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Il notiziario AITN, Ass. Tecn. Neurofisiopatol. 2 (2006)<br />

ABSTRACT<br />

MALATTIA DI PARKINSON,<br />

ELETTROFISIOLOGIA E TRATTAMENTO:<br />

L. LOPIANO<br />

Dipartimento di Neuroscienze, Università di Torino<br />

Il trattamento chirurgico della malattia di Parkinson (MP) ebbe inizio nel secolo scorso con interventi lesionali<br />

a carico di differenti strutture nervose prevalentemente sottocorticali. La scoperta che la stimolazione elettrica<br />

ad alta frequenza di specifiche strutture cerebrali può mimare l’effetto lesivo, ha portato allo sviluppo di una nuova<br />

tecnica di neurochirurgia funzionale rappresentata dalla stimolazione cerebrale profonda (Deep Brain Stimulation,<br />

DBS). Tale procedura consiste nell’erogazione continua di stimoli elettrici ad alta frequenza <strong>media</strong>nte elettrodi<br />

posizionati a livello di un target sottocorticale.<br />

Tra i vari target utilizzati, i dati attualmente disponibili suggeriscono che la DBS del nucleo subtalamico (NST)<br />

sia la procedura più efficace in quanto ha un effetto globale sulla triade sintomatologica della fase off, sulle fluttuazioni<br />

motorie e sui movimenti involontari L-dopa indotti, consentendo inoltre una riduzione significativa della<br />

terapia dopaminergica.<br />

Numerosi studi clinici condotti su pazienti affetti da MP in fase avanzata e trattati con la STN-DBS hanno evidenziato<br />

i benefici di tale terapia; la stimolazione bilaterale migliora di circa il 60% la performance motoria; le fluttuazioni<br />

motorie tendono a scomparire consentendo un netto miglioramento nelle attività della vita quotidiana e<br />

della qualità della vita.<br />

La DBS rappresenta sicuramente una valida opzione terapeutica del trattamento della MP in fase avanzata; è fondamentale<br />

che venga eseguita da un team multidisciplinare in relazione alle varie fasi della procedura: selezione dei<br />

pazienti, intervento, monitoraggio neurofisiologico intra-operaorio, follow-up.<br />

STIMOLAZIONE CEREBRALE PROFONDA<br />

M. LANOTTE<br />

Neurochirurgia Stereotassica, Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista – Molinette di Torino.<br />

Il nucleo subtalamico è iperattivo nella Malattia di Parkinson a causa della ridotta attività dopaminergica nigrostriatale<br />

e lo scopo della chirurgia è quello di determinarne l’inattivazione funzionale attraverso una lesione o la<br />

stimolazione elettrica cronica ad alta frequenza (DBS).<br />

Il vantaggio della DBS è rappresentato dalla reversibilità e dalla modulabilità di funzionamento, variando i parametri<br />

di stimolazione (frequenza, intensità e durata dello stimolo).<br />

Gli svantaggi della DBS sono rappresentati dal costo del materiale protesico e dalla necessità di controlli periodici.<br />

La selezione dei pazienti idonei all’intervento chirurgico va eseguita in modo molto rigoroso.<br />

Le fasi fondamentali dell’intervento sono rappresentate dalla localizzazione anatomica del target e dal monitoraggio<br />

neurofisiologico intraoperatorio (registrazione extracellulare e stimolazione).<br />

La DBS del nucleo subtalamico è in grado di determinare un significativo miglioramento di tutti i sintomi cardinali<br />

della Malattia di Parkinson e quindi della qualità di vita del paziente, con sensibile riduzione del dosaggio di<br />

l-dopa rispetto al pre-operatorio e con bassa incidenza di complicanze chirurgiche.<br />

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