14.01.2013 Views

aggiornamento - OMCEO VR

aggiornamento - OMCEO VR

aggiornamento - OMCEO VR

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Bimestrale di informazione medica - anno XLVI n. 3 GIUGNO 2011 - Sped. in a.p. - 70% - Poste Italiane S.p.A. - op. postale 30032393-002<br />

ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VERONA<br />

VERONA<br />

MEDICA<br />

Bimestrale di informazione medica<br />

In questo numero:<br />

Nuovi servizi in farmacia............................................. pag. 7<br />

Certificato di iscrizione “on line”.............................. pag. 9<br />

Insonnia............................................................................. pag. 18<br />

Psicoterapia cognitivo-comportamentale............ pag.<br />

Incontinenza urinaria<br />

22<br />

dopo chirurgia di prostata .......................................... pag. 26<br />

S.I.G.M. a Verona............................................................. pag. 43<br />

3GIUGNO<br />

2011


EDITORIALE<br />

5 Mobilità “passiva”<br />

NOTIZIE DALL'ORDINE<br />

6 Verbali del Consiglio e delle Commissioni<br />

7 Nuovi Servizi erogati dalle farmacie:<br />

quali e modalità di erogazione<br />

9 Certificato di iscrizione online: un’ulteriore iniziativa<br />

a favore degli iscritti nell’ottica dell’innovazione<br />

10 Nuove tessere identificative<br />

11 ASSIMP<br />

Sponsorizza Co.Me. Vero. Volo.<br />

ALBO ODONTOIATRI<br />

12 Verbali della Commissione Odontoiatri<br />

LETTERE AL DIRETTORE<br />

14 La Signoria *si faccia mettere B*<br />

15 Occasione per chi gioca a tennis<br />

15 ISDE<br />

Sezione Provinciale di Verona<br />

16 Il punto sulla terapia per l’ernia discale<br />

AGGIORNAMENTO<br />

18 Insonnia<br />

22 La psicoterapia cognitivo-comportamentale:<br />

dal sintomo al benessere<br />

26 Il trattamento dell’incontinenza urinaria<br />

nel maschio dopo chirurgia della prostata.<br />

Lo stato dell’arte<br />

PROFESSIONE E LEGGE<br />

28 Analgesici e terapia del dolore<br />

28 Federalismo e costi standard nel settore sanitario<br />

ATTUALITÀ<br />

30 Matti di paese<br />

SOMMARIO<br />

STORIA DELLA MEDICINA<br />

31 La morte di Cavour<br />

33 I tartufi fra metafora sessualità e gastronomia<br />

35 JESSIE MERITON WHITE MARIO:<br />

medico “mancato” e valente garibaldina<br />

FN<strong>OMCEO</strong><br />

37 Patenti di guida e segnalazione<br />

al Ministero dei Trasporti<br />

38 Defibrillatori automatici esterni<br />

39 È competenza del medico<br />

39 Patenti: il medico di famiglia<br />

non avrà obbligo di segnalazione<br />

ENPAM<br />

40 ONAOSI<br />

Insediati tutti gli organi statutari ONAOSI:<br />

Serafino Zucchelli è il nuovo Presidente<br />

della Fondazione<br />

41 L’Enpam chiude il 2010 con un utile di oltre un miliardo<br />

42 Esposto su gestione Enpam,<br />

sospetto danno di oltre un miliardo<br />

ASSOCIAZIONI<br />

43 La nuova esperienza S.I.G.M. di Verona<br />

SINDACATI MEDICI<br />

44 FIMMG<br />

Nuove cariche del Consiglio Regionale<br />

LIBRI RICEVUTI<br />

45 Studenti al Fronte.<br />

L’Università Castrense nella prima guerra mondiale<br />

GIOVANI E PROFESSIONE<br />

46 S.O.S. - Sostituzioni<br />

TEMPO LIBERO<br />

48 Chi cerca... trova<br />

ORDINE DEI MEDICI E ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI <strong>VR</strong><br />

NUOVO ORARIO DI APERTURA<br />

DELLA SEGRETERIA DELL’ORDINE<br />

Lunedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00<br />

Martedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00<br />

Mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 17,00 (CONTINUATO)<br />

Giovedì dalle ore 9,00 alle ore 17,00 (CONTINUATO)<br />

Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00<br />

Sabato chiuso<br />

VERONA MEDICA 3


4<br />

VERONA MEDICA<br />

Bimestrale di informazione medica<br />

Bollettino Ufficiale dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Verona<br />

Anno XLVI n. 3 Giugno 2011<br />

Sped. in a.p. - 70% - Filiale di Verona<br />

Registrazione del Tribunale di Verona<br />

n.153 del 20/3/1962<br />

ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI<br />

DELLA PROVINCIA DI VERONA<br />

VERONA - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 Verona<br />

tel. 045 8006112 / 045 596745 - fax 045 594904<br />

web: www.omceovr.it<br />

Direttore Responsabile<br />

Roberto Mora<br />

Comitato di Redazione<br />

Beltrame Mario, Mora Roberto,Insacco Rocco Elio, Bovolin Francesco<br />

Peroni Alberto, Marchi Carlo, Tosi Gelmino, Marchioretto Fabio<br />

Dalla Riva Alessandro, Battaglia Giuseppe, Gadioli Paolo<br />

Consiglio Direttivo<br />

Presidente: Franco Alberton<br />

Vice-Presidente: Roberto Mora<br />

Segretario: Giorgio Carrara<br />

Tesoriere: Fabio Marchioretto<br />

Consiglieri<br />

Francesco Bovolin, Vania Braga, Orazio Codella, Franco Colletta, Fabio Facincani,<br />

Roberto Fostini, Alfredo Guglielmi, Giuseppe Lombardo, Franca Mirandola,<br />

Annamaria Molino, Francesco Oreglia, Bianca Rosa, Carlo Soraci<br />

Revisori dei Conti<br />

Claudio Balestriero, Mario Beltrame, Mario Celebrano<br />

Revisore dei Conti Supplente<br />

Giuseppe Battaglia<br />

Commissione Odontoiatri<br />

Claudio Arrichiello, Francesco Bovolin,<br />

Gino Cavallini, Francesco Oreglia, Giampaolo Paoletti<br />

Fotocomposizione Videoimpaginazione<br />

e stampa<br />

Girardi Print Factory<br />

Via Maestri del Lavoro, 2 - 37045 Z.I. Legnago (Vr)<br />

tel. 0442 600401<br />

e-mail: info@girardiprintfactory.it<br />

Foto di Copertina<br />

Mora Roberto<br />

– Mar Morto –<br />

INSERZIONI PUBBLICITARIE SUL BOLLETTINO<br />

SPAZIO 1 USCITA 3 USCITE 5 USCITE<br />

1/2 pagina interna (bianco e nero) € 450,00 € 350,00 (per uscita) € 250,00 (per uscita)<br />

1 pagina interna (bianco e nero) € 600,00 € 500,00 (per uscita) € 450,00 (per uscita)<br />

2ª e 3ª pagina di copertina (a colori) € 1000,00 € 900,00 (per uscita) € 800,00 (per uscita)<br />

4ª pagina di copertina (a colori) € 1200,00 € 1000,00 (per uscita) € 900,00 (per uscita)<br />

