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“Caesar: Conquest of Gaul” e “The siege of Alesia”

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post concedente et precibus ipsorum et misericordia uulgi. Defensores oppido idonei<br />

deliguntur.<br />

Vercingetorige non voleva cedere, ma alla fine si rassegnò ed assegnò ad Avarico un<br />

contingente di 10000 uomini per la sua difesa: in cambio, i Biturigi aderirono con entusiasmo al<br />

suo piano di “terra bruciata” e già il giorno seguente Cesare, osservando l’orizzonte, poté<br />

contare – dal fumo che si levava al cielo – più di venti città di quella regione date alle fiamme.<br />

Tutte le restanti città, risparmiate dal piano di Vercingetorige perché considerate – come detto<br />

– inespugnabili, si prepararono ad una difesa ad oltranza.<br />

Manovre di Cesare per accerchiare i Galli<br />

Fu proprio allora, tuttavia, che il progetto di Vercingetorige, per quanto ben architettato, iniziò<br />

ad incontrare una serie di gravi imprevisti – dovuti in parte alla mala sorte ed in parte all’abilità<br />

del suo antagonista, Cesare – che portarono al tracollo la rivolta dei Galli.<br />

Cesare, infatti, nonostante le difficoltà, raggiunse in breve tempo le sue truppe acquartierate in<br />

Gallia e diede inizio alla repressione della rivolta – aveva infatti compreso che la rapidità di<br />

manovra sarebbe stato un fattore–chiave per la buona riuscita della sua campagna militare,<br />

prima che la ribellione dei Galli divenisse incontrollabile.<br />

Questi ultimi, in effetti, non avevano fatto i conti con la rapidità dell’avanzare dell’esercito di<br />

Cesare, che riuscì a piegare la città di Vellaunodunum ( appartenente ai Senoni e situata nella<br />

Francia centrale ) in soli tre giorni. Cesare aveva inizialmente pensato di aggirarla, ma poi, spinto<br />

dal timore di lasciare una così importante fortezza dietro le sue linee a minacciare le<br />

comunicazioni ed i rifornimenti, aveva deciso di sbarazzarsene.<br />

Poi, con eguale rapidità, Cesare rivolse la sua attenzione alla vicina Cenabum, una cittadina<br />

dei Carnuti, situata ove ora sorge Orleans, e soli due giorni dopo era sotto le sue mura con<br />

l’esercito schierato, mentre la popolazione locale ancora si attardava nella preparazione delle<br />

difese. Senza praticamente incontrare resistenza Cesare prese e diede alle fiamme la città, poi si<br />

diresse verso Noviodunum ( a 18 km dall’attuale Bourges ) passando la Loira ed entrando nel<br />

territorio dei Biturigi. I cittadini di Noviodunum, atterriti, si consegnarono senza combattere. La<br />

caduta di queste città in rapida successione è accennata all’inizio di VII, 14 come causa della<br />

convocazione del suddetto consiglio di guerra di Vercingetorige. Il successivo obiettivo di Cesare<br />

era l’espugnazione di Avarico.<br />

Nel frattempo, Vercingetorige seguiva ( VII, 16 ) gli spostamenti di Cesare, senza però venire<br />

mai allo scontro diretto, ed infine piantò le proprie tende a 15 km dalla città, in un campo<br />

paludoso, sperando probabilmente di portare il suo avversario a combattere in un territorio poco<br />

familiare.<br />

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