioni<br />

come la Lombardia di beneficiare di importanti incentivi,<br />

consente di portar via la già citata Model 3 al prezzo di<br />

una Volkswagen Golf. Anche Polestar ha abbassato i<br />

prezzi nel modello 2 presente in tabella. Per quanto riguarda<br />

le dimensioni, i modelli con lunghezza intorno ai<br />

quattro metri e mezzo sono la maggioranza così come<br />

i 150-160 km/h di punta massima sono la norma: va ricordato<br />

però che, al di là dello stile di guida che, si sa,<br />

influenza l’autonomia di marcia, oltre i 125-130 km/h,<br />

indipendentemente dalle considerazioni sui limiti, i chilometri<br />

che si possono percorrere diminuiscono alla<br />

stessa velocità con cui la lancetta tachimetrica digitale<br />

del cruscotto virtuale aumenta. L’autonomia di marcia<br />

è il dato più variabile tra i 46 modelli delle nostre elettriche<br />

‘mid’; la fascia dei 400 chilometri è la più nutrita, ma ini-<br />

Mg Marvel R<br />

Seres 3<br />

18 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong><br />

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<strong>settembre</strong> marzo 2022 <strong>2023</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 19


COVER<br />

Attenti a<br />

Skoda Enyaq ed Enyaq coupé<br />

Tesla Model 3<br />

COVER<br />

C’è officina e officina<br />

Non tutte le officine possono fare manutenzioni e riparazioni sulle auto elettriche<br />

(e anche ibride). La norma CEI 11-27 è la base per conferire a un autoriparatore<br />

l’abilitazione a effettuare manutenzione e riparazioni su veicoli elettrici e ibridi.<br />

L’abilitazione prevede due livelli: l’operatore nominato PES (persona esperta)<br />

può eseguire i lavori di riparazione/manutenzione in autonomia; l’operatore<br />

nominato PAV (persona avvertita) può eseguire gli stessi lavori solo sotto la<br />

supervisione di un operatore PES. In officina, poi, devono essere presenti attrezzature<br />

e dispositivi specifici che avvisano che si sta lavorando su mezzi<br />

elettrici, come per esempio guanti e attrezzi isolanti, cartello tensione elettrica<br />

pericolosa o cartello lavori in corso e divieto alle manovre, colonnina in PVC e<br />

catena in plastica per delimitare l’area di intervento.<br />

Più freddo meno chilometri<br />

Al di sotto di una certa temperatura, le reazioni chimiche avvengono più lentamente<br />

e quindi la batteria perde di efficienza. Il freddo, dunque, porta a un<br />

calo dell'autonomia che può arrivare a essere nell’ordine del 30%<br />

Il cavo energia<br />

Non tutti i modelli hanno tutti i cavi. Quello per le colonnine pubbliche fino a 22<br />

kW è di serie, quello per la presa shuko domestica spesso è solo in opzione a<br />

un prezzo che può toccare i 400/500 euro e spesso è consigliato solo per ricariche<br />

di emergenza. Le colonnine fast charge dispongono di propri erogatori.<br />

A casa sì…<br />

Nelle offerte di una wall box per poter ricaricare in sicurezza e più velocemente<br />

rispetto alla classica presa domestica, verificate se ci sono degli eventuali extra<br />

costi per collegare la wall box alla rete elettrica privata o condominiale.<br />

C’è potenza e potenza<br />

Anche per un’auto elettrica la potenza si esprime in kilowatt e cavalli, ma la<br />

performance del motore a corrente è diversa da quella del propulsore endotermico.<br />

La potenza massima è quella di picco misurata all’albero del motore<br />

per un breve periodo di tempo, determinato da un valore massimo delle temperature<br />

del sistema (batteria e motore) come deliberato dal costruttore dell’auto.<br />

Questa non è riportata sulla carta di circolazione. La potenza continua<br />

è invece quella riportata nel campo P.2 della carta di circolazione come potenza<br />

netta massima. Nelle schede tecniche la possiamo troviamo con un nome diverso,<br />

incluso ‘potenza nominale’. Per potenza continua si intende la massima<br />

potenza erogata nell’arco di 30 minuti.<br />

Ai ladri interessa una cosa sola<br />

Inizia a diventare appetibile ai topi d’auto la vettura elettrica, interessati alla<br />

componente più preziosa: il pacco batterie che, rivenduto al mercato nero,<br />

frutta anche 10mila euro. Un introito importante, come importante è il danno<br />

alla vettura: migliaia di euro e molte settimane per il suo ripristino. Per arrivare<br />

alle batterie, in alcuni casi, i ladri tagliano tutti i cavi elettrici della vettura oltre<br />

al telaio sotto i sedili, che vengono smontati. ll modello elettrico parcheggiato<br />

in strada, di notte, in un luogo defilato, è l’habitat migliore per la sottrazione.<br />

Dimenticavi il bollo<br />

Le auto elettrice beneficiano dell’esenzione quinquennale del bollo.<br />

ziano a essere numerose anche quelle del club dei 500<br />

km con punte di oltre 600 km come nel caso delle<br />

Hyundai Ioniq 5 e 6.<br />

La situazione italiana<br />

Appare chiaro come dal punto di vista dell’offerta l’auto<br />

elettrica c’è, ma manca altro: secondo Motus-E, che mo-<br />

Subaru Solterra<br />

Volvo EX30<br />

nitora la situazione dell’infrastruttura italiana, a fine agosto<br />

erano 45.210 i punti di ricarica, 24.942 le colonnine<br />

e 16.557 le location, infrastrutture maggiormente concentrate<br />

nel Nord Italia (Piemonte, Lombardia, Veneto<br />

ed Emilia-Romagna) e nel Lazio: in queste regioni i punti<br />

di ricarica sono tra i 3.500 e gli 8mila.<br />

Il tutto per un parco circolante che vede poco più di<br />

205mila vetture a elettroni, con le immatricolazioni che<br />

nei primi otto mesi dell’annosono state 40.832 unità<br />

(+33,2% rispetto allo stesso periodo del 2022) per una<br />

quota di mercato del 3,91%, lontana da quel 5% che innesca<br />

il boom. Altro ritmo fuori dai confini nazionali: nei<br />

primi sette mesi dell’anno la Germania ha immatricolato<br />

circa 270mila bev e in Olanda la quota di mercato dei<br />

modelli full electric è del 28,6%.<br />

VW ID.3<br />

Tirando le somme<br />

La disponibilità di colonnine e la capillarità della rete restano<br />

in Italia un tema importante così come il comportamento<br />

dei guidatori solo elettrico: i ‘mangiachilometri’ si trovano<br />

alle prese con la pianificazione delle soste per rifornimento<br />

di corrente quando il viaggio è medio-lungo. In più, una<br />

volta giunti al punto di ricarica che la app di turno indica<br />

disponibile e prenotabile, ecco che si possono trovare alla<br />

prese con: stalli occupati impropriamente, cavo di ricarica<br />

che non arriva alla presa per via della posizione dello stallo,<br />

colonnina presente ma non ancora attiva o con potenza<br />

bassa di ricarica che nega il rifornimento, problemi con<br />

la app per attivare il rifornimento se non si ha la card. Ma<br />

il futuro dell’automobile, che si voglia o meno, è elettrico,<br />

e al momento comporta sacrifici per chi lo sta cavalcando.<br />

20 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong><br />

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<strong>settembre</strong> <strong>2023</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 21


RICERCHE<br />

RICERCHE<br />

BAROMETRO ARVAL<br />

La strana flotta<br />

I risultati dell’edizione <strong>2023</strong> della survey Arval dedicata ai parchi aziendali:<br />

anche sui pragmatici veicoli commerciali emerge una crescente attenzione<br />

verso l’elettrificazione e la sostenibilità. Sempre che alle parole seguano i fatti<br />

POTENZIALE DI CRESCITA DELLA FLOTTA PER I VEICOLI<br />

COMMERCIALI LEGGERI<br />

In %<br />

% Stabile o<br />

in aumento<br />

Aumento<br />

Stabile<br />

LCVs<br />

In diminuzione<br />

Totale<br />

95<br />

16<br />

79<br />

3<br />

89 98<br />

26<br />

11<br />

87<br />

63<br />

9 1<br />

88<br />

30<br />

58<br />

11<br />

100<br />

18<br />

82<br />

91<br />

23<br />

<strong>68</strong><br />

7<br />

96<br />

18<br />

78<br />

2<br />

91<br />

23<br />

<strong>68</strong><br />

6<br />

88<br />

17<br />

71<br />

9<br />

86<br />

28<br />

58<br />

12<br />

di Giuseppe Guzzardi<br />

in collaborazione con<br />

Carlo Basadonna,<br />

direttore<br />

commerciale<br />

Arval Italia, e<br />

Massimiliano<br />

Abriola,<br />

responsabile<br />

dell’Osservatorio<br />

Mobilità.<br />

<strong>2023</strong> del Barometro Arval giunge sulle<br />

nostre scrivanie con un carico di informazioni che<br />

L’edizione<br />

inducono l’operatore del settore a riflettere su orientamenti<br />

e trend. Dopo attenta lettura, non possiamo non<br />

essere perplessi non già per l’accuratezza e scientificità<br />

della ricerca, ma per le risposte dei fleet manager. Costoro<br />

ci sembra abbiano una gran voglia di apparire/essere sostenibili<br />

più di quanto in realtà non lo siano. Ancora una<br />

volta, insistiamo, ci troviamo davanti ai buoni propositi,<br />

quella che chiamiamo ‘la sindrome della pace nel mondo’:<br />

a parole tutti la auspicano, perché fa social, ma nessuno<br />

sa esattamente che cosa voglia dire.<br />

Ricordate ‘Una poltrona per due’? L’eccitazione dei fratelli-traders<br />

nasceva dal fatto che ovunque andasse il prezzo<br />

del succo d’arancia loro ci guadagnavano. Con il Noleggio<br />

LT succede esattamente la stessa cosa: elettrica o endotermica,<br />

personale o aziendale, in sharing o di proprietà,<br />

con o senza conducente, a vincere è sempre il noleggio.<br />

Ormai tutti danno per scontato che il ‘ferro’ sia un prodotto<br />

a scarso valore aggiunto, e che la ciccia stia nei<br />

servizi. Come quindi dare torto ai profeti del canone?<br />

Adesso si preconizza, seriamente, anche l’aerotaxi in<br />

sharing e a noleggio. Questione di 10 anni, o meno.<br />

Ecco che questo annuale appuntamento con i desiderata<br />

- un po’ da frustrati, per la verità - dei fleet manager mondiali<br />

ci racconta di idilliache società nelle quali i dipendenti<br />

rinunciano (rinuncerebbero, meglio) a parte dello stipendio<br />

pur di lavorare per una azienda green, ammesso sappiano<br />

cosa sia.<br />

importante’ una risposta univoca. Il 21 per cento in Italia<br />

(il 14 per cento in Europa) ha indicato l’adeguarsi alle politiche<br />

restrittive sui veicoli, ma al 17 per cento ecco un rigurgito<br />

di coscienza: introdurre veicoli con alimentazioni<br />

alternative, e al 13 per cento spingere i dipendenti a una<br />

guida più responsabile. Se, invece, consideriamo non la<br />

più importante ma le più importanti, ecco che queste tre<br />

opzioni mantengono le prime posizioni con percentuali<br />

molto più ampie (rispettivamente 35, 27 e 24 per cento).<br />

I fleet manager, in sostanza, ammettono che sostenibilità<br />

ed elettrificazione non soltanto sono di non facile adozione,<br />

ma che la resistenza interna è più forte di quanto si possa<br />

pensare. Lo sharing come policy preoccupa, a sorpresa,<br />

poco, soltanto il 10 per cento. Che dire però del fatto che<br />

un risicato 4 per cento considera una sfida migliorare il<br />

TCO? E i consumi inquinanti? Abbiamo la sensazione che<br />

oggi non si riesca ad andare a fondo delle questioni importanti,<br />

che si parli della pericolosità dei social, dei femminicidi,<br />

della guerra in Sudan o di economia circolare.<br />

Nessuno ha più voglia di comprendere. Però tutti vogliono<br />

la pace nel mondo. Dai, anche noi.<br />

L’infografica illustra e sintetizza le previsioni dei fleet manager: pochissimi coloro<br />