VERONA MEDICA


Mobilità<br />

“passiva”<br />

Ieri sera la mia ASL ci ha riuniti.<br />

Una trentina di medici di famiglia,<br />

appartenenti ai Team 1-2-3 (ora si<br />

chiamano così le aggregazioni di<br />

medici di famiglia che insistono su<br />

un territorio più o meno uniforme).<br />

Oggetto dell’incontro : l’analisi dei<br />

dati di spesa farmaceutica (ancora..!)<br />

e la cosiddetta “mobilità passiva”.<br />

Questa, per chi non lo sapesse,<br />

rappresenta il dato di “fuga” di<br />

pazienti residenti nella mia, ma che<br />

scelgono di farsi curare in ospedali<br />

di altre ASL.<br />

Dopo una prima parte di dati sui<br />

soliti sartani, LABA , statine, PPI<br />

…etc , che tutto sommato ci volevano<br />

dimostrare che i risparmi<br />

c’erano anche stati, ma che esistono<br />

ASL più “virtuose”, il discorso si è<br />

spostato sulla “mobilità passiva”.<br />

Chi ci parlava, aveva prima consegnato<br />

a ciascuno dei presenti, una<br />

serie di fogli che contenevano i dati<br />

indicanti, per ciascun medico, le<br />

“fughe” di pazienti verso altre ASL.<br />

Così ho scoperto che, per parte mia,<br />

i pazienti che si erano fatti curare<br />

“all’estero” (in strutture di altre ASL)<br />

erano stati 69 nel corso del 2009 e<br />

57 nel corso del 2010.<br />

Con questo avevo prodotto (rispetto<br />

all’anno precedente) un risparmio<br />

per la mia ASL di ben 113.194 Euro.<br />

Ma avevo, comunque, prodotto,<br />

EDITORIALE<br />

sempre per la mia ASL, una passività<br />

di ben 263.340 euro nel 2009 e<br />

di 152.146 euro nel 2010.<br />

Ben di più dei risparmi che ero<br />

riuscito a produrre con tutto il lavoro<br />

fatto, con i famosi “patti aziendali”<br />

ed il suo “progetto ARPA”.<br />

Perché quelli, avevano fatto risparmiare,<br />

in tutto il 2009 , alla mia ASL<br />

646.000 euro, e di questi, la parte di<br />

mia competenza, doveva aggirarsi<br />

sui 7000 euro.<br />

In buona sostanza, nonostante l’impegno<br />

profuso, il risparmio che ero<br />

riuscito a produrre con quei progetti,<br />

rappresentava solo il 3% della spesa<br />

che avevo invece indotto nello<br />

stesso anno con le “fughe all’estero”.<br />

L’elenco conteneva poi informazioni<br />

più dettagliate.<br />

Specialità per specialità, reparto per<br />

reparto, mi indicava quali erano gli<br />

ospedali e quali i reparti che avevano<br />

prodotto l’attrazione dei miei<br />

pazienti e … a quali prezzi.<br />

Chi ci parlava teneva a spiegarci<br />

che queste “fughe” rappresentavano<br />

per la nostra ASL dati di spesa<br />

(o meglio, di minor introiti rispetto al<br />

finanziamento regionale) e ci poneva<br />

in guardia circa i rischi connessi per<br />

le nostre “casse”.<br />

Perché il rischio, ci diceva, era che<br />

una volta finiti i soldi, si sarebbe anche<br />

potuta realizzare l’ipotesi che,<br />

per mancanza di fondi, potessero<br />

saltare gli stipendi.<br />

E tra questi, ovviamente, anche i<br />

nostri.<br />

Forse anche per questo motivo<br />

l’attenzione di tutti è stata particolare,<br />

ma altrettanto particolare anche<br />

la discussione che ne è seguita.<br />

C’era chi si arrabbiava perché nei<br />

calcoli fatti si era voluto tenere conto<br />

delle “fughe” verso specialità che<br />

nella nostra ASL non esistono, e chi<br />

era arrabbiato perché sosteneva di<br />

non essere un “cane da guardia” e<br />

che tutto sommato la gente doveva<br />

pur avere il diritto di scegliere.<br />

Chi si lamentava delle liste di attesa,<br />

chi della scarsa attitudine di certi<br />

colleghi dell’ospedale a farsi carico<br />

delle necessità della gente, chi<br />

lamentava l’aggressività dei “centri<br />

privati”.<br />

Alla fine però il discorso più azzeccato<br />

l’ha fatto un mio collega di<br />

studio che è anche il mio capo-team<br />

(si chiamano così quei medici che<br />

si prendono la briga di coordinare e<br />

lavorare per raccordare tutti i medici<br />

del team).<br />

Il quale in buona sostanza ha voluto<br />

ricordarci che, in quei bilanci, quelli<br />

che per noi erano “fughe” o mobilità<br />

passiva, per le ASL che ricevevano<br />

i nostri pazienti, erano incassi o<br />

“mobilità attiva”.<br />

E molto garbatamente ha voluto far<br />

presente agli interlocutori che<br />

presentarci i dati della mobilità<br />

passiva aveva il suo bravo significato,<br />

ma che l’analisi della situazione<br />

sarebbe stata ben più completa<br />

se si fossero voluti presentare<br />

anche i dati delle attività (quelli cioè<br />

della “mobilità attiva”)<br />

Ci sarebbe, insomma, piaciuto<br />

conoscere anche quale attrazione<br />

sviluppano i reparti del nostro ospedale<br />

nei confronti delle ASL che ci<br />

stanno più o meno vicine.<br />

Perché alla fine, quello che attrae la<br />

gente in un reparto è la “qualità delle<br />

cure”.<br />

E questa è legata alle capacità<br />

professionali dei medici, alla qualità<br />

dell’organizzazione, all’efficienza del<br />

sistema, alle minori attese, alla<br />

cortesia del personale, alle buone<br />

relazioni tra “ospedale e territorio” ,<br />

ma anche alla stima che ogni<br />

reparto sa conquistarsi anche grazie<br />

alla “fama” delle sue “apicalità”.<br />

Con altrettanto garbo, il collega, ha<br />

voluto ricordare ai presenti, che in<br />

fin dei conti, sulla scelta di queste<br />

ultime e su la maggior parte delle<br />

altre questioni, non ci risultava fosse<br />

mai stato sentito il nostro parere.<br />

E che se, ora, le cose non andavano<br />

come si sarebbe sperato, forse a<br />

quella serata si sarebbero dovuti<br />

invitare oltre ai medici, anche gli altri<br />

“consiglieri”.<br />

ROBERTO MORA<br />

VERONA MEDICA 5


Verbali<br />

del Consiglio<br />

e delle<br />

Commissioni<br />

VERBALE SEDUTA DI CONSIGLIO<br />

DEL 6 APRILE 2011<br />

Presenti: Alberton, Mora, Carrara,<br />

Marchioretto, Bovolin, Braga,Codella,<br />

Colletta, Facincani, Fostini, Guglielmi,<br />

Lombardo, Mirandola, Molino,<br />

Oreglia, Rosa.<br />

Revisori dei Conti: Battaglia,<br />

Beltrame, Celebrano.<br />

Direttore: Cerioni Paolo.<br />

Consulente Legale: Avv. Gobbi.<br />

Assenti Giustificati: Soraci,<br />

Balestriero.<br />

1) LETTURA ED APPROVAZIONE<br />

VERBALE CONSIGLIO<br />

PRECEDENTE<br />

Il verbale della seduta precedente,<br />

viene approvato all’unanimità.<br />

2) COMUNICAZIONI<br />

a) Il Presidente illustra la circolare<br />

FNOMCeO del 15.3.2011, con la<br />

quale la Federazione aveva richiesto<br />

al Ministero della Giustizia che<br />

gli Uffici Giudiziari informassero<br />

gli Ordini provinciali dell’inizio e<br />

dell’esito dei procedimenti penali<br />

pendenti nei confronti degli iscritti.<br />

Il Ministero della Giustizia ha inoltrato<br />

l’istanza al Procuratore Generale<br />

della Repubblica, Dr. Guido<br />

Papalia, che, nella risposta, ha<br />

ribadito che non sussiste alcun<br />

obbligo di informativa (ex art. 129<br />

disp. Att.c.p.p.) nel caso di esercizio<br />

di azione penale nei confronti<br />

degli iscritti agli Ordini, ma, ritenendo<br />

giustificata l’esigenza di<br />

promuovere tempestivamente i<br />

procedimenti disciplinari, suggerisce<br />

agli Ordini stessi di contattare<br />

i competenti Procuratori della<br />

6<br />

NOTIZIE DALL’ORDINE<br />

Repubblica al fine di ottenere le<br />

informazioni necessarie.<br />

b) Il Presidente fa presente di aver<br />

contattato la Soc. Zurich Assicurazioni,<br />

con la quale è in vigore la<br />

polizza per responsabilità civile,<br />

allo scopo di conoscere i termini<br />

di copertura assicurativa dei<br />

singoli consiglieri a seguito di<br />

decadenza della nomina.<br />

La Soc. Zurich ha confermato che<br />

la polizza fornisce totale copertura<br />

al Consiglio quale “entità” nel<br />

suo complesso, per cui la copertura<br />

si mantiene operante, sino a<br />

risoluzione del contratto, nei<br />

riguardi di tutti i consiglieri attuali<br />

o precedenti, a prescindere dagli<br />

eventuali mutamenti sopravvenuti.<br />

Il rappresentante della Soc.<br />

Zurich ha preannunciato l’invio di<br />

una precisazione scritta in tal<br />

senso.<br />

c) Il Presidente illustra brevemente<br />

la vicenda che aveva portato alla<br />

cancellazione per irreperibilità e<br />

morosità l’iscritto XX, e la successiva<br />

reiscrizione avendo lo stesso<br />

dimostrato di aver regolarizzato i<br />

pagamenti per l’iscrizione all’Ordine<br />

nei termini previsti e aver<br />

concordato con l’ENPAM il pagamento<br />

degli arretrati.<br />

Il Presidente comunica di aver<br />

trasmesso, su richiesta del legale<br />

dell’iscritto XX, una dichiarazione<br />

in tal senso, a fronte di un riconoscimento<br />

da parte dei richiedenti<br />

della legittimità del provvedimento<br />

di cancellazione a suo<br />

tempo assunto sulla base di<br />

elementi documentali e della<br />

constatazione dello stato di irreperibilità<br />

del collega.<br />

Il Consiglio approva.<br />

d) Il Tesoriere pone all’esame del<br />

Consiglio la proposta di dare la<br />

possibilità agli iscritti di ottenere<br />

i certificati di iscrizione “on-line”,<br />

mediante la loro registrazione su<br />

uno specifico link che,<br />

usufruendo delle credenziali<br />

fornite dall’Ordine, invierà direttamente<br />

le certificazione ai colleghi<br />

richiedenti. Tale servizio, attuabile<br />

con un programma fornito dalla<br />

Società di software che segue da<br />

anni l’Ordine, avrà un costo di<br />

circa €2.300 e la quota annuale<br />

di assistenza sarà di circa €370.<br />

Il Consiglio approva.<br />

e) Il Presidente da comunicazione<br />

sull’ultima riunione della Commis-<br />

sione ENPAM nell’ambito della<br />

quale era stata prospettata l’ipotesi<br />

di avere un’incontro con i Vice<br />

Presidenti dell’ente Dottori Malagnino<br />

e Oliveti, per ottenere chiarimenti<br />

su alcune problematiche<br />

gestionali emerse.<br />

Tale ipotesi è stata al momentaneamente<br />

sostituita dall’invio di<br />

una richiesta scritta sui quesiti<br />

posti dalla Commissione e, nel<br />

caso le risposte non fossero<br />

esaustive, il responsabile della<br />

Commissione Enpam, Dr. Soraci,<br />

riproporrà l’incontro con i due<br />

referenti dell’ente di previdenza.<br />

f) Il Consiglio prende atto della<br />

comunicazione del Dr. XX , con la<br />

quale lo stesso esprimeva il proprio<br />

disappunto su un articolo<br />

apparso su un quotidiano veronese<br />

e risalente al 2008, che a<br />

suo parere dava discredito ai<br />

componenti il Servizio di Continuità<br />

Assistenziale.<br />

g) Viene illustrata la richiesta della<br />

Sezione Provinciale dell’Unione<br />

Italiana Ciechi, con la quale si<br />

chiedeva la nomina di 2 medici,<br />

specialisti in oftalmologia.<br />

Il Consiglio, dopo breve discussione,<br />

delibera di segnalare i<br />

Colleghi Dr.ssa Rossella Locatelli<br />

e Dott. Mirco Bonadimani.<br />

h) La Dr.ssa Bianca Rosa relaziona<br />

sul Convegno svoltosi a Firenze<br />

e avente per oggetto “Leadership<br />

in Sanità - Interpretazione al femminile,<br />

innovazione, opportunità”<br />

Il Consiglio prende atto.<br />

3) BILANCIO CONSUNTIVO 2010<br />

Il Tesoriere illustra ai presenti il<br />

Bilancio Consuntivo 2010 che viene<br />

approvato all’unanimità; la parte riepilogativa<br />

è parte integrante del presente<br />

verbale.<br />

4) ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI<br />

Le iscrizioni e cancellazioni vengono<br />

approvate.<br />

MEDICI - CHIRURGHI<br />

Iscrizioni neo-abilitati:<br />

Dott. BUA Davide<br />

Dott. COATI Irene<br />

Dott. LANZARO Massimo<br />

Dott. PASSUELLO Nicola<br />

Dott. URCIUOLI Beatrice<br />

Dott. ZIVELONGHI Camilla<br />

Dott. ZONTA Francesca<br />

VERONA MEDICA


Iscrizioni per trasferimento da altro<br />

Ordine:<br />

Dott. PEREGO Giannandrea<br />

da MILANO<br />

Cancellazioni per Irreperibilità e<br />

morosità:<br />

Dott. KLOS Karin Anja<br />

NOTIZIE DALL’ORDINE<br />

ODONTOIATRI<br />

Iscrizioni neo-abilitati:<br />

Dott. PERBELLINI Pietro<br />

PRIMA DI PROCEDERE ALLE RE-<br />

LAZIONI ISTRUTTORIE, ESCONO<br />

DALLA SALA I<br />

Nuovi Servizi erogati dalle farmacie:<br />

quali e modalità di erogazione<br />

Tre sono le Leggi che regolamentano<br />

i nuovi servizi erogabili dalle farmacie.<br />

La prima (Legge 18 giugno 2009 n.<br />

69) è stata emessa nel giugno 2009,<br />

la seconda ad ottobre dello stesso anno<br />

(D.L. 3 ottobre 2009 n 153), la terza<br />

(D.L. 16 dicembre 2010 n. 12) è stato<br />

emanata pochi mesi fa.<br />

Per chi è interessato, il testo integrale<br />

dei decreti è disponibile sulla pagina<br />

web dell’Ordine (www.omceovr.it/).<br />

Sulle novità derivanti dai nuovi decreti,<br />

si è sentita l’opportunità di un<br />

confronto con i Farmacisti e nel mese<br />

di maggio u.s. l’Ordine dei Medici di<br />

Verona ha incontrato il Presidente<br />

dell’Ordine Provinciale dei Farmacisti<br />

il Dott. Paolo Pomari ed il Vice-Presidente<br />

Dott. Marco Bacchini (Presidente<br />

di Federfarma Provinciale).<br />

Nel corso dell’incontro sono stati esaminati<br />

i decreti, si sono confrontate le<br />

opinioni sulle novità introdotte e si<br />

sono concordate modalità operative<br />

che possano permettere di sfruttare<br />

vantaggiosamente per entrambe le<br />

categorie le opportunità offerte dalle<br />

disposizioni di legge, evitando, ove<br />

possibile, scontri di competenze.<br />

I Decreti nascono con il fine di “..assicurare,<br />

nel rispetto di quanto previsto<br />

dai singoli piani regionali socio-sanitari,<br />

la partecipazione delle farmacie<br />

al servizio di assistenza domiciliare<br />

integrata a favore dei pazienti residenti<br />

nel territorio della sede di pertinenza<br />

di ciascuna farmacia, a supporto<br />

delle attività del medico di medicina<br />

generale, anche con l'obiettivo di ga-<br />

rantire il corretto utilizzo dei medicinali<br />

prescritti e il relativo monitoraggio, al<br />

fine di favorire l'aderenza dei malati<br />

alle terapie mediche.”<br />

L’erogazione da parte delle farmacie<br />

dei nuovi servizi è attività subordinata<br />

alla prescrizione medica, in particolare<br />

a quella del Medico di Medicina<br />

Generale o del Pediatra di Libera<br />

scelta convenzionati con il SSN.<br />

Secondo la nuova legge le farmacie<br />

potranno partecipare a realizzare “nel<br />

rispetto di quanto previsto dai singoli<br />

piani regionali socio-sanitari, campagne<br />

di prevenzione delle principali<br />

patologie a forte impatto sociale, anche<br />

effettuando analisi di laboratorio<br />

di prima istanza nei limiti e alle condizioni<br />

stabiliti con Decreto del Ministro<br />

del Lavoro, della Salute e delle Politiche<br />

Sociali, d'intesa con la Conferenza<br />

permanente per i rapporti tra lo<br />

Stato, le regioni e le province autonome<br />

di Trento e di Bolzano, restando<br />

in ogni caso esclusa l'attività di prelievo<br />

di sangue o di plasma mediante<br />

siringhe.”<br />

CONSIGLIERI ODONTOIATRI, I RE-<br />

VISORI DEI CONTI ED IL DIRET-<br />

TORE.<br />

COMMISSIONE DISCIPLINA<br />

MEDICI CHIRURGHI<br />

La Commissione delibera:<br />

n. 2 archiviazione provvedimenti<br />

n. 3 apertura procedimenti disciplinari<br />

Le farmacie potranno inoltre essere<br />

impegnate a “ consentire, nel rispetto<br />

di quanto previsto dai singoli piani regionali<br />

socio-sanitari, la prenotazione<br />

in farmacia di visite ed esami specialistici<br />

presso le strutture pubbliche e<br />

private convenzionate, anche prevedendo<br />

la possibilità di pagamento<br />

delle relative quote di partecipazione<br />

alla spesa a carico del cittadino e di<br />

ritiro del referto in farmacia.”<br />

Le farmacie potranno, inoltre, dispensare<br />

e consegnare i farmaci al domicilio<br />

del paziente, preparare e consegnare<br />

a domicilio miscele per la nutrizione<br />

parenterale, dispensare farmaci<br />

e presidi per conto delle strutture sanitarie.<br />

Tali attività saranno erogate senza<br />

oneri aggiuntivi per il S.S.N.<br />

La farmacia potrà altresì mettere a<br />

disposizione del medico “operatori socio-sanitari,<br />

infermieri e fisioterapisti,<br />

per la effettuazione, a domicilio, di<br />

specifiche prestazioni professionali<br />

richieste dal medico di famiglia o<br />

dal pediatra di libera scelta”.<br />

In tal senso il Decreto Legge 16 Dicembre<br />

2010 prevede che in farmacia<br />

possano trovare spazio professionale<br />

anche infermieri e fisioterapisti “in possesso<br />

di titolo abilitante ai sensi della<br />

vigente normativa, ed iscritti al relativo<br />

Collegio professionale laddove<br />

esistente.”<br />

L’infermiere potrà fornire “supporto alle<br />

determinazioni analitiche di prima<br />

istanza, rientranti nell'ambito dell'autocontrollo”,<br />

essere di supporto in “atti-<br />

VERONA MEDICA 7


vità concernenti l'educazione sanitaria<br />

e la partecipazione a programmi di<br />

consulting, anche personalizzato”,<br />

concorrere a “iniziative finalizzate a<br />

favorire l'aderenza dei malati alle terapie.”<br />

Su prescrizione medica potrà effettuare<br />

medicazioni e cicli iniettivi intramuscolari<br />

all’interno della farmacia o<br />

al domicilio del paziente.<br />

L’infermiere potrà intervenire d’urgenza<br />

e senza la prescrizione medica “oltre<br />

che per il supporto all'utilizzo del<br />

defibrillatore semiautomatico, anche<br />

nelle situazioni igienico sanitarie<br />

d'urgenza previste dal profilo professionale<br />

di appartenenza”.<br />

Il Fisioterapista potrà, sempre su<br />

prescrizione del Medico di Medicina<br />

Generale o del Pediatra di libera<br />

Scelta, “erogare all'interno della farmacia<br />

ed a domicilio del paziente, e<br />

nei limiti di cui al decreto del Ministro<br />

della Sanità n. 741 del 1994, le seguenti<br />

prestazioni professionali:<br />

a) definizione del programma prestazionale<br />

per gli aspetti di propria competenza,<br />

volto alla prevenzione, all'individuazione<br />

ed al superamento del<br />

bisogno riabilitativo;<br />

b) attività terapeutica per la rieducazione<br />

funzionale delle disabilità motorie,<br />

psico-motorie e cognitive e viscerali<br />

utilizzando terapie manuali, massoterapiche<br />

ed occupazionali;<br />

c) verifica delle rispondenze della<br />

metodologia riabilitativa attuata agli<br />

obiettivi di recupero funzionale.”<br />

Qualora le prestazioni del fisioterapista<br />

dovessero essere erogate direttamente<br />

in farmacia, la stessa dovrà<br />

“rispettare tutti gli specifici requisiti<br />

NOTIZIE DALL’ORDINE<br />

relativi ai settori professionali, sanitari<br />

e tecnico - strutturali previsti per lo<br />

svolgimento delle attività di cui al<br />

comma 1 dalla normativa statale, regionale<br />

e comunale vigente, nell'ambito<br />

dei precedenti settori.”<br />

In buona sostanza, in Veneto, la Farmacia<br />

che vorrà erogare prestazioni<br />

di Fisiokinesiterapia dovrà dotarsi<br />

delle caratteristiche tecniche e strutturali<br />

previsti dalla Legge 22/2002.<br />

Quella che sta nascendo dunque è<br />

una farmacia non più confinata ad<br />

essere il luogo dove si prepara, conserva<br />

e si consegna il farmaco, ma<br />

nuovo “punto sanità” che possa fungere<br />

da riferimento per medico e cittadino.<br />

In grado di svolgere attività di<br />

sostegno a quella del Medico di<br />

Famiglia e del Pediatra di Libera<br />

Scelta, di collaborare con il Distretto<br />

per le attività di screening, in grado<br />

di aiutare il cittadino nell’accesso alle<br />

indagini specialistiche di secondo<br />

livello e di consegnargli i referti<br />

specialistici.<br />

In farmacia il cittadino potrà ottenere<br />

servizi di “auto-controllo” con il supporto<br />

dell’infermiere (misurazione della<br />

pressione arteriosa, misurazione<br />

del peso e dell’altezza, misurazione<br />

dei livelli ematici di glucosio, colesterolo,<br />

trigliceridi..etc).<br />

Nelle tre leggi non si fa espresso riferimento<br />

ad attività diagnostiche più<br />

sofisticate come ECG, ECG dinamico,<br />

Holter Pressorio.. etc., che tuttavia<br />

grazie alle opportunità offerte oggi<br />

dalla “telemedicina” stanno emergendo<br />

come nuovi servizi erogati da<br />

alcune farmacie.<br />

L’opinione emersa nel corso dell’incontro<br />

è quella che l’erogazione di tali<br />

prestazioni, qualora fosse possibile<br />

tramite servizi di tele-medicina, potrà<br />

far seguito solo ad una specifica prescrizione<br />

medica, dal momento che<br />

per Legge la prescrizione di un esame<br />

o di test diagnostico è un atto<br />

medico, e pertanto la sua prescrizione<br />

da parte di persone non in<br />

possesso della laurea in medicina ed<br />

iscritti all’Albo può configurare il reato<br />

di abuso di professione.<br />

Le prestazione diagnostica erogata<br />

in farmacia (come del resto ogni altra<br />

prestazione diagnostica) dovrà contenere<br />

il referto e questo dovrà essere<br />

riconducibile ad un medico chiaramente<br />

identificabile.<br />

Poco importerà se quella erogata,<br />

anziché una prestazione della medicina<br />

ufficiale, sarà invece una di quelle<br />

fornite dalle medicine alternative.<br />

Perché, ed in questo i parere emersi<br />

sembrano concordi, anche in tali casi<br />

si tratta sempre di attività diagnostica<br />

e quindi di atto medico.<br />

E questo, dovunque sia erogato, deve<br />

contenere gli estremi del medico refertante.<br />

COMUNICARE IL QUESITO OD IL SOSPETTO DIAGNOSTICO<br />

È INDICE DI CORRETTEZZA DEONTOLOGICA E DI BUONA PRATICA CLINICA<br />

RICCARDO MORA<br />

Alcuni Direttori Sanitari e Responsabili di Distretto ci hanno in varie occasioni comunicato che è ancora abbastanza diffusa la pessima abitudine<br />

di richiedere visite specialistiche ed accertamenti diagnostici senza comunicare il quesito, o, meglio il sospetto diagnostico.<br />

Tale comportamento può essere ammissibile in alcune situazioni particolari ma nella generalità dei casi è contrario alla buona pratica clinica ed<br />

al Codice Deontologico (artt. 59, 62) e può in alcune situazioni critiche configurare un reato ai sensi dell’art. 328 del Codice Penale.<br />

È altrettanto indice di correttezza deontologica e soprattutto di buona pratica clinica per TUTTI riportare sulle richieste di accertamenti<br />

• data di emissione del documento in cui viene indicata la richiesta<br />

• timbro personale del medico proponente<br />

• firma (se possibile LEGGIBILE) del medico proponente<br />

• infine ma non per ultimo : indicazione del motivo e/o del sospetto clinico alla base della richiesta di accertamenti<br />

8 VERONA MEDICA


VERONA MEDICA<br />

NOTIZIE DALL’ORDINE<br />

Certificato di iscrizione online:<br />

un’ulteriore iniziativa a favore degli iscritti<br />

nell’ottica dell’innovazione<br />

Il Consiglio Direttivo dell' Ordine si<br />

è caratterizzato per aver promosso<br />

e realizzato in questo triennio una<br />

serie di iniziative, progetti e innovazioni<br />

per avvicinare sempre di più<br />

gli iscritti alla realtà Ordinistica.<br />

L'atteggiamento vitale e propositivo<br />

di TUTTO il Consiglio, sulla spinta<br />

propulsiva anche di chi ci ha preceduto,<br />

ha realizzato il trasferimento<br />

nella nuova prestigiosa Sede di Via<br />

Locatelli 1 con parcheggio riservato<br />

e videosorvegliato, ha attrezzato con<br />

dispositivi multimediali all' avanguardia<br />

una sala riunioni disponibile<br />

gratuitamente per tutti gli iscritti, ha<br />

realizzato un nuovo Sito WEB dinamico<br />

e aggiornato, ha reso disponibile<br />

gratuitamente agli iscritti la Posta<br />

Elettronica Certificata, ha realizzato<br />

una card identificativa dotata<br />

di banda magnetica, innovativa nella<br />

grafica e nella funzionalità, ha organizzato<br />

un grande evento che ha<br />

riunito a confrontarsi le più importanti<br />

personalità politiche e Direttive<br />

provinciali e regionali con le varie<br />

componenti sindacali mediche e<br />

odontoiatriche, ha modificato gli<br />

✂<br />

orari di Segreteria attivando 2 giornate<br />

ad orario continuato per favorire<br />

i colleghi che solo nella pausa<br />

pranzo hanno la possibilità di recarsi<br />

in Sede, ha creato CO.ME.VERO.<br />

VOLO per coordinare e favorire<br />

anche economicamente i medici<br />

che si recano volontariamente a<br />

prestare servizio in aree povere del<br />

Mondo mettendoli in contatto con<br />

associazioni onlus, laiche e religiose,<br />

che operano in aree disagiate e che<br />

quindi possono indirizzarci nel<br />

fornire il tipo di assistenza più appropriata<br />

per ogni specifica realtà. Ha<br />

creato una mailing list per inviare a<br />

tutti gli iscritti registrati all' area riservata<br />

del sito, notizie di politica sanitaria,<br />

opportunità, avvisi di eventi<br />

ECM etc. Ha creato nel sito aree e<br />

raccolte, comprese gallerie di immagini<br />

e rassegna stampa, selezionate<br />

per tema con la possibilità per gli<br />

iscritti di commentare le notizie e far<br />

sentire la propria voce, vedendo<br />

pubblicati sul sito i propri commenti.<br />

Ora siamo lieti di annunciare un'altra<br />

novità sempre nella direzione dell'<br />

innovazione del servizio a favore dei<br />

VERONA MEDICA - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, 1 - 37122 VERONA<br />

nostri iscritti: da oggi sarà possibile<br />

generare il proprio certificato di iscrizione<br />

all'Ordine ONLINE direttamente<br />

da casa o dallo Studio, senza<br />

doversi recare in Sede e senza più<br />

i diritti di Segreteria di 1 euro che<br />

erano a carico dell' iscritto che<br />

richiedeva il certificato al front office<br />

dell'Ordine.<br />

In alto a dx nella Home Page del<br />

Sito potete vedere "certificati online":<br />

basta accedere, registrarsi e in<br />

poche rapidi e facili passaggi sarete<br />

in grado di stampare il vostro certificato:<br />

il sistema apparentemente<br />

semplice è in realtà monitorato in<br />

automatico con controlli incrociati,<br />

notifica eventuali tentativi di intrusione,<br />

è aggiornato real time sulla<br />

situazione di ogni iscritto in quanto<br />

collegato al sistema anagrafico Iride<br />

in uso all'Ordine.<br />

Certi e orgogliosi di aver fatto un<br />

altro passo avanti a favore non di<br />

una parte ma di TUTTI gli iscritti,<br />

continuiamo a lavorare....<br />

Il Tesoriere<br />

FABIO MARCHIORETTO<br />

TEMPO LIBERO<br />

CERCO, OFFRO E SCAMBIO: ......................................................................................................................................................................................................<br />

DEPENNARE LE VOCI CHE NON INTERESSANO<br />

.....................................................................................................................................................................................................................................................................................................<br />

COGNOME ..............................................................................................................................................................................................................................................................<br />

NOME ..............................................................................................................................................................................................................................................................................<br />

INDIRIZZO ................................................................................................................................................................................................................................................................<br />

TELEFONO ..............................................................................................................................................................................................................................................................<br />

Nº TESSERA ORDINE ...............................................................................................................................................................................................................................<br />

9


Nuove tessere<br />

identificative<br />

Abbiamo il piacere di comunicarvi<br />

che sono disponibili le nuove card<br />

identificative dotate di banda magnetica.<br />

L’Ordine procede nel suo cammino<br />

di innovazione e dopo il nuovo<br />

sito WEB e la posta elettronica certificata,<br />

propone a favore degli iscritti<br />

queste nuove tessere identificative<br />

che rappresentano un deciso passo<br />

in avanti nel senso della grafica e dei<br />

contenuti ma anche, e soprattutto,<br />

della funzionalità.<br />

Sulla banda magnetica viene infatti<br />

codificato il codice fiscale dell’<br />

iscritto che strisciando la card in appositi<br />

lettori disponibili presso il front<br />

office dell’Ordine (ma presto anche<br />

in versione “portatile” per l’utilizzo in<br />

10<br />

NOTIZIE DALL’ORDINE<br />

altre sedi) verrà immediatamente<br />

identificato richiamando la sua scheda<br />

personale con tutti i dati che lo<br />

riguardano velocizzando in modo<br />

consistente qualunque pratica ed<br />

evitando di compilare moduli cartacei:<br />

in occasione di eventi ECM<br />

organizzati dall’Ordine, di votazioni<br />

per il rinnovo del Consiglio, di richieste<br />

di certificati etc.<br />

Per richiedere la propria card basta<br />

accedere all'area riservata del sito<br />

www.omceovr.it: chi si è già registrato<br />

ne può fare richiesta immediata<br />

tutti gli altri dovranno prima<br />

registrarsi, procedura rapida e semplice<br />

che permetterà di richiedere<br />

non solo il tesserino identificativo ma<br />

anche la casella PEC gratuita.<br />

Le istruzioni per richiedere la card<br />

sono chiarissime e meritano una sola<br />

precisazione.<br />

Se si possiede una propria foto digitale<br />

in formati diversi da quello<br />

richiesto Bitmap 24bit basta procedere<br />

in questo modo: si apre il file<br />

visualizzando la foto, si clicca<br />

CTRL+E quindi in alto a sinistra File<br />

poi Salva con nome e si seleziona il<br />

formato bitmap 24 bit.<br />

IL TESORIERE<br />

FABIO MARCHIORETTO<br />

Lachiver Servizi S.r.l. Ambiente, sicurezza, qualità<br />

Siamo consulenti qualificati, con forte specializzazione,<br />

a servizio delle Strutture Sanitarie del Veneto che<br />

vogliono raggiungere l’Accreditamento Regionale<br />

La nostra organizzazione, composta da consulenti esperti nelle varie discipline richieste per la<br />

valutazione in conformità alla L.R. 22/02, è a disposizione per:<br />

� la verifica dei requisiti generali e specifici richiesti dalla Regione per l’Autorizzazione<br />

all’esercizio e per l’Accreditamento istituzionale<br />

� il rapporto di rispondenza con le indicazioni per l’adeguamento<br />

� l’elaborazione dei documenti da presentare in Regione<br />

� l’elaborazioni degli indicatori per il miglioramento<br />

Via Leoncino, 10 — 37121 Verona; tel. 045/8009014 fax 045/8032918<br />

www.lachiver.com — servizi@lachiver.com<br />

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2000<br />

VERONA MEDICA


Ci si lavorava da mesi.<br />

La sensazione, per tutti, era di una<br />

cosa da farsi, un accordo da stringere.<br />

Dubbi e difficoltà in continuo<br />

divenire, ma da parte di tutti l’impegno<br />

a superarli.<br />

Finalmente lo scorso 27 ottobre il<br />

Consiglio ha dato la sia approvazione.<br />

Ma con calma e ordine spieghiamo<br />

di cosa si tratta.<br />

Due i soggetti sul palcoscenico: l’Ordine<br />

dei Medici e Odontoiatri di Verona<br />

e ASSIMP. Tra di loro una realtà,<br />

quella del volontariato medico nei<br />

paesi sottosviluppati.<br />

Come già sapete l’iniziativa<br />

“Co.Me.Vero.Volo.”, acronimo per<br />

Coordinamento Medici Volontari Veronesi,<br />

è nata per favorire i colleghi che<br />

desiderano impegnarsi nel campo del<br />

volontariato. Scopo dell’iniziativa è<br />

quello di coordinare le varie associazioni<br />

di volontariato medico/sanitario<br />

esistenti nel nostro territorio con i<br />

medici che, a loro volta, desiderano<br />

offrire la loro disponibilità e competenza<br />

nei paesi ove ve ne sia bisogno.<br />

Sembra strano, ma la realtà è quella<br />

di due realtà che spesso non si trovano.<br />

Le associazioni di volontariato hanno<br />

esperienza, strutture logistiche, conoscenza<br />

del territorio e delle neces-<br />

NOTIZIE DALL’ORDINE<br />

ASSIMP<br />

sponsorizza Co.Me. Vero. Volo.<br />

sità, ma spesso non sanno come e<br />

dove trovare i medici che sarebbero<br />

necessari.<br />

Con Co.Me.Vero.Volo, l’Ordine si è<br />

posto l’obbiettivo di favorire l’incontro<br />

tra le due realtà.<br />

Una delle criticità emerse fin dai<br />

primi incontri, quella che spesso i<br />

colleghi che partono per lavorare nei<br />

paesi dove si richiede la loro opera,<br />

devono sobbarcarsi anche le spese<br />

del viaggio.<br />

ASSIMP, venuta a conoscenza dell’iniziativa,<br />

ha pensato di offrire i propri<br />

servizi per per favorire la soluzione<br />

del gap economico, con le possibilità<br />

offerte dai suoi Soci.<br />

In pratica ASSIMP chiederà ai suoi<br />

iscritti contributi economici da offrire<br />

a Co.Me.Vero.Volo.<br />

Le somme raccolte saranno destinate<br />

per rimborsare ai medici volontari le<br />

spese di viaggio.<br />

L’Associazione Imprenditori e Professionisti,<br />

in buona sostanza, si impegnerà<br />

a trovare finanziamenti che<br />

saranno depositati in una Agenzia<br />

Viaggi e che potranno essere utilizzati<br />

per pagare le spese di viaggio<br />

dei medici o dei dentisti che tramite<br />

Come.Vero.Volo. si offriranno volontari<br />

per un periodo di lavoro nelle<br />

zone del mondo dove saranno chiamati<br />

ad operare.<br />

Nella seduta del 27 ottobre il Consiglio<br />

ha approvato il progetto di collaborazione<br />

offerto da ASSIMP.<br />

Un onere in meno quindi per chi<br />

vorrà offrire il suo lavoro dove ce ne<br />

fosse più bisogno.<br />

Nello spirito del nostro codice deontologico.<br />

FRANCESCO BOVOLIN<br />

Chi è interessato all’iniziativa potrà<br />

utilizzare il modulo riportato qui sotto<br />

ed inviarlo all’Ordine (Via Locatelli 1<br />

37122 Verona) o spedirlo per fax al<br />

n. 045 59 49 04.<br />

La segreteria è a disposizione per<br />

ulteriori informazioni e delucidazioni:<br />

tel. 045 800 6112.<br />

Dott. ____________________________________________ n.iscrizione all’Ordine ___________________<br />

Via/P.zza _____________________________________________ N. _______ C.A.P. ___________________<br />

Città: _____________________________________ tel.: _________________ cell. ____________________<br />

Competenze:_____________________________________________________________________________<br />

_________________________________________________________________________________________<br />

inviare a Ordine dei Medici e degli Odontoiatri, Via Locatelli 1 - 37122 - Verona - o al fax 045 59 49 04<br />

VERONA MEDICA 11


VERBALE DELLA COMMISSIONE<br />

ODONTOIATRI DEL 9 MARZO 2011<br />

Presenti: Dott. Arrichiello,<br />

Dott. Bovolin, Dott. Cavallini,<br />

Dott. Oreglia<br />

Assenti giustificati: Dott. Paoletti<br />

Lettura ed approvazione verbale<br />

precedente: il verbale della seduta<br />

precedente viene approvato all’unanimità.<br />

Comunicazioni del Presidente:<br />

1. Il Presidente da lettura dell’importante<br />

comunicazione del Ministro<br />

Della Salute Fazio che legittima<br />

la realizzazione di dispositivi<br />

medici direttamente su pazienti da<br />

parte dell’Odontoiatra.<br />

2. Il Presidente da lettura della lettera<br />

a firma Prof. KK il quale contesta<br />

delle perizie fatte dal Dott. A.A.<br />

3. Rapporti con nucleo NAS: come<br />

comunicato nella seduta precedente<br />

il Presidente aggiorna i<br />

presenti sulle comunicazione intercorse<br />

con il nucleo NAS di Padova<br />

per concordare un incontro.<br />

4. Il Presidente riferisce di una lettera<br />

pervenuta dall’Ordine di Roma<br />

riguardante la costituzione di<br />

parte civile nei confronti del fenomeno<br />

dell’abusivismo.<br />

Relazioni istruttorie:<br />

1. Caso struttura “…”: il Presidente<br />

ripercorre il caso. Comunica di<br />

aver convocato i sanitari menzionati<br />

nella dichiarazione del Dott.<br />

AA inviata all’Ordine successivamente<br />

al suo invito a colloquio. Il<br />

Presidente legge i verbali di audizione<br />

dei Sanitari: Dott. BB,<br />

Dott.ssa CC, Dott.ssa DD, Dott.<br />

EE, Dott. FF. Dopo ampia discussione<br />

viene decisa una ulteriore<br />

indagine sul centro “…”.<br />

2. Dott.ssa XY: il Presidente espone<br />

il caso del collega XY la quale al<br />

ALBO ODONTOIATRI<br />

Verbali della Commissione<br />

Odontoiatri<br />

momento della presentazione<br />

della domanda per la 1° iscrizione<br />

all’Albo Odontoiatri di Verona ha<br />

dichiarato di non aver avuto<br />

condanne penali. Da un controllo<br />

al Casellario Giudiziale è risultato<br />

che lo stesso aveva una pendenza.<br />

Il Presidente da lettura del<br />

verbale di audizione e dopo<br />

ampia discussione la CAO decide<br />

di non aprire procedimento disciplinare<br />

nei confronti della collega.<br />

3. Dott. HH: il Presidente espone il<br />

caso. Il Sanitario è stato segnalato<br />

all’Ordine da alcuni colleghi per<br />

aver fatto pubblicare un redazionale<br />

su un periodico nel quale il<br />

Dott. HH pubblicizza il suo studio<br />

riportando notizie non corrispondenti<br />

al vero sugli studi altri odontoiatrici<br />

presenti nella zona di diffusione<br />

del giornale. Dopo ampia<br />

discussione la CAO decide di<br />

aprire procedimento disciplinare<br />

in capo al Dott. HH per violazione<br />

dell’art. 56 del codice di Deontologia<br />

Medica.<br />

4. Dott. JJ vs. Dott. MM: il Presidente<br />

ripercorre il caso. Aveva chiesto<br />

ai membri CAO di leggere l’esposto<br />

presentato dal Dott. L per<br />

poi esprimere un parere. La CAO<br />

decide di invitare a colloquio il<br />

Dott. MM per chiarimenti.<br />

5. Dott. NN: il Presidente informa i<br />

presenti di aver ricevuto un<br />

biglietto da visita prelevato in una<br />

pizzeria, con riportato un messaggio<br />

pubblicitario recante i recapiti<br />

di uno studio dentistico. Da un<br />

controllo effettuato il responsabile<br />

dello studio risulta essere il Dott.<br />

NN . Viene deciso di invitare a<br />

colloquio il Sanitario per chiarimenti.<br />

6. Dott. OO: il Presidente riferisce ai<br />

presenti che il Sanitario è stato<br />

segnalato da un paziente il quale<br />

dichiara di essere stato curato dal<br />

Dott. OO in condizioni igienico<br />

sanitarie dubbie e con strumentazioni,<br />

a suo parere, non idonee.<br />

Il Presidente da lettura dell’e-<br />

sposto presentato dal Sig. PP e<br />

legge anche il verbale di audizione.<br />

Informa di aver anche<br />

scritto all’esponente per ulteriori<br />

informazioni. La CAO decide di<br />

raccogliere ulteriori dati sulla struttura<br />

ove il Dott. OO esercita.<br />

VERBALE DELLA COMMISSIONE<br />

ODONTOIATRI DEL 13 APRILE 2011<br />

Presenti: Dott. Arrichiello,<br />

Dott. Bovolin, Dott. Cavallini,<br />

Dott. Paoletti, Dott. Oreglia<br />

Lettura ed approvazione verbale<br />

precedente: il verbale della seduta<br />

precedente viene approvato all’unanimità.<br />

Procedimenti Disciplinari:<br />

1. DOTT. AA: il Presidente ripercorre<br />

il caso del Sanitario risalente al<br />

1998. Essendo venuti a cadere i<br />

motivi del contendere la CAO<br />

decide di archiviare il caso e di<br />

darne comunicazioni al Sanitario<br />

e alle autorità competenti.<br />

2. DOTT. BB: Il Presidente informa i<br />

presenti che il Dott. B ha presentato<br />

ricorso in cassazione. Il procedimento<br />

aperto in data<br />

15/12/2010 viene sospeso in attesa<br />

della sentenza della Cassazione.<br />

Si dispone che ne venga data<br />

comunicazione al Sanitario e alle<br />

autorità competenti.<br />

3. DOTT.SSA CC: il Presidente comunica<br />

di aver acquisito, da parte<br />

dell’esponente, dichiarazione<br />

riguardante il periodo in cui le<br />

cure sono state svolte. Viene<br />

quindi deciso di fissare la data per<br />

la celebrazione del procedimento<br />

l’ 8 giugno 2011.<br />

4. DOTT. DD: viene deciso di fissare<br />

la data per la celebrazione del<br />

procedimento per l’8 giugno 2011.<br />

5. DOTT. EE: il Presidente ripercorre<br />

il caso e informa i presenti che<br />

anche la Commissione Albo<br />

Medici ha deciso di aprire procedimento<br />

in capo al Sanitario. Viene<br />

stabilita la data per la celebrazione<br />

del procedimento l’8 giugno<br />

2011.<br />

Comunicazioni del Presidente:<br />

1. Il Presidente legge la risposta<br />

12 VERONA MEDICA


pervenuta da parte dell’ufficio<br />

Qualità e Accreditamento, al fine<br />

di essere portati a conoscenza dei<br />

medici che via via si sono avvicendati<br />

all’interno delle Strutture<br />

“≠≠≠≠” e “Studio dentistico ✟✟✟✟”.<br />

Viene deciso di chiedere al<br />

Comune di Verona ulteriori<br />

approfondimenti circa le autorizzazioni<br />

dello Studio “≠≠≠≠”.<br />

2. Il Presidente informa i presenti di<br />

aver ricevuto una mail da parte<br />

della Dott.ssa Foglietta riguardante<br />

i requisiti dei Poliambulatori<br />

citati nella legge 22/2002 ove<br />

viene espressamente menzionato<br />

che la figura del Direttore Sanitario<br />

deve essere presente all’interno<br />

della struttura almeno per la metà<br />

dell’orario di apertura. A mente<br />

cod.2 amb. pol.1.au.2.1 della<br />

legge 22/2002.<br />

VERONA MEDICA<br />

ALBO ODONTOIATRI<br />

Relazioni istruttorie:<br />

1. Dott. EE: il Presidente informa i<br />

presenti sul colloquio avuto con il<br />

Sanitario, in seguito ai fatti contestati<br />

dal dott. GG. Il Dott EE provvederà<br />

a presentare una memoria<br />

scritta per spiegare i fatti.<br />

2. Dott. HH: il Presidente informa di<br />

aver invitato a colloquio il Sanitario<br />

il quale era stato convocato a<br />

causa di biglietti da visita dello<br />

studio dentistico ove il Sanitario è<br />

Direttore Sanitario, posti in una<br />

pizzeria ove si proponeva una<br />

scontistica particolare ai clienti<br />

della stessa. La CAO dopo ampia<br />

discussione decide di aprire<br />

procedimento disciplinare in capo<br />

al Dott. HH per aver violato l’Art.<br />

56 del Codice deontologico e<br />

cod.2 amb.pol.1.au.2.1 della<br />

legge 22/2002.<br />

COMUNICATO AGLI ISCRITTI<br />

3. Dott. KK: il Presidente espone il<br />

caso relativo al Sanitario il quale<br />

è stato invitato a colloquio a<br />

seguito di una pubblicità sanitaria<br />

apparsa per diversi giorni su un<br />

quotidiano e riguardante il centro<br />

“○○○○○” ove non compariva il<br />

nome del Direttore Sanitario.<br />

Dopo un attento esame della<br />

pubblicità veniva notato come il<br />

nome del Direttore Sanitario<br />

comparisse con caratteri piccolissimi<br />

e poco visibili a destra del<br />

riquadro.<br />

Il Sanitario si presenta al colloquio<br />

accompagnato dal suo avvocato.<br />

Il presidente da lettura del verbale<br />

di audizione.<br />

Essendo il Dott. K iscritto ad altro<br />

Ordine viene deciso di inviare la<br />

documentazione all’Ordine competente.<br />

Abbiamo attivato il nuovo servizio di segreteria telefonica.<br />

Quando telefonerete all’Ordine sentirete la voce del RISPONDITORE AUTOMATICO,<br />

che provvederà a smistare la chiamata secondo le esigenze di chi chiama.<br />

LE OPZIONI SARANNO:<br />

• DIGITARE 1 PER PRATICHE ENPAM<br />

• DIGITARE 2 PER PUBBLICITÀ SANITARIA E RUOLI<br />

• DIGITARE 3 PER AMMINISTRAZIONE, ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI<br />

