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syndicom rivista N.37

Da molto tempo ci impegniamo per i diritti dei lavoratori della logistica, delle telecomunicazioni e dei media. Le buone condizioni di lavoro sono, e sono sempre state, il risultato di successi raggiunti insieme. Entra anche tu nel nostro movimento e crea il tuo futuro insieme a noi. L'unione fa la forza!

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24 Politica<br />

Libera circolazione,<br />

vantaggi e rischi<br />

L’accordo con l’UE ha complessivamente<br />

migliorato la situazione<br />

dei lavoratori. Ma c’è<br />

il rovescio della medaglia: la libera<br />

circolazione facilita purtroppo<br />

il lavoro temporaneo e<br />

il distacco di manodopera.<br />

Testo: Giovanni Valerio<br />

Infografica: Patrick Aliesch<br />

In occasione della presentazione del<br />

rapporto sull’Osservatorio 2023,<br />

l’USS ha individuato rischi e vantaggi<br />

dell’accordo di libera circolazione<br />

delle persone. In generale, le misure<br />

di accompagnamento hanno migliorato<br />

la situazione dei lavoratori, afferma<br />

l’USS. La «qualità» dell’immigrazione<br />

è aumentata: lo dimostra il<br />

livello di formazione universitaria<br />

dei lavoratori, passato dal 22%<br />

(2001) al 41% (2016). Tuttavia, non<br />

ci sono legami tra il numero di persone<br />

che vengono in Svizzera e la<br />

libera circolazione delle persone.<br />

Secondo l’USS, sono la situazione<br />

economica e l’internazionalizzazione<br />

dell’economia e della società a<br />

giocare un ruolo importante nei<br />

fenomeni migratori.<br />

Quali i punti critici?<br />

Purtroppo, l’Accordo sulla libera circolazione<br />

delle persone ha facilitato<br />

due forme di lavoro potenzialmente<br />

precarie: il lavoro temporaneo e il<br />

distacco dei lavoratori. L’accordo<br />

consente infatti alle agenzie di lavoro<br />

temporaneo di collocare residenti<br />

a breve termine e lavoratori transfrontalieri,<br />

con condizioni di lavoro<br />

peggiori, dando loro un vantaggio<br />

ingiustificato sul mercato. Le società<br />

straniere che distaccano manodopera<br />

in Svizzera realizzano quasi<br />

due miliardi di franchi l’anno.<br />

Nelle regioni di confine, i lavoratori<br />

distaccati hanno una quota di<br />

mercato di circa il 20% per quanto<br />

riguarda il montaggio di cucine,<br />

l’installazione di finestre e le costruzioni<br />

in legno. Queste aziende vengono<br />

in Svizzera con salari e contratti<br />

di lavoro stranieri, con un<br />

potenziale di offerte al ribasso ancora<br />

maggiore. Tuttavia, i controlli salariali<br />

e le misure di accompagnamento<br />

consentono di effettuare<br />

ispezioni e di sanzionare le infrazioni.<br />

E poiché all’estero è ancora difficile<br />

far rispettare le multe, sono<br />

state istituite delle fideiussioni. Il<br />

sistema svizzero di protezione dei<br />

salari ha permesso di combattere gli<br />

abusi più gravi. Ma la protezione dei<br />

salari è incompleta. Molte industrie<br />

e professioni come il commercio al<br />

dettaglio o il settore sanitario e sociale<br />

(asili nido, centri diurni, case<br />

per anziani ecc.) non beneficiano attualmente<br />

di contratti collettivi di<br />

lavoro che prevedano salari minimi.<br />

Perché sostenerla?<br />

La libera circolazione delle persone<br />

conferisce tuttavia agli immigrati<br />

maggiori diritti e una migliore protezione<br />

sociale, poiché i permessi di<br />

soggiorno vengono rilasciati per cinque<br />

anni ed è relativamente facile<br />

cambiare lavoro in Svizzera. I lavoratori<br />

migranti sono quindi meno sotto<br />

pressione da parte dei datori di lavoro.<br />

A questo si aggiunge la tutela<br />

dei salari, grazie ai controlli su larga<br />

scala sulle offerte al ribasso. Di conseguenza,<br />

la pressione sui salari subita<br />

dai lavoratori stranieri si è ridotta<br />

notevolmente e anche il lavoro<br />

nero è molto meno diffuso, rispetto<br />

agli anni precedenti l’Accordo di<br />

libera circolazione. In sintesi, per<br />

l’USS è quindi necessario migliorare<br />

le condizioni di assunzione dei lavoratori<br />

temporanei e la protezione offerta<br />

dai contratti collettivi di lavoro.<br />

Il commento di Daniel Lampart<br />

(in francese) sul rapporto<br />

dell’Osservatorio<br />

Un accordo da quasi<br />

25 anni<br />

L’Accordo sulla libera circolazione<br />

delle persone, sottoscritto il 21 giugno<br />

1999 tra la Svizzera e l’Unione europea,<br />

facilita il soggiorno e il lavoro<br />

dei cittadini dell’Unione europea<br />

(UE) in Svizzera. Il diritto alla libera<br />

circolazione delle persone è integrato<br />

da disposizioni sul riconoscimento<br />

reciproco dei diplomi, sull’acquisto di<br />

beni immobili e sul coordinamento dei<br />

sistemi di sicurezza sociale.

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