che ritengono che la consistenza delle flotte sia destinata a diminuire, addirittura<br />

nessuno tra le flotte con meno di 100 veicoli commerciali. La stragrande maggioranza<br />

prevede invece un aumento della flotta aziendale, almeno per quanto riguarda gli Lcv.<br />

PERCENTUALE DI AZIENDE CHE UTILIZZANO VEICOLI CONNESSI<br />

In %<br />

Tutti i veicoli<br />

42<br />

Vetture + LCVs<br />

30 32 33 32 55 48<br />

44 27 32 39 44 47 46<br />

L’infografica mette insieme vetture e Lcv contando le aziende che utilizzano veicoli<br />

in grado di interagire in tempo reale con il fleet manager. L’Italia ne esce bene, ma<br />

anche questo è un dato da verificare, in quanto è noto che la connessione nel nostro<br />

Paese è ancora tardiva ed elementare. Le flotte più grandi ovviamente sono quelle<br />

più connesse, e necessitano un maggior controllo del quartier generale.<br />

TEMPO MEDIO DI PERMANENZA DEI VEICOLI IN FLOTTA<br />

In %<br />

Vetture<br />

LCVs<br />

Totale<br />

5.2 5.1 4.7 5.4 5.6<br />

5.7 5.6 5.7 5.6 5.7<br />

6.1 5.6 7.1 6 5.9<br />

5.8 5.8 5.9 5.7 5.7<br />

Il pericolo dei luoghi comuni<br />

Un esempio? Il 78 per cento delle aziende intervistate dichiara<br />

di aver adottato almeno una soluzione di mobilità<br />

alternativa. Vuol dire che - magari - hanno noleggiato una<br />

vettura plug-in, e questo suoni come una sfida.<br />

Il lettore osservi le infografiche qui pubblicate, acute<br />

nella formulazione ma da rivalutare in termini di onestà<br />

intellettuale di chi risponde.<br />

Ci soffermiamo poi su una domanda che non vedete in<br />

queste pagine, temibile nella sua semplicità, nella quale<br />

l’intervistato doveva scegliere tra una serie di risposte preconfezionate:<br />

quali saranno le sfide più importanti nei<br />

prossimi tre anni? Non c’è stata nell’indicazione della ‘più<br />

La tabella mostra la differenza in termini di anzianità che<br />

esiste nel nostro Paese e nella Ue tra vetture e LCV. Le flotte<br />

più grandi sono anche le più giovani.<br />

CONSIDERAZIONE PER LE TECNOLOGIE A COMBUSTIBILI ALTERNATIVI (ALMENO UNA TECNOLOGIA TRA<br />

IBRIDI, IBRIDI PLUG-IN E BEV)<br />

In %<br />

LCVs<br />

Già implementato o<br />

preso in considerazione<br />

nei prossimi 3 anni<br />

Già implementato<br />

Elettrico +65%<br />

Totale<br />

31<br />

3<br />

34<br />

13<br />

26<br />

5<br />

32<br />

12<br />

21<br />

+44%<br />

32<br />

12<br />

33<br />

2<br />

35<br />

13<br />

+82%<br />

41<br />

6<br />

37<br />

13<br />

Abbiamo osservato l’alto grado di apparente elettrificazione<br />

del parco dei veicoli commerciali fino a 35 quintali di peso<br />

totale a terra. Ma gli intervistatori si sono anche chiesti quanto<br />

le nuove tecnologie nel complesso fossero già apparse<br />

nelle flotte italiana ed europee, in relazione alle precedenti<br />

rilevazioni. L’elettrico compie un grande balzo in avanti, +<br />

65 per cento, e i numeri tra Italia e Ue si equivalgono, almeno<br />

nelle aspettative. Tra le flotte che hanno già avuto modo di<br />

sperimentare una o più delle nuove tecnologie alternative<br />

all’endotermico puro, quelle di grandi dimensioni hanno ‘già<br />

dato’ nel 41 per cento (Italia) dei casi, con un incremento rispetto<br />

al passato dell’82 per cento.<br />

22 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong><br />

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<strong>settembre</strong> <strong>2023</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 23