• DIGITARE 4 PER COMMISSIONE ODONTOIATRI<br />

Senza nessun imput digitato e rimanendo in linea<br />

la chiamata sarà dirottata al primo operatore disponibile.<br />

Confidiamo di poterVi dare un servizio migliore<br />

La segreteria dell’Ordine<br />

13


FRANCESCO DEL ZOTTI<br />

MMg Verona<br />

Statistiche recenti di funzionari<br />

medici della nostra regione indicano<br />

che l'appropriatezza dei Codici di<br />

priorità è piuttosto bassa e spesso<br />

molto al di sotto del 50%. Sarebbe<br />

da valutare nel dettaglio il modo in<br />

cui sono state eseguite queste statistiche.<br />

Il problema comunque c’è ed<br />

è ineludibile.<br />

Le ragioni di tale insuccesso sono<br />

molteplici, Forse vi è stata una sopravvalutazione<br />

della spinta razionalista<br />

delle linee-guida correlate: "i<br />

codici sono molto ragionevoli e<br />

servono a tagliare e razionalizzare le<br />

liste di attese; ergo si imporranno da<br />

sole".<br />

Non è stato così. Un sistema così<br />

innovativo andava, a mio parere, ben<br />

protetto con una combinazione di<br />

Discussioni e Corsi tra i medici; audit<br />

ed eventuali incentivi; capillare e<br />

continua campagna sui media.<br />

Oggi, invece, i non pochi pazienti "esigenti"<br />

o frettolosi sono protagonisti<br />

della vicenda e inducono i loro<br />

medici in un gioco competitivo, ove<br />

vince chi conquista più Codici B, in<br />

un contesto di crescente scarsità<br />

delle risorse. Serve un nuovo patto,<br />

realmente cooperativo.<br />

In questo articolo voglio soffermarmi<br />

su una variabile importante: il comportamento<br />

degli impiegati agli sportelli<br />

e del CUP.<br />

Sempre più assistiamo all'escalation<br />

di ruolo e iniziativa di un numero non<br />

esiguo di impiegati agli sportelli o dei<br />

CUP, che commentano le nostre<br />

ricette o che dicono al paziente: *si<br />

faccia mettere la lettera B o U o il<br />

codice esenzione ecc... Come mai il<br />

suo medico non ha scritto si ricetta<br />

rossa la densitometria (..magari fuori<br />

dai LEA)? **<br />

Tutto ciò in spregio a norme di buona<br />

relazione con i MMg; in spregio<br />

alle necessità legali e di appropriatezza<br />

a cui siamo come medici e<br />

cittadini sempre più chiamati<br />

Inizio a pensare che rispetto a<br />

LETTERE AL DIRETTORE<br />

La Signoria del *si faccia mettere B*<br />

questa escalation esistono solo 3<br />

uscite:<br />

a) automatizzare con PC le funzioni<br />

degli impiegati, così da sostituirli.<br />

b) sostituirli con infermieri, che in<br />

qualche modo conoscono il<br />

nostro lavoro e hanno da rispettare<br />

anche loro un codice deontologico.<br />

c) imporre agli impiegati sanitari un<br />

*codice deontologico* ad Hoc; e<br />

su questo codice modellare un<br />

nuovo contratto.<br />

Questa oggi, ahimè, sembra una<br />

soluzione surreale. Solo la consapevolezza<br />

degli impiegati più seri (e ce<br />

ne sono) può spingere verso questa<br />

III soluzione<br />

Sarebbe anche interessante usare<br />

una procedura di richiesta diversa<br />

da quella attuale, soprattuto per gli<br />

esami più importanti o a più alto<br />

costo: invece di scrivere un semplice<br />

rigo di motivazione, i medici potrebbero<br />

compilare una scheda (cartacea<br />

o magari computerizzata<br />

semiautomatica) con i criteri analitici<br />

di appoggio di appropriatezza e<br />

urgenza. Diverrebbe così quasi automatico<br />

e meno opinabile attribuire la<br />

tipologia di codice.<br />

Ma tutto ciò sottende un supplemento<br />

di lavoro sia nei termini di<br />

riflessione e documentazione clinica,<br />

sia nei termini di delicato compito<br />

relazionale tra medici e pazienti.<br />

Per tutto ciò, non può bastare l'invito<br />

alla correttezza; serve invece una<br />

strategia di investimenti educativi,<br />

logistici ed economici.<br />

14 VERONA MEDICA


Occasione<br />

per chi gioca a tennis<br />

Gent.mo Direttore,<br />

Il Circolo Tennis Scaligero propone<br />

una quota promozionale d’iscrizione<br />

per l’anno 2001 particolarmente<br />

vantaggiosa di 450 € (al posto di<br />

820 €) a tutti i professionisti iscritti<br />

all’albo dei Medici.<br />

Caro Direttore,<br />

VERONA MEDICA<br />

CONI - F.I.T.<br />

circolo tennis scaligero<br />

Associazione sportiva dilettantistica<br />

37138 VERONA - Viale C. Colombo, 6<br />

Tel. 045 568892 (Segr:) - 338 3894784 (Bar)<br />

LETTERE AL DIRETTORE<br />

Il Circolo Tennis Scaligero è ubicato<br />

nel centro della città in un’oasi di<br />

verde ed è dotato di sette campi in<br />

terra rossa, muro d’allenamento,<br />

piscina estiva, beach-volley, calcetto<br />

e ristorante.<br />

Il Circolo dispone di una rinomata<br />

Università degli Studi di Verona<br />

DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA<br />

E MEDICINA DI COMUNITÀ<br />

ISDE<br />

Sezione Provinciale di Verona<br />

Ti informo con piacere che è stata istituita<br />

la Sezione Provinciale di Verona<br />

dell’Associazione Medici per l’Ambiente<br />

ISDE Italia, il cui Consiglio Direttivo<br />

Provinciale è composto da:<br />

• Prof. Giampaolo Velo, Presidente<br />

• Dr. Riccardo Trespidi,<br />

Vice Presidente<br />

• Dr. Francesco del Zotti, Segretario<br />

• Dr. Guglielmo Frapporti, Tesoriere<br />

• Dr. Paolo Mezzelani<br />

L'ISDE è una associazione apartitica,<br />

aconfessionale, senza scopo di lucro<br />

con Sede Nazionale ad Arezzo, e si<br />

occupa principalmente di iniziative<br />

finalizzate alla protezione ambientale.<br />

Più specificatamente si propone:<br />

– informare e coinvolgere, sulle problematiche<br />

ambientali oltre che i<br />

medici, la popolazione intera;<br />

– collaborare con le altre associazioni<br />

ambientaliste e con i colleghi operanti<br />

all'estero, promuovendo un’"In-<br />

scuola Academy per giovani atleti<br />

e centri estivi per bambini e ragazzi.<br />

cinque maestri federali sono a<br />

disposizione dei soci, per lezioni e<br />

corsi di gruppo. durante il fine settimana<br />

si può assistere a divertenti<br />

partite delle nostre squadre maschili<br />

e femminile di serie B.<br />

Il Circolo Tennis Scaligero è all’avanguardia<br />

per le attrezzature<br />

tecnologiche; i soci possono infatti<br />

prenotare i campi direttamente da<br />

casa o dall’ufficio via internet e<br />

hanno l’accesso gratis alla rete<br />

wireless del circolo.<br />

RICCARDO DALLE GRAVE<br />

PRESIDENTE DEL CIRCOLO<br />

TENNIS SCALIGERO<br />

ternazionale Medici per l'Ambiente";<br />

– influenzare direttamente ed indirettamente<br />

politici e istituzioni pubbliche<br />

sui problemi ambientali, eventualmente<br />

agendo a livello legale<br />

nei confronti degli Enti e soggetti<br />

inadempienti;<br />

– avere una solida base culturale e<br />

scientifica sui problemi ambientali<br />

promuovendo corsi di formazione,<br />

convegni di studio e Workshop ed<br />

espletando ricerche inerenti.<br />

Per maggiori informazioni e/o per<br />

iscriversi alla Sezione Provinciale di<br />

Verona dell’ISDE, potete contattarmi<br />

ai seguenti recapiti:<br />

Tel. 045 8027450-8127450<br />

Tel. Segr. 045 8027505<br />

e-mail: gpvelo@sfm.univr.it<br />

GIAMPAOLO VELO<br />

15


Il punto sulla terapia<br />

per l'ernia discale<br />

L'ernia discale è una delle malattie più<br />

diffuse al mondo colpisce prevalentemente<br />

i giovani e gli adulti in piena<br />

eta lavorativa che comporta enormi<br />

problemi sociosanitari ed economici<br />

in tutti i paesi del mondo. Basti pensare<br />

quanti milioni di giornate lavorative<br />

vengono perse e quanti milioni<br />

di euro vengono risarcite dalle compagnie<br />

assicurative proprio per la malattia<br />

da ernia discale. Nonostante<br />

l'eziopatogenesi dell'ernia discale sia<br />

ben nota da molti anni, a tutt'oggi non<br />

esiste una terapia che possa essere<br />

considerata valida, efficace e risolutiva.<br />

Con l'avvento della TAC e della RMN,<br />

oggi è possibile dimostrare scientificamente<br />

le ernie guarite, mediante i<br />

controlli TAC e RMN eseguiti prima e<br />

dopo la cura, senza lasciare alcun<br />

ombra di dubbio o dar voce a sterili<br />

polemiche.<br />

La vera cura per l'ernia discale è solo<br />

quella terapia capace di rimettere il<br />

disco erniato nella sua sede naturale.<br />

Le terapie che non rimettono il disco<br />

erniato nella sua sede naturale, sono<br />

immancabilmente destinate a fallire,<br />

facendo solo prolungare la malattia<br />

quindi il dolore, le tribolazioni, lo spreco<br />

di denaro e di tempo.<br />

Le terapie per l'ernia discale sono<br />

molte e si dividono in: terapie conservative<br />

e terapie chirurgiche.<br />

Le terapie conservative comprendono:<br />

farmacoterapia, fisioterapia, chinesiterapia,<br />

ozonoterapia, chiroterapia,<br />

manipolazione, osteopatia e le svariate<br />

terapie alternative.<br />

Nessuna di queste terapie ha una<br />

documentazione scientifica che possa<br />

dimostrare l'effettiva guarigione dell'ernia<br />

discale mediante i controlli e TAC<br />

e RMN eseguiti prima e dopo la cura:<br />

sono terapie sintomatiche e non risolutive.<br />

Sono milioni i malati di ernia discale<br />

solo in Italia che dopo vari consulti<br />

medici specialisti, ortopedici e neurochirurgici<br />

e dopo aver provato svariate<br />

terapie conservative per anni; sono<br />

16<br />

LETTERE AL DIRETTORE<br />

ancora alla ricerca di una soluzione al<br />

loro problema.<br />

Per guarire e per evitare l'intervento<br />

chirurgico, deve attuare una terapia<br />

che dimostri scientificamente che le<br />

ernie sono guarite. Non basta fare una<br />

qualunque terapia.<br />

Le terapie<br />

Le terapie per l’ernia discale sono<br />

molte e si dividono in: Terapie conservative<br />

e Terapie chirurgiche.<br />

Terapie conservative o non chirurgiche:<br />

Esse comprendono:<br />

1. Farmacoterapie<br />

2. Fisioterapie<br />

3. Chinesiterapie<br />

4. Terapie manuali<br />

5. Terapie alternative<br />

1) Farmacoterapie: Antinfiammatori,<br />

Antalgici, Fans, Miorilassanti, Vitaminici,<br />

Infiltrazioni, Peridurali, Blocchi<br />

epidurali, Terapia del dolore, Mesoterapia,<br />

Ossigeno-ozonoterapia.<br />

2) Fisioterapie: Forni, Radar, Termoforo,<br />

Marconi, Ultrasuoni; Laser, Magneto,<br />

Elettromagneto, Ionoforesi; Fango,<br />

Idrofango; Corrente: Galvanica,<br />

Faradica, Esponenziale; Interferenziale,<br />

Diadinamica, TENS, Rx terapia, Trazioni<br />

ecc.<br />

3) Chinesiterapie: Ginnastica, Mobilizzazione,<br />

Stretching, Esercizi di distensione<br />

e di potenziamento.<br />

4) Terapie manuali: Massoterapia,<br />

Chiroterapia, Manipolazione e Osteopatia.<br />

5) Terapie alternative: Agopuntura,<br />

Omeopatia, Erboristeria, Fitoterapia,<br />

Bertelè, Mèrzières, Moxa, Meckenzie,<br />

Shiatsu, Zilgrei, Reiki, Pilates, Pranoterapia,<br />

Trager, Riflessologia, Magmaterapia,<br />

Naturopatia, Aromaterapia,<br />

Tecniche di autoguarigione, Biofeed<br />

back, Back school, Scarificazione,<br />

Cauterizzazione, Ginnastica adattata,<br />

Baite dentario, Atlantotec, Panca d'inversione<br />

e altro.<br />

È possibile curare una malattia tutti<br />

questi modi? È perché nessuna di<br />

queste terapie non dimostrano scientificamente<br />

l'avvenuta guarigione delle<br />

ernie con i controlli TAC e RMN eseguiti<br />

prima e dopo la cura?<br />

Terapie chirurgiche:<br />

Anch'esse sono molte: emilaminectomia<br />

o chirurgia tradizionale, microchirurgia,<br />

chemionucleolisi, discectomia<br />

percutanea e nucleoapsirazioni,<br />

microdiscectomia, discectomia artroscopica<br />

o endoscopica, laserchirurgia,<br />

nucleoplastica ecc.<br />

Le tecniche chirurgiche indipendentemente<br />

dalla loro natura, sono atti<br />

traumatici e demolitivi che distruggono<br />

il disco sopprimendo la sua funzione.<br />

Inoltre hanno moltissime complicazioni<br />

ed insuccessi quali: l'ernia recidiva,<br />

aderenze, cicatrici dolenti, insufficienza<br />

del rachide, rigidità e l'aumento<br />

dell'artrosi, disfunzioni sensoriali,<br />

paresi, paralisi, ipotrofia o atrofia<br />

muscolare, restringimento dello spazio<br />

intervertebrale, restringimento del<br />

canale vertebrale, sindrome di cauda<br />

equina, infezione di varia natura, errori<br />

diagnostici, errori chirurgici ecc.<br />

L'intervento chirurgico è considerato<br />

da tutti come l'ultimo rimedio da adottare<br />

per la cura dell'ernia discale.<br />

Questa affermazione è errata in se,<br />

perché, se la chirurgia funzionasse, si<br />

attuerebbero come prima soluzione,<br />

e non per ultima.<br />

Per molti malati l'intervento chirurgico<br />

è una strada obbligata dopo tanti anni<br />

di sofferenze, tribolazioni, lunghi periodi<br />

riposo, cure mediche, fisiche, chinesiterapiche,<br />

manuali, alternative, ricoveri<br />

ospedalieri e altro. Essi si trovano<br />

di fronte alla scelta della terapia<br />

chirurgica quando il dolore diventa insopportabile.<br />

L'opinione e l'indicazione per l'intervento<br />

chirurgico variano da chirurgo<br />

a chirurgo. Inoltre nessun chirurgo<br />

al mondo è in grado di asportare l'intero<br />

disco senza creare danni ben più<br />

gravi. Pertanto, buona parte del disco<br />

rimane nella sua sede, dalla quale in<br />

seguito facilmente fuoriesce il materiale<br />

discale nel canale vertebrale<br />

provocando l'ernia recidiva.<br />

Il grande ottimismo e la cieca fiducia<br />

finora riposti nella chirurgia, dopo vari<br />

decenni di intensa attività nell'ambito<br />

di varie tecniche chirurgiche per l'ernia<br />

discale in tutto il mondo, si stanno<br />

VERONA MEDICA


affievolendo. La continua evoluzione<br />

delle tecniche chirurgiche dimostra la<br />

loro imperfezione.<br />

Se la terapia chirurgica risolve il problema<br />

dell'ernia discale, perché l'ernia<br />

non viene operata al momento della<br />

sua diagnosi invece di aspettare per<br />

anni sino ad arrivare alla paralisi o a<br />

dei gravi deficit muscolari facendo<br />

soffrire il paziente?<br />

Con l’avvento della TAC e RMN è<br />

possibile dimostrare scientificamente<br />

l’effettiva guarigione delle ernie senza<br />

alcun ombra di dubbio e sterili polemiche<br />

l’avvenuta guarigione delle<br />

ernie con i controlli TAC e RMN prima<br />

e dopo la cura. Per Guarire e per<br />

evitare l'intervento chirurgico fidatevi<br />

solo quelle terapie che dimostrano le<br />

ernie guarite con i controlli TAC e RMN<br />

prima e dopo la cura. Per sapere quali<br />

sono le terapie che fanno guarire le<br />

ernie basta chiedere a tutti coloro che<br />

curano le ernie medici e non medici<br />

di mostrarvi i referti radiologici della<br />

TAC e RMN prima e dopo la cura. è<br />

un documento valido per sapere quali<br />

sono le terapie fanno guarire le ernie.<br />

Se non ve lo mostrano vuol dire che la<br />

terapia non fa guarire le ernie.<br />

JACOB THEKKEKARA<br />

SPECIALISTA IN ORTOPEDIA E<br />

TRAUMATOLOGIA<br />

SPECIALISTA IN CHIRURGIA GENERALE<br />

SPECIALISTA IN PEDIATRIA E<br />

PUERICULTURA<br />

TEL.045.666.05.85<br />

E-MAIL THEKKEKARA.J@TIN.IT<br />

MEDICINA DI FAMIGLIA<br />

COME CALCOLARE IL COMPENSO DOVUTO<br />

AL SOSTITUTO<br />

Il nuovo accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti economici con i medici di medicina generale derivante dall’intesa della Conferenza<br />

Stato-Regioni n. 2272 del 23.03.2005 prevede che:<br />

“L’onorario spettante al medico sostituto è calcolato, …omissis.., nella misura del 70% del compenso di cui alla lettera A, comma 1 dell’art. 59..”<br />

Il compenso in questione è il “COMPENSO FORFETTARIO ANNUO”.<br />

Questo va corrisposto per intero se la sostituzione si effettua nei mesi di aprile, maggio, ottobre e novembre; va aumentato del 20% se la sostituzione<br />

avviene nei mesi di Dicembre, gennaio, febbraio, marzo; va diminuito del 20% se la sostituzione avviene nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre.<br />

In pratica quindi la formula per il calcolo è la seguente. Dal cedolino mensile:<br />

Compenso forfetario X 70%: 30 = X<br />

(somma dovuta per ogni giorno di sostituzione)<br />

LETTERE AL DIRETTORE<br />

X va aumentato del 20% nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio, marzo<br />

