Archeomatica_4_2023
Tecnologie per i beni culturali
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MUSEI<br />
Lucrezia Borgia alla luce trasmessa<br />
di Maria Chiara Spiezia<br />
“Vengo a darvi una notizia, la<br />
notizia che tutti quanti siete<br />
avvelenati” sono le parole<br />
che rimbombano in bocca alla<br />
Lucrezia Borgia di Victor Hugo,<br />
mentre avanza di prepotenza<br />
tra una combriccola di giovani<br />
ubriachi, pronunciandole a<br />
sangue freddo e senza ghirigori<br />
dalle pagine del dramma in prosa<br />
“Lucrèce Borgia”.<br />
Scritto nel Luglio del 1832<br />
è stato in seguito musicato<br />
da Gaetano Donizetti, su libretto<br />
di Felice Romani. La figura<br />
che l’autore ha restituito è peccaminosa,<br />
carnefice, ma nel contempo<br />
martire, attratto com’è<br />
da tutto ciò che è ignobile, terribile<br />
e deforme, senza tralasciare<br />
mai nei suoi personaggi la loro<br />
più profonda umanità: “Pigliate<br />
la deformità morale più orrida,<br />
più ributtante, più completa,<br />
mettetela dove risalta meglio,<br />
nel cuore di una donna […], poi<br />
mescolate a tutta questa difformità<br />
morale un sentimento puro,<br />
il più puro che la donna provar<br />
possa, il sentimento materno”,<br />
queste le parole di Victor Hugo<br />
per descrivere la sua protagoni-<br />
sta. Non si risparmia affatto tinte<br />
forti Alexandre Dumas, che, nella<br />
raccolta di racconti Delitti celebri<br />
del 1865, la dipinge come una<br />
novella Messalina ed una libertina<br />
sfrenata, ma la descrizione di<br />
una Lucrezia Borgia arrivista, lussuriosa,<br />
manipolatrice e perfida<br />
femme fatale non spetta ai due<br />
autori. Chiacchierata vittima di<br />
pettegolezzi e pregiudizi, è stata<br />
letteralmente trascinata da generazioni<br />
di storici in un vortice<br />
di soprusi ed efferatezze familiari,<br />
pochi realmente documentati<br />
di cui si sia resa direttamente<br />
responsabile. Perseguitata da incessanti<br />
distorsioni aberranti e’<br />
stata la protagonista di fumetti,<br />
videogiochi, film e brani musicali<br />
fino ai giorni nostri. In Rust in Peace,<br />
quarto album in studio del<br />
gruppo musicale statunitense<br />
Megadeth, la traccia “Lucretia”<br />
è un viaggio introspettivo, dove<br />
il protagonista cammina in punta<br />
di piedi nel buio, si ritira dal<br />
mondo, percorre i lati più oscuri<br />
della natura umana e, tormentato<br />
dai ricordi, incontra la figura<br />
di Lucrezia: “Lucretia waits<br />
impatiently”, che rappresenta<br />
l’incarnazione dei ricordi e la volontà<br />
di riappacificarsi con essi.<br />
Alla fine del testo Lucrezia si<br />
allontana, avvolgendo l’ascoltatore<br />
nel mistero, la sua figura è<br />
un’illuminazione per l’interprete<br />
che lo induce alla scoperta di<br />
sé. Effettivamente l’immagine di<br />
una Lucrezia intollerante e trepidante,<br />
ma in attesa di essere<br />
22 ArcheomaticA N°4 <strong>2023</strong>