UNRAE<br />

UNRAE<br />

NLT: andamento 6 mesi<br />

Var % +5,7% +59,3% -26,1% +30,1% +24,3%<br />

300.000<br />

250.000<br />

200.000<br />

150.000<br />

72,2%<br />

262.403<br />

70,4%<br />

211.119<br />

n 6 mesi <strong>2023</strong><br />

n 6 mesi 2022<br />

n %6 mesi <strong>2023</strong><br />

n %6 mesi 2022<br />

100.000<br />

50.000<br />

0<br />

13,3% 15,3% 7,4%<br />

48.491<br />

45.866<br />

5,6%<br />

2,9%<br />

4,7%<br />

4,2%<br />

3,9%<br />

26.943<br />

16.914<br />

10.394<br />

14.065<br />

15.311<br />

11.767<br />

Privati NBT NLT Dealer e Costruttori Aziende non automotive<br />

Fonte: Osservatorio<br />

Utilizzatori NLT, 6 mesi<br />

<strong>2023</strong>, Centro Studi e<br />

Statistiche Unrae<br />

OSSERVATORIO<br />

RX di un<br />

successo<br />

Il <strong>2023</strong> si è aperto come si è chiuso il 2022, con<br />

il NLT che cresce in tutti i canali. La parte del leone<br />

la fanno sempre le aziende non automotive<br />

di Giacinta Moraschi<br />

Sono 363.542 i contratti stipulati tra gennaio e giugno,<br />

il 21,3 per cento in più rispetto al primo semestre<br />

2022. Il noleggio a lungo termine di autovetture<br />

e fuoristrada continua a crescere, in misura<br />

maggiore nel canale delle Società, che conta 315.051<br />

contratti pari all’86,7 per cento del totale e in aumento<br />

del 24,1 rispetto ai 253.865 del 2022, che non in quello<br />

degli utilizzatori Privati, che totalizzano 48.491 contratti<br />

per una quota del 13,3 per cento in crescita del 5,7 sui<br />

45.866 siglati l’anno scorso.<br />

Risulta dalla consueta analisi condotta dall’Osservatorio<br />

Unrae in collaborazione con il Mit.<br />

NBT<br />

7,4%<br />

*<br />

NLT 2,9%<br />

Dealer e<br />

Costruttori 4,2%<br />

Privati<br />

13,3%<br />

L’utilizzatore<br />

del NLT<br />

Aziende non<br />

automotive<br />

72,2%<br />

*piccole società NLT<br />

che prendono vetture da<br />

Aziende Top o Captive<br />

Tra i diversi utilizzatori la parte del leone continuano a<br />

farla le Aziende non automotive, che con 262.403 contratti<br />

(+24,3 per cento) portano la loro quota al 72,2 per<br />

cento. Al secondo posto i contratti dei soggetti Privati<br />

che, come detto, crescono di quasi 6 punti percentuali<br />

ma ne perdono due sul totale fermandosi al 13,3 per<br />

cento. In forte aumento sono invece i contratti delle<br />

Società di noleggio a breve termine, saliti a 26.943 unità<br />

(+59,3 per cento) a quota 7,4 per cento. Bene anche il<br />

canale Dealer e Costruttori, che con 15.311 contratti<br />

(+30,1 per cento) si ritaglia una quota del 4,2 per cento.<br />

L’unica categoria in calo nel semestre è quella delle<br />

Come si evince dall’istogramma qui sopra, nei primi sei mesi<br />

dell’anno crescono tutti i canali di utilizzatori con la sola<br />

eccezione delle Società di noleggio a lungo termine.<br />

Sul fronte delle alimentazioni, la tabella a destra conferma la<br />

preferenza per il diesel, pur in calo rispetto al primo semestre<br />

2022; in aumento la quota del benzina e dell’ibrido, mentre<br />

perdono punti Plug-in, elettriche e metano; stabile il Gpl.<br />

Società di noleggio a lungo termine: 10.394 contratti<br />

stipulati (-26,1 per cento) e una quota che si riduce dal<br />

4,7 al 2,9 per cento. Invariata a 23 mesi la durata media<br />

dei contratti.<br />

Lombardia sempre al top<br />

Nella top ten delle regioni, con il 32,4 per cento dei contratti<br />

di noleggio a lungo termine sottoscritti tra gennaio<br />

e giugno <strong>2023</strong> la Lombardia si conferma al primo posto.<br />

Seguono Lazio (13,8 per cento), Piemonte (8,9), Trentino<br />

Alto Adige (8,6), Emilia-Romagna (8,2%), Veneto (6,9),<br />

Campania (5,1), Toscana (4,2), Puglia (2,1) e Marche<br />

(1,9 per cento). Fanalino di coda Valle D’Aosta e Molise,<br />

entrambe allo 0,1 per cento.<br />

Fra le province, Napoli (25,8 per cento), Varese (24,6) e<br />

Bari (23,5) sono quelle che registrano più contratti ai<br />

Privati. Milano è sempre la ‘capitale’ dei contratti delle<br />

Aziende non automotive (89,8 per cento), canale che ha<br />

numeri molto elevati in quasi tutte le province con l’eccezione<br />

di Bolzano e Trento, che presentano le quote preponderanti<br />

nel canale del breve termine (rispettivamente<br />

75,9 e 58,8 per cento). La provincia di Trento occupa il<br />

primo posto anche nel canale NLT (27,3 per cento).<br />

Infine uno sguardo alla tipologia di veicoli noleggiati: se-<br />

Benzina<br />

Diesel<br />

Gpl<br />

Metano<br />

Ibride (HEV)<br />

Plug-in (PHEV)<br />

Elettriche (BEV)<br />

NLT per alimentazione<br />

2,9%<br />

2,9%<br />

1,5%<br />

2,0%<br />

7,1%<br />

10,1%<br />

3,2%<br />

4,3%<br />

22,9%<br />

25,5%<br />

24,3%<br />

21,6%<br />

condo l’Osservatorio Unrae fra i Privati prevalgono i Suv<br />

del segmento C con una quota del 26,4 per cento, idem<br />

fra Dealer e Costruttori (29,1) e Aziende non automotive<br />

(24,9 per cento); i Suv del segmento B sono preferiti dal<br />

canale NBT (37,5 per cento), mentre nel NLT la scelta<br />

cade soprattutto sulle piccole Berline del segmento A<br />

(31,3). Sempre vicino allo 0 in tutti i canali le Sportive e<br />

le Berline dei segmenti E ed F. Nel complesso, i C-Suv<br />

sono i modelli che si ritagliano la quota maggiore (24 per<br />

cento), seguiti dai B-Suv (16,8) e dalle sempre presenti<br />

Station Wagon (13,4 per cento), che godono del favore<br />

soprattutto delle Aziende non automotive dove occupano<br />

il secondo posto (16,5) dopo i C-Suv (24,9 per cento).<br />

35,4%<br />

36,2%<br />

0,0% 10,0% 20,0% 3,0% 40,0%<br />

n 6 mesi <strong>2023</strong><br />

n 6 mesi 2022<br />

24 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong><br />

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L’OPINIONE<br />

L’OPINIONE<br />

Un rapporto<br />

(ancora) complicato<br />

Un mercato stabile e ancora troppo poco evoluto, nonostante le possibilità infinite<br />

che offre la tecnologia: è questo il quadro che risulta dai dati dell’indagine sul<br />

comparto dei fornitori delle flotte aziendali, nel quale gli schemi gestionali vengono<br />

reiterati da anni senza particolari evoluzioni in termini di efficacia, tecnologia, costi.<br />

Colpa della domanda o dell’offerta?<br />

Qual è lo stato della relazione tra flotte aziendali<br />

e fornitori? Il sondaggio a cura di GR ADVISORY<br />

(dettagliatamente riportato nel numero di giugno<br />

di Flotte&<strong>finanza</strong>, per chi se lo fosse perso, al quale rimandiamo<br />

per una disamina approfondita di dati e percentuali)<br />

offre vari spunti di riflessione e consente di fare<br />

il punto sull’evoluzione di questo rapporto nel tempo.<br />

Anche se, in certi casi, più che di evoluzione sarebbe più<br />

corretto parlare di involuzione, o, meglio, di ‘novoluzione’:<br />

usiamo questo simpatico neologismo per fotografare<br />

la situazione sostanzialmente stabile nei decenni, nonostante<br />

i big data, i CRM, gli smartphone, i<br />

chatbot, l’IoT e, da ultima, l’IA.<br />

I risultati della survey ci permettono alcune<br />

riflessioni oggettive per poter comprendere<br />

quanto il mercato sia guidato dai fornitori e<br />

quanto dai clienti e, infine, azzardare delle<br />

previsioni.<br />

Nonostante i big<br />

data, i CRM,<br />

gli smartphone,<br />

i chatbot, l’IoT, l’IA,<br />

la relazione tra<br />

fornitori e flotte<br />

non evolve.<br />

Se il beneficio va oltre il benefit<br />

L’indagine ha restituito una fotografia chiara sulla composizione<br />

media delle flotte che hanno partecipato: prevalentemente<br />

si tratta di autovetture assegnate in uso<br />

misto (lavorativo e personale/familiare), acquisite con<br />

contratto di noleggio a lungo termine. Questa tipologia<br />

di flotta sembra ontologicamente refrattaria alla tecnologia<br />

gestionale, un po’ per pregiudizio (si considerano<br />

questi veicoli non strettamente legati al business, ma<br />

non è così sia per la loro funzione, sia per i loro costi<br />

sempre crescenti nell’attuale congiuntura del mercato<br />

automotive), un po’ per timore (la leggendaria idea della<br />

telematica ‘che spia’ non è ancora stata superata, nonostante<br />

ogni driver si porti ormai in tasca uno smartphone<br />

che lo rende localizzabile ovunque da una pluralità<br />

di soggetti palesi e occulti).<br />

D’altro canto, se inseriamo le parole ‘tecnologia flotta<br />

aziendale’ nel più noto motore di ricerca, le prime due<br />

pagine di risultati ci restituiscono soprattutto proposte<br />

di geolocalizzazione, qualcosa di software e qualche articolo,<br />

dal sapore vagamente sponsorizzato, sulle moderne<br />

tecnologie di connessione e IoT applicate ai veicoli,<br />

non al processo di gestione.<br />

L’altro tema che una flotta di auto assegnate si porta<br />

dietro è l’auto aziendale come benefit ‘definitivo’, l’unico<br />

veramente importante, quello visibile e che fa la differenza,<br />

con la richiesta di un trattamento full service a favore<br />

del driver come parte integrante del pacchetto. E a<br />

chi viene assegnato questo importante servizio di soddisfazione,<br />

che espone chi lo effettua direttamente al<br />

giudizio dell’alta dirigenza? A una società specializzata?<br />

In realtà non è così: i fleet manager, in gran parte, continuano<br />

a occuparsi personalmente di queste cose, a vivere<br />

una giornata costellata da problemi di consegna,<br />

accessori non più ordinabili, modelli cancellati, ecc.<br />

L’outsourcing ancora sconosciuto<br />

Sembra incredibile che, a distanza di oltre vent’anni<br />

dai primi focus group pubblici sull’importanza dell’outsourcing<br />

specializzato nella gestione dei veicoli aziendali,<br />

il sondaggio ci confermi che solo il 9<br />

per cento delle flotte utilizza (totalmente<br />

o parzialmente) fornitori specializzati nella<br />

gestione delle attività amministrative della<br />

flotta. Con dati particolarmente preoccupanti,<br />

come il 33 per cento delle fatture non<br />

controllate (solo l’8 per cento dei controlli<br />

dati in outsourcing) e il <strong>68</strong> per cento dell’authority<br />

svolto direttamente da personale aziendale.<br />

Ha senso, per un’azienda che si occupa d’altro, mantenere<br />

e sviluppare al proprio interno competenze nel<br />

CHI SI OCCUPA DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA<br />

QUOTIDIANA DELLA FLOTTA?<br />

60%<br />

31%<br />

di Mauro Serena,<br />

Partner<br />

GR ADVISORY<br />

Dalla tabella si<br />

evince il ricorso<br />

quasi nullo (4%)<br />

a società terze<br />

anche per la<br />

gestione ordinaria.<br />

Il fleet manager<br />

continua a essere<br />

il terminale<br />

operativo (60%).<br />

Fonte: sondaggio GR ADVISORY - AIAGA, maggio <strong>2023</strong><br />

5% 4%<br />

Il fleet manager Altre funzioni interne Modello misto Una società<br />

o collaboratori (amministrazione, (in parte personale di outsourcing<br />

del reparto flotte) acquisti,...) interno, in parte in outsourcing)<br />

26 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

<strong>settembre</strong> <strong>2023</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 27