X va diminuito del 20% nei mesi di giugno, luglio, agosto, settembre<br />

Muore giovane<br />

chi è caro agli dei<br />

Dott. Marco ORRICO<br />

Il celebre verso del poeta greco Menandro, bene si adatta al giovane<br />

collega, 36 anni compiuti il 04 giugno, che drammaticamente ci ha<br />

lasciato.<br />

A piangerne la repentina e fraudolenta scomparsa la giovane moglie<br />

Anna, i genitori, i suoceri e tutta la grande famiglia composta dal<br />

fratello, moltissimi zii e cugini.<br />

Molti anche gli amici, medici e non, che avevano imparato a<br />

conoscerne la mitezza non disgiunta dal rigore professionale, la<br />

capacità di godere delle cose semplici e fondamentali dell’esistenza.<br />

Ciao Marco, non ti sentiamo perduto. Sia per i ricordi personali radiosi,<br />

sia per la tua esemplare competenza professionale che hai affidato ai<br />

numerosi elaborati in tema di Responsabilità Medica.<br />

Tutto il Comitato di Redazione di Verona Medica ti vuole ricordare ed<br />

desidera partecipare al dolore di quanti ti hanno conosciuto, stimato e<br />

amato.<br />

VERONA MEDICA 17


Insonnia<br />

GIANLUCA ROSSATO<br />

Resp. Centro di Medicina del Sonno<br />

Ospedale Sacro Cuore, Negrar<br />

gianluca.rossato@sacrocuore.it<br />

Tel. 045-6013644<br />

Il 24 settembre 2011 si svolgerà il<br />

Convegno multidisciplinare dal titolo<br />

“Insonnia nelle epoche della vita”.<br />

L’evento, organizzato dal Centro di<br />

Medicina del Sonno dell’Ospedale<br />

Sacro Cuore di Negrar, si svolgerà<br />

presso la sala convegni di Casa Fr.<br />

Perez dell’Ospedale. Interverranno i<br />

principali esperti del settore - neurologi,<br />

psichiatri, pediatri, neuropsichiatri<br />

infantili, medici del lavoro, medici di<br />

medicina generale - per fornire un<br />

approfondimento su un argomento<br />

troppo spesso sottovalutato nell’adulto<br />

e nel bambino.<br />

Per informazioni e iscrizioni è possibile<br />

consultare il sito www.sacrocuoredoncalabria.it<br />

L'insonnia è l'esperienza di un sonno<br />

insufficiente o di scarsa qualità<br />

descritto da uno o più dei seguenti<br />

sintomi (Tab. 1): difficoltà ad iniziare o<br />

mantenere il sonno, risveglio precoce<br />

mattutino e sonno poco ristoratore.<br />

Oltre ai sintomi notturni, definiti indicatori<br />

dell'insonnia, sono spesso presenti<br />

disturbi diurni come astenia, sonnolenza,<br />

difficoltà di concentrazione<br />

e irritabilità, che determinano importanti<br />

effetti negativi sulla salute e sulla<br />

qualità della vita (Tab. 2).<br />

Nel caso siano presenti solo gli indicatori<br />

dell'insonnia, cioè i sintomi<br />

notturni, si definisce l’insonnia di “pri-<br />

TABELLA 1<br />

AGGIORNAMENTO<br />

mo livello" se si riscontrano anche le<br />

manifestazioni diurne si descrive come<br />

"insonnia di secondo livello".<br />

In Italia lo Studio Morfeo ha dimostrato<br />

che la prevalenza dell'insonnia nella<br />

popolazione adulta é di circa il 20%<br />

per l'insonnia di primo livello e del<br />

44% per quella di secondo livello.<br />

Esiste un'alta correlazione tra l'insonnia<br />

e i disturbi psichiatrici con una<br />

prevalenza di disturbi del tono dell'umore<br />

concomitanti all'insonnia che<br />

varia dal 47% per l'insonnia di primo<br />

livello al 70% per quella di secondo<br />

livello. I fattori di rischio per l'insonnia<br />

sono: l'invecchiamento, il sesso femminile,<br />

patologie concomitanti (mediche,<br />

psichiatriche, del sonno, e uso di<br />

sostanze), il lavoro a turni, e probabilmente<br />

la disoccupazione e uno stato<br />

socio-economico basso. Inoltre è stato<br />

ampiamente dimostrato che gli insonni<br />

hanno una probabilità 4.5 volte maggiore<br />

di presentare sintomi depressivi<br />

rispetto ai buoni dormitori entro i 3.5<br />

anni dall'esordio della malattia. Il decorso<br />

dell'insonnia é spesso cronico<br />

persistendo nel 50-85% dei casi per<br />

molti anni.<br />

Nonostante questo solo il 16% degli<br />

insonni assume dei farmaci per i disturbi<br />

del sonno.<br />

I pazienti insonni cronici presentano<br />

inoltre un maggiore utilizzo delle strutture<br />

sanitarie, un maggior numero di<br />

assenze e di incidenti sul lavoro. Inoltre<br />

l’insonnia cronica è associata a<br />

varie complicanze mediche importanti.<br />

Infatti dormire meno di 5 ore a<br />

notte aumenta il rischio di ipertensione<br />

arteriosa. Vi è un incremento dell’in-<br />

CRITERI DIAGNOSTICI PER L’INSONNIA PRIMARIA (DSM-IV)<br />

1. La soggettiva difficoltà ad iniziare o mantenere il sonno o un sonno<br />

non ristoratore.<br />

2. La durata dell’insonnia è maggiore di 1 mese.<br />

3. Il disturbo del sonno causa significativi disagi sociali, lavorativi, o in<br />

altre funzioni.<br />

4. Il disturbo del sonno non si verifica esclusivamente in concomitanza<br />

con altre patologie, e non è un effetto diretto di sostanze o farmaci.<br />

sorgenza di disturbi endocrino-metabolici<br />

con un maggior rischio di sviluppare<br />

obesità e diabete di tipo 2, per<br />

la mancata secrezione di leptina (ormone<br />

della sazietà) nelle ore notturne,<br />

di aritmie cardiache e di patologia<br />

coronarica.<br />

Diagnosi dell'insonnia<br />

L'inquadramento clinico dell'insonnia<br />

prevede la caratterizzazione dei<br />

sintomi riferiti dal paziente, l'inquadramento<br />

temporale, le condizioni preaddormentamento,<br />

il diario del sonno,<br />

la presenza di ulteriori sintomi notturni,<br />

le attività ed i comportamenti diurni e<br />

infine le conseguenze diurne. È inoltre<br />

fondamentale l'anamnesi relativa alla<br />

presenza di comorbilità sia come<br />

patologie che come condizioni,<br />

sintomi o trattamenti che possono in<br />

varia misura alterare il sonno.<br />

Nella raccolta iniziale delle informazioni<br />

generali del paziente dopo l’età,<br />

l’attività lavorativa e gli stress psicosociali,<br />

è importante valutare l’ipnotipo<br />

del paziente. Esso è definito dalla<br />

necessità personale di ore di sonno<br />

(dormitori lunghi, dormitori brevi) e dal<br />

ritmo sonno-veglia (tipologia cronobiologica:<br />

gufo o allodola).<br />

Per valutare correttamente la tipologia<br />

di insonnia, la durata e la gravità è<br />

opportuno assegnare al paziente la<br />

compilazione del diario del sonno per<br />

almeno 2 settimane. In tale diario i dati<br />

rilevati fondamentali, attraverso una<br />

griglia predisposta, sono: l’ora in cui<br />

si corica, la latenza dell’addormentamento,<br />

il numero e la durata dei<br />

risvegli, il tempo passato a letto, il<br />

tempo totale di sonno effettivo e quindi<br />

l’efficienza del sonno, i sonnellini diurni<br />

(frequenza, durata e orario).<br />

Dalla raccolta di tutte le informazioni<br />

l’insonnia potrà essere differenziata in<br />

base alla durata della sintomatologia.<br />

Infatti abbiamo un’insonnia occasionale<br />

spesso definita come “situazionale”<br />

per lo più dipendente da fattori<br />

transitori; è tipica di persone con una<br />

normale storia del sonno in una situazione<br />

di stress acuto fisiologico (come<br />

una malattia organica) o situazionale<br />

(cambiamento di fuso orario, esami).<br />

L’insonnia di recente insorgenza<br />

invece è una sintomatologia presente<br />

da meno di 1 mese; è un tipo di<br />

insonnia che si presenta in relazione<br />

a stress prolungati fisiologici (una<br />

malattia grave) o situazionale (un<br />

lutto). In questi casi è importante bloccare<br />

l’evoluzione verso la forma<br />

18 VERONA MEDICA


cronica indagando le abitudini dei<br />

soggetti e cercando di ripristinare rapidamente<br />

una corretta igiene del<br />

sonno. Si definisce insonnia persistente<br />

o cronica quella che dura da<br />

più di 1 mese.<br />

Il criterio di gravità è invece legato alla<br />

frequenza delle manifestazioni, quindi<br />

al numero di notti a settimana con una<br />

cattiva qualità del sonno. L’insonnia è<br />

considerata grave se è presente almeno<br />

3 notti a settimana e per almeno 1<br />

mese.<br />

L'insonnia può essere dovuta a molteplici<br />

cause. L'individuazione della<br />

causa è fondamentale per comprendere<br />

il problema e aiutare la persona<br />

affetta a risolverlo. Le cause dell'insonnia<br />

possono essere indicativamente<br />

suddivise in tre ampie categorie:<br />

• insonnie situazionali<br />

• insonnie non situazionali primarie (o<br />

insonnie primarie)<br />

• insonnie non situazionali secondarie<br />

(o insonnie secondarie)<br />

Le insonnie situazionali o da adattamento<br />

(o acute) sono dovute ad<br />

identificabili eventi o situazioni interni<br />

o esterni all'individuo; hanno una<br />

breve durata ed è prevedibile la<br />

scomparsa dell’insonnia con la risoluzione<br />

dell’evento. Esse possono essere<br />

ulteriormente suddivise in:<br />

• insonnie situazionali estrinseche<br />

• insonnie situazionali da alterazione<br />

del ritmo circadiano<br />

• insonnie situazionali secondarie a<br />

condizioni mediche o psicologiche.<br />

Le insonnie situazionali estrinseche<br />

sono dovute ad elementi di disturbo<br />

esterni che interferiscono col sonno.<br />

Tra queste possiamo individuare:<br />

• insonnie di origine ambientale: rumore<br />

ambientale, temperatura inadeguata<br />

(eccessivamente calda o<br />

fredda), letto scomodo<br />

• insonnie da altitudine: al di sopra<br />

dei 3000 metri<br />

• insonnie da assunzione di sostanze:<br />

l'assuefazione ai farmaci ipnotici,<br />

farmaci o sostanze stimolanti,<br />

l'intossicazione con metalli pesanti<br />

o tossine organiche, l'alcool e alcuni<br />

cibi come l'aglio e la cipolla.<br />

Le insonnie situazionali da alterazione<br />

del ritmo circadiano sono dovute a<br />

cambiamenti non fisiologici della collocazione<br />

cronologica del sonno. Tra<br />

queste ricordiamo:<br />

• sindrome da jet-lag, si verifica in<br />

seguito al cambiamento di fuso<br />

orario. Colpisce maggiormente co-<br />

VERONA MEDICA<br />

TABELLA 2<br />

AGGIORNAMENTO<br />

Indicatori notturni dell'insonnia<br />

Indicatori diurni dell'insonnia<br />

Insonnia di primo livello<br />

Insonnia di secondo livello<br />

loro che viaggiano verso est. Ha<br />

una durata che varia tra i 2 e i 5<br />

giorni<br />

• sindrome dei turnisti<br />

Le insonnie situazionali secondarie<br />

a condizione mediche o psicologiche,<br />

sono da considerarsi come<br />

conseguenze di questi stati e non<br />

sintomi intrinseci. Tra queste situazioni<br />

ricordiamo:<br />

• insonnie da dolore o da sintomi di<br />

patologie organiche: adozione di<br />

posture o posizioni obbligate (es.<br />

apparecchi ortopedici), decubiti o<br />

problemi respiratori<br />

• insonnie da ospedalizzazione<br />

• insonnie da situazioni psicologiche<br />

stressanti<br />

L'insonnia primaria non deve essere<br />

causata o essere concomitante ad<br />

altre situazioni potenzialmente in<br />

grado di causare l’insonnia come una<br />

malattia organica, un disturbo psichiatrico<br />

o l'uso di sostanze. Tra queste<br />

insonnie vengono riconosciute:<br />

• Insonnia psicofisiologica: è spesso<br />

derivata da insonnie situazionali.<br />

Una volta cessato il fattore di disturbo<br />

situazionale queste persone<br />

continuano ad essere afflitte dall'insonnia.<br />

Spesso si tratta di un circolo<br />

vizioso: la paura di passare<br />

un'altra notte insonne non fa altro<br />

che accrescere la tensione che a<br />

sua volta impedisce un adeguato<br />

rilassamento<br />

• Insonnia da inadeguata igiene del<br />

sonno: esempi sono le cattive abitudini<br />

alimentari come il consumo eccessivo<br />

di cibo e di alcolici o di bevande<br />

contenenti caffeina. Altri fat-<br />

INDICATORI DELL’INSONNIA<br />

1. Difficoltà frequente all'addormentamento<br />

2. Risvegli notturni frequenti con difficoltà<br />

al riaddormentamento<br />

3. Risvegli precoci al mattino con<br />

impossibilità al riaddormentamento<br />

4. Cattiva qualità del sonno notturno, percepito<br />

come scarsamente ristoratore<br />

1. Astenia<br />

2. Disturbi dell'attenzione e della memoria<br />

3. Ansia e irritabilità<br />

4. Depressione<br />

5. Sonnolenza diurna<br />

6. Errori sul lavoro e incidenti stradali<br />

Indicatori notturni<br />

Indicatori notturni + Indicatori diurni<br />

tori di disturbo possono essere il<br />

pisolino pomeridiano o intense attività<br />

intellettuali o fisiche poco prima<br />

di andare a letto<br />

• Insonnia da alterazione del ritmo<br />

circadiano: riguarda uno sfasamento<br />

primario del ritmo biologico.<br />

Non è secondaria ad un viaggio o<br />

a dei turni di lavoro. Si caratterizza<br />

per un anticipo o un ritardo della fase<br />

di sonno con comparsa di una<br />

sonnolenza serale con precoci risvegli<br />

al mattino o al contrario con<br />

addormentamento al mattino. Altre<br />

persone presentano dei cicli sonnoveglia<br />

diversi dalle 24 ore.<br />

• Insonnia paradossa: il paziente lamenta<br />

una severa insonnia in assenza<br />

di oggettivi disturbi del sonno<br />

e disagio durante il giorno; spesso<br />

riferisce un sonno scarso o assente<br />

nella maggior parte delle notti (es.<br />

Dottore, non dormo da 34 anni!). Si<br />

verifica in più del 5% degli insonni.<br />

· Insonnia idiopatica: si caratterizza<br />

per l’insorgenza subdola in giovane<br />

età, per l’assenza di qualsiasi fattore<br />

scatenante o favorente, per la persistenza<br />

senza periodi di remissione.<br />

Tra le insonnie secondarie troviamo:<br />

• Insonnie associate a malattie psichiatriche:<br />

nei soggetti con disturbi<br />

d'ansia si manifesta con difficoltà<br />

d'addormentamento e nei soggetti<br />

con disturbo post-traumatico da<br />

stress con frammentazione del sonno<br />

per incubi. I soggetti depressi<br />

presentano un minor quantitativo di<br />

sonno delta, tendono ad avere<br />

frequenti risvegli notturni e un precoce<br />

risveglio al mattino<br />

19


• Insonnie associate a malattie neurologiche,<br />

è frequente nelle demenze<br />

corticali e sub-corticali.<br />

• Insonnie associate a malattie internistiche,<br />

per lo più associate a patologie<br />

cardiovascolari, respiratorie o<br />

reflusso gastro-esofageo.<br />

Nella tabella è riportata l’attuale classificazione<br />

nosografica internazionale<br />

dell’insonnia (Tab. 3).<br />

Strumenti di diagnosi<br />

L’anamnesi è fondamentale per l’inquadramento<br />

diagnostico e spesso<br />

non sono necessari ulteriori approfondimenti.<br />

È comunque sempre consigliabile<br />

l’utilizzo del diario del sonno<br />

(per almeno 2 settimane, meglio 4 settimane)<br />

per una migliore definizione<br />

della tipologia di insonnia e soprattutto<br />

per valutare a distanza con la ripetizione<br />

del diario l’efficacia della terapia.<br />

L’actigrafia è una metodica che permette<br />

il monitoraggio protratto della<br />

condizione di presenza di movimento<br />

(veglia) e di riduzione o assenza di<br />

movimento (sonno); rappresenta un<br />

indice oggettivo del ritmo sonno-veglia<br />

del paziente. Lo strumento presenta<br />

una forma ad orologio e viene tenuto<br />

al polso (talvolta alla caviglia, soprattutto<br />

nel sospetto della sindrome delle<br />

gambe senza riposo) per un periodo<br />

di almeno 10-15 giorni. Tale metodica<br />

tuttavia è costosa ed è gestita dai<br />

Centri di Medicina del Sonno.<br />

La polisonnografia non è indicata<br />

come esame di routine nella valutazione<br />

dell’insonnia. L’esame infatti si<br />

svolge, solitamente, in un reparto di<br />

degenza ed è effettuato posizionando<br />

una serie di elettrodi che registrano<br />

l’attività cerebrale (EEG), i movimenti<br />

degli occhi, il tono muscolare, la fre-<br />

AGGIORNAMENTO<br />

quenza cardiaca, talvolta l’ossimetria<br />

e l’attività respiratoria. Appare evidente<br />

che il paziente in questo setting<br />

evidenzierà una maggiore difficoltà nel<br />

sonno dipendente per lo più dalla metodica<br />

stessa. La polisonnografia invece<br />

è utile nel caso si sospetti che<br />

l’insonnia possa dipendere da patologie<br />

respiratorie o da movimenti periodici<br />

durante il sonno.<br />

Trattamento dell’insonnia<br />

Gli obiettivi primari del trattamento<br />

sono: migliorare la qualità e/o la<br />

durata del sonno, migliorare i sintomi<br />

diurni dell’insonnia (come attenzione,<br />

stanchezza, memoria ecc.). Gli obiettivi<br />

secondari sono: migliorare i<br />

sintomi di insonnia (latenza del sonno,<br />

risvegli ed efficienza del sonno),<br />

creare una solida e positiva correlazione<br />

tra letto e sonno, migliorare il<br />

disagio psicologico dipendente dal<br />

sonno.<br />

Il trattamento dell’insonnia deve essere<br />

sempre personalizzato conside-<br />

TABELLA 3<br />

rando l’ipnotipo del paziente (gufo o<br />

allodola; breve o lungo dormitore), i<br />

suoi vincoli familiari e lavorativi e<br />

l’eventuale presenza di patologie concomitanti.<br />

Dal momento che l’insonnia<br />

può essere associata a varie comorbilità<br />

(malattie psichiatriche, internistiche<br />

o neurologiche, condizioni algiche,<br />

sindrome delle gambe senza riposo<br />

secondaria o sintomatica con<br />

movimenti periodici degli arti), la diagnosi<br />

delle malattie concomitanti è<br />

essenziale, poiché i disturbi del sonno<br />

possono influenzare negativamente il<br />

decorso naturale della condizione<br />

coesistente.<br />

Il trattamento dell’insonnia può prevedere:<br />

terapie comportamentali e psicologiche,<br />

terapie farmacologiche,<br />

terapie combinate (farmacologiche e<br />

non farmacologiche).<br />

Le terapie comportamentali e psicologiche<br />

hanno come obiettivi:<br />

• Identificare i comportamenti e le<br />

idee maladattive che perpetuano<br />

l’insonnia<br />

• Portare l’attenzione del paziente<br />

sulle distorsioni psicologiche e lavorare<br />

per ricondurle ad un profilo più<br />

compatibile con il sonno<br />

• Utilizzare specifici approcci comportamentali<br />

per estinguere l’associazione<br />

tra sonno ed incremento<br />

dell’allerta (arousal)<br />

• Stabilire un regolare programma<br />

sonno-veglia<br />

• Utilizzare varie tecniche comportamentali<br />

e psicologiche per ridurre<br />

l’ansia e l’allerta psicofisiologica.<br />

Le terapie comportamentali e psicologiche<br />

includono numerose modalità<br />

come la terapia stimolo-controllo, il<br />

rilassamento guidato (relaxation training),<br />

la terapia cognitivo-comportamentale.<br />

Sono utilizzate anche (ma<br />

CLASSIFICAZIONE DELL’INSONNIA (ICD-9-CM, ICSD 2)<br />

1. Insonnia psicofisiologica<br />

2. Insonnia paradossa<br />

3. Insonnia da adattamento<br />

4. Inadeguata igiene del sonno<br />

5. Insonnia idiopatica<br />

6. Insonnia da patologie psichiatriche<br />

7. Insonnia comportamentale del bambino<br />

8. Insonnia da patologie mediche<br />

9. Insonnia da farmaci o sostanze<br />

10. Insonnia da alcool<br />

11. Insonnia fisiologica (organica), non specificata<br />

12. Insonnia non dipendente da sostanze o condizioni fisiologiche note<br />

20 VERONA MEDICA


TABELLA 4<br />

con minore livello di evidenza) la<br />

restrizione del sonno, il biofeedback,<br />

e la paradoxical intention.<br />

La terapia non farmacologica è sempre<br />

indicata per evitare un inutile<br />

utilizzo di ipnoinducenti e può iniziare<br />

già dal medico di medicina generale<br />

con i consigli per una corretta igiene<br />

del sonno (tab. 4). Qualsiasi trattamento<br />

non farmacologico richiede<br />

tempo ed energia, infatti il paziente<br />

ha necessità di essere seguito e<br />

supportato dato che il beneficio non<br />

sarà immediato ma ritarderà di alcuni<br />

giorni o settimane. È importante però<br />

sottolineare che l’iniziale ritardo d’azione<br />

è controbilanciato da una migliore<br />

efficacia nel tempo (fino a 3<br />

anni) rispetto alla terapia farmacologica.<br />

La terapia farmacologica ha i seguenti<br />

obiettivi:<br />

• Migliorare la qualità della vita del<br />

paziente<br />

• Prevenire l’eventuale progressione<br />

dell’insonnia acuta verso la forma<br />

cronica<br />

VERONA MEDICA<br />

AGGIORNAMENTO<br />

IGIENE DEL SONNO<br />

• Andare a dormire ogni sera e alzarsi ogni mattina alla stessa ora, anche durante il fine settimana e indipendentemente<br />

da quanto si è dormito la notte<br />

• Se ci si sveglia prima che suoni la sveglia, alzarsi dal letto e iniziare la propria giornata<br />

• Andare a letto solo quando si è assonnati<br />

• Se non si riesce a dormire, è preferibile non rimanere a letto, ma alzarsi, uscire dalla camera da letto e dedicarsi<br />

ad attività rilassanti, come la lettura di un libro, guardare la televisione o fare un bagno caldo<br />

• Utilizzare il letto solo per dormire<br />

• Cercare di rilassarsi il più possibile prima di andare a letto, per esempio facendo un bagno caldo (ma non la<br />

doccia, che ha un effetto stimolante), oppure assumere bevande ad effetto rilassante, come latte caldo o tisane<br />

o infusi a base di erbe (sempre valida la vecchia camomilla)<br />

• Se si ha fame all’ora di andare a dormire, mangiare qualcosa di leggero per non avere poi problemi di digestione<br />

• Dormire in un letto comodo, in una camera da letto protetta quanto più possibile dai rumori, ad una temperatura<br />

ambiente né troppo fredda né troppo calda<br />

• Mangiare ad orari regolari, evitando pasti abbondanti in prossimità del sonno, dando la preferenza ai cibi ricchi<br />

di carboidrati<br />

• Svolgere con regolarità un’attività fisica durante il giorno, soprattutto di pomeriggio<br />

Bisogna, invece, evitare di:<br />

• Andare a letto se non si ha sonno: il sonno non può essere “forzato”<br />

• Dormire di più la mattina seguente se si è dormito poco di notte<br />

• Fare “pisolini” durante il giorno, influiscono negativamente sul sonno della notte<br />

• Assumere bevande contenenti caffeina o alcolici prima di coricarsi (l’alcol induce sonnolenza ma, terminati i<br />

suoi effetti, provoca risvegli frequenti)<br />

• Fumare in prossimità dell’ora di andare a dormire<br />

• Mangiare cibi troppo elaborati, ricchi di grassi e proteine, che impegnano l’organismo ad una digestione troppo<br />

laboriosa<br />

• Svolgere un’attività fisica intensa prima di andare a dormire (ha effetti eccitanti)<br />

• In caso di comorbilità, trattare l’insonnia<br />

per migliorare anche la malattia<br />

concomitante<br />

La gestione terapeutica deve avere<br />

un profilo “ipnoinducente”, cioè che<br />

ripristini più possibile la condizione<br />

fisiologica in termini di quantità e qualità<br />

del sonno. Fattore determinante<br />

nell’ottenimento degli obiettivi terapeutici<br />

è la compliance del paziente<br />

che è influenzata dall’efficacia e dalla<br />

tollerabilità. Il farmaco utilizzato deve<br />

possedere una rapidità d’azione per<br />

favorire l’addormentamento e migliorare<br />

la qualità del sonno evitando di<br />

alterare l’architettura del sonno. Inoltre<br />

la sua tollerabilità dipende dagli effetti<br />

collaterali percepiti dal paziente quali:<br />

alterazioni delle funzioni cognitive,<br />

della memoria con compromissione<br />

delle normali attività quotidiane (fenomeno<br />

hangover, ubriacatura del giorno<br />

dopo). Da non sottovalutare è l’insonnia<br />

da rebound caratterizzata da<br />

fenomeni di rimbalzo successivi alla<br />

sospensione improvvisa della terapia<br />

ipnotica.<br />

I farmaci ipnotici più utilizzati sono gli<br />

ipnotici benzodiazepinici a emivita<br />

breve-intermedia (es triazolam, lormetazepam,<br />

estazolam, temazepam)<br />

e un ipnotico non-benzodiazepinico<br />

(zolpidem).<br />

Vengono anche utilizzati anche gli<br />

antidepressivi sedativi a basso dosaggio<br />

(trazodone, mirtazapina, amitriptilina<br />

e trimipramina) con una<br />

buona efficacia. Non dovrebbero essere<br />

utilizzati o non hanno una chiara<br />

efficacia i seguenti farmaci: antiepilettici<br />

(barbiturici e non), antipsicotici<br />

atipici, gabapentin, tiagabina, quetiapina,<br />

olanzapina, antistaminici. La melatonina<br />

è utile nel trattamento dell’insonnia<br />

da jet-lag o nei disturbi da fase<br />

ritardata o anticipata di sonno (come<br />

regolatore della cronobiologia), ma<br />

non si è dimostrata efficace nel trattamento<br />

dell’insonnia primaria. L’agomelatina,<br />

recentemente comparsa in<br />

commercio in Italia con l’indicazione<br />

per il disturbo depressivo, sembra<br />

avere un’azione positiva nell’induzione<br />

del sonno.<br />

21


La somministrazione della terapia<br />

farmacologica soprattutto benzodiazepinica<br />

dovrebbe essere intermittente<br />

(sia nelle singole notti che nelle<br />

settimane) e con una rivalutazione<br />

dopo 2-4 settimane. È stato dimostrato<br />

che la terapia può essere proseguita<br />

anche per 6-12 mesi senza sostanziali<br />

effetti collaterali però in caso di ulteriori<br />

prolungamenti il paziente dovrebbe<br />

essere rivalutato ogni 6 mesi per<br />

identificare eventuali abusi, inefficacia<br />

o effetti avversi. La formulazione preferibile<br />

per le benzodiazepine e per i<br />

farmaci da possibile abuso sono le<br />

compresse. La sospensione della terapia<br />

farmacologica può sempre comportare<br />

un’insonnia rebound o effetti<br />

avversi psicologici (ansia) per questo<br />

è indicato programmare una lenta e<br />

progressiva riduzione (in settimane o<br />

mesi, con somministrazioni intermittenti).<br />

La riduzione e successiva sospensione<br />

della terapia farmacologica<br />

è favorita dall’associazione con la<br />

terapia cognitivo-comportamentale<br />

con incremento del tasso di astinenza<br />

a lungo termine. In caso di insonnia<br />

cronica sarebbe quindi opportuno in-<br />

AGGIORNAMENTO<br />

staurare una terapia combinata (farmacologica<br />

e psicologica/comportamentale)<br />

in grado di gestire l’insonnia<br />

in acuto e poi garantire una<br />

rapida sospensione della terapia farmacologica<br />

grazie al supporto psicologico/comportamentale.<br />

Il paziente<br />

dovrebbe, quindi, essere inviato allo<br />

specialista di Medicina del Sonno in<br />

caso di: farmaco-resistenza, sospetto<br />

di altre patologie del sonno (apnee<br />

notturne mioclono notturno, sindrome<br />

delle gambe senza riposo, narcolessia),<br />

patologie psichiatriche maggiori,<br />

disturbo del ritmo circadiano.<br />

Conclusioni<br />

L’insonnia è una reale malattia che<br />

deve sempre essere ricercata, diagnosticata<br />

e trattata. L’insonnia deve<br />

essere gestita quanto prima perché<br />

può evolvere, cronicizzare e indurre<br />

complicazioni. Una corretta cura deve<br />

prevedere la conoscenza delle cause<br />

dell’insonnia, dei trattamenti non farmacologici<br />

e delle caratteristiche dei<br />

farmaci disponibili.<br />

Il percorso diagnostico-terapeutico<br />

dell’insonnia dovrebbe partire dalla<br />

Medicina di Base e poi successivamente<br />

interessare i Centri di Medicina<br />

del Sonno.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

1. Clinical guideline for evaluation<br />

and management of chronic<br />

insomnia in adults. Shutte-Rodin<br />

S, Broch L, Buysse D, Dorsey C,<br />

Sateia M. Journal of Clinical Sleep<br />

Medicine, Vol 4, No. 5, 2008<br />

2. Insomnia: diagnosis and treatment<br />

in general practice. A consensus<br />

report produced in collaboration<br />

with Italian general practitioners.<br />

Dis Manage Health Outcomes<br />

2005; Spec. Issue 1: 3-33.<br />

3. Disturbi del sonno e rischio cardiovascolare.<br />

Guida pratica per la<br />

medicina generale. Cricelli C,<br />

Filippi A, Gigli GL, Parati G, Parrino<br />

L, Provini F, Terzano MG. Rivista<br />

della società Italiana di Medicina<br />

Generale - Fascicolo 2/2011.<br />

4. Sleep Disorders Medicine. Basic<br />

Science, Technical considerations,<br />

and Clinical Aspects. Third Edition.<br />

2009. Saunders Elsevier Ed. S<br />

Chokroverty.<br />

La psicoterapia cognitivo-comportamentale:<br />

dal sintomo al benessere<br />

MARCO COLAFELICE<br />

Psichiatra e Psicoterapeuta<br />

Verona<br />

Parte prima<br />

Fino alla metà dell’Ottocento la Psicologia<br />

non esisteva come disciplina<br />

autonoma, e tanto meno quindi la psicoterapia,<br />

in quanto rientrava nel corpus<br />

dottrinario e di indagine della Filosofia.<br />

Non è un caso che in ambito universitario<br />

non esistessero cattedre di psicologia,<br />

ma di filosofia, anche se qualche<br />

cattedratico si interessava pressoché<br />

esclusivamente di psicologia.<br />

Lo stesso Wilhelm Wundt, che viene<br />

ritenuto dai più (Luccio 1994) il padre<br />

della psicologia moderna e il fonda-<br />

tore della psicologia scientifica, nel<br />

1879, con la creazione del primo laboratorio<br />

di psicologia sperimentale a<br />

Lipsia, era il titolare della cattedra di<br />

filosofia presso quella università.<br />

La psicologia si costituì in scienza autonoma<br />

nel momento in cui trovò il<br />

modo di utilizzare, come le altre scienze<br />

naturali, il metodo scientifico (Luccio<br />

1994), che si caratterizza per 3<br />

concetti chiave: 1) quello di oggettività,<br />

2) quello di variabile e 3) quello<br />

di controllo. La psicologia cercò quindi<br />

la propria identità collocandosi all’interno<br />

delle scienze naturali, e come<br />

queste subì il profondo influsso dell’Evoluzionismo<br />

di Darwin, che spinse gli<br />

psicologi ad interessarsi della “Psicologia<br />

animale” nell’intento di rintracciare<br />

nel comportamento animale<br />

elementi riferibili all’uomo, di comprendere<br />

l’evoluzione, lo sviluppo ontogenetico<br />

e filogenetico della specie umana.<br />

È su questo sfondo che si sviluppa la<br />

ricerca psicologica in Europa ed in<br />

America, dove, per altro, sotto l’influenza<br />

della cultura americana impregnata<br />

del pragmatismo dei James e<br />

dei Dewey, si sviluppò non tanto l’esigenza<br />

di creare delle teorie, bensì<br />

degli ambiti applicativi alle teorie.<br />

Ciò premesso, si può far risalire al<br />

1913 la data di nascita del Comportamentismo,<br />

in un articolo pubblicato<br />

da Watson su Psychological Review<br />

dal titolo: “Psychology as the behaviorist<br />

views is”.<br />

Watson era non uno psicologo clinico,<br />

bensì uno psicologo sperimentale che<br />

22 VERONA MEDICA


studiava il comportamento animale in<br />

laboratorio, formatosi alla Scuola Funzionalista<br />

di Chicago.<br />

Egli affermava nell’articolo suddetto<br />

che “la psicologia dal punto di vista di<br />

un comportamentista veniva definita<br />

come un settore sperimentale delle<br />

scienze naturali il cui scopo è la previsione<br />

ed il controllo del comportamento”.<br />

L’oggetto di studio del comportamentismo<br />

era il comportamento osservabile<br />

intersoggettivamente.<br />

Il metodo di studio rimaneva rigorosamente<br />

quello sperimentale, con le<br />

stimolazioni ambientali come variabili<br />

indipendenti ed il comportamento, la<br />

risposta dell’organismo come variabile<br />

dipendente.<br />

Secondo Watson, e i comportamentisti<br />

in genere, se la Psicologia voleva essere<br />

una scienza, doveva scegliere<br />

come oggetto di studio qualcosa che<br />

fosse suscettibile di essere osservato<br />

naturalisticamente.<br />

Per Watson dovevano essere rifiutati<br />

come oggetto di studio i contenuti della<br />

coscienza, che sono esperienze<br />

private e non osservabili intersoggettivamente.<br />

Doveva essere inoltre respinto come<br />

metodo di ricerca quello che non si<br />

mostrava suscettibile degli stessi<br />

controlli che sono utilizzati in tutte le<br />

scienze naturali.<br />

Il Comportamentismo non si sarebbe<br />

però sviluppato se non avesse poggiato<br />

le sue basi nelle ricerche e nelle<br />

scoperte realizzate in precedenza, nel<br />

1904, da un grande fisiologo russo:<br />

Pavlov e da un grande psicologo<br />

sperimentale americano: Thorndike nel<br />

1911.<br />

Pavlov, fra le altre cose, fu colui che<br />

scoperse e formalizzò il “CONDIZIO-<br />

NAMENTO CLASSICO” pilastro fondamentale<br />

di tutto il comportamentismo,<br />

anche ai giorni nostri.<br />

Pavlov studiò l’animale, non l’uomo, e<br />

scoperse che ogni soggetto possedeva<br />

un corredo di atti riflessi, che<br />

venivano evocati automaticamente alla<br />

presentazione di stimoli adeguati.<br />

Chiamò stimolo incondizionato lo<br />

stimolo che scatenava in queste situazioni<br />

il riflesso, e riflesso incondizionato<br />

(noi diremmo risposta incondizionata)<br />

l’atto, la risposta evocata.<br />

Se uno stimolo indifferente (noi chiameremmo<br />

stimolo neutro), cioè incapace<br />

di per sé di evocare il riflesso<br />

incondizionato, veniva presentato ripetutamente<br />

in contiguità temporale con<br />

VERONA MEDICA<br />

AGGIORNAMENTO<br />

lo stimolo incondizionato, esso veniva<br />

associato a questo ed era in grado di<br />

provocare il riflesso (il ben noto suono<br />

del campanello, che produceva la<br />

secrezione salivare e gastrica del cane<br />

anche senza la presentazione del<br />

cibo).<br />

A questo punto il nuovo stimolo fu definito<br />

stimolo condizionato, e il conseguente<br />

riflesso fu definito risposta condizionata.<br />

Thorndike sistematizzò nel suo libro<br />

del 1911: “Animal intelligence” quanto<br />

aveva scoperto a proposito dell’apprendimento<br />

animale:<br />

1) l’apprendimento si sviluppa in modo<br />

casuale in seguito a tentativi ed errori;<br />

2) le risposte corrette tendono ad<br />

essere ripetute, mentre quelle erronee<br />

tendono ad essere abbandonate, per<br />

cui l’animale riduce progressivamente<br />

il numero di risposte erronee e aumenta<br />

il numero di risposte corrette,<br />

riducendo così gradualmente i tempi<br />

di soluzione del problema (adesso noi<br />

diremmo che questo è il principio del<br />

condizionamento operante); 3) i comportamenti<br />

più spesso esercitati sono<br />

appresi più saldamente, ed è più facile<br />

che siano di nuovo emessi in situazioni<br />

analoghe a quelle in cui sono stati<br />

appresi (questo oggi verrebbe definito:<br />

processo di generalizzazione).<br />

La Psicologia Comportamentista iniziò<br />

quindi a studiare le associazioni stimolo-risposta<br />

(S-R), ossia come dipende<br />

il variare delle risposte (variabile<br />

detta perciò dipendente) al variare<br />

degli stimoli (variabile detta perciò indipendente).<br />

Watson era convinto della vastissima<br />

applicabilità pratica della psicologia<br />

così definita, in ciò dimostrandosi figlio<br />

del suo tempo e della sua Nazione,<br />

quell’America che aveva ormai sposato<br />

decisamente il Funzionalismo ed<br />

il Pragmatismo.<br />

(Da ricordare con curiosità, a proposito<br />

di questa vasta applicabilità, che<br />

Watson fu licenziato per ragioni molto<br />

personali dalla sua Università e fece<br />

fortuna, come uomo d’affari, applicando<br />

le sue conoscenze alla pubblicità)<br />

Egli impiegò però 6 anni per applicare<br />

le sue scoperte in ambito umano, psicopatologico,<br />

ed indurre, con tecniche<br />

di condizionamento classico, una<br />

nevrosi fobica in un bambino, il famoso<br />

“little Albert”.<br />

Era il 1919.<br />

Si apriva così la strada alla Terapia<br />

Comportamentale, che, come si può<br />

evincere da quanto illustrato, non è<br />

affatto nata in contrapposizione alla<br />

Psicoanalisi, come purtroppo ancora<br />

molti autorevoli comportamentisti pensano<br />

(Meazzini 2004), ma ha seguito<br />

una sua evoluzione spontanea e naturale<br />

nell’ambito della nascita e dello<br />

sviluppo della Psicologia Moderna.<br />

Sottolineo ciò perché, in tanti anni di<br />

ricerca e di esperienza personali, ho<br />

potuto rilevare quanto tempo sia stato<br />

perso, e quante energie intellettuali<br />

siano state sprecate, e quanti danni<br />

siano stati arrecati da questa sterile<br />

contrapposizione.<br />

I Comportamentisti di maggior spicco<br />

della prima generazione, a cavallo del<br />

periodo precedente la seconda Guerra<br />

Mondiale e immediatamente successivo<br />

(dagli anni 30 agli anni 50 circa<br />

del secolo scorso) furono Eysenk,<br />

Wolpe e Skinner.<br />

Skinner ebbe, ed ha, particolare rilevanza<br />

perché fu lui ad individuare ed<br />

a sistematizzare, oltre al condizionamento<br />

classico, un’altra forma di apprendimento,<br />

che si rivelerà molto importante<br />

per gli esseri umani: il CON-<br />

DIZIONAMENTO OPERANTE: i comportamenti<br />

(detti operanti) emessi<br />

spontaneamente dal soggetto<br />

aumentano o diminuiscono la loro<br />

probabilità di essere emessi a seconda<br />

del RINFORZO (premio o punizione)<br />

che l’organismo riceve in corrispondenza<br />

della loro emissione.<br />

Tutti i terapeuti del comportamento,<br />

fino a quel momento, proprio per le<br />

premesse teoriche da cui partivano<br />

(necessità di applicare il metodo<br />

scientifico anche alla clinica) dedicarono<br />

la loro ricerca ed il loro intervento<br />

clinico ai singoli comportamenti, sia<br />

che questi rientrassero nell’ambito della<br />

cosiddetta norma, sia della cosiddetta<br />

anormalità.<br />

I primi Comportamentisti faticavano a<br />

concepire un comportamento non rientrante<br />

nella norma come un qualcosa<br />

di rilievo e di significato psicopatologico,<br />

e cioè un “sintomo”.<br />

Molti allora ritenevano, infatti, che un<br />

comportamento “abnorme” fosse solo<br />

il prodotto di una “stimolazione ambientale<br />

abnorme”.<br />

Doveva essere presa in considerazione<br />

ed affrontata la singola fobia, il<br />

singolo “comportamento” disturbante<br />

o disabilitante.<br />

Più comportamenti a valenza psicopatologica<br />

dovevano essere quindi<br />

affrontati in successione.<br />

Eysenk propose una visione sintetica<br />

delle problematiche psicopatologiche<br />

23


con la formulazione di un suo concetto<br />

di personalità, che non trovò mai un<br />

vero seguito, perché in contraddizione<br />

con i suoi stessi presupposti teorici.<br />

La concezione dei primi comportamentisti<br />

era che l’uomo fosse come<br />

una “tabula rasa” su cui l’ambiente,<br />

con i suoi stimoli, “scriveva le caratteristiche<br />

di ognuno; ma già Eysenk si<br />

rese conto che l’individuo per il suo<br />

sviluppo non dipendeva solo dagli<br />

stimoli ambientali, ma aveva anche<br />

caratteristiche sue proprie, che condizionavano<br />

la sua reattività a detti<br />

stimoli.<br />

Fu solo però con l’accumularsi delle<br />

ricerche e con l’espandersi dei<br />

campi di interesse che intorno agli<br />

anni 70 del secolo scorso si prese<br />

atto che il paradigma STIMOLO/RI-<br />

SPOSTA: “S-R”, non era più sufficiente<br />

per spiegare l’apprendimento<br />

umano, e quindi il comportamento<br />

umano.<br />

Bisognava cioè prendere in considerazione<br />

proprio ciò che stava fra S ed<br />

R, l’essere umano, l’organismo con le<br />

sue potenzialità biologiche e con le<br />

sue stratificazioni psicologiche, che<br />

facevano sì che, dato un certo stimolo,<br />

non si osservasse sempre la stessa<br />

risposta, perché questa dipendeva<br />

anche da ciò che stava fra stimolo e<br />

risposta: l’organismo, cioè “O”.<br />

Il paradigma si trasformò quindi in<br />

“S-O-R”.<br />

Questa evoluzione della teoria avvenne<br />

anche per contatto e per contaminazione<br />

con la teoria e con la terapia<br />

cognitiva che si andavano strepitosamente<br />

affermando dopo la seconda<br />

guerra mondiale soprattutto nel<br />

mondo anglosassone.<br />

I comportamentisti della nuova era,<br />

della cosiddetta seconda onda, rimasero<br />

comunque fedeli all’esigenza di<br />

tenere fermo il timone della ricerca<br />

e delle sue applicazioni sulle problematiche<br />

dell’apprendimento e di non<br />

prescindere mai, né nella ricerca di<br />

base, di laboratorio, né nelle sue<br />

applicazioni, in primis la clinica,<br />

dall’osservanza delle procedure del<br />

metodo scientifico.<br />

Questo ruota intorno a 3 concetti base,<br />

solo accennati in questa sede.<br />

1. L’oggettività; essa è legata alla<br />

possibilità che persone diverse, nelle<br />

stesse circostanze, compiano le stesse<br />

osservazioni.<br />

Il costrutto teorico che i comportamentisti<br />

hanno da sempre accettato è<br />

solo quello fondato su dati osservativi,<br />

AGGIORNAMENTO<br />

anche se a nessuno è mai sfuggita la<br />

complessità di un’indagine e di interventi<br />

sull’uomo.<br />

2. Il secondo concetto base è quello<br />

di variabile.<br />

Tutti gli eventi che cadono sotto la<br />

nostra osservazione, ed a cui possono<br />

essere attribuiti valori differenti, sono<br />

potenzialmente delle variabili, ed il<br />

compito principale che ogni uomo di<br />

scienza si pone è determinare il rapporto<br />

che esiste tra le variabili che<br />

osserva.<br />

Alcune di queste variabili, cosiddette<br />

indipendenti, vengono manipolate<br />

dallo scienziato, dal clinico, mentre di<br />

alcune altre,di quelle cosiddette dipendenti,<br />

si osserva il variare dei valori in<br />

dipendenza della variazione dei valori<br />

delle variabili indipendenti.<br />

3. Il terzo concetto base è quello di<br />

controllo.<br />

La ricerca scientifica, e anche la<br />

ricerca clinica, che da questa promana,<br />

può ottenere dei risultati attendibili<br />

solo se conduce le sue osservazioni<br />

in modo controllato, cioè eliminando<br />

le influenze di variabili diverse<br />

da quelle la cui influenza reciproca<br />

viene studiata.<br />

Anche i neocomportamentisti sono<br />

rimasti legati all’importanza assegnata<br />

alla verifica empirica dei risultati terapeutici.<br />

Già Skinner aveva preso in considerazione<br />

che i cosiddetti “eventi privati”,<br />

non osservabili, tra i quali quelli cognitivi,<br />

potevano essere presi in considerazione<br />

e trattati secondo i principi<br />

della Behavior Modification.<br />

Fu Homme per primo, alla fine degli<br />

anni 60, a rielaborare questa idea di<br />

Skinner e ad indagare il mondo cognitivo<br />

con gli occhi di un comportamentista.<br />

Egli fu il primo a trattare i pensieri, le<br />

cognizioni, quelli che lui chiamava<br />

comportamenti nascosti, in maniera<br />

funzionalmente non dissimile dagli<br />

abituali comportamenti manifesti.<br />

Per primo introdusse il termine coverant,<br />

contrazione di covert ed operant,<br />

e fu il primo ad intervenire sui pensieri<br />

con le stesse modalità con cui la<br />

Behavor Therapy interveniva sui comportamenti.<br />

Cautela negli anni 70 ed 80 portò alla<br />

messa a punto di queste tecniche in<br />

ambito clinico, impiegando nel trattamento<br />

dei disturbi psichici estinzione<br />

covert, sensibilizzazione covert, costo<br />

della risposta covert, ecc., introducendo<br />

quindi una terapia che veniva<br />

attuata a livello esclusivamente di<br />

pensiero e di immaginazione.<br />

Ci si rese sempre più conto dell’importanza<br />

di “O”, della rappresentazione<br />

cognitiva della nostra interazione<br />

con l’ambiente, e, senza rinnegare per<br />

nulla le radici comportamentiste, sia<br />

Seligman che Bandura (entrambi originariamente<br />

ricercatori di laboratorio)<br />

misero a fuoco l’importanza delle aspettative<br />

nella genesi dei comportamenti<br />

e degli stati di sofferenza umana.<br />

La “contaminazione cognitivo-comportamentale”<br />

è già pienamente in atto<br />

negli anni 70.<br />

La teoria dell’impotenza appresa di<br />

Seligman è ancor oggi un pilastro su<br />

cui poggia la nostra comprensione<br />

della depressione ed il relativo trattamento.<br />

Quando una persona con l’accumularsi<br />

delle esperienze impara che con il suo<br />

agire non riesce ad avere sotto<br />

controllo i risultati dei propri comportamenti<br />

si scoraggia e si inibisce<br />

(cosa che accade anche nell’animale).<br />

Quando un soggetto prevede che<br />

qualsiasi azione da lui eseguita non<br />

riuscirà ad alterare la situazione spiacevole,<br />

dolorosa in cui si trova, sviluppa<br />

delle aspettative di fallimento<br />

che lo conducono ad un senso di impotenza<br />

ed alla depressione.<br />

Anche Bandura alla base della sua<br />

fortunata teoria della autoefficacia (selfefficacy)<br />

pone il concetto di aspettativa:<br />

la proporzione di insuccessi<br />

o di successi esperiti dalla persona<br />

durante il suo sviluppo ontogenetico<br />

ed il modo in cui questi vengono<br />

percepiti e valutati fa sì che una<br />

persona si ritenga in grado o meno di<br />

riuscire a produrre un determinato<br />

comportamento, che le farà superare<br />

l’avversità incontrata e realizzare le sue<br />

aspettative.<br />

La decisione di accettare o di rifiutare<br />

le richieste che incessantemente provengono<br />

dall’ambiente sarebbe strettamente<br />

connessa al livello di autoefficacia<br />

sul quale la persona si colloca.<br />

A queste conclusioni Bandura arrivò<br />

anche indagando a fondo e in maniera<br />

sperimentale i vari processi di apprendimento,<br />

arrivando per primo ad<br />

andare oltre i confini del condizionamento<br />

classico e del condizionamento<br />

operante, individuando una nuova<br />

forma di apprendimento, quella del<br />

modellamento (o apprendimento per<br />

imitazione) ancor oggi molto studiata.<br />

Sulla base delle evidenze che emergevano<br />

dallo studio della cosiddetta<br />

24 VERONA MEDICA


variabile “O” e sulla base del confronto<br />

con altri indirizzi scientifici già affermati,<br />

o che si stavano affermando,<br />

come la psicolinguistica e le neuroscienze,<br />

riemerse la proposta di un<br />

qualcosa di innato nell’organismo<br />

umano: i cosiddetti “repertori comportamentali<br />

di base” di Staats (emozionale-motivazionale;<br />

senso-motorio e<br />

linguistico-cognitivo) e la cosiddetta<br />

“predisposizione (preparadness)” di<br />

Seligman, secondo i cui studi esisterebbero<br />

delle predisposizioni biologiche<br />

ad elaborare associazioni privilegiate<br />

tra certe classi di stimoli piuttosto<br />

che tra altre.<br />

In quegli anni si iniziò a studiare a<br />

fondo il linguaggio (Staats 1975),<br />

sempre mantenendosi nel solco della<br />

Behavior Modification e del condizionamento<br />

operante, e si mise in evidenza<br />

l’importanza del linguaggio<br />

nella produzione dei cambiamenti<br />

comportamentali non verbali.<br />

La strada per il “cognitivo-comportamentale”<br />

era ormai aperta, anche se<br />

fra molte difficoltà e molte diffidenze,<br />

perché per una parte dei comportamentisti<br />

i fattori cognitivi e quelli emotivi<br />

erano ancora i contenuti di una scatola<br />

nera.<br />

L’altra parte, invece, proseguì sulla<br />

VERONA MEDICA<br />

AGGIORNAMENTO<br />

strada recentemente tracciata dalle<br />

ricerche e dalle applicazioni cliniche:<br />

Meichembaum mise ad esempio in<br />

evidenza l’importanza del linguaggio<br />

diretto verso se stessi, oltre che verso<br />

gli altri: quel “dialogo interno” che funge<br />

da mediatore per le reazioni allo<br />

stress.<br />

Fu lui che mise a punto, sulla base del<br />

“dialogo interno”, delle tecniche particolari<br />

per affrontare i problemi clinici:<br />

“il Self-instructional Training” e lo<br />

“Stress inoculation training”.<br />

Quando per esigenze di lavoro iniziai<br />

nel 1977 a Verona prima, e poi a Roma,<br />

la Scuola quadriennale di Terapia<br />

Comportamentale il panorama internazionale<br />

era questo , mentre in Italia<br />

la situazione della ricerca, della clinica<br />

e della didattica era ancora ferma<br />

praticamente a Skinner, ferma in una<br />

contrapposizione ad altre psicoterapie,<br />

contrapposizione che la storia avrà il<br />

compito di dimostrare sterile ed ingiustificata.<br />

Per fortuna anche in Italia le<br />

cose sono poi rapidamente cambiate:<br />

come esempi sintetici devono essere<br />

ricordati questi: la prima Società<br />

Italiana di Terapia Comportamentale<br />

(SITC), fondata a Roma nel 1971, nel<br />

1981 mutò nome e sigla in Società<br />

Italiana di Terapia Comportamentale e<br />

dei Dott. A. e V. Corato S.n.c.<br />

ARTICOLI SANITARI PER FARMACIE ED OSPEDALI<br />

REAGENTI - APPARECCHI E VETRERIA CHIMICA<br />

MEDICAZIONE ASETTICA ED ANTISETTICA<br />

Cognitiva (SITCC), e analogo mutamento<br />

seguì la seconda Scuola<br />

Italiana di Terapia Comportamentale<br />

fondata a Verona nel 1977: l’AIAMC.<br />

Intanto, alla fine degli anni 70 ed agli<br />

inizi degli anni 80 Mahoney prima, e<br />

D’Zurilla poi, misero a punto la<br />

Problem Solving Therapy, avendo rilevato<br />

che molti dei nostri problemi<br />

psicologici sono il risultato di una<br />

carenza riscontrabile nella capacità di<br />

usare al meglio le nostre risorse intellettuali<br />

per affrontare e risolvere<br />

problemi di natura esistenziale ed<br />

emozionale.<br />

Inoltre si fece strada il convincimento<br />

(il self-monitoring di Rehm, 1983) che<br />

far scoprire al cliente il funzionamento<br />

dei suoi processi cognitivi e delle<br />

strette connessioni esistenti fra cognizioni,<br />

emozioni e comportamenti non<br />

solo produce un miglioramento per<br />

quanto attiene le performance strettamente<br />

cognitive, ma aiuta nella soluzione<br />

di problemi intrecciati con quelli<br />

cognitivi, come quelli che hanno una<br />

natura emozionale-motivazionale o che<br />

si esprimono con dei comportamenti<br />

manifesti.<br />

Segue seconda parte<br />

nel prossimo numero<br />

37122 VERONA - Corso Porta Nuova, 131/a - Tel. 045/8007384 - 8002836<br />

Fax 045/8006737<br />

25


GIUSEPPE PECORARO<br />

Direttore Unità Operativa di Urologia ULSS 22<br />

Ospedale di Isola della Scala, Verona<br />

L’incontinenza urinaria nel maschio<br />

è diventata come per le femmine un<br />

problema sociale dovuto al notevole<br />

incremento della prostatectomia radicale<br />

(PR) che è la prima causa.<br />

L’incidenza dell’incontinenza urinaria<br />

da sforzo dopo prostatectomia radicale<br />

varia dal 5 al 20 % anche nelle<br />

mani di esperti chirurghi (1-3). E ciò<br />

vale sia che si esegua una procedura<br />

classica a cielo aperto e sia che<br />

sia esegua per via laparoscopica,<br />

procedura che io da anni prediligo.<br />

Il trattamento è spesso difficile ed<br />

ultimamente molti pazienti richiedono<br />

un rimedio per tale condizione.<br />

Anche perché se per la donna l’incontinenza<br />

urinaria ha un grosso<br />

impatto negativo sulla qualità di vita,<br />

lo ha ancora di più per l’uomo. L’uomo<br />

incontinente tende a essere più<br />

asociale, più introverso, perde facilmente<br />

l’attività sessuale. Ho avuto<br />

pazienti che dopo avergli risolto l’incontinenza<br />

hanno avuto una normale<br />

ripresa dell’attività sessuale.<br />

I Paziente con incontinenza urinaria<br />

da sforzo persistente dopo un anno<br />

dalla prostatectomia sono candidabili<br />

ad intervento chirurgico perché<br />

non recupereranno più.<br />

Attualmente il gold standar rimane lo<br />

sfintere artificiale, anche se questa<br />

tecnica chirurgica non è di facile esecuzione<br />

e non è scevra da complicanze.<br />

È però un presidio molto costoso<br />

(11.000,00 € e ampiamente<br />

non coperto dal DRG) per cui le<br />

aziende sanitarie tendono a non fornirlo<br />

o a fornirlo in numeri molto limitati.<br />

Il tasso di successo dello sfintere<br />

artificiale, comparato con altre tecniche<br />

è sicuramente migliore anche<br />

a lungo termine, ma purtroppo non<br />

è scevro da complicanze come le<br />

AGGIORNAMENTO<br />

Il trattamento dell’incontinenza urinaria<br />

nel maschio dopo chirurgia della prostata.<br />

Lo stato dell’arte<br />

26<br />

infezioni, atrofia dell’uretra ed erosione<br />

uretrale (4-5).<br />

Consiste nel posizionare un manicotto<br />

attorno all’uretra bulbare che il<br />

paziente con un dispositivo posizionato<br />

all’interno dello scroto gonfia o<br />

sgonfia a seconda se deve urinare o<br />

meno.<br />

Nel tempo sono stati introdotte altre<br />

tecniche come le iniezioni di bulking<br />

agent a livello dell’area sfinteriale, il<br />

proact ossia due palloncini posizionati<br />

attorno al collo vescicale e gonfiati<br />

per cercare di occludere e favorire<br />

la continenza, i costrittori periuretrali<br />

ossia un manicotto posizionato<br />

attorno all’uretra. Ma tutti questi<br />

e altri ancora che non ho citato, non<br />

hanno dimostrato grande efficacia e<br />

per contro si sono avuti molti eventi<br />

avversi. (6-10)<br />

Recentemente è stata introdotta una<br />

nuova tecnica, che ha caratteri di<br />

mininvasività, messa a punto a Monaco<br />

di Baviera da due urologici,<br />

uno tedesco, Rehder e l’altro italiano,<br />

Gozzi.<br />

È la sling trans otturatoria con sistema<br />

advance. (11-12)<br />

Il sottoscritto è stato tra i primi in Italia<br />

ad introdurre tale tecnica tanto che<br />

l’urologia di Isola della Scala è diventata<br />

un riferimento per i pazienti oltre<br />

che per altri urologi venuti a vedere<br />

e acquisire tale tecnica.<br />

Consiste nel posizionare con passaggio<br />

attraverso i forami otturatori<br />

con appositi aghi una rete biocompatibile,<br />

pressappoco come quella<br />

che si usa per le donne, sotto l’uretra<br />

bulbare. La trazione della rete spinge<br />

l’uretra verso la vescica aumentandone<br />

così la lunghezza funzionale.<br />

La tecnica trans-otturatoria è basata<br />

infatti sull’ipotesi che nelle incontinenze<br />

urinarie con attività sfinterica<br />

residua, la causa della perdita d’urina<br />

sotto sforzo è da imputare ad un<br />

prolasso del bulbo dell’uretra in una<br />

posiziona più caudale<br />

Il paziente è in anestesia periferica.<br />

Dimesso in seconda giornata.<br />

Ha un ottimo tasso di successo, molto<br />

vicino a quello dello sfintere artificiale<br />

con il vantaggio però di non<br />

dover azionare alcunché quando si<br />

deve urinare.<br />

Eventuale insuccesso della terapia<br />

comunque non preclude la possibilità<br />

di eseguire altre tecniche chirurgiche<br />

come il posizionamento di sfintere<br />

artificiale.<br />

Costa circa un terzo rispetto allo sfintere<br />

artificiale anche se purtroppo alcune<br />

ULSS fanno difficoltà a fornirlo<br />

perché i costi non sono completamente<br />

coperti dal DRG.<br />

Infine un cenno alla riabilitazione<br />

pelvi-perneale.<br />

È dimostrato da vari lavori scientifici<br />

che la riabilitazione non aumenta il<br />

numero di pazienti che recuperano<br />

la continenza ma accorcia i tempi<br />

con cui si può arrivare alla continenza.<br />

Per cui se un paziente ha lo sfintere<br />

incompetente rimarrà incontinente<br />

anche se farà la riabilitazione.<br />

Mentre un paziente con sfintere<br />

competente che magari avrebbe<br />

recuperato spontaneamente la continenza<br />

in quattro mesi con la riabilitazione<br />

la recupera in due o tre mesi.<br />

In conclusione il paziente con incontinenza<br />

urinaria da sforzo ha la possibilità<br />

di guarire. I trattamenti più efficaci<br />

sono la sling trans-otturatoria<br />

quando vi è attività sfinterica residua<br />

e lo sfintere artificiale in tutti gli altri<br />

casi.<br />

Sebbene siamo in un periodo di difficoltà<br />

economica, a mio parere non<br />

si giustifica comunque l’atteggiamento<br />

delle aziende sanitarie nel non<br />

volere fornire o farlo con difficoltà tali<br />

presidi.<br />

Bisogna ricordare che la mission di<br />

quelli che operano in questo campo<br />

(medici o amministratori che siano)è<br />

dare salute.<br />

Peraltro il discorso economico evo-<br />

VERONA MEDICA


cato non ha ragione di essere perché<br />

qualunque presidio anche il più<br />

costoso nel tempo viene ripagato economicamente<br />

dal non dover fornire<br />

pannolini e/o medicine per curare<br />

gli effetti prodotti dall’urina sulla<br />

pelle.<br />

E tutto questo senza considerare la<br />

qualità di vita.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

1. Donnellan SM, Duncan HJ,<br />

MacGregor RJ, Russell JM.<br />

Prospective assessment of incontinence<br />

after radical retropubic<br />

prostatectomy: objective<br />

and subjective analysis. Urology<br />

1997;49:225–30.<br />

2. Mettlin CJ, Murphy GP, Sylvester<br />

J, McKee RF, Morrow M Winchester<br />

DP.<br />

Results of hospital cancer registry<br />

surveys by the American<br />

College of Surgeons: outcomes<br />

of prostate cancer treatment by<br />

radical prostatectomy. Cancer<br />

1997;80:1875–81.<br />

3. Lee PE, Kung RC, Drutz HP.<br />

Periurethral autologous fat injection<br />

as treatment for female<br />

stress urinary incontinence: a<br />

randomized double-blind con-<br />

AGGIORNAMENTO<br />

trolled trial. J Urol 2001; 165:<br />

153–8.<br />

4. Trigo Rocha F, Gomes CM, Mitre<br />

AI, Arap S, Srougi M. A prospective<br />

study evaluating the efficacy<br />

of the artificial sphincter AMS 800<br />

for the treatment of postradical<br />

prostatectomy urinary incontinence<br />

and the correlation<br />

between preoperative urodynamic<br />

and surgical outcomes.<br />

Urology 2008;71:85–9.<br />

5. Petero Jr VG, Diokno AC. Comparison<br />

of the long-term outcomes<br />

between incontinent men<br />

and women treated with artificial<br />

urinary sphincter. J Urol 2006;<br />

175:605–9<br />

6. Westney OL, Bevan-Thomas R,<br />

Palmer JL, Cespedes RD, Mc-<br />

Guire EJ. Transurethral collagen<br />

injections for male intrinsic sphincter<br />

deficiency: the University of<br />

Texas– Houston experience. J<br />

Urol 2005;174:994–7.<br />

7. Hubner WA, Schlarp OM. Adjustable<br />

continence therapy (Pro-<br />

ACTTM): evolution of the surgical<br />

technique and comparison of the<br />

original 50 patients with the most<br />

recent 50 patients at a single<br />

centre. Eur Urol 2007;52: 680–6.<br />

NORME COMPORTAMENTALI<br />

PER I MEDICI CHE EFFETTUANO SOSTITUZIONI<br />

Si ricorda che all’atto dell'affidamento/accettazione dell'incarico di sostituzione devono essere sottoscritti i seguenti punti:<br />