L’OPINIONE<br />

INSTALLAZIONI<br />

Attività che potrebbero essere affidate in OUTSOURCING<br />

Gestione documentale e archivio cartaceo ed elettronico 29%<br />

Proposta car list/car policy 27%<br />

Software e reporting 26%<br />

Gestione fuel card e altri strumenti di pagamento 19%<br />

Gestione preassegnazioni 18%<br />

Gestione infrazioni Codice della Strada 18%<br />

Fonte: sondaggio GR ADVISORY - AIAGA, maggio <strong>2023</strong><br />

controllo contabile delle fatture dei fornitori della flotta<br />

e della qualità delle loro prestazioni, o sarebbe meglio<br />

guadagnare in efficacia e in efficienza terziarizzando<br />

l’attività a chi possiede conoscenze? Per restare oggettivi,<br />

bisogna riconoscere che la responsabilità è<br />

tanto dei clienti quanto dei fornitori. Per i primi - e mi<br />

riferisco soprattutto ai fleet manager - la flotta continua<br />

a essere un bellissimo ‘giocattolo’ con cui divertirsi e<br />

assicurarsi una posizione che garantisce, nella maggior<br />

parte delle realtà italiane, una lunga carriera aziendale<br />

con una grande visibilità interna. Per quanto riguarda<br />

i secondi, occorre ammettere che spesso il servizio<br />

viene reso sulla base di schemi organizzativi<br />

e processi obsoleti, fortemente labour<br />

intensive, nei quali la tanto invocata digitalizzazione<br />

è ben lontana dal guidare i processi<br />

di gestione dei clienti. Per esempio,<br />

c’è un motivo per il quale alla fatidica domanda<br />

“quando arriva la mia auto?” debba<br />

continuare a rispondere una persona fisica<br />

al telefono e non possa farlo un tool online aggiornato<br />

o, al limite, un chatbot ben strutturato? Non lo vuole il<br />

cliente o sono i fornitori poco coraggiosi (o privi di risorse)<br />

nell’investire a lungo termine?<br />

Peraltro, i dati dell’indagine rivelano che, dal lato cliente,<br />

non siamo nemmeno in presenza di particolari tensioni<br />

sui costi e sui risparmi, quindi lo spazio per investire, riguadagnando<br />

efficienza e ripagando il costo con i saving<br />

aggiuntivi, ci sarebbe.<br />

Gap tecnologico<br />

Se, da un lato, è assolutamente auspicabile un passaggio<br />

definitivo al terzo millennio della gestione flotte,<br />

mentre excel continua a rappresentare il tool ‘gestionale’<br />

più diffuso, dall’altro c’è da augurarsi che la trasformazione<br />

non si basi su una digitalizzazione ‘all’italiana’!<br />

Ne incontriamo esempi tutti i giorni, specie<br />

nella pubblica amministrazione: processi trasferiti asis,<br />

con tutta la loro burocrazia, dall’analogico al digitale,<br />

senza un lavoro preventivo di reingegnerizzazione e<br />

adattamento al nuovo paradigma tecnologico, con<br />

Per i fleet<br />

manager la flotta<br />

è un ‘giocattolo’<br />

che assicura una<br />

lunga carriera con<br />

una grande<br />

visibilità interna.<br />

susseguente trasferimento delle attività manuali e<br />

operative dal personale del fornitore a quello del cliente,<br />

che si deve sobbarcare una serie infinita di compiti<br />

che peggiorano il servizio invece di renderlo più agevole.<br />

Purtroppo, l’automazione dei processi risulta importante<br />

solo per il 4 per cento dei fleet manager, mentre i tempi<br />

di risposta, la qualità della risposta e l’assistenza vengono<br />

indicati come i punti di maggior attenzione per i fornitori<br />

della flotta. Non sembra quindi esserci un grande spazio<br />

per la digitalizzazione, con la complessa transizione e<br />

il cambiamento che si porta dietro, e credo (ma non spero)<br />

di indovinare prevedendo che nei prossimi anni la situazione<br />

non cambierà di molto. Ed è un vero peccato,<br />

perché la tecnologia che serve è già stata pienamente<br />

sviluppata e il 90 per cento delle operazioni che oggi<br />

vengono svolte manualmente potrebbe essere svolto<br />

in automatico dai vari sistemi, con un enorme risparmio<br />

economico, ma, soprattutto, con una nuova visione strategica.<br />

A partire dalle incredibili tecnologie rese disponibili<br />

dall’uso dell’IoT nei settori dei servizi assicurativi<br />

e della sostenibilità. Con l’IA a occuparsi<br />

di tutte le operazioni ripetitive.<br />

Gestione monolitica<br />

Diretta conseguenza di questa visione conservativa<br />

è una organizzazione basata su<br />

uno o pochi fornitori, che se da una parte ha<br />

senso, trattandosi in prevalenza di veicoli a noleggio,<br />

dall’altra impedisce di cogliere le opportunità derivanti<br />

da una riorganizzazione di parte dei servizi e dalla terziarizzazione<br />

di altri.<br />

Il mondo dell’auto di benefit vede il noleggiatore al centro<br />

dell’organizzazione, ma anche al vertice della soddisfazione,<br />

secondo l’indagine. È un risultato abbastanza<br />

sorprendente considerando che le società di<br />

noleggio stanno attraversando da qualche anno un<br />

periodo infernale tra ordini cancellati, fuori listino,<br />

tempi di consegna apocalittici e così via, che sono<br />

stati i principali motivi di insoddisfazione dei driver del<br />

dopo pandemia. Ma i gestori di flotte sembrano aver<br />

ben compreso il ruolo dei noleggiatori (che, va detto<br />

chiaramente, sono usciti tutt’altro che impoveriti economicamente<br />

dall’ultimo triennio) e attribuiscono le<br />

attuali difficoltà alla congiuntura: ne è prova che, tra le<br />

attività che i fleet manager desiderano conferire in outsourcing<br />

è entrata inaspettatamente la compilazione<br />

della car list, evidentemente un compito sempre più<br />

complesso e specialistico.<br />

ARVAL<br />

La Saetta<br />

è carica<br />

Dallo scorso luglio, 1.008 moduli<br />

fotovoltaici da 170 watt di potenza<br />

ciascuno assicurano alla sede di<br />

Scandicci tutta l’energia di cui ha<br />

bisogno. Energia pulita, ovviamente<br />

La transizione energetica passa anche da un nuovo<br />

impianto fotovoltaico. Lo ha installato Arval presso<br />

il quartier generale di Scandicci, noto come ‘La<br />

Saetta’ per la sua caratteristica forma e ora ribattezzato<br />

‘La Saetta Fotovoltaica’. Realizzato in collaborazione<br />

con il partner tecnico Unoenergy Green Solutions (Gruppo<br />

Unoenergy), il nuovo impianto da 931,6 metri quadrati<br />

di pannelli e 171,36 kWp (+30 per cento rispetto ai 130<br />

sviluppati dall’impianto precedente a parità di spazio occupato)<br />

permetterà di produrre 185.000 kWh di energia<br />

all’anno da fonti 100 per cento rinnovabili, risparmiando<br />

all’atmosfera 98 tonnellate di CO 2 .<br />

“La sede di Scandicci”, ha dichiarato il direttore generale<br />

Arval Italia, Dario Casiraghi, “è per noi un fiore all’occhiello,<br />

simbolo del nostro impegno a favore della protezione<br />

dell’ambiente e della ricerca di soluzioni più sostenibili.<br />

Come parte del Gruppo BNP Paribas, che punta ad avere<br />

un impatto positivo sulla società, abbiamo la responsabilità<br />

di portare avanti azioni efficaci, e quanto stiamo realizzando<br />

qui è anche una dimostrazione concreta dell’attenzione<br />

verso un territorio che ci ospita da tanti anni”.<br />

Pannelli e colonnine<br />

Chiamato indirettamente in causa il sindaco di Scandicci,<br />

Sandro Fallani, ribadisce quanto Arval sia “importantissima<br />

per la quantità e la qualità del lavoro che produce.<br />

Arval”, ha aggiunto, “è stata ed è modello per altre aziende<br />

radicate nel nostro comune che si assumono responsabilità<br />

sociali e civili con benefici per noi tutti”.<br />

Oltre al rinnovamento dell’impianto fotovoltaico, l’impegno<br />

a ridurre l’impatto ambientale si esprime... nel parcheggio:<br />

la Saetta - 7.000 metri quadrati che ospitano<br />

quasi 600 persone - conta infatti 37 colonnine destinate<br />

ai collaboratori che guidano un’auto ibrida plug-in o elettrica<br />

e che rappresentano più del 40 per cento di tutti i<br />

dipendenti assegnatari di una vettura aziendale.<br />

Il fabbisogno energetico dei punti di ricarica come di<br />

tutta la struttura è soddisfatto dal nuovo impianto fotovoltaico<br />

“in esercizio dal 4 luglio, che al 18 <strong>settembre</strong> ha<br />

prodotto circa 65.000 kWh in linea con la producibilità<br />

attesa annua di 185.000 kWh”, ha precisato l’Energy manager<br />

Nicola Graniglia, una figura consulenziale fortemente<br />

voluta da Arval Italia che ha deciso di investire<br />

nelle energie rinnovabili, nell’efficienza energetica, nelle<br />

tecnologie green e nell’economia circolare sia per diminuire<br />

le emissioni climalteranti e la spesa energetica,<br />

sia per migliorare la propria reputazione aziendale.<br />

È noto che nell’ambito del piano strategico Arval Beyond,<br />

Arval si sia data come obiettivo il raggiungimento di<br />

700.000 veicoli elettrificati nella propria flotta globale a<br />

noleggio entro il 2025, per una riduzione delle emissioni<br />

di CO 2 pari al 35 per cento rispetto al 2020.<br />

In alto, l’impianto<br />

fotovoltaico in<br />

esercizio da luglio.<br />

Qui sotto,<br />

un momento della<br />

presentazione<br />

e da sinistra,<br />

l’Energy manager<br />

Nicola Graniglia,<br />

l’AD di Unoenergy<br />

Green Solutions<br />

Dario Blengino,<br />

il sindaco di<br />

Scandicci Sandro<br />

Fallani e il<br />

direttore generale<br />

di Arval Italia<br />

Dario Casiraghi.<br />

28 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong> www.flotte<strong>finanza</strong>web.it<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 29


TARGA<br />

TELEMATICS<br />

SOLUZIONE SVR<br />

Prova a<br />

prendermi<br />

Sono due milioni in Europa le auto<br />

e i furgoni protetti dal sistema Stolen<br />

Vehicle Recovery di Targa Telematics.<br />

In caso di furto, il tasso di recupero<br />

è intorno all’85 per cento<br />

Risparmia fino al 15%<br />

di carburante e riduci<br />

la tua C02<br />

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Vuoi ridurre i tuoi costi di gestione e migliorare l’efficienza dei consumí?<br />

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flotta senza perdere di vista la sicurezza e la produttività.<br />

Let’s drive business. Further.<br />

Qui sopra, due<br />

modelli di<br />

localizzatore GPS<br />

di tipo Stolen<br />

Vehicles Recovery<br />

realizzati da<br />

Phonocar.<br />

Targa Telematics ha messo a punto un sistema<br />

efficace per rendere difficile la vita ai ladri d’auto.<br />

Con la soluzione SVR Stolen Vehicle Recovery,<br />

installata su due milioni tra auto e veicoli commerciali<br />

in Europa, in caso di furto la probabilità di recupero è<br />

dell’85 per cento, più che doppia rispetto a una media<br />

Italia che l’anno scorso si è fermata al 41 per cento.<br />

“Questi traguardi”, ha commentato il Vice President Sales<br />

Alberto Falcione, “sono una perfetta dimostrazione della<br />

nostra esperienza nel recupero dei veicoli e nella sicurezza.<br />

Continuiamo a investire nelle tecnologie più<br />

avanzate, come i big data e il machine learning, per offrire<br />

ai nostri clienti la massima protezione”.<br />

La tecnologia Targa consente di prevenire sia il rischio<br />

di furto, segnalando al Centro di controllo operativo 24<br />

ore su 24 quando il veicolo si trova in aree ad alto rischio,<br />

sia, in caso di furto, di reagire rapidamente per vincere<br />

la corsa contro il tempo per il suo recupero.<br />

Ai primi di <strong>settembre</strong> Global Safe Insurance Broker, società<br />

di brokeraggio assicurativo del Gruppo AON, ha<br />

stretto un accordo con Targa Telematics che le permette<br />

di offrire ai propri clienti la possibilità di abbinare alla polizza<br />

auto CVT (Corpi Veicoli Terrestri) il servizio Stolen<br />

Vehicle Recovery, con il vantaggio di abbattere la franchigia<br />

su Furto e Incendio garantendo il valore a nuovo<br />

sino a quattro anni dall’acquisto.<br />

AVERAGE FUEL CONSUMPTION<br />

All vehicles | Current month<br />

WASTED FUEL IN %<br />

All vehicles | Months<br />

GREEN SPEED IN %<br />

All vehicles | Current month<br />

13.9 l/100km<br />

96%<br />

AVERAGE<br />

2.4<br />

1.5 1.1 2.2 1.2<br />

1.5 1.9<br />

2.4 2.5 1.7 1.7 1.2<br />

Apr 19<br />

May 19<br />

Jun 19<br />

Jul 19<br />

Aug 19<br />

Sep 19<br />

Oct 19<br />

Nov 19<br />

Dec 19<br />

Jan 20<br />

Feb 20<br />

Mar 20<br />

RENAULT, LA CONNESSIONE È EASY<br />

Targa Telematics fornirà avanzati servizi telematici al Marchio della<br />

Losanga da utilizzare tramite Renault Easy Connect for Fleet, una implementazione<br />

che riguarda la maggior parte delle auto e degli LCV:<br />

Renault Zoe, Twingo, Trafic, Megane, Master, Kangoo, Clio, Captur,<br />

Express Van, Austral e Arkana, nonché Dacia Duster e Dacia Spring.<br />

Risale a luglio la partnership siglata con Renault - che segue quelle con<br />

Ford, BMW e Mini - che prevede l’integrazione diretta dei flussi di dati<br />

provenienti dalla flotta nella piattaforma<br />

di Targa Telematics. Integrazione che<br />

consentirà lo sviluppo di nuovi servizi di<br />

mobilità basati su dispositivi embedded<br />

che supportano l’offerta di Targa, utilizzando il chilometraggio, il consumo<br />

di carburante, i dati EV, la posizione GPS, senza che siano necessarie<br />

nuove installazioni. L’obiettivo della partnership è quello di fornire ai gestori<br />

di flotte e ai conducenti un numero crescente di servizi digitali,<br />

semplificando il processo di provisioning dei veicoli.<br />

“Siamo entusiasti della partnership siglata con Renault nel contesto<br />

della nostra più ampia strategia di collaborazione con i principali player<br />

dell’industria automobilistica. L’accordo”, ha dichiarato il Vice President<br />