8. Trigo-Rocha F, Gomes CM,<br />

Pompeo AC, Lucon AM, Arap S.<br />

Prospective study evaluating<br />

efficacy and safety of adjustable<br />

continence therapy (ProACT) for<br />

post–radical prostatectomy<br />

urinary incontinence. Urology<br />

2006;67: 965–9.<br />

9. Onur R, Rajpurkar A, Singla A.<br />

New perineal boneanchored<br />

male sling: lessons learned.<br />

Urology 2004;64: 58–61.<br />

10. Sousa-Escando´n A, Cabrera J,<br />

Mantovani F, et al. Adjustable<br />

suburethral sling (male REMEEX<br />

system1) in the treatment of<br />

male stress urinary incontinence:<br />

a multicentre European<br />

study. Eur Urol<br />

2007;52:1473–80.<br />

11. Rehder P, Gozzi C. Transobturator<br />

sling suspension for male<br />

urinary incontinence including<br />

post-radical prostatectomy. Eur<br />

Urol 2007;52:860–7.<br />

12. Noguchi M, Shimada A, Nakashima<br />

O, Kojiro M, Matsuoka K.<br />

Urodynamic evaluation of a<br />

suspension technique for rapid<br />

recovery of continence after<br />

radical retropubic prostatectomy.<br />

Int J Urol 2006;13:373–8.<br />

• Il Medico Sostituto deve garantire il pieno rispetto degli orari d'ambulatorio e può modificarli solo previo accordo col Medico Titolare, tenuto<br />

conto dei disagi dell'utenza.<br />

• Il Medico Sostituto deve garantire lo stesso periodo di reperibilità telefonica attiva che viene garantita dal Medico Titolare (in genere ore 8-10<br />

con risposta diretta del titolare o di altra persona).<br />

• Nelle giornate di sabato e nei giorni prefestivi il Medico Sostituto deve rispettare gli impegni del Medico Titolare, deve effettuare la reperibilità<br />

telefonica e/o l'ambulatorio qualora fosse prevista attività ambulatoriale e deve effettuare le visite richieste anche se dovesse comportare un prolungamento<br />

dell'orario oltre le ore 10 del mattino.<br />

• Il Medico Sostituto si impegna a sostituire un solo medico per volta, salvo casi particolari -dichiarati- nello stesso ambito di scelta, per garantire<br />

agli utenti una presenza effettiva nella sede d'attività del tutto simile a quella del titolare.<br />

• Eventuali accordi tra Medico Titolare e Medico Sostituto al di fuori di questo regolamento devono comunque tenere presente che interesse principale<br />

è anche evitare disagi e servizi di scarsa qualità agli assistibili.<br />

VERONA MEDICA 27


Analgesici<br />

e terapia del dolore<br />

Con riferimento alle disposizioni regionali<br />

riguardanti le prescrizioni in<br />

oggetto, e in particolare, a quanto<br />

riportato nella nota prot. 89934/<br />

64.00.03.01 del 23 febbraio u.s., sono<br />

pervenute alcune segnalazioni di difficoltà<br />

connesse all’attuazione delle<br />

disposizioni stesse.<br />

Viene segnalato che, in molti casi, la<br />

restrizione introdotta nella dispensazione<br />

delle confezioni di medicinali, in<br />

assenza di posologia, ha sortito l’effetto<br />

di un disagio posto maggior-<br />

PROFESSIONE E LEGGE<br />

mente a carico dell’assistito, che è<br />

costretto a tornare nello studio medico<br />

e in farmacia per ottenere il numero di<br />

confezioni adeguato alle sue necessità<br />

terapeutiche.<br />

si ritiene pertanto necessario disporre,<br />

a rettifica delle disposizioni regionali<br />

precedentemente stabilite riguardo la<br />

posologia, che nelle prescrizioni su<br />

ricettario regionale SSN di medicinali<br />

di Tab. II Sez. D nella terapia del dolore,<br />

pur essendo auspicabile che il<br />

medico indichi la posologia, qualora<br />

Federalismo e costi standard<br />

nel settore sanitario<br />

(dal Sito Regionale FIMMG)<br />

Dal 2013 un nuovo sistema determinerà<br />

costi e fabbisogni standard. A stabilirlo<br />

è il decreto legislativo 68/2011,<br />

di recente in Gazzetta Ufficiale, che<br />

stabilisce che l’entrata in vigore dal<br />

2013, del nuovo sistema di calcolo dei<br />

fabbisogni sanitari delle Regioni.<br />

Si tratta di un sistema di calcolo fondato<br />

sui costi standard che saranno<br />

calcolati su tre Regioni benchmark<br />

(una per area geografica, Nord,<br />

Centro e Sud) scelte tra una rosa di 5<br />

Regioni indicate dal ministero della<br />

Salute e individuate sulla base della<br />

capacità di garantire i Lea mantenendo<br />

l’equilibrio economico (ed il costo<br />

più basso).<br />

Questi i principali contenuti di interesse<br />

sanitario:<br />

28<br />

Fondo perequativo<br />

Dall'anno 2013 sarà istituito un fondo<br />

perequativo alimentato dal gettito<br />

prodotto da una compartecipazione<br />

al gettito dell'IVA determinata in modo<br />

tale da garantire in ogni Regione il<br />

finanziamento integrale delle spese<br />

per sanità, assistenza, istruzione,<br />

trasporto pubblico locale in conto<br />

capitale.<br />

Nel primo anno di funzionamento del<br />

fondo le suddette spese saranno<br />

computate in base ai valori di spesa<br />

storica e a quelli dei costi standard<br />

ove stabiliti; nei successivi quattro<br />

anni il calcolo sarà effettuato sulla<br />

base dei costi standard.<br />

Fabbisogno sanitario nazionale<br />

standard<br />

Per il 2012 resta la cifra già stanziata<br />

la stessa sia mancante, venga consegnato<br />

all’assistito il numero di confezioni<br />

prescritte dal medico, che, si<br />

ricorda, può prescrivere una cura di<br />

durata fino a trenta giorni di terapia.<br />

Nei casi in cui dovessero sorgere<br />

dubbi su prescrizioni prive di posologia,<br />

il farmacista può interpellare il<br />

medico al riguardo, così come l’Azienda<br />

ULSS può disporre le verifiche<br />

e i controlli previsti dalla normativa<br />

vigente sulle prescrizioni a carico del<br />

SSN.<br />

Si ricorda che permane l’obbligo<br />

dell’indicazione della posologia per le<br />

prescrizioni su ricettario SSN, per la<br />

terapia del dolore, di medicinali di Tab.<br />

II sez. A, ancorchè ricompresi nell’Allegato<br />

III-bis, per effetto di quanto<br />

previsto dal D.P.R. n. 309/1990, Testo<br />

Unico in materia di stupefacenti.<br />

IL DIRIGENTE REGIONALE<br />

FRANCESCO DOTTA<br />

nell’intesa Stato Regioni per il triennio<br />

2010-2012 e confermata dalla legge<br />

di stabilità 2011.<br />

A partire dal 2013 è prevista una<br />

nuova rideterminazione della cifra<br />

sulla base di una intesa Stato Regioni,<br />

in coerenza con il quadro macroeconomico<br />

complessivo e nel rispetto dei<br />

vincoli di finanza pubblica e degli<br />

obblighi assunti dall'Italia in sede<br />

comunitaria coerentemente con il<br />

fabbisogno derivante dalla determinazione<br />

dei livelli essenziali di assistenza<br />

(LEA) erogati in condizioni di<br />

efficienza ed appropriatezza.<br />

Macro aree di finanziamento sanitario<br />

Sono previste tre macro aree assistenziali<br />

come indicatori della programmazione<br />

nazionale per l’attuazione<br />

del federalismo fiscale.<br />

A queste aree verranno assegnati dei<br />

livelli percentuali di finanziamento:<br />

a) 5 per cento per l'assistenza sanitaria<br />

collettiva in ambiente di vita<br />

e di lavoro;<br />

b) 51 per cento per l'assistenza distrettuale;<br />

c) 44 per cento per l'assistenza<br />

ospedaliera.<br />

VERONA MEDICA


Costi standard sanitari e fabbisogno<br />

regionali<br />

Il fabbisogno sanitario standard delle<br />

singole regioni a statuto ordinario,<br />

cumulativamente pari al livello del fabbisogno<br />

sanitario nazionale standard,<br />

sarà determinato, in fase di prima applicazione<br />

a decorrere dall'anno 2013,<br />

applicando a tutte le regioni i valori di<br />

costo rilevati nelle regioni di riferimento.<br />

Per la determinazione dei costi standard<br />

si prenderanno a riferimento tre<br />

Regioni (una del Nord, una del Centro<br />

e una del Sud e delle quali almeno una<br />

deve essere di piccole dimensioni<br />

geografiche), scelte dalla Conferenza<br />

Stato Regioni tra le cinque migliori indicate<br />

dal ministro della Salute. Le cinque<br />

saranno quelle che avranno garantito<br />

l’erogazione dei Lea in condizioni<br />

di equilibrio economico, senza<br />

essere assoggettate a piani di rientro<br />

e con livelli di erogazione dei servizi<br />

ritenuti appropriati, efficienti e di qualità.<br />

Il costo standard sarà quindi computato<br />

a livello aggregato per ciascuno<br />

dei tre macrolivelli di assistenza: assistenza<br />

collettiva, assistenza distrettuale<br />

e assistenza ospedaliera. Il valore<br />

di costo standard sarà dato, per ciascuno<br />

dei tre macrolivelli di assistenza<br />

erogati in condizione di efficienza ed<br />

appropriatezza dalla media pro-capite<br />

pesata del costo registrato dalle regioni<br />

di riferimento. A tal fine il livello<br />

PROFESSIONE E LEGGE<br />

della spesa delle tre macroaree delle<br />

regioni di riferimento:<br />

a) sarà computato al lordo della mobilità<br />

passiva e al netto della mobilità<br />

attiva extraregionale;<br />

b) sarà depurato della quota di spesa<br />

finanziata dalle maggiori entrate proprie<br />

rispetto alle entrate proprie considerate<br />

ai fini della determinazione del<br />

finanziamento nazionale. La riduzione<br />

è operata proporzionalmente sulle tre<br />

macroaree;<br />

c) sarà depurato della quota di spesa<br />

che finanzia livelli di assistenza superiori<br />

ai livelli essenziali;<br />

d) sarà depurato delle quote di ammortamento<br />

che trovano coperture<br />

ulteriori rispetto al finanziamento ordinario<br />

del Servizio sanitario nazionale,<br />

nei termini convenuti presso i Tavoli<br />

tecnici di verifica.<br />

Interventi strutturali straordinari in<br />

materia di sanità<br />

In sede di attuazione dell'articolo 119,<br />

quinto comma, della Costituzione, nel<br />

rispetto dei principi stabiliti dalla citata<br />

legge n. 42 del 2009, sono previsti<br />

specifici interventi idonei a rimuovere<br />

carenze strutturali presenti in alcune<br />

aree territoriali e atte ad incidere sui<br />

costi delle prestazioni. Le carenze<br />

strutturali sono individuate sulla base<br />

di specifici indicatori socio-economici<br />

e ambientali, tenendo conto della<br />

complementarietà con gli interventi<br />

CERTIFICATO PER LA PATENTE:<br />

ESENTE IVA<br />

straordinari di edilizia sanitaria previsti<br />

dall'articolo 20 della legge 11 marzo<br />

1988, n. 67.<br />

La valutazione della qualità delle<br />

cure e dell’uniformità dell’assistenza<br />

Il Ministro della Salute, d'intesa con la<br />

Conferenza Stato-Regioni, implementa<br />

un sistema adeguato di valutazione<br />

della qualità delle cure e<br />

dell'uniformità dell'assistenza in tutte<br />

le Regioni ed effettua un monitoraggio<br />

costante dell'efficienza e dell'efficacia<br />

dei servizi.<br />

Le Regioni a statuto speciale e le<br />

Province Autonome fuori dai costi<br />

standard<br />

Le Regioni a statuto speciale e delle<br />

due Province autonome saranno<br />

escluse dal benchmark previsto per<br />

la determinazione dei costi standard.<br />

Sicilia, Valle d’Aosta, Friuli Venezia<br />

Giulia, Sardegna, Trento e Bolzano<br />

potranno infatti avviare il sistema dei<br />

costi standard in autonomia con il<br />

solo obbligo di garantire la comunicazione<br />

al Governo sugli atti intrapresi.<br />

Le Regioni virtuose premiate<br />

Le Regioni più virtuose saranno inoltre<br />

premiate poiché gli eventuali risparmi<br />

(nell’ambito del Ssn) effettuati dalle<br />

Regioni rimarranno nella disponibilità<br />

delle regioni stesse.<br />

Facendo seguito alle Comunicazioni n. 60 del 13 settembre 2010 e n. 82 del 2 dicembre 2010, si ritiene opportuno segnalare che l’Agenzia<br />

delle Entrate con parere del 9 dicembre 2010 (All. n. 1), in risposta ad un quesito dello SNAMI, ha confermato la posizione consolidata di questa<br />

Federazione in merito alla esenzione da IVA della fattispecie indicata in oggetto.<br />

L’Agenzia delle Entrate nel proprio parere rileva, quindi, che la prestazione sanitaria del medico curante finalizzata al rilascio del certificato<br />

preliminare per il rinnovo o il conseguimento della patente di guida per i veicoli a motore è esente da IVA perché “lo scopo principale della<br />

prestazione è nella tutela preventiva della salute di soggetti che, trovandosi in particolari condizioni fisiche, potrebbero compromettere la propria<br />

salute e l’incolumità della collettività attraverso la guida di veicoli”.<br />

Di fatto l’Agenzia delle Entrate conferma quanto già affermato nella Circolare n. 4 del 28 gennaio 2005 ove chiariva che sono esenti da IVA quelle<br />

prestazioni mediche di diagnosi, cura e riabilitazione finalizzate alla “tutela della salute” intesa anche come prevenzione<br />

VERONA MEDICA 29


Matti di paese<br />

Ino era l’aiuto sacrestano. Lo conoscevamo<br />

come “Ino campanaro”.<br />

La domenica aiutava “Bepi campanaro”,<br />

il sacrestano, a raccogliere l’elemosina.<br />

Poi, finita la messa, raccoglieva le sedie,<br />

che allora si noleggiavano,<br />

e le riponeva in sacrestia pronte<br />

per la funzione successiva.<br />

Manlio era un suo lontano parente,<br />

ed era anche lui uno dei<br />

matti del paese.<br />

L’altro, quello più conosciuto era<br />

“Machina” che si diceva portasse<br />

quel soprannome perché una<br />

volta, al Ponte Fior di Rosa, durante<br />

una manifestazione sindacale<br />

dei braccianti agricoli, aveva<br />

sollevato l’automobile del Conte<br />

Treves scaraventandola nel<br />

Bussè.<br />

Era un personaggio noto a tutti.<br />

Gli piaceva fare l’imitazione di<br />

“Braccio di Ferro”.<br />

Come quello si atteggiava con<br />

una pipa in bocca e la bocca,<br />

senza denti, tutta tirata in dentro<br />

verso il palato, con l’atteggiamento<br />

del personaggio dei cartoni<br />

animati.<br />

Era dotato di una forza incredibile.<br />

Quando aveva i denti era riuscito a sollevare,<br />

con quelli, una tavola.<br />

Tutti si badava bene a non farlo arrabbiare,<br />

e tutti gli si mollava qualche monetina<br />

per farsi fare l’imitazione.<br />

Ma c’erano anche Badoglio e Madurana,<br />

due che giravano tutti i bar del<br />

paese per farsi offrire dalla gente “una<br />

tazza”.<br />

Badoglio era schizzinoso ed usava il<br />

suo bicchiere personale che teneva<br />

sempre pronto in tasca; Madurana si<br />

30<br />

ATTUALITÀ<br />

fermava fisso davanti al muro e con<br />

quello parlava per delle ore.<br />

C’era il “Bicio Moro” che viveva con i<br />

cani. Per una delusione d’amore o<br />

magari per non si sa cos’altro, aveva<br />

deciso di non parlare più.<br />

Per comunicare usava i gesti e qualche<br />

volta dei biglietti sui quali scriveva<br />

con un “lapis”. Prima di loro, c’era stato<br />

il “mato Treno” che girava da un paese<br />

all’altro facendo il treno, imitandone i<br />

rumori e le manovre e quando passava<br />

tutti i ragazzini correvano a vederlo.<br />

Badoglio e Madurana in una caricatura<br />

Questi erano quelli che conoscevo tra<br />

Legnago e Vangadizza, ma, una volta<br />

i matti c’erano in ogni paese.<br />

Erano istituzioni, come il prete, il farmacista<br />

e il medico condotto.<br />

Poi è capitato qualcosa.<br />

Hanno cominciato a sparire.<br />

I matti oggi si vedono molto meno.<br />

Ma gli psichiatri dicono che ci sono<br />

ancora, e che sono anche più di una<br />

volta. Di manicomi non ce ne sono più.<br />

Dunque, di matti in circolazione ce ne<br />

Nuova pagina WEB dell’Ordine dei Medici Chirurghi<br />

e degli Odontoiatri di Verona<br />

www.omceovr.it<br />

Informazioni e servizi “on line”<br />

dovrebbero essere più di una volta.<br />

Ma quelli che ci sono ormai nessuno li<br />

conosce più o se li conosce fa di tutto<br />

per evitarli.<br />

Nessuno riesce più a trovare nel “matto”<br />

gli aspetti divertenti che lo rendevano,<br />

una volta, un’attrazione per il<br />

paese.<br />

Oggi il matto deve vivere in condominio.<br />

E in condominio nessuno più tollera di<br />

essere disturbato. Per ogni matto ci<br />

deve essere una medicina che lo<br />

tenga buono.<br />

Se non si trova e se il matto da<br />

disturbo deve essere mandato<br />

via. E capita che qualche matto<br />

diventi barbone.<br />

Di quelli se ne vedono ancora;<br />

vivono dormendo nei cartoni, sui<br />

marciapiedi o vicino alle stazioni<br />

ferroviarie.<br />

La sanità pubblica dovrebbe<br />

essere più umana ed efficiente,<br />

ma anche la società dovrebbe<br />

avere maggiore il senso della<br />

solidarietà ed essere meno<br />

intransigente.<br />

Più la società privilegia il lavoro<br />

e la produttività, più i paesi si<br />

trasformano in città, più le case<br />

diventano condomini, più le famiglie<br />

diventano piccole.<br />

Quelle grandi di una volta, che<br />

riunivano sotto lo stesso tetto più<br />

generazioni, sono ormai sparite.<br />

E con loro è sparita anche la<br />

capacità di farsi carico di quel<br />

parente che non è proprio a<br />

piombo.<br />

Le società contadine, per i matti, avevano<br />

più tempo.<br />

A volte li parcheggiavano negli istituti,<br />

magari in ospedale, per il raccolto<br />

quando i ritmi dovevano diventare<br />

industriali.<br />

Oggi i ritmi sono sempre industriali e<br />

la gente non ha più tempo per i matti.<br />

E le case ed i paesi sono diventati condomini.<br />

ROBERTO MORA<br />

VERONA MEDICA


La morte<br />

di Cavour<br />

Camillo Benso conte di Cavour<br />

nacque il 10 agosto 1810, secondo<br />

figlio del marchese Michele Antonio<br />

Benso di Cavour e di Adelaide<br />

Susanne, detta Adèle, De Sellon<br />

d’Allaman, sposata nel 1805. Il padre<br />

morì a 69 anni nel 1850 e la madre a<br />

66 anni nel 1846, forse di tubercolosi.<br />

L’unico fratello, Gustavo, nato nel<br />

1806, morì nel 1864, a 58 anni. Venne<br />

descritto di carattere chiuso e con<br />

problemi di depressione. (1)<br />

Cavour fu un ragazzo robusto che<br />

non arrivava al metro e sessanta (per<br />

il tempo una statura media). Dai nove<br />

ai sedici anni frequentò l’Accademia<br />

Militare. Dice di lui lo storico Denis<br />

Mack Smith: “Era intraprendente e<br />

vivace ma anche testardo e chiassoso.<br />

Era indisciplinato e costantemente<br />

in cerca di divertimenti”.<br />

Dalle biografie si derivano tre caratteristiche<br />

importanti per una storia<br />

clinica. Era un ottimo mangiato e<br />

questo lo portò ad essere obeso nell’età<br />

matura e sofferente di gotta. Era<br />

probabilmente affetto da quella che<br />

oggi si definisce “sindrome metabolica”<br />

(obesità viscerale, iperlipemia,<br />

infiammazione vascolare e ipertensione<br />

arteriosa sistemica cronica). Era<br />

un uomo che “spesso appariva molto<br />

scoraggiato e stanco” diceva di lui il<br />

fratello marchese Gustavo. E di sé,<br />

scrivendo alla sua amante Bianca<br />

Ronzani (2) : “Sono un amico i cui capelli<br />

incanutiscono, che il lavoro rende<br />

spesso preoccupato e malinconico”<br />

e “la vecchiaia prematura è cagionata<br />

da dolori morali d’impareggiabile<br />

amarezza”. La fragilità nervosa era una<br />

delle caratteristiche di molti<br />

membri della famiglia Benso di Cavour<br />

e in Camillo si manifestava nei<br />

rapidi cambiamenti d’umore, nei frequenti<br />

accessi di collera, nelle crisi<br />

depressive di cui abbiamo notizie fin<br />

dalla giovinezza. Si dice che alla vigilia<br />

della 2° guerra d’Indipendenza<br />

avesse meditato il suicidio. Il terzo elemento<br />

pare il meno interpretabile.<br />

Particolarmente negli ultimi anni<br />

Cavour era colpito da brevi e ricor-<br />

STORIA DELLA MEDICINA<br />

renti indisposizioni caratterizzate da<br />

febbre ed diagnosticate dai medici<br />

consultati, come infiammazioni intestinali.<br />

In particolare, nel 1852, di<br />

seguito ad un attacco più importante<br />

dei precedenti, venne curato dal medico<br />

Tarello con abbondanti salassi.<br />

Cavour soffriva di due malattie ricorrenti:<br />

una forma di gotta o “gotta sciatica”<br />

che affliggeva anche il padre ed<br />

il fratello, che curava con alterna<br />

fortuna con applicazioni di olio di marroni<br />

(lo dice D.M. Smith). La seconda<br />

dovette essere la malaria. Può essere<br />

rilevante che la sua carnagione, normalmente<br />

rosea, avesse virato, nel<br />

corso degli anni verso un generale ingiallimento.<br />

Gli ultimi due episodi, di febbre e<br />

dolori addominali, riportati prima della<br />

malattia mortale, sono del novembre<br />

e del Natale 1860. Con tutta probabilità<br />

questi ultimi due fatti erano l’epifenomeno<br />

più evidente di una malaria<br />

cronica contratta nella tenuta di Leri,<br />

dove Cavour si recava periodicamente<br />

e dove la coltivazione più importante<br />

era a riso. Certamente il 18<br />

e 19 maggio 1861, Cavour fu a Leri.<br />

Era ilo periodo di inondazione delle<br />

risaie e, di conseguenza, di maggior<br />

proliferazione delle zanzare. Da buon<br />

cocciuto trascurò le raccomandazione<br />

dei suoi contadini di non uscire<br />

all’aperto dopo il calar del sole.<br />

Il 26 maggio lo statista Salmour gli<br />

fece visita a Torino e si allarmò vedendo<br />

che il bianco dell’occhio gli era<br />

diventato giallastro e la pelle aveva<br />

un pallore mortale. Cavour ammise di<br />

non sentirsi bene e attribuì il suo<br />

cattivo stato di salute ai dissensi con<br />

Rattazzi e allo scontro con Garibaldi<br />

alla Camera.<br />

Il 29 maggio il conte cenò col fratello<br />

Gustavo ed il nipote Ainardo. Ci guida<br />

il resoconto della nipote Giuseppina<br />

Alfieri che ci informa che Cavour<br />

“mangiò di buon appetito. Dopo cena<br />

andò a fumare un sigaro in terrazzo<br />

ma, preso da leggeri brividi, presto<br />

rientrò in salotto e si ritirò nel suo appartamento”.<br />

Ma pare che Cavour,<br />

quella sera, si sia recato a far visita a<br />

Bianca Ronzani. Si trattenne per<br />

pochi minuti. Era particolarmente<br />

accaldato. Si fece servire una bibita<br />

gelata e ritornò al suo palazzo. Quella<br />

notte il conte venne colto da un<br />

vomito violento seguito da intensi<br />

dolori addominali. Temendo un attacco<br />

apoplettico Cavour mandò<br />

immediatamente a chiamare il dottor<br />

Rossi allievo del già citato dottor<br />

Tarello che ordinò un primo salasso,<br />

che parve efficace sul vomito. Il mattino<br />

successivo ne venne effettuato<br />

un secondo e nel pomeriggio un<br />

terzo. (3) La febbre alta fino al 30, svanì<br />

durante la notte ed il mattino del 31<br />

Cavour, essendosi svegliato in ottima<br />

forma, convocò a casa i suoi ministri.<br />

Ma nella notte ritornarono prima i<br />

brividi e poi la febbre alta accompagnata,<br />

questa volta, dal delirio. La<br />

mattina del 1° giugno, il dottor Rossi,<br />

nel tentativo di contrastare la febbre,<br />

somministrò del chinino ma il farmaco<br />

indusse un vomito violento ed il giorno<br />

dopo il medico praticò ancora due<br />

salassi. Il mattino del 2 giugno, Giuseppina<br />

trovò lo zio “pallido, abbattuto,<br />

assorto, le mani fredde come<br />

il marmo”. Qualche ora dopo la febbre<br />

ritornò violentissima e con essa il<br />

delirio. Il dottor Rossi cercò l’aiuto del<br />

dottor Maffoni. I due medici concordarono<br />

la diagnosi: “congestione con<br />

minaccia di versamento al cervello”<br />

(crisi ipertensiva?). Terapia: salassi<br />

(manco a dirlo) e chinino per contrastare<br />

la febbre. Ma ancora una volta<br />

Cavour non riuscì ad assumere il<br />

chinino. Quella sera la febbre ritornò<br />

e apparvero nuovi segni e sintomi: un<br />

delirio intermittente, l’incapacità a<br />

leggere (lo disse lui stesso ai familiari),<br />

difetti di coagulazione (le aree<br />

delle flebotomie sanguinavano assai<br />

facilmente) e un’accentuazione del<br />

colorito giallastro della pelle (probabilmente<br />

ittero). Durante tutta la malattia<br />

il conte fu capace di alzarsi a<br />

sedere senza sintomi di prostrazione<br />

VERONA MEDICA 31


e debolezza estrema. Di quei giorni<br />

scrisse l’amico Michelangelo Castelli:<br />

“Riconosceva le persone, rispondeva<br />

giusto, ma dopo poche parole divagava<br />

subito”.<br />

Come precedentemente disposto dal<br />

conte, la mattina del 4 giugno fu mandato<br />

a chiamare padre Giacomo da<br />

Poirino, della chiesa della Madonna<br />

degli Angeli. All’amico Carlo Farini<br />

disse: “Mi sono confessato ed ho ricevuto<br />

l’assoluzione”. (4) Disperata, Giuseppina<br />

convocò anche il medico di<br />

corte: dottor Riberi che confermò la<br />

diagnosi dei colleghi: “Infiammazione<br />

alla base del cervello prodotto da<br />

afflusso di sangue alla testa”.<br />

Cavour morì poco dopo le sette del<br />

mattino il sei giugno 1861 “avendo<br />

parlato fino ad un’ora prima.” “Due<br />

deboli rantoli subito repressi ci avvertirono<br />

che senza sofferenza, senza<br />

agonia, egli avevo reso l’anima a Dio”,<br />

scrisse la nipote.<br />

Riguardo alla malattia mortale del<br />

conte, ci sono i fatti certi: la sua acuzie;<br />

all’inizio febbre e dolori addominali;<br />

delirio “fluttuante”; problemi di<br />

coagulazione ed ittero.<br />

Tutti da interpretare sono i momenti di<br />

incapacità a leggere (alessia) forse<br />

anch’essi intermittenti. Ufficialmente<br />

si disse che “Cavour, già malarico<br />

cronico per un’infezione contratta<br />

nelle risaie di Leri, fu vittima di una<br />

forma “perniciosa comitata” delirante<br />

con febbre di tipo terzenario”. In effetti<br />

la malattia mortale di Cavour ha<br />

aspetti clinici che fanno pensare alla<br />

malaria maligna.<br />

Ma non sono pochi i dati che contraddicono<br />

questa ipotesi. Il malato<br />

soffriva di malaria cronica e quindi<br />

aveva certamente sviluppato un<br />

qualche grado di immunità.<br />

D’istinto ho pensato ad una atrofia<br />

giallo acuta del fegato. Il professor<br />

Venerino Poletti, dell’Ospedale Pierantoni<br />

di Forlì, ha ipotizzato una porpora<br />

trombotica trombocitopenica descritta<br />

da Moschovitz nel 1924.<br />

Quanto detto potrebbe essere sufficiente<br />

per raccontare la morte di Cavour:<br />

delle vicende che la precedettero,<br />

della diagnosi fumosa di morte<br />

(neanche il pur significativo contributo<br />

di Poletti, appare del tutto convincente).<br />

Ma ormai tutti apparteniamo<br />

al mondo di Wikileaks e qualcuno di<br />

noi ha letto “Il cimitero di Praga” di<br />

Eco. Dunque, a mio avviso, ci sta di<br />

fare menzione dell’ipotesi formulata<br />

poco dopo la morte del conte, di un<br />

STORIA DELLA MEDICINA<br />

veneficio commesso dai servizi segreti<br />

francesi.<br />

L’ipotesi si trova in un volumetto pubblicato<br />

dalla casa editrice “Bandiera<br />

dello studente” di Torino, nel 1870, dal<br />

titolo Cavour avvelenato da Napoleone<br />

III” col sottotitolo sibillino di<br />

Documenti storici di un ingrato. La tesi<br />

dell’avvelenamento è supportata da<br />

tre documenti. In cui si parla di “una<br />

giovane donna, d’un viso piacevole”<br />

che in cambio di 500.000 lire (caspita!)<br />

si sarebbe prestata allo “scellerato<br />

progetto”. Arrivata a Torino dalla<br />

Francia, divenne amica intima della<br />

Ronzani. Una sera intrise di veleno la<br />

tazza di porcellana filettata d’oro da<br />

cui il conte sorbiva il caffè. Ecco i<br />

documenti:<br />

1) Acquisto terreno. Non dispero più.<br />

Notificherete a lui una nuova strada<br />

apertami. (…) Alla sera va in<br />

via Nuova da una certa signora<br />

Bianca, prussiana della quale, se<br />

non è innamorato, è certo affezionatissimo.<br />

Ho preso in affitto un<br />

alloggio sullo stesso piano di lei.<br />

(…) Ella mi corrisponde il saluto.<br />

Presto vi darò altri ragguagli. M.S.<br />

2) Le cose sono a buon punto. Quasi<br />

giornalmente sono nella casa di<br />

lei. (…) Il ministro italiano continua<br />

a recarsi da lei tutte le sere. Vi<br />

resta per parecchie ore. (…)<br />

Seppi che prima di lasciare quella<br />

casa beve una tazza di caffè.<br />

Pare che il caso favorisca i miei<br />

disegni. Il conte ha un’apposita<br />

tazza di capacità maggiore a<br />

quelle comuni. A cosa fatta vi comunicherò<br />

il resto. Torino 22 maggio<br />

1861.<br />

3) Tra due ore avrò lasciato Torino. Il<br />

mio compito è finito. Tutto andò<br />

felicemente. Per la città si conosce<br />

l’indisposizione del conte<br />

Cavour. Nessuno dubita. La prudenza<br />

non mi ha abbandonato un<br />

solo istante. Fra quattro o cinque<br />

giorni sarà affare finito. (…) Torino<br />

2 giugno 1861. A supporto di<br />

quanto detto è riferita che Cavour<br />

disse, poco prima di morire:<br />

“Sento di essere avvelenato. Conosco<br />

donde mi viene il colpo.<br />

Probabilmente un estratto di cicuta<br />

polverizzato”.<br />

Forse non si è lontani dal vero nell’indicare<br />

nell’Artom, segretario del<br />

primo ministro, l’ingrato autore del<br />

libello. Era uno dei pochi a conoscere<br />

gli astuti ed intricati giochi<br />

diplomatici della cancelleria di Torino,<br />

dei legami fra il Cavour e la<br />

Ronzani. Aveva le giuste entrature<br />

nella polizia e nei servizi segreti<br />

per l’ottenimento di informazioni<br />

riservate.<br />

NOTE<br />

1) I rapporti fra i due fratelli erano<br />

sempre stati pessimi. Gustavo rimproverava<br />

sempre a Camillo di<br />

sperperare il patrimonio di famiglia<br />

e pare che si adoperasse per fare<br />

sentire Camillo come un estraneo<br />

nella casa paterna.<br />

2) Bianca Ronzani era una ballerina<br />

di origine magiara o forse prussiana<br />

e dal 1856 intrattenne una<br />

relazione con Cavour. Della relazione<br />

si san ben poco. Cavour<br />

aveva fatto del tutto sua la massima<br />

di Byron: “Occulta, se sei saggio,<br />

financo la tenerezza”. Una parte<br />

importante del carteggio fra i due<br />

amanti è andata perduta. Nel 1894<br />

Costantino Nigra acquistò a Vienna,<br />

presso l’antiquario Alessandro<br />

Posonji 24 lettere indirizzate da<br />

Cavour alla Ronzani e le distrusse<br />

con l’assenso degli eredi e del re<br />

Umberto I°.<br />

3) La pratica del salasso era comune<br />

a tutta la medicina del tempo. La<br />

scuola medica torinese aveva fatto<br />

del salasso il suo credo, sino al<br />

punto da considerarlo una sorta di<br />

rimedio universale. Madame d’Agoult<br />

scrisse sul medico di corte<br />

Alessandro Riberi che “Salassava<br />

magistralmente. Salassava ancora<br />

e sempre”.<br />

4) La morte da “buon cristiano” di Cavour<br />

irritò papa Pio IX che convocò<br />

a Roma padre Giacomo e lo sospese<br />

“a divinis” per avere assolto<br />

senza ritrattazione lo statista che<br />

era stato colpito dalla scomunica<br />

del 26 marzo 1860 lanciata contro<br />

gli usurpatori dello Stato Pontificio.<br />

CARLO MARCHI<br />

32 VERONA MEDICA


VERONA MEDICA<br />

STORIA DELLA MEDICINA<br />

I tartufi fra metafora<br />

sessualità e gastronomia<br />

LUCIANO BONUZZI<br />

Molière in una celebre commedia -<br />

L’imposteur ou Tartuffe - pone in scena<br />

uno strano personaggio che “mangia<br />

per sei” e continua a “ficcare il naso” (1)<br />

in ogni questione: si tratta di un falso<br />

devoto che, in realtà, si rivela essere<br />

un cacciatore di dote ed uno spregiudicato<br />

seduttore. Questo ipocrita, interessato<br />

al sesso e alla cucina, agisce<br />

sotterraneamente; e sono proprio queste<br />

inclinazioni che covano sotto la<br />

cenere a giustificare il rimando metaforico<br />

fra il tartufo, un prezioso tubero<br />

ipogeo, ed un comportamento umano<br />

che, senza chiarezza alcuna, è intonato<br />

dagli istinti più prepotenti: quelli<br />

che, stimolando l’alimentazione, mirano<br />

al sostentamento individuale e<br />

quelli che, invece, tendono al mantenimento<br />

della specie. Il protagonista<br />

della celebre commedia di Molière -<br />

Tartufo - è così diventato, per la sua<br />

sotterraneità, una figura altamente connotante<br />

per designare ogni comportamento<br />

ambiguo, estraneo alla solarità<br />

della luce. I tartufi, in effetti, vivono<br />

sotto terra, appartati come le marmotte<br />

in letargo, ma con il loro profumo -<br />

marcato dalla presenza di feromoni,<br />

“molecole- messaggero che passano<br />

da una cellula all’altra attraverso un<br />

mezzo esterno” (2) - stimolano l’immaginario<br />

umano verso aree tematiche<br />

fondamentali per l’esistenza e nel<br />

contempo sono funzionali a rimandi<br />

metaforici complessi e più sofisticati<br />

di quelli evocati dalle marmotte che<br />

alludono ad un semplice operare<br />

sonnolento, umbratile ed appartato.<br />

Il tartufo, in altre parole, è compromesso,<br />

grazie ai suoi odori (3) , sia con<br />

l’alimentazione che con la sessualità,<br />

proprio come il personaggio tratteggiato<br />

da Molière. Si tratta, tuttavia, di<br />

una compromissione indefinita, larga<br />

di aperture, che non ha nulla da spartire<br />

con il vissuto evocato da alimenti<br />

profondamente elaborati dove la<br />

complessità è dovuta alla molteplicità<br />

degli ingredienti: si pensi, ad esempio,<br />

ai tortellini che hanno il sapore del<br />

formaggio perché lo contengono mentre<br />

del tartufo altro non si può dire che<br />

lo evoca. Il sentore di formaggio o di<br />

aglio è, infatti, tipico di molti tartufi.<br />

Per dire, innanzi tutto, dei possibili rimandi<br />

fra i tartufi e la sessualità è indispensabile,<br />

secondo quanto si è fatto<br />

notare, riflettere sugli odori, sul potenziale<br />

atmosferico del tartufo il cui odore<br />

è identico a quello del feromone che<br />

induce la preparazione all’accoppiamento<br />

nelle scrofe in calore e che<br />

si trova nello stesso organo ascellare<br />

dell’uomo dove la produzione dell’odore<br />

è una caratteristica sessuale<br />

secondaria che esordisce con la pubertà.<br />

La consuetudine diffusa, nel<br />

sesso femminile, di rasare le ascelle<br />

testimonia peraltro il desiderio di occultare<br />

segnali troppo espliciti; gli è che<br />

per allertare un mammifero tanto evoluto<br />

come l’uomo i messaggi olfattivi<br />

devono essere integrati in una più<br />

ampia complessità, mediata dalla<br />

corteccia, perché possano invitare con<br />

successo ad un vero incontro d’amore.<br />

Ma è l’allusività, velata ed arcaica<br />

quanto suggestiva e coinvolgente, che<br />

fa del tartufo una presenza di grande<br />

fascino. La storia della medicina ed<br />

anche quella della dietetica hanno<br />

ripetutamente segnalato il possibile<br />

rimando fra i tartufi e la sessualità; una<br />

questione che ancor oggi, per quanto<br />

in parte chiarita, presenta qualche lato<br />

oscuro come tutto ciò che interessa il<br />

mondo atmosferico degli odori (4) .<br />

La sinfonia degli odori, velata e problematica<br />

in tema di sessualità, domina<br />

in maniera perentoria il momento del<br />

banchetto, quando il tartufo viene<br />

distrutto e l’odore diventa sapore: si<br />

tratta di un momento ricco di sfumature,<br />

intonato dalla cultura. Tanto più<br />

che nell’uomo, con lo sviluppo della<br />

corteccia che accompagna l’avvento<br />

della stazione eretta, l’ingestione del<br />

cibo è arricchita dal complesso rituale<br />

della convivialità. Ed è in questo contesto<br />

che lo stimolo arcaico del sapore<br />

di tartufo accende, attivando l’inconscio<br />

più profondo, le fantasie più<br />

diverse. La figura umana del cuoco,<br />

quando è alle prese con i tartufi, è pertanto<br />

al centro di compiti assai delicati<br />

in quanto deve operare per valorizzare<br />

il tubero in parola con misura, senza<br />

coartarne il potenziale gastronomico<br />

ma anche senza sottolineare e dare<br />

enfasi esplicita a ciò che è implicito. Il<br />

tartufo, nel momento del consumo, va<br />

poi servito con discrezione e non va<br />

mai spiegato, così come non va spiegato<br />

nessun grande piatto né alcun<br />

grande vino (5) .<br />

Mentre in passato si usava proporre il<br />

tartufo quale piatto a sé stante oggi, in<br />

un momento più frugale della storia<br />

della gastronomia, si preferisce piuttosto<br />

impiegarlo come condimento,<br />

come semplice aggiunta per quanto<br />

in grado di nobilitare in pienezza i piatti<br />

che a questo incontro sono più idonei.<br />

Se si getta un’occhiata alle ricette di<br />

un grande cuoco del secolo scorso,<br />

quale Escoffier (6) , la possibilità, davvero<br />

da gran signori, di servire tartufi<br />

“a titolo di Verdura o di Hors-d’œvre”<br />

non reclama - è lo stesso Escoffier a<br />

farlo notare - particolari spiegazioni.<br />

Proprio Escoffier, d’altra parte, propone<br />

ricette dalla sofisticata elaborazione<br />

dove, fra l’altro, la quantità dei tartufi<br />

raccomandati non è misurata in carati<br />

- l’unità di misura delle pietre preziose<br />

oltre che del tartufo - ma in ettogrammi:<br />

per preparare i tartufi alla panna,<br />

ad esempio, si suggerisce di ricorrere<br />

a 500 grammi di tartufi crudi (7) . Si tratta<br />

di una quantità e di una spesa che<br />

possono essere prese in seria considerazione<br />

solo da grandi personaggi<br />

della finanza, come Profumo, o dell’industria,<br />

come il vecchio Agnelli, ma è<br />

verosimile che una normale famiglia<br />

italiana avrebbe qualche difficoltà ad<br />

acquistare kg ½ di tartufi per un semplice<br />

piatto. Escoffier, tuttavia, è autore<br />

33


sempre stimolante per poter cogliere<br />

nell’assetto delle ricette le forme della<br />

vita di quel mondo al quale le ricette<br />

sono destinate e ciò vale anche per i<br />

tartufi che propone di elaborare ricorrendo<br />

non solo al lardo etc. ma anche<br />

ad “un filino di Cognac” o a vini come<br />

quello della Champagne o di Madera.<br />

A dire il vero Escoffier parla anche di<br />

una possibile intesa fra i tartufi e la<br />

salsa di Béchamel, ma non sembra<br />

trattarsi di una grande idea, per quanto<br />

della salsa in parola vengano raccomandate<br />

solo poche cucchiaiate, in<br />

quanto si tratta di un collante un po’<br />

banale che potrebbe impoverire la<br />

percezione, piena e corretta, del<br />

sapore del tartufo. Più congeniale<br />

sembra essere l’intesa con il vino di<br />

Madera o della Champagne che ormai<br />

evoca dovunque fantasie galanti.<br />

Ancora più sofisticate, rispetto a quelle<br />

di Escoffier, sono le proposte di Antonin<br />

Carême dove i tartufi sono sempre<br />

assemblati e mimetizzati: si tratta<br />

- così sembra - di testimonianze di una<br />

cucina d’altri tempi. Il cenno a Carême<br />

è però doveroso non solo per ricordare<br />

il nome di un grande maître ma anche<br />

per poter dire dell’ “Essenza di<br />

Tartufi” (8) che viene elaborata, secondo<br />

Carême, aggiungendo ai prodotti di<br />

base “un piccolo bouquet aromatizzato,<br />

un po` di magro di prosciutto, un<br />

mezzo bicchiere di Madera secco ed<br />

un mestolo di consommé” fino a giungere,<br />

attraverso ripetuti arricchimenti<br />

e bolliture, al momento in cui “l’essenza<br />

sarà ridotta della metà”: si deve<br />

allora passarla “al tamis di seta” per<br />

poi servirsene “per gli arrosti di selvaggina<br />

o di pollame tartufati”. Si tratta,<br />

insomma, di un rituale molto elaborato<br />

che in alcun modo può essere sostituito<br />

con l’acquisto di qualche tintura<br />

al supermercato dove le essenze di<br />

tartufo sono quasi certamente prodotti<br />

chimici dal prezzo fin troppo democratico:<br />

è bene lasciare queste tinture<br />

nello scaffale dove si trovano.<br />

I tempi di Carême sono lontani ed<br />

altrettanto lontana è l’età di Escoffier.<br />

Oggi chi ama il sapore intrigante del<br />

tartufo lo cerca in un contesto naturale,<br />

leggibile, ben riconoscibile e, possibilmente,<br />

visibile: così nelle scaglie per<br />

il risotto o per le tagliatelle. Ma altrettanto<br />

bene vanno le creme al tartufo o<br />

le creme di formaggi al tartufo proposte<br />

da Virgilio Vezzola (9) , possibilmente<br />

elaborate appena prima di<br />

assaporarle. Suggestive anche la torta<br />

baldense e la frittata ai tartufi che<br />

34<br />

STORIA DELLA MEDICINA<br />

permettono di toccare con mano<br />

l’ennesimo dono del Monte Baldo che<br />

sempre stupisce chi ama seguire i suoi<br />

sentieri.<br />

Mentre la riflessione storica sul tartufo<br />

sembra portare, per quanto interessa<br />

l’età contemporanea, all’apprezzamento<br />

immediato dei suoi sapori naturali,<br />

sia pure con quelle larghe aperture<br />

che invitano alle associazioni mentali<br />

meno scontate, si deve riconoscere<br />

che l’abbinamento con i vini solleva<br />

non poche perplessità sia in merito alle<br />

tecniche di preparazione che in merito<br />

al momento del consumo. Legittima la<br />

cottura, raccomandata dai grandi<br />

cuochi del passato, con il madera<br />

secco: i sapori si incontrano e si amalgamano.<br />

Un po’ più problematica l’elaborazione<br />

con lo champagne: deve<br />

trattarsi, soprattutto quando si parla di<br />

cottura, di un prodotto decisamente<br />

brut. Intonata dalle incertezze e dalle<br />

perplessità più radicali è invece la<br />

scelta del vino ideale d’accompagna-<br />

mento, se di ideale si può parlare in<br />

merito a queste cose dove bisogna<br />

fare i conti sia con i vini a disposizione<br />

che con le inclinazioni personali.<br />

Senza dubbio sono da escludere le<br />

bottiglie troppo invecchiate, marcate<br />

dalla legnosità della botte, dal sapore<br />

tannico ed erbaceo: il sapore del<br />

tartufo ne uscirebbe irrimediabilmente<br />

compromesso. Ma anche i vini eccessivamente<br />

fruttati e spumantizzati, che<br />

godono oggi di tanta fortuna, suscitano<br />

non poche perplessità: cancellerebbero,<br />

infatti, quei sapori di fondo<br />

che sarebbe invece doveroso accarezzare<br />

e valorizzare. La scelta sembra<br />