Sales Falcione, “ci permette di rafforzare la nostra posizione nel campo<br />

dell’integrazione globale dei dati, di migliorare<br />

le soluzioni di mobilità connessa<br />

e di fornire servizi a valore aggiunto ai<br />

nostri clienti”.<br />

30 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong><br />

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PARTNERSHIP<br />

TRA WEFOX E IVECO<br />

C’è dell’Affinity<br />

Con GATE Iveco Group ha lanciato una formula pay-per-use e flessibile<br />

per il noleggio a lungo termine di veicoli commerciali 100 per cento green.<br />

L’accordo con wefox garantirà la gestione dell’intera catena assicurativa<br />

La formula pay-per-use permette il passaggio da un noleggio<br />

con canone mensile fisso a un’offerta su misura<br />

incentrata sull’utilizzo stimato del veicolo da parte dell’utente,<br />

con servizi premium e conguagli successivi<br />

basati sui consumi effettivi. La flessibilità della proposta<br />

gli dà modo di scegliere la soluzione più adatta alle<br />

sue esigenze, dalle consegne dell’ultimo miglio ai trasporti<br />

a lungo raggio.<br />

In futuro l’offerta includerà anche i truck elettrici per il<br />

trasporto pesante, a batterie e a celle a combustibile.<br />

“Siamo pronti a sbloccare il futuro”, ha dichiarato Simone<br />

Olivati, President Financial Services and Head of GATE,<br />

“e orgogliosi di accompagnare i nostri clienti verso la<br />

mobilità di domani, lavorando insieme al progresso di<br />

una società più sostenibile”.<br />

32 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong><br />

Èstato scelto il nuovo eDaily, il veicolo<br />

commerciale elettrico di<br />

Iveco, per il lancio di GATE, acronimo<br />

di Green & Advanced Transport<br />

Ecosystem. La società dedicata al trasporto commerciale<br />

sostenibile propone una formula pay-per-use per il noleggio<br />

a lungo termine di LCV 100 per cento green che si traduce<br />

in tre pacchetti flessibili: Easy, Energy, eManager.<br />

Una scelta naturale<br />

Tra le principali insurtech a livello globale,<br />

wefox ha stretto con GATE una<br />

partnership affinitaria. “Portare sul mercato<br />

una flotta di camion a noleggio totalmente<br />

elettrica, completa di assicurazione,<br />

consente alla nostra nuova attività di superare<br />

le aspettative dei nostri clienti”, ha commentato Olivati;<br />

“wefox è per noi una scelta naturale, perché credono nel<br />

lavoro di squadra, nella collaborazione e non hanno<br />

paura di spingersi oltre i limiti. La combinazione del modello<br />

di business di wefox, della loro expertise, del loro<br />

recente sviluppo internazionale e della loro piattaforma<br />

tecnologica è perfetta per noi”.<br />

I prodotti assicurativi personalizzati sono integrati nell’offerta<br />

di noleggio di veicoli commerciali elettrici; wefox<br />

ha individuato i migliori e ha supportato GATE attivando<br />

una formula all-inclusive. Inoltre, wefox gestirà la catena<br />

assicurativa dall’inizio alla fine dal suo terzo Tech Hub<br />

a Milano, con operatività interamente digitale in linea<br />

con le attuali richieste del mercato e con l’ecosistema<br />

completamente digitale di GATE.<br />

www.flotte<strong>finanza</strong>web.it


ANNIVERSARI<br />

ANFIA<br />

I PROFESSIONISTI DELL’AUTO<br />

A posto così<br />

Sono passati vent’anni da quando la Legge BER<br />

ha liberalizzato il mercato della riparazione, venti<br />

da quando RHIAG ha dato vita al network ‘a posto’<br />

far parte del gruppo distributivo LKQ Corporation e ha dato<br />

vita a un esteso network riparativo affiancando ad ‘a posto’<br />

altre due reti multimarca, DediCar e Officina N°1, ha sviluppato<br />

numeri importanti: più di 1.900 officine affiliate,<br />

4.500 meccanici, 350 giornate di formazione, 100 corsi<br />

tecnici, 20 corsi marketing, oltre 200 titoli e-learning, 60<br />

accordi con flotte NLT, RAC e private con strumento proprietario<br />

per la gestione authority.<br />

Numeri altrettanto significativi sul fronte consumer: una<br />

community di 30.000 automobilisti, decine di collaborazioni<br />

co-marketing di cui 10 attive che offrono vantaggi al cliente<br />

finale, più di 100.000 voucher scaricati negli ultimi 3 anni<br />

per usufruire di check-up auto gratuiti e sconti in officina,<br />

oltre 14.000 follower su Facebook.<br />

40 ANNI DI AFTERMARKET<br />

Avanti tutta!<br />

A Torino l’evento celebrativo per i primi 40 anni<br />

della Sezione di ANFIA focalizzata sul mondo<br />

della ricambistica e dell’autoriparazione<br />

Immagini dal<br />

primo degli eventi<br />

celebrativi.<br />

Prossimo<br />

appuntamento a<br />

Bologna, dal 16<br />

al 18 novembre,<br />

nell’ambito<br />

di Futurmotive -<br />

Expo & Talks.<br />

Riconsegnare l’auto completamente<br />

e perfettamente ‘a posto’, pronta a<br />

tornare su strada e a viaggiare in sicurezza.<br />

Nel nome del brand -‘a posto’ - c’era già<br />

la promessa di RHIAG nei confronti degli automobilisti,<br />

promessa mantenuta per vent’anni. Tanti infatti ne sono<br />

passati, e sono stati celebrati lo scorso giugno nel primo<br />

di una serie di eventi, da quando il Gruppo ha annunciato<br />

il suo progetto di affiliazione officine.<br />

In questo lasso di tempo RHIAG, che nel 2022 è entrato a<br />

Garage of the Future<br />

Di fronte a un circolante che invecchia e necessita di ricambi<br />

che siano di qualità e convenienti, e a un mercato<br />

che immatricola auto con un alto tasso di connettività e<br />

veicoli ibridi ed elettrici, LKQ RHIAG ha sviluppato il concept<br />

‘Garage of the Future’. Spiega Frédéric Servajean, responsabile<br />

Network Officine: “Garage of the Future raccoglie<br />

tutto il know-how e le iniziative di LKQ RHIAG per essere<br />

al fianco della riparazione, anche nel dialogo<br />

con il cliente, privato o corporate. “Con la<br />

rapida trasformazione del settore automotive<br />

il pacchetto di servizi offerto da LKQ<br />

RHIAG alle sue reti ha visto una decisa accelerazione<br />

nell’ottica di affiancare ogni officina<br />

nella crescita professionale.<br />

Un’attenzione particolare è stata sempre<br />

riservata alla formazione, tecnica e manageriale,<br />

agli aggiornamenti tecnici e a tutte quelle attività<br />

volte ad aumentare il traffico nelle officine. Quest’anno è<br />

stata lanciata la nuova area tecnica che comprende una<br />

banca dati tecnici, un servizio di richiesta dati mancanti e<br />

un’assistenza tecnica premium, a cui si affianca il servizio<br />

innovativo di diagnosi remota LKQ Remote Support”.<br />

Correva il 1983 quando, su richiesta di alcune<br />

aziende associate, nasceva all’interno del Gruppo<br />

Componenti di ANFIA quella che sarebbe diventata<br />

la Sezione Aftermarket. L’evento celebrativo di Torino<br />

ne ha ripercorso i 40 anni di attività focalizzata sul mondo<br />

della ricambistica e dell’autoriparazione.<br />

Nell’aprire i lavori, il coordinatore della Sezione Massimo<br />

Pellegrino ha dato alcuni numeri che testimoniano la<br />

buona salute di cui gode l’aftermarket indipendente:<br />

“Stimiamo una quota di mercato intorno al 70 per cento.<br />

L’aftermarket italiano ha chiuso il 2020 con un fatturato<br />

in flessione del 14 per cento, ha poi registrato un rimbalzo<br />

positivo nel 2021 (+ 22 sul 2020, +5 sul 2019) e un ulteriore<br />

incremento di 8 punti nel 2022. Bene anche il primo semestre<br />

<strong>2023</strong>, in crescita dell’11 per cento”.<br />

Da parte sua, il presidente ANFIA Roberto Vavassori ha<br />

ricordato “i principali dossier europei di interesse della<br />

componentistica automotive, aftermarket incluso: dal<br />

Data Act per cui si sta discutendo l’opportunità di una<br />

normativa ad hoc per il settore auto alle linee guida sui<br />

prodotti rigenerati e sulla logistica sostenibile”.<br />

Il valore della resilienza<br />

Tra gli altri relatori Paolo Sappino, della Direzione Generale<br />

per la motorizzazione, ha toccato il punto nevralgico delle<br />

omologazioni: “I Costruttori”, ha detto, “devono consentire<br />

agli operatori indipendenti un accesso senza restrizioni,<br />

standardizzato e non discriminatorio alle informazioni<br />

OBD del veicolo, alle attrezzature diagnostiche e altre apparecchiature,<br />

agli strumenti e alle informazioni sulla riparazione<br />

e la manutenzione”.<br />

Fabrizio Arena, Partner BIP Consulting-Italy, ha rilevato “il<br />

ritmo in costante rallentamento con cui si rinnova il circolante<br />

in Italia”, mentre Paolo Guaitani, Partner The Vortex,<br />

ha illustrato “le possibili applicazioni dell’intelligenza artificiale<br />

generativa nell’automotive”, e Franco Del Manso,<br />

responsabile del Dipartimento Rapporti internazionali, ambientali<br />

e tecnici di UNEM, ha insistito sulla “necessità di<br />

porre sullo stesso piano e-fuels, energia elettrica e idrogeno<br />

e di includere nel Regolamento CO 2 i biofuels”.<br />

L’evento per il 40esimo di ANFIA-Aftermarket si è concluso<br />

con l’invito dell’alpinista e scrittore Hervé Barmasse<br />

a “riflettere sull’importanza della resilienza”.<br />

34 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong><br />

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<strong>settembre</strong> <strong>2023</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 35


OCTO<br />

TELEMATICS<br />

GESTIONE DEI SINISTRI<br />

Crash & Claims<br />

La gamma di servizi OCTO si amplia con Video<br />

Damage Evaluation, l’assistente virtuale che stima<br />

con precisione i danni limitando il rischio di frodi<br />

di Giorgia Rocca<br />

BENEFICI E KPI’S DI BUSINESS *<br />

Priorità del mercato<br />

Riduzione del tempo<br />

di gestione dei sinistri<br />

Da un approccio tradizionale a uno digitale innovativo.<br />

La gamma di soluzioni Crash & Claims,<br />

sviluppata con l’obiettivo di accorciare i tempi di<br />

risarcimento, limitare le frodi assicurative, ottimizzare<br />

l’intero processo di liquidazione riducendo contemporaneamente<br />

i costi complessivi, inaugura una nuova era<br />

nella gestione degli incidenti stradali che fa tesoro dell’esperienza<br />

OCTO nell’individuazione, ricostruzione e<br />

validazione di un sinistro.<br />

Fattore chiave, l’intelligenza. La tecnologia OCTO è infatti<br />

in grado di rilevare automaticamente l’incidente attraverso<br />

i sensori di bordo e validare i dati grazie ad algoritmi<br />

di Intelligenza Artificiale, programmati per l’autoapprendimento<br />

e continuamente alimentati da nuovi dati resi<br />

disponibili nel database dei crash reali di OCTO al fine<br />

di aumentare l'accuratezza delle analisi.<br />

Riduzione del numero<br />

dei sinistri<br />

Riduzione dei tempi<br />

di gestione<br />

Il processo di dialogo<br />

Il processo prevede l’interazione tra il dispositivo installato<br />

a bordo dei veicoli e la piattaforma OCTO e consente di<br />

rilevare e validare un incidente automobilistico in modo<br />

affidabile, così da supportare la compagnia a comprenderne<br />

chiaramente le dinamiche.<br />

Il fatto di rendere la gestione dei sinistri chiara e veloce<br />

permette di migliorarne complessivamente del 26 per<br />

cento la gestione.<br />

Le informazioni più importanti, raccolte ed elaborate grazie<br />

alla telematica, sono messe a disposizione dell’assicuratore<br />

tramite un Crash Report che integra le informazioni<br />

dell’assicurato con i dati oggettivi rilevati dal<br />

dispositivo di bordo - tra cui data e ora del sinistro, velocità<br />

dell’impatto con indicazione di direzione, intensità e severità<br />

dell’evento, geolocalizzazione sulla mappa che<br />

mostra la posizione e il percorso del veicolo.<br />

Video Damage Evaluation<br />

Della suite di servizi Crash & Claims fa parte la nuovissima<br />

soluzione di Video Damage Evaluation, assistente<br />

virtuale basato su Intelligenza Artificiale, che arricchisce<br />

il Crash Report aggiungendo una stima precisa dei danni<br />

riportati dal veicolo a causa di un incidente, e rilevati tramite<br />

un semplice video girato in autonomia dall’assicurato<br />

con il proprio smartphone.<br />

Grazie alla disponibilità del video, l’algoritmo è in grado<br />

di individuare automaticamente e con accuratezza i<br />

danni in tempo reale, riducendo sostanzialmente i tempi<br />

medi di gestione dei sinistri e possibili frodi assicurative.<br />

È in grado inoltre di determinare eventuali danni al veicolo,<br />

indicando le parti danneggiate da riparare o sostituire,<br />

ottimizzando la valutazione dei costi di risarcimento a<br />

tutto vantaggio dell’accuratezza del preventivo assicurativo<br />

per la spesa totale di riparazione.<br />

Ne risulta un processo di gestione dei sinistri snellito,<br />

semplificato e utilizzabile in maniera immediata anche<br />

in virtù del programma di formazione personalizzato in<br />

conformità con il ruolo professionale ricoperto. Per quanto<br />

gli strumenti disponibili per l’accesso alle soluzioni<br />

OCTO siano semplici e intuitivi, infatti, un’adeguata formazione<br />

degli operatori consente di ottenere i massimi<br />

risultati dalla telematica.<br />

Con Crash & Claims e oggi anche con Video Damage<br />

Evaluation, OCTO Telematics continua il proprio percorso<br />

di innovazione delle soluzioni telematiche consolidando<br />

un portfolio di prodotti e servizi che semplificano<br />

il processo di gestione dei sinistri, riducono i costi<br />

per le compagnie assicuratrici e migliorano la customer<br />

experience del cliente.<br />

LA SOSTENIBILITÀ SI MISURA<br />

OCTO<br />

TELEMATICS<br />

È tutto pronto per l’OCTO Connected Forum, il principale appuntamento<br />

in Italia e uno dei più importanti a livello globale sulla mobilità connessa<br />

e sostenibile. Il prossimo 13 ottobre a Roma, insieme al terzo Studio<br />

Strategico Connected Mobility 2025 sarà presentata la Sustainable Mobility<br />

Dashboard, un nuovo strumento di governance per le amministrazioni<br />

cittadine che misura e valuta le performance di sostenibilità secondo il<br />

paradigma ESG (Environmental, Social & Governance).<br />

“La Sustainable Mobility Dashboard”, ha spiegato l'amministratore delegato<br />

di OCTO Group, Nicola Veratelli, “è progettata per integrare informazioni<br />

statiche e pubbliche già inserite in una dashboard da The European House<br />

- Ambrosetti e selezionabili per città. La combinazione dei risultati di tre<br />

indicatori chiave - sicurezza stradale, diminuzione dell'inquinamento, ottimizzazione<br />

dell'efficienza energetica - ci pemetterà di stabilire un ranking<br />

a partire da una misurazione effettiva sui dati disponibili. Lavoriamo alla<br />

creazione di una pagina web”, ha aggiunto, “che illustri gli indicatori su tre<br />

diversi livelli di complessità, così da dare origine a un tipo di analisi innovativa.<br />

Analisi che comprenderà: i dati pubblici, disponibili su tutte le città,<br />

organizzati da Ambrosetti; un indicatore di sostenibilità, che verrà rilasciato<br />

per fasi su alcune città selezionate quali le città metropolitane capoluoghi<br />

di provincia e le città con cui abbiamo progetti in corso come, ad esempio,<br />

Modena (qui sono stati installati sensori e dispositivi di computazione<br />

remoti al fine di ridurre gli incidenti, promuovere policy di traffico più sostenibili,<br />

regolare il traffico semaforico, nda); un ulteriore livello di approfondimento,<br />

grazie a un altro deepdive dei dati per dare un esempio dei<br />

layer disponibili, aumentando la prospettiva dei<br />

dati, dai veicoli registrati in un’area ai veicoli circolanti<br />

e quindi i flussi di mobilità effettivi entranti<br />

o uscenti".<br />

La Sustainable Mobility Dashboard è in linea con<br />

la Vision Zero di OCTO, cioè una mobilità senza<br />

incidenti, inquinamento e traffico.<br />

Controllo dei costi<br />

del sinistro<br />

Gestione efficiente<br />

del processo di sinistro /<br />

controversie legali<br />

Riduzione dei costi<br />

di riparazione<br />

Miglioramento<br />

complessivo della<br />

gestione dei sinistri<br />

Riduzione<br />

delle frodi assicurative<br />

Riduzione del numero<br />

dei sinistri riferiti<br />

ai tentativi di frode<br />

Riduzione dei sinistri<br />

liquidati per<br />

‘colpo di frusta’<br />

*Fonte: Confronto semestrale dei risultati della gestione dei sinistri tra due gruppi omogenei, con e senza supporto telematico (mercato italiano).<br />

I dati sono integrati da studi esterni<br />

36 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong><br />

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<strong>settembre</strong> <strong>2023</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 37


VIP<br />

ALLA GUIDA<br />

IVAN CAPELLI<br />

Giro veloce<br />

Lo abbiamo fatto con l’ultimo pilota<br />

Ferrari italiano a correre in Formula 1.<br />

Che nel Circus rivorrebbe Ricciardo...<br />

Chi vincerà il Mondiale di Formula 1 lo sappiamo,<br />

Super Max è imbattibile, ma come si piazzeranno<br />

Leclerc e Sainz? Ivan Capelli sorride e mi manda<br />

diplomaticamente fuori strada: “Il risultato migliore che<br />

si possa sperare per la Rossa oggi è un terzo posto nella<br />

classifica costruttori”. Insomma, piloti non pervenuti?<br />

“Sarà difficile vederli sul podio”.<br />

F&F Leclerc, Verstappen o l’intramontabile Alonso?<br />

››‰ Posso sceglierne un altro? Ricciardo, perché mi ci<br />

vedo molto nel suo spirito, per com’è come persona, goliardica,<br />

sempre con il sorriso stampato sulla faccia, pronto<br />

a scherzare magari troppo ma a vivere le gare con un po’<br />

di leggerezza. Una perdita per la Formula 1 di oggi.<br />

F&F È più pericoloso correre in un circuito o muoversi<br />

sulle nostre strade?<br />

››‰ La strada. In pista si scende con un obiettivo che è<br />

sì di andare forte ma è tutto calcolato e organizzato per<br />

quel tipo di velocità e di rischio. In strada, invece, sappiamo<br />

che purtroppo a ogni incrocio, a ogni curva ci può essere<br />

un pericolo di qualche genere. Vedo una grande arroganza,<br />

sembra che la macchina sia quasi lo strumento per dimostrare<br />

di essere più potenti e di avere ragione su tutto.<br />

F&F Un vizio tipicamente italico?<br />

››‰ Vivendo a Milano il parcheggio selvaggio salta all’occhio,<br />

ma il comportamento che mi indispettisce di<br />

più è quello di chi in autostrada si mette nella corsia centrale,<br />

pur viaggiando molto piano, non rendendosi conto<br />

che sta creando un rallentamento. È quello che in gergo<br />

chiamiamo ‘chicane mobile’.<br />

F&F Oggi che cosa guida?<br />

››‰ Una Corolla Cross con motore endotermico di quinta<br />

generazione. È la prima volta che provo questo tipo di<br />

ibrido: è il classico ibrido Toyota nel senso che in automatico<br />

decide se andare sull’endotermico o sulla batteria,<br />

ma la richiesta di accelerazione del guidatore, quindi a<br />

pedale, fa sì che questo meccanismo si possa o no innescare,<br />

e se si accelera di meno si utilizzano solo<br />

ed esclusivamente le batterie.<br />

È anche la prima volta che noleggio, devo ancora<br />

entrare nell’idea che quando finiranno i 4 anni<br />

con KINTO One non mi rimarrà in mano nulla.<br />

F&F Il full electric non la tenta?<br />

››‰ Ho provato una Volvo XC40, ma per la mia<br />

vita un po’ schizofrenica - non ho un posto A e un<br />

posto B dove vado tutti i giorni - la gestione di<br />

un full electric mi risulta un po’ complicata.<br />

F&F Il suo esordio con i kart lo conosciamo,<br />

ma dove ha iniziato a fare pratica?<br />

››‰ Nel parcheggio di casa, lavavo le auto dei<br />

collaboratori di mio padre e la massima ambizione<br />

era riuscire a fare manovra per metterle<br />

in posizione. Avevo 13 anni, ero anche piccolino<br />

e avevo qualche difficoltà ad arrivare ai pedali<br />

ma, no, non ho mai fatto neppure un graffio. E nel lavaggio,<br />

a mano, ci mettevo impegno.<br />

In grande, il pilota<br />

milanese durante<br />

il Gran Premio del<br />

Belgio del 1992.<br />

A lato, appena<br />

quindicenne, è sul<br />

kart con cui ha<br />

iniziato a correre<br />

nella categoria<br />

100 Cadetti.<br />

Ivan Capelli, sotto<br />

con Alesi, è il<br />

protagonista del<br />

docufilm Sky<br />

‘Natural Born<br />

Driver’.<br />

38 - Flotte&<strong>finanza</strong> - <strong>settembre</strong> <strong>2023</strong><br />

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LE AUTO<br />

DI F&F<br />

LE AUTO<br />

DI F&F<br />

JEEP AVENGER<br />

La prima elettrica<br />

Anche la Casa di Toledo scende in campo con<br />

la versione a batteria del suo modello più recente,<br />

rompendo così anche l’ultimo tabù<br />

di Gianluca Ventura<br />

Prima Jeep a essere concepita interamente in Italia<br />

(la matita è quella di Daniele Calonaci, in passato<br />

artefice anche dei furgoni Fiat, che ha impresso<br />

sul davanti della vettura le coordinate Gps del proprio ufficio),<br />

Avenger è anche il primo modello della Casa americana<br />

a essere proposto in una versione elettrica a batteria,<br />

che s’affianca a un benzina con cambio manuale<br />

sei marce spinto da un tre cilindri turbo 1,2 litri da 74 kW<br />

(100 Cv) di potenza e 205 Nm di coppia.<br />

Massima protezione<br />

Ma è sull’elettrica, con batteria sottoscocca ben protetta<br />

al nichel-manganese-cobalto della cinese Catl da 54 chilowattora<br />

massimi, realizzata a partire dalla piattaforma<br />

e-Cmp2, la stessa ad esempio di Opel Mokka o Peugeot<br />

208 Bev, che Jeep punta molto, grazie a un’autonomia dichiarata<br />

di ben 400 chilometri nel ciclo Wltp e 550 in città.<br />

Attraverso la presa Ccs Combo 2, localizzata sopra il parafango<br />

posteriore sinistro, può essere ricaricata in corrente<br />

Nella pagina accanto, anche il cavallo pare incredulo alla vista di una Jeep elettrica<br />

a batteria. In questa pagina, in alto da sinistra, la plancia lineare, il cruscotto digitale<br />

e i sedili posteriori con lo spazio effettivo a disposizione degli occupanti. Sopra,<br />

sempre da sinistra, il piano superiore del baule, quello intermedio per lo stivaggio<br />

di oggetti sottili e l’inferiore dove trovano posto tyre-fit più occhione di traino.<br />

continua fino all’80 per cento alla potenza di 100 chilowatt<br />

con una pausa di 34 minuti, oppure in alternata a 11, passando<br />

da zero al pieno in 5 ore e mezza.<br />

Disponibile - sia termica sia elettrica - al momento solo<br />

con trazione anteriore, viene fabbricata in Polonia, a Tichy,<br />

e non verrà venduta negli Stati Uniti. Dotata di serie di drive-mode<br />

con Selec-terrain a sei posizioni, per adattarsi<br />

così alle differenti superfici da percorrere, e hill descent<br />

control, ha già raccolto oltre 15mila pre-ordini, il 20 per<br />

cento dei quali per la versione a batteria e circa la metà<br />

destinata al segmento B2b. In più s’è aggiudicata il titolo<br />

di Car of the Year per l’anno in corso, diventando così la<br />

prima Jeep della storia ad agguantarlo.<br />

Dentro è rettilinea e semplice la plancia, dove svettano<br />

lo schermo radio Uconnect Infotainment da 10,25 pollici<br />

completo di Apple CarPlay più Android auto wireless,<br />

LA SCELTA DI Flotte&<strong>finanza</strong><br />

Cognome e nome Jeep Avenger full electric<br />

Luogo di nascita<br />

Polonia<br />

Alimentazione<br />

elettrica<br />

Versione Summit<br />

Potenza kW(Cv)/giri 115(156)/-<br />

Coppia Nm/giri 260/-<br />

Omologazione<br />

Zev<br />

Cambio/n° marce automatico/1+Rm<br />

Consumo comb. kWh/100km (Wltp) 15,6-15,9<br />

Lunghezza mm 4.084<br />

Passo mm 2.562<br />

Larghezza mm 1.776<br />

Altezza mm 1.538<br />

Capacità bagagliaio dm 3 355<br />

Massa vettura kg 1.536<br />

Prezzo (chiavi in mano) € 42.900<br />

On line<br />

www.jeep-official.it<br />

abbinato a un cruscotto digitale disponibile da 7 e 10,25<br />

pollici di grandezza. Ben 24 i litri totali dei portaoggetti<br />

all’interno dell’abitacolo e 355 quelli del baule, più piccolo<br />

di 25 sulla Bev, che però ha due anni di manutenzione<br />

compresa nel prezzo.<br />

Nel riquadro a lato della tabella, la console<br />

centrale dove spicca il tastierino del cambio,<br />

nella parte alta della stessa.<br />

Nella pagina accanto, da sinistra, l’anteriore<br />

e il posteriore della Avenger, un Suv che non<br />

mancherà d’incontrare i favori della clientela<br />

femminile, più i componenti elettrici sotto il<br />

cofano anteriore. Nelle due foto a lato, ancora<br />

da sinistra, la presa di ricarica Ccs Combo 2<br />

sul parafango posteriore lato guida e la<br />

batteria nichel-manganese-cobalto Catl da 54<br />

chilowattora (51 gli utilizzabili) piazzata<br />

nell’interasse sottoscocca.<br />

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<strong>settembre</strong> <strong>2023</strong> - Flotte&<strong>finanza</strong> - 41


LE PROVE<br />

DI F&F<br />

LE PROVE<br />

DI F&F<br />

NISSAN TOWNSTAR EV L1 TEKNA<br />

Non escludo il ritorno<br />

Il marchio che ha primeggiato per anni nel settore degli LCV del Sol Levante ci sta<br />

forse ripensando, tornando alla carica nei veicoli da lavoro? Ecco che in questo<br />

piccolo elettrico riecheggia la declinazione star, a sottolineare la sua forte eredità<br />

in collaborazione con<br />

un tempo in cui Nissan credeva nei veicoli<br />

commerciali e investiva abbondantemente su<br />

C’era<br />

di loro. Basti pensare agli impianti spagnoli,<br />

da cui uscivano migliaia di camioncini, per capire come<br />

il trasporto merci fosse un asset fondamentale per la<br />

Casa nipponica. Poi venne un nuovo corso, incomprensibile<br />

agli operatori del settore, che ha portato al listino<br />

europeo odierno, fatto esclusivamente di LCV Renault<br />

rimarchiati, tre in tutto: una furgonetta basata sul Kangoo<br />

(quella del test) ma offerta solo benzina o elettrica, più<br />

gli alter ego di Trafic (Primastar) e Master (Interstar),<br />

quelli sì ancora venduti a gasolio.<br />

Addio quindi sia ai minitruck cab-over made in Avila sia<br />

al formidabile pick-up Navara, rimasto a listino - completamente<br />

rinnovato - in alcune zone del mondo e ai<br />

tempi declinato perfino in salsa Mercedes-Benz e<br />

Renault.<br />

Veicoli tutti spariti dalle nostre parti, dove non mancheranno<br />

di essere sostituiti da nuovi concorrenti asiatici,<br />

di lingua cinese stavolta. Perché di carri a cabina arretrata<br />

dalle piccole dimensioni e di pick-up in taglia media continua<br />

a esserci un gran bisogno.<br />

Alla guida<br />

È il freddo il grande nemico dei veicoli elettrici, la cui scarica<br />

viene notevolmente accelerata proprio dalle basse<br />

temperature da un lato e dalla parallela necessità di climatizzazione<br />

calda dall’altro. La canicola penalizza invece<br />

sul fronte della ricarica, rallentandola quando la colonnina<br />

di mercurio va molto in alto.<br />

Ciò spiega perché due veicoli sostanzialmente identici<br />

(Kangoo e Townstar appunto) abbiano archiviato risultati<br />

così diametralmente opposti a conferma che fornire<br />

dati certi sull’autonomia è per i costruttori impossibile.<br />

Così il termometro intorno ai 30 gradi rilevati durante la<br />

prova finisce per favorire non poco il Townstar, che sul<br />

fronte dei consumi polverizza il cugino Kangoo, grazie<br />

a un risultato finale di 4,93 chilometri al chilowattora:<br />

nuovo record assoluto dei nostri test in elettrico.<br />

Sono 12,58 i chilowattora complessivi assorbiti per la<br />

prova eseguita col drive mode impostato su ‘Eco’ e il<br />

condizionatore d’aria regolato su 25 gradi (900 i Watt<br />

consumati per avere refrigerio durante la prova). Questo,<br />

al netto dei 4,5 chilowattora recuperati dosando sapientemente<br />

i tre livelli di frenata rigenerativa. Non esaltante<br />

la velocità media di 39,6 orari, ‘medaglia di legno’ ex aequo<br />

col Kangoo Express Z.E..<br />

In cabina<br />

Gli equipaggiamenti restano quelli del Kangoo di ultima<br />

generazione, ma con qualche differenza. A partire dal<br />

cruscotto, che qui è di tipo analogico, con solo un visorino<br />

digitale a colori centrale. Poi sparisce anche il freno di<br />

stazionamento elettrico, in favore del classico meccanico<br />

Metro & bilancia<br />

Cabina rilevati (mm)<br />

Lunghezza 1.200/1.550 | Larghezza (utile/max) 1.230/1.520 | Altezza interna (utile/max)<br />

1.240/1.430 | Larghezza porta (utile/max) 690/900 | Altezza porta 1.120 | Diametro volante<br />

365 | Varco tra sedile e leva del cambio n.d.<br />

Vano di carico rilevati (mm)<br />

Lunghezza (utile/max) 1.610/1.800 | Larghezza (utile/max) 1.450/1.540 | Altezza (utile/max)<br />

1.210/1.260 | Larghezza tra passaruota 1.250 | Altezza soglia carico posteriore 600 | Altezza<br />

soglia carico laterale 550 | Altezza porta posteriore 1.200 | Larghezza porta posteriore 1.200<br />

| Angolo apertura porta posteriore 90°/180° | Altezza porta laterale (utile/max) 1.050/1.120<br />

| Larghezza porta laterale (utile/max) 510/730 | Volume vano di carico m33,3<br />

Ingombri dichiarati (mm)<br />

Lunghezza 4.486 | Larghezza 1.860 Altezza massima da terra 1.864 Passo 2.716 Sbalzo anteriore<br />

960 Sbalzo posteriore 810 Angolo di sbalzo anteriore (gradi) 15,9 Angolo di sbalzo<br />

posteriore (gradi) 25 | Carreggiata anteriore 1.584 | Carreggiata posteriore 1.596 | Diametro<br />

di volta 11.200 | Lunghezza vano di carico 1.810 | Larghezza vano di carico 1.570 | Larghezza<br />

tra passaruota 1.248 | Altezza vano di carico 1.215 | Altezza soglia carico posteriore 635<br />

In tutto e per tutto simile al Renault Kangoo, l’urbano di taglia minima di Nissan<br />

mostra in queste immagini l’apertura delle porte di carico e l’accesso ai sedili.<br />

L’immagine in alto a destra evidenzia il blocco porte ‘tutto aperto’. In alto a sinistra<br />

il posto guida con il display di carico che occlude la vaschetta portaoggetti.<br />

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LE PROVE<br />

DI F&F<br />

con leva tra i sedili, che di serie sono due (ma con 150<br />

euro si può richiedere la panchetta passeggeri).<br />

Comprese nell’allestimento le telecamere con visuale a<br />

360 gradi (Around View Monitor) più i sensori perimetrali,<br />

nonché il pratico sistema keyless iKey, per bloccare/<br />

sbloc care il veicolo senza mani e avviarlo alla semplice<br />

pressione d’un tasto in plancia. Come su Kangoo lo specchio<br />

grandangolare nell’aletta parasole destra.<br />

Linea esterna<br />

Identica a quella della versione termica, tanto che si mantiene<br />

(chiuso) perfino lo sportello originariamente del<br />

combustibile in coda al lato guida. La presa di ricarica è<br />

frontale, nascosta sotto il logo a centro calandra, completamente<br />

diversa da quella del Kangoo. Lanciata a<br />

luglio di quest’anno anche la versione passo lungo L2 da<br />

Metro & bilancia<br />

Specifiche motore<br />

Marca e modello Renault 5Aq 609 | Tipo sincrono a rotore avvolto |<br />

Posizione anteriore trasversale | Alimentazione corrente alternata |<br />

Raffreddamento ad aria | Peso powertrain (motore, caricatore, alternatore<br />

e riduttore) (kg) 140 | Inquinanti (omologazione/sistema) Zev<br />

Prestazioni<br />

Potenza massima (kW(Cv)/giri) 90(122)/3.000-11.300 | Coppia<br />

massima (Nm/giri) 245/250-2.500 | Riserva di coppia (%) 223,3 |<br />

Velocità massima (km/h) 135 | Autonomia dichiarata ciclo Wltp<br />

combinato (km) 287<br />

Batteria<br />

Marca e modello Lg Chem Bt1Ae1 1000 | Tecnologia ioni di litio<br />

nichel-manganese-cobalto | Tensione nominale (Volt) 400 | Capacità<br />

nominale (Ah) n.d. | Energia massima complessiva (kWh) n.d. | Soc<br />

window (kWh) 45 | Numero moduli 8 | Tipo celle pouch | Numero<br />

celle per modulo 12 | Peso totale (kg) 320 | Raffreddamento a liquido<br />

| Potenza di ricarica (kW) 22 (CA) - 80 (CC) | Tempo di ricarica completa<br />

stimato in Modo 3, Tipo 2 a 22 kW (h:mm) 2:25<br />

4.910 millimetri di lunghezza complessiva, con porta laterale<br />

più ampia di 831 millimetri che permette così di<br />

caricare un europallet anche dal fianco. La capacità di<br />

carico sale in questo caso a 4,3 metri cubi di volume e a<br />

800 chili di peso, grazie alla sospensione posteriore rivista.<br />

A led le luci diurne, i fendinebbia (con funzione di svolta)<br />

e gli anabbaglianti, così come le posizione posteriori.<br />

Vano di carico<br />

Di serie sei anelli fermacarico a pavimento, nel caso rivestito<br />

in un pratico quanto robusto materiale antisdrucciolo<br />

e illuminato da una plafoniera centrale a led. Col<br />

‘Pack space’ da 300 euro ci si porta a casa la paratia interna<br />

girevole con sedile passeggero abbattibile, che allunga<br />

il vano di carico.<br />

La meccanica<br />

Sotto sotto c’è una piattaforma destinata<br />

anche alla vetture e declinata in<br />

varie tipologie in base al segmento del<br />

veicolo cui è destinata. Studiata sia<br />

per trazioni termiche sia elettriche, sul<br />

Townstar in prova (equipaggiato con<br />

caricatore in alternata da 22 chilowatt)<br />

è dotata di ricarica in corrente continua<br />

da 80 chilowatt, potenza comunque<br />

mai sfiorata durante le nostre ricariche.<br />

Di serie su questo allestimento Tekna<br />

la frenata d’emergenza automatica con<br />

rilevamento pedoni e mobilità debole,<br />

un bell’aiuto per la città.<br />

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CURIOSITÀ<br />

LO SAPEVATE CHE...?<br />

HIT<br />

PARADE<br />

Chi sono i piloti di Formula 1 più sexi?<br />

E quali le città tanto amate dai turisti<br />

ma tanto, troppo inquinate? E su che tipo<br />

di veicolo bisogna orientarsi per avere<br />

volumi e prezzo? Tutte le risposte,<br />

nell’ordine, dagli analisti di RANT Casino,<br />

StressFreeCarRental.com, FINN<br />

Piccolo non è (sempre) bello<br />

Un’utilitaria è perfetta per i parcheggi cittadini, una station wagon<br />

per una vacanza con bimbi al seguito, una spider per una fuga<br />

romantica, ma se devi fare un trasloco è ovvio che ti servirà un<br />

mezzo più spazioso, magari anche molto più spazioso.<br />

Gli analisti di FINN hanno messo sotto la lente i veicoli classificabili<br />

come ‘grandi’ e che siano al contempo economici.<br />

Ebbene, il Ram 1500 Classic si posiziona in cima alla lista perché<br />

è in grado di trainare e trasportare carichi voluminosi come mobili<br />

ed elettrodomestici, e perché il prezzo di partenza di 30.695 dollari<br />

(poco più di 29.000 euro) lo rende<br />

il più abbordabile.<br />

Sono buone scelte anche Ford<br />

F-150 XL e Chevrolet Silverado<br />

1500, rispettivamente secondo<br />

e terzo in classifica. Fuori budget<br />

Ford F-150 XLT: 41.800 dollari.<br />

Ma quanto sei sexi!<br />

Che noia la Power Unit! Vuoi mettere il fascino, misurabile, di chi<br />

quell’insieme di componenti elettromeccanici lo governa? Gli<br />

esperti di RANT Casino hanno stilato una classifica che, in base<br />

ad alcuni dati oggettivi (rapporto aureo, altezza, patrimonio netto),<br />

ha eletto Carlos Sainz il pilota di Formula1<br />

più sexi. Lo segue a poca distanza l’altro<br />

ferrarista, il monegasco Leclerc (che il cavallino<br />

rampante ci abbia messo lo zampino?).<br />

Incredibilmente, Super Max è solo<br />

quinto. Si consolerà con il terzo titolo appena<br />

conquistato di campione del mondo.<br />

Il sex appeal dei piloti del Circus<br />

Classifica Pilota Rapporto Altezza Patrimonio Sex appeal<br />

aureo % (m) netto (€) (1-10)<br />

1 Carlos Sainz 84.<strong>68</strong>% 1.78 45.1 milioni 8.88<br />

2 Charles Leclerc 81.30% 1.8 11 milioni 8.74<br />

3 Esteban Ocon 80.02% 1.86 13.7 milioni 8.72<br />

4 Lewis Hamilton 75.15% 1.74 262 milioni 8.58<br />

5 Max Verstappen 66.33% 1.81 66.3 milioni 8.51<br />

O mia bela madunina...<br />

Quando sei fortunato da riuscire a vederla. Alla proverbiale nebbia<br />

di Milano si è aggiunto uno smog che si taglia a fette.<br />

Secondo gli specialisti del noleggio di StressFreeCarRental.com,<br />

il livello di concentrazione di PM2,5 pari a 19,7, quasi quattro<br />

volte superiore al limite stabilito dall’Organizzazione Mondiale<br />

della Sanità, assegna di diritto al capoluogo lombardo il titolo<br />

non invidiabile di città più inquinata d’Europa tra quelle più<br />

visitate dai turisti.<br />

Sono tutte abbondantemente sopra i limiti OMS Atene, Praga,<br />

Barcellona, Berlino, Roma (al sesto<br />

posto della classifica), Parigi,<br />

Bruxelles, Amburgo, Amsterdam,<br />

Madrid e Dublino.<br />

Tanta bellezza - anche dal punto<br />

di vista architettonico - e un velo<br />

di polveri sottili a nasconderla.<br />

ELECTRIC<br />

BUS<br />

DRIVER<br />

TRAINING<br />

Il primo corso<br />

teorico-pratico<br />

dedicato agli<br />

autisti di autobus<br />

elettrici<br />

MISANO WORLD<br />

CIRCUIT<br />

MARCO<br />

SIMONCELLI<br />

25 OTTOBRE <strong>2023</strong><br />

Grandi e convenienti<br />

Classifica Veicolo Taglia Disponibilità Prezzo<br />

1 Ram 1500 Classic full-size <strong>2023</strong> $30.695<br />

2 Ford F-150 XL full-size <strong>2023</strong> $33.695<br />

3 Chevrolet Silverado 1500 full-size <strong>2023</strong> $36.300<br />

4 GMC Sierra 1500 Pro full-size <strong>2023</strong> $37.200<br />

5 Ram 1500 full-size <strong>2023</strong> $37.905<br />

Così belle e così inquinate<br />

Classifica Città Country Inquinamento ug/m3 (‘21/’22)<br />

1 Milano Italia 19.7<br />

2 Atene Grecia 13.6<br />

3 Praga Repubblica Ceca 12.7<br />

4 Barcellona Spagna 12.6<br />

5 Berlino Germania 12.2<br />

Un corso di guida per colmare il divario tra i veicoli con motore a combustione interna e i veicoli<br />

elettrici, per coniugare sicurezza e capacità di controllo e di guida. Il corso si concentra sui<br />

veicoli elettrici, ma introduce e sviluppa anche varie tecniche di guida avanzate e difensive.<br />

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