restringersi ed orientare verso vini come<br />

lo champagne brut, con il sentore<br />

di lieviti che lo caratterizza, ma anche,<br />

per restare fra i vini domestici, si può<br />

pensare alla ‘schiava’ - garbata, giovanile,<br />

discreta - o al bardolino classico.<br />

Non vi sono certezze: bisogna provare<br />

e riprovare, con entusiasmo, vincendo<br />

la pulsione a rimuovere tutto ciò che<br />

riguarda l’olfatto (10) .<br />

Cenni bibliografici e note<br />

1. MOLIÈRE, Il Tartufo, in Commedie, trad.<br />

M. Bonfantini, Verona, Mondadori,<br />

1960, pp. 224, 226.<br />

2. D. M. STODDART, La scimmia profumata.<br />

Biologia e cultura dell’odore<br />

umano, trad. R. Tamburro, Roma, CIC,<br />

2000, pp. 16, 185, 232.<br />

3. Gusto e olfatto sono argomenti al<br />

centro di ricerche ancora pionieristiche.<br />

In Verona se ne occupano Maria Antonietta<br />

Bassetto e Paola Cecchini. Si<br />

veda, al proposito, l’intervista a Thomas<br />

Kummel (Gusto e olfatto, «Verona<br />

medica», 4 (2010), p. 16).<br />

4. Il rapporto fra odori ed organi sessuali<br />

è stato approfondito nel topo ma<br />

nell’uomo, con l’avvento della stazione<br />

eretta, l’interesse per gli odori emanati<br />

dagli organi sessuali sembra essere<br />

più complesso, rispetto a quanto si<br />

verifica in altri mammiferi, con uno<br />

spostamento dell’interesse verso l’alto:<br />

dalla zona genitale a quella ascellare.<br />

Molti profumi, particolarmente apprezzati,<br />

evocano peraltro sia l’odore della<br />

pelle che gli odori che circondano la<br />

sfera genitale. L’incenso, da secoli<br />

apprezzato in tanti rituali, ha odori simili<br />

a quelli della pelle del corpo umano.<br />

Lo zibetto, impiegato in profumeria,<br />

viene estratto grattando le sacche anali<br />

dell’animale omonimo. Ed anche il<br />

muschio, altrettanto apprezzato dai<br />

profumieri, è una sostanza prodotta<br />

nella borsa prepuziale, collocata di<br />

fronte al pene, del cervo himalayano.<br />

5. Si tratta di una pratica pedagogica piuttosto<br />

disturbante, relativamente diffusa<br />

nei ristoranti di lusso che aspirano a<br />

qualche segnalazione nei comuni cataloghi<br />

che corrono fra le mani di tanti<br />

viaggiatori, troppo fiduciosi nell’imparzialità<br />

di giudizio di questi repertori.<br />

6. A. ESCOFFIER, Guida alla grande<br />

cucina, trad. it., Roma, Muzzio, 2001,<br />

pp. 946-947.<br />

7. In un anno di buona produzione come<br />

il 2010, per quanto il prezzo del tartufo<br />

d’Alba sia crollato fino a 200 euro<br />

all’etto, si deve riconoscere che la<br />

proposta di Escoffier non è a portata di<br />

mano (C. PANNELLA, Sua maestà il<br />

tartufo d’Alba, «Libero», 14 novembre<br />

2010).<br />

8. M. A. CARÊME, L’arte della cucina francese<br />

nel XIX secolo. Trattato elementare<br />

e pratico, trad. A. Pezzani, Fidenza<br />

(Pi), Mattioli, 2007, p. 357.<br />

9. V. VEZZOLA, Tartufi bresciani, Brescia,<br />

Massetti Rodella Editori, 2007, pp. 130-<br />

131.<br />

10. Nota Annick Le Guérer come tutto ciò<br />

che inerisce all’olfatto, compromesso<br />

con l’appetito e con la sessualità, sia<br />

destinato ad essere rimosso “perché<br />

l’atto del fiutare assimila l’uomo alla<br />

bestia” ( A. LE GUERER, I poteri dell’odore,<br />

trad. Ch. Bongiovanni, Torino,<br />

Bollati Boringhieri, 2004, p. 267).<br />

VERONA MEDICA


JESSIE MERITON WHITE MARIO:<br />

medico “mancato” e valente garibaldina<br />

Il fascino che si coglie nell’esaminare<br />

la figura di Jessie Meriton White Mario<br />

promana dalla sua vita generosa e<br />

coraggiosa al servizio della causa<br />

dell’indipendenza italiana.<br />

Discendente da una famiglia di armatori<br />

inglesi di Portsmouth, dove nacque<br />

nel 1832, fu una personalità complessa<br />

che fin da giovane si mostrò insofferente<br />

ai dettami rigidamente puritani<br />

del padre lasciando spazio ad uno<br />

spirito ribelle, impetuoso e passionale.<br />

Miss Hurricane (Signorina Uragano),<br />

come la definì Mazzini di cui abbracciò<br />

l’ideologia democratica, ha offerto un<br />

contributo ardimentoso ma poco conosciuto<br />

al nostro Risorgimento.<br />

Entrata in contatto con i circoli inglesi<br />

che sostenevano le idee di Mazzini per<br />

l’indipendenza italiana, fu incaricata<br />

dallo stesso Mazzini di organizzare<br />

campagne di raccolta fondi, di tenere<br />

conferenze in Gran Bretagna e negli<br />

Stati Uniti in favore dell’unità d’Italia e<br />

di contribuire alla rubrica intitolata Italy<br />

for Italians sul quotidiano inglese “Daily<br />

News” allo scopo di fare conoscere e<br />

sostenere le idee dei patrioti italiani.<br />

L’incontro con Garibaldi a Nizza nel<br />

settembre 1854, avvenuto grazie all’amicizia<br />

che aveva stretto in Inghilterra<br />

con la nobildonna Emma Roberts all’epoca<br />

“amica intima” dell’Eroe, rappresentò<br />

per la giovane inglese la svolta<br />

della vita tanto che decise di dedicarsi<br />

totalmente alla causa italiana. Miss<br />

White così scrisse sul suo libro The<br />

Birth of Modern Italy (La nascita dell’Italia<br />

moderna) dell’incontro con l’Eroe<br />

dei due Mondi da lei definito”un<br />

semplice cortese gentiluomo, di poche<br />

parole. […] Sicuro di essere chiamato<br />

a combattere contro gli austriaci e a<br />

guidare il popolo italiano alla rivoluzione,<br />

Garibaldi aveva ottenuto da me<br />

la promessa di diventare l’assistenteinfermiera<br />

dei suoi feriti e perciò, per<br />

prepararmi a questo compito, decisi<br />

di assicurarmi la migliore istruzione<br />

medica possibile”.<br />

Nonostante l’appoggio di medici eminenti,<br />

Miss White non riuscì a mettere<br />

in atto la promessa. Presentò infatti una<br />

STORIA DELLA MEDICINA<br />

richiesta formale di ammissione a<br />

quattordici ospedali di Londra per<br />

poter iniziare la pratica ospedaliera<br />

prima di iscriversi alla facoltà di Medicina,<br />

ma ricevette da tutti il rifiuto.<br />

Confortata dalla speranza che l’Università<br />

di Londra, la comunità medicoscientifica<br />

di chiara impronta liberale,<br />

l’avrebbe ammessa come candidata<br />

all’esame di immatricolazione, inoltrò<br />

domanda al Royal College of Medicine<br />

chiedendo l’ammissione “in quanto mi<br />

sto preparando per il mio futuro lavoro<br />

medico-assistenziale in Italia”; incassò<br />

un ulteriore rifiuto motivato “dalla indecenza<br />

della richiesta perché una donna<br />

non può studiare medicina”.<br />

Miss White non si scoraggiò e decise<br />

di portare il suo sostegno alla causa<br />

italiana per altre vie; nel 1857 si fece<br />

inviare dal “Daily News” a Genova<br />

come corrispondente di guerra; nella<br />

città ligure incontrò Mazzini che, ospitato<br />

segretamente dall’amico Alberto<br />

Mario, un giovane di Lendinara (Rovigo),<br />

idealista e sostenitore delle idee<br />

Jessi White sposa di Alberto Mario<br />

di Mazzini e di Cattaneo, stava preparando<br />

la spedizione di Carlo Pisacane.<br />

Come noto, l’impresa fallì miseramente<br />

e tutti i cospiratori vennero arrestati<br />

dalla polizia sabauda; anche Miss<br />

White venne arrestata il 4 luglio 1857<br />

assieme ad Alberto Mario; i due patirono<br />

quattro mesi di carcere duro, ma<br />

quando vennero rilasciati decisero di<br />

riprendere la loro azione a favore dei<br />

patrioti italiani unendo le loro forze e<br />

unendosi in matrimonio.<br />

Il 10 giugno 1860 la nave “Washington”,<br />

acquistata con una massiccia<br />

azione di fund raising dei novelli sposi<br />

presso i Circoli Italiani in Inghilterra,<br />

salpava da Genova diretta a Palermo<br />

colma di volontari; durante la traversata<br />

Mrs White Mario progettò un servizio<br />

di ambulanze e di assistenza ai<br />

feriti e, una volta sbarcata a Palermo,<br />

aprì il primo ospedale da campo con<br />

i dottori Ripari e Stradivari. Con il marito<br />

seguì poi Garibaldi nell’impresa<br />

siciliana e nella marcia verso Napoli<br />

dove, nonostante le difficoltà, riuscì a<br />

impiantare e organizzare i due ospedali<br />

di Caserta e di Santa Maria Capua<br />

Vetere. Nei cruenti scontri sul Volturno,<br />

Mrs White Mario diede prova di<br />

grande coraggio uscendo con l’ambulanza<br />

sotto il fuoco incrociato per ben<br />

quattordici volte per raccogliere i feriti<br />

e i caduti sul campo di battaglia e<br />

lavorando per intere giornate a fianco<br />

dei medici per dare assistenza e aiuto.<br />

Divenne così sempre più popolare tra<br />

le truppe sia per la sua resistenza<br />

fisica che per il suo ottimismo e ben<br />

presto i garibaldini finirono per identificare<br />

“Jessie” (così era comunemente<br />

chiamata) con la “Bella Gigugin”, la<br />

protagonista della più nota canzone<br />

garibaldina.<br />

La dedizione alla causa garibaldina la<br />

spinse a seguire Garibaldi nell’impresa<br />

romana; nulla la fermò e quando seppe<br />

che Garibaldi era stato ferito in<br />

Aspromonte lo raggiunse con il dottor<br />

Nelaton, che con la sonda cercaproiettili<br />

da lui inventata, riuscì ad individuare<br />

la posizione del proiettile facilitando<br />

al dottor Zanetti la rimozione<br />

VERONA MEDICA 35


dopo 25 tentativi chirurgici di estrazione<br />

della pallottola andati a vuoto.<br />

L’interesse di Mrs. White Mario per le<br />

cure ai feriti diede luogo ad una serie<br />

di articoli che scrisse per “Fraser’s<br />

Magazine” col titolo Experience of Ambulance<br />

(Esperienza di ambulanza);<br />

da questi contributi appare evidente<br />

quella profonda sympathy (empatia)<br />

per le sofferenze umane che contraddistinse<br />

il suo impegno umanitario; la<br />

sua “esperienza di ambulanza” fu in<br />

effetti particolare perché non limitata,<br />

come nel caso di Florence Nightingale,<br />

all’assistenza dei feriti in ospedale, ma<br />

si estendeva al campo di battaglia, al<br />

recupero dei feriti, al loro trasporto,<br />

all’uso della barella più adatta, alla<br />

ricerca del riparo, alle prime medicazioni<br />

o operazioni d’urgenza; inoltre la<br />

sua “esperienza di ambulanza” la<br />

portò a parlare del coraggio, della<br />

forza d’animo e dell’abnegazione dei<br />

medici ed infermieri che aveva visto<br />

operare sul campo alla Convenzione<br />

Internazionale della pace a Ginevra<br />

nel settembre 1867 cui partecipò con<br />

Garibaldi, Quinet, Leroux e Bakunin.<br />

Esperta nella raccolta di finanziamenti,<br />

la White Mario ricordava che questa<br />

istituzione umanitaria non godeva di<br />

finanziamenti pubblici ma dipendeva<br />

dalle elargizioni dei privati. Erano<br />

36<br />

STORIA DELLA MEDICINA<br />

necessarie barelle, piccole ambulanze,<br />

muli, cavalli, chirurghi, dottori,<br />

infermieri, cibo portabile ed estratti per<br />

brodo Liebig, ripeteva e scriveva ripetutamente.<br />

Questi dadi Liebig ricorrono<br />

spesso nei suoi discorsi e nei suoi<br />

scritti: come donna la White Mario non<br />

faceva solo la corrispondente di<br />

guerra, l’infermiera, il medico, la traduttrice,<br />

ma spesso anche la vivandiera,<br />

la cuoca e il brodo ai feriti era per lei<br />

una delle prime cure.<br />

Quando l’Italia raggiunse l’Unità i<br />

coniugi Mario si ritirarono a Lendinara<br />

ma la combattiva Jessie trovò nuovi<br />

motivi per lottare nonostante la paralisi<br />

di tre dita che la colpì alla mano<br />

destra. Sfruttando le sue conoscenze<br />

sanitarie si dedicò allo studio della<br />

pellagra che era molto diffusa nel rodigino;<br />

si occupò delle gravi condizioni<br />

socio-economiche del popolo napoletano<br />

che descrisse nel volume “La<br />

miseria in Napoli” edito nel 1877 e<br />

dello sfruttamento del lavoro minorile<br />

dei carusi siciliani che denunciò nel<br />

libro “Le miniere di zolfo in Sicilia” del<br />

1894. Non tralasciò la sua passione<br />

per il giornalismo che l’aveva portata<br />

ad essere la prima donna giornalista<br />

britannica; pubblicò circa 140 articoli<br />

in 40 anni per la testata inglese “Daily<br />

News” e per il quotidiano americano<br />

PAGINE ROSA<br />

CI SERVE IL VOSTRO PARERE<br />

“The Nation” oltre che per “La Nuova<br />

Antologia” di Firenze. Nel 1882 portò<br />

a termine “La vita di Giuseppe Garibaldi”<br />

che divenne un best seller a<br />

seguito della morte dell’Eroe. Rimasta<br />

vedova l’anno successivo, si dedicò<br />

con l’aiuto di Giosuè Carducci a<br />

completare le opere del marito riunendole<br />

nei volumi di Scritti letterari e<br />

Scritti politici.<br />

Nel 1897, l’ormai sessantacinquenne<br />

Mrs. White Mario decise di lasciare<br />

tutte le sostanze alla Società di Mutuo<br />

Soccorso di Lendinara, di cui il marito<br />

era stato uno dei fondatori, e di ritirarsi<br />

a Firenze dove ottenne la cattedra di<br />

Letteratura Inglese. E a Firenze morì il<br />

5 marzo 1906. La coraggiosa garibaldina<br />

aveva espresso il desiderio di<br />

essere sepolta a Lendinara accanto al<br />

suo amato Alberto.<br />

Carducci così parlò della sua amica:<br />

“ La democrazia conta un solo scrittore<br />

sociale: ed è un inglese, ed è una<br />

donna: la signora Jessy Mario, che<br />

non manca mai dove ci sia da patire<br />

o da osare per una nobile causa”.<br />

Ma forse il miglior ricordo di questa<br />

donna d’azione è racchiuso nei versi<br />

della “Bella Gigugin”: Daghela avanti<br />

un passo, delizia del mio cuore.<br />

MARGHERITA FERRARI<br />

La necessità di apportare modifiche in ambito contrattuale e legislativo in materia di organizzazione lavorativa e problematiche connesse con<br />

l'assistenza familiare, la gravidanza e il puerperio,ha indotto l'Osservatorio della FNOMCeO sulla femminilizzazione della professione medica ad<br />

organizzare numerosi incontri con le rappresentanze sindacali. La femminilizzazione della medicina avrà in futuro un peso diverso in generazioni<br />

diverse. L'osservatorio ha recepito la necessità di verificare se le problematiche delle giovani colleghe coincidono con i criteri che muovono i membri<br />

dell'osservatorio stesso. Da qui la proposta di una indagine conoscitiva quantitativa e soprattutto qualitativa sulla vita delle donne medico.<br />

Ogni ordine provinciale sta istituendo un link specifico con lo spazio DIMENSIONE DONNA che arricchirà l'Osservatorio di spunti di informazione.<br />

Un primo passo è stato presentare un documento all'Agenzia delle Entrate -Uffici Studi di Settore per tener conto che assenze lavorative per gravidanza<br />

e puerperio possano essere indicative di mancata CONGRUITÀ DI RICAVI E COMPENSI<br />

L'Osservatorio collabora inoltre con analoghe realtà europee.<br />

La commissione delle Pari Opportunità della provincia veronese sollecita le colleghe a visitare<br />

il link ordinistico www.omceovr.it – PAGINA DELLA DONNA MEDICO<br />

e con suggerimenti, osservazioni e testimonianze promuovere in sede nazionale modifiche legislative per una qualità di vita più consona e gratificante<br />

sia in ambito professionale che familiare.<br />

VERONA MEDICA


In relazione all’articolo apparso il 6-6-<br />

2011 su Panorama Medico, dal titolo<br />

“Dal 2013 i medici dovranno denunciare<br />

al ministero dei Trasporti le<br />

patologie incompatibili con l’idoneità<br />

alla guida”, la Fnomceo desidera<br />

portare a vostra conoscenza la<br />

seguente rettifica.<br />

Non corrisponde al vero - come invece<br />

da voi affermato - che “tutti i<br />

camici bianchi dovranno segnalare<br />

al ministero delle Infrastrutture e<br />

dei Trasporti patologie incompatibili<br />

con l’idoneità alla guida dei loro<br />

pazienti”.<br />

Nell’emanare il Decreto legislativo<br />

18 aprile 2011, n. 59, recante “Attuazione<br />

delle direttive 2006/126/CE e<br />

2009/113/CE, concernenti la patente<br />

di guida”, il Governo ha infatti accolto<br />

le istanze della Fnomceo volte a<br />

prevedere l’esclusione dei medici<br />

FN<strong>OMCEO</strong><br />

Patenti di guida e segnalazione<br />

al Ministero dei Trasporti<br />

Servo di Dio<br />

Dott. Alessandro Nottegar<br />

1943-1986<br />

di famiglia dall’obbligo di comunicare<br />

al Dipartimento per i trasporti<br />

eventuali patologie che compromettano<br />

l’idoneità di guida (diabete,<br />

ecc.).<br />

Tale obbligo si applica, perciò, solo<br />

ad alcune categorie particolari di<br />

medici: il medico monocratico (quello<br />

che redige il certificato per il rilascio<br />

e il rinnovo della patente, ad esempio)<br />

e i medici delle Commissioni provinciali<br />

per le patenti di guida, oltre che<br />

i responsabili delle unità operative di<br />

Anestesiologia e Rianimazione di<br />

Neurochirurgia per i casi di coma<br />

previsti dalla legge.<br />

In conclusione, dunque, la norma non<br />

vale per tutti i medici, ma solo per<br />

alcune, circoscritte categorie.<br />

I medici di famiglia potranno così<br />

salvaguardare il loro rapporto fiduciale<br />

con i pazienti.<br />

ASSOCIAZIONE MEDICI CATTOLICI ITALIANI<br />

PRESIDENZA REGIONALE DEL VENETO<br />

COMMISSIONE PATENTI<br />

A SAN BONIFACIO<br />

Da martedì 24 maggio 2011 sarà operativa<br />

presso l’Ospedale Fracastoro di San Bonifacio<br />

la nuova sede della Commissione<br />

Medica Locale Patenti per tutti gli utenti residenti<br />

nel territorio del Distretto n. 4, ad esclusione<br />

di quelle affetti da patologie per le<br />

quali è necessaria la presenza dell’ingegnere<br />

della Motorizzazione Civile o dello<br />

specialista del Dipartimento delle Dipendenze.<br />

Le sedute si svolgeranno il secondo,<br />

terzo e quarto martedì di ogni mese alle ore<br />

14 presso l’ambulatorio Piastra ecografica<br />

al secondo piano.<br />

INTITOLATA AD ALESSANDRO NOTTEGAR<br />

LA SEZIONE VERONESE DEI MEDICI CATTOLICI<br />

Il 25 settembre 2011 i medici cattolici italiani intitoleranno la Sezione di Verona della loro<br />

Associazione, al collega dott. Alessandro Nottegar, Servo di Dio sulla strada della Santità.<br />

Il dott. Alessandro Nottegar è stato esempio di sposo, di padre, di medico impegnato a servire dio<br />

in tutti i campi della vita, ma soprattutto nei poveri e negli ammalati.<br />

Nel 1986 ha fondato la comunità regina pacis che opera a beneficio dei bambini più poveri in<br />

Brasile e degli anziani in Bosnia Erzegovina.<br />

Il 6 giugno 2009 si è conclusa la fase diocesana della causa di Beatificazione e<br />

Canonizzazione.<br />

La cerimonia avrà luogo alle ore 9,15 presso il Centro mons. Carraro, Lungadige Attiraglio n. 45,<br />

ed inizierà con la S. Messa celebrata dal nostro Vescovo S.E. Mons. Giuseppe Zenti.<br />

Seguiranno testimonianze di coloro che lo hanno conosciuto.<br />

Il Presidente<br />

Renzo Tessari<br />

VERONA MEDICA 37


Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica<br />

Italiana n. 129 del 6 giugno<br />

2011 è stato pubblicato il decreto 18<br />

marzo 2011 recante “Determinazione<br />

dei criteri e delle modalità di diffusione<br />

dei defibrillatori automatici<br />

esterni di cui all’articolo 2, comma 46,<br />

della legge n. 191/2009”.<br />

Il Decreto è stato emanato dal Ministro<br />

della Salute di concerto con il<br />

Ministro dell’Economia e delle Finanze<br />

ai sensi dell’art. 2, comma 46,<br />

della legge 192/09 che dispone che<br />

“È autorizzata la spesa di 4 milioni di<br />

euro per l’anno 2010 e di 2 milioni di<br />

euro per ciascuno degli anni 2011 e<br />

2012 finalizzata alla diffusione di defibrillatori<br />

semiautomatici e automatici<br />

esterni”. Il decreto stabilisce i criteri<br />

e le modalità per dotare di defibrillatori<br />

luoghi, strutture e mezzi di<br />

trasporto, entro il limite di spesa previsto<br />

dal comma sopraccitato. Scopo<br />

del provvedimento è quindi quello di<br />

diffondere in modo capillare l’uso dei<br />

defibrillatori semiautomatici esterni<br />

sul territorio nazionale perché possano<br />

essere utilizzati anche dal<br />

personale non sanitario, opportunamente<br />

formato, nella convinzione che<br />

l’utilizzo di tale apparecchiatura<br />

FN<strong>OMCEO</strong><br />

Defibrillatori automatici esterni<br />

38<br />

possa prevenire o quantomeno<br />

ridurre il numero di morti per arresto<br />

cardiocircolatorio.<br />

L’art. 2, comma 1, del decreto dispone<br />

che le Regioni predispongono, nei<br />

limiti delle risorse previste dall’art. 2,<br />

comma 46 della legge 23 dicembre<br />

2009, n. 191, programmi per la diffusione<br />

dei defibrillatori semiautomatici<br />

esterni in base alle indicazioni contenute<br />

nel documento approvato con<br />

l’accordo Stato-Regioni del 27<br />

febbraio 2003 recante «Linee guida<br />

per il rilascio dell’autorizzazione<br />

all’utilizzo extraospedaliero dei defibrillatori<br />

semiautomatici», nonché agli<br />

ulteriori criteri e modalità indicati<br />

nell’allegato A al decreto.<br />

Con riferimento alla attività formativa<br />

l’allegato A al decreto prevede<br />

che le Regioni e le Province Autonome<br />

di Trento e Bolzano, anche<br />

avvalendosi delle proprie organizzazioni<br />

dell’emergenza territoriale 118,<br />

provvedono a disciplinare l’erogazione<br />

dei corsi di formazione e di<br />

addestramento in Supporto Vitale di<br />

Base - Defibrillazione (Basic Life<br />

Support - Defibrillation) per i soccorritori<br />

non medici e a definire i programmi<br />

di formazione, aggiorna-<br />

mento e verifica, le modalità di certificazione<br />

ed i criteri di accreditamento<br />

dei centri di formazione.<br />

In particolare si evidenzia che<br />

l’allegato A stabilisce che le Regioni<br />

e le Province Autonome di Trento e di<br />

Bolzano, al fine di rendere uniformi le<br />

modalità di erogazione ed il livello di<br />

formazione dei corsi, affidano la loro<br />

realizzazione alle centrali operative<br />

del sistema di emergenza 118 ed ai<br />

centri di formazione accreditati di<br />

altre strutture del Servizio Sanitario<br />

Regionale, delle Università, degli<br />

Ordini professionali sanitari, delle<br />

organizzazioni medico scientifiche di<br />

rilevanza nazionale, della Croce<br />

Rossa Italiana e delle Associazioni di<br />

volontariato nazionali e regionali<br />

operanti in ambito sanitario, degli Enti<br />

pubblici che hanno come fine istituzionale<br />

la sicurezza del cittadino,<br />

nonché di altri soggetti pubblici e<br />

privati operanti in ambito sanitario<br />

che dispongono di un’adeguata struttura<br />

di formazione.<br />

Al fine di consentirne un esame più<br />

approfondito è possibile scaricare<br />

copia del decreto indicato in oggetto<br />

al link gazzetta ufficiale del portale<br />

della fnomceo.<br />

Stiamo consegnando agli iscritti<br />

il libro celebrativo stampato in occasione<br />

del centenario della legge istitutiva degli Ordini<br />

(Medici-Farmacisti-Veterinari)<br />

Chi ne desidera una copia può rivolgersi<br />

alla Segreteria dell’Ordine.<br />

VERONA MEDICA


È competenza<br />

del medico<br />

Come riportato anche dai mass media,<br />

il Tribunale di roma, con sentenza n.<br />

3527 del 18 febbraio u.s. ha respinto<br />

la querela per diffamazione promossa<br />

dall’Ordine dei Biologi nei confronti di<br />

un noto medico che aveva affermato<br />

che la prescrizione di diete era di<br />

Patenti: il medico di famiglia<br />

non avrà obbligo di segnalazione<br />

Si ritiene opportuno segnalare che<br />

nella Gazzetta Ufficiale n. 99 del 30<br />

aprile 2011 è stato pubblicato il decreto<br />

legislativo 18 aprile 2011, n. 59<br />

recante “Attuazione delle direttive<br />

2006/126/CE e 2009/113/CE concernenti<br />

la patente di guida”.<br />

Dall’esame del provvedimento, approvato<br />

in via definitiva nella riunione del<br />

Consiglio dei Ministri del 7 aprile 2011,<br />

si rileva che il Governo ha accolto le<br />

INFO ENPAM<br />

istanze della FNOMCeO che era<br />

intervenuta presso le sedi istituzionali<br />

(All. n. 1), al fine di chiedere la modifica<br />

dell’art. 14 del decreto, così come<br />

approvato in esame preliminare dal<br />

Consiglio dei ministri nella riunione<br />

dell’11 gennaio 2011, nel senso di prevedere<br />

l’esclusione dei medici di fiducia<br />

di cui all’art. 119 del Codice<br />

della Strada dall’obbligo di comunicare<br />

al Dipartimento per i trasporti<br />

Le pratiche inerenti il servizio ENPAM agli iscritti saranno evase,<br />

previa prenotazione telefonica, nei seguenti giorni:<br />

MARTEDÌ:<br />

dalle ore 09.00 alle ore 13.00<br />

GIOVEDÌ:<br />

dalle ore 09.00 alle ore 13.00<br />

FN<strong>OMCEO</strong><br />

competenza solo dei medici. Nella<br />

sentenza di cui trattasi si afferma che<br />

“il biologo può solo suggerire o consigliare<br />

profili nutrizionali finalizzati al<br />

miglioramento dello stato di salute e<br />

mai, in nessun caso, può prescrivere<br />

una dieta come atto curativo, che<br />

rimane sempre un’attribuzione esclusiva<br />

del medico”.<br />

Con grande correttezza e senso di<br />

responsabilità l’Ordine di Roma aveva<br />

affiancato il suo iscritto nella vicenda<br />

di cui trattasi.<br />

Riteniamo necessario fare il punto<br />

della delicata questione su cui la federazione<br />

aveva chiesto chiarimenti al<br />

Ministero della Salute.<br />

A tal fine, ricordiamo che il Consiglio<br />

Superiore di Sanità, Sezione II, del 15<br />

dicembre 2009 ha chiaramente<br />

enucleato le varie competenze in<br />

materia di prescrizione di diete, stabilendo<br />

fra l’altro che, mentre il medico<br />

chirurgo può prescrivere diete a<br />

soggetti sani e a soggetti malati, il<br />

biologo può elaborare e determinare<br />

diete nei confronti sia di soggetti sani,<br />

sia di soggetti cui è stata diagnosticata<br />

una patologia, solo previo accertamento<br />

delle condizioni fisio-patologiche<br />

effettuate dal medico chirurgo.<br />

IL PRESIDENTE<br />

AMEDEO BIANCO<br />

eventuali patologie accertate che<br />

compromettano l’idoneità alla guida<br />

di soggetti già titolari di patente.<br />

Si esprime, pertanto la soddisfazione<br />

di questa Federazione per l’approvazione<br />

da parte del Governo delle<br />

modifiche richieste che sono volte a<br />

salvaguardare il rapporto di fiducia<br />

medico-paziente.<br />

IL PRESIDENTE<br />

AMEDEO BIANCO<br />

VERONA MEDICA 39


Insediati tutti gli organi statutari ONAOSI:<br />

Serafino Zucchelli è il nuovo Presidente<br />

della Fondazione<br />

L’Onaosi ha un nuovo Presidente,<br />

Serafino Zucchelli. Con l’insediamento<br />

di tutti gli organi statutari della Fondazione<br />

Onaosi trova compimento la<br />

riforma dell’Ente sancita dal nuovo<br />

Statuto con il voto diretto di tutti i contribuenti<br />

che hanno voluto partecipare<br />

nella determinazione dell’organo di<br />

indirizzo di cui fanno parte anche i<br />

rappresentanti delle Federazioni Nazionali<br />

degli ordini dei medici ed odontoiatri,<br />

dei farmacisti e dei veterinari.<br />

Senza soluzione di continuità la Fondazione<br />

può così proseguire nella sua<br />

funzione di assistenza.<br />

Dopo il passaggio di consegne tra il<br />

Presidente uscente Aristide Paci e il<br />

nuovo, espressione del nuovo Consiglio<br />

di Amministrazione eletto a larghissima<br />

maggioranza ha avuto inizio la<br />

nuova consigliatura.<br />

Zucchelli e il suo vice Aldo Grasselli<br />

come primo atto incontreranno le organizzazioni<br />

sindacali dei dipendenti<br />

della Fondazione.<br />

La necessità di potenziare l’attività<br />

dell’ente e mettere in evidenza l’immagine<br />

presso i contribuenti rappresenta<br />

l’obiettivo di questa consigliatura<br />

e a tal fine è stato fissato per mercoledi<br />

25 maggio il primo Consiglio di<br />

Amministrazione per impostare la<br />

realizzazione del programma di gestione.<br />

La Fondazione con il nuovo sistema di<br />

rappresentanza garantisce a tutte le<br />

componenti delle categorie che intendano<br />

fattivamente sostenere l’Onaosi,<br />

spazi di coinvolgimento nello spirito<br />

solidaristico unitario che deve caratterizzare<br />

l’attività della Fondazione.<br />

Il nuovo organigramma degli Organi<br />

statutari è il seguente:<br />

40<br />

ENPAM<br />

PRESIDENTE<br />

Serafino ZUCCHELLI<br />

VICE PRESIDENTE<br />

Aldo GRASSELLI<br />

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE:<br />

Vincenzo CARPINO<br />

Riccardo CASSI<br />

Antonio CASTORINA<br />

Giorgio CAVALLERO<br />

Mauro MAZZONI<br />

Vincenzo PAROLI<br />

Umberto ROSSA<br />

COMITATO DI INDIRIZZO:<br />

Daniela ANZUINI<br />

Anna BALDI<br />

Giuseppe BALICE<br />

Cristina BETTI<br />

Maria Beatrice BILO’<br />

Giovanni BRUNO<br />

Rocco CIAMPOLI<br />

Marco CHIARELLO<br />

Annapaola CALLEGARO<br />

Alfonso CIACCI<br />

Graziano CONTI<br />

Bruno CRISTIANO<br />

Isabella DE FELICI<br />

Zaccaria DI TARANTO<br />

Roberta DI TURI<br />

Giuseppe GARRAFFO<br />

Antonietta GUALTIERI<br />

Pietro LIGUORI<br />

Antonietta MARANO<br />

Patrizio MULAS<br />

Marina Giuliana ONORATO<br />

Aristide PACI<br />

Fortunato PARISI<br />

Gaetano PENOCCHIO<br />

Giuseppe RICCIARDI<br />

Michele Matteo RINALDI<br />

Maurizio SILVESTRI<br />

Ermanno SOLA<br />

Mauro UCCI<br />

(Componente da designare da parte<br />

della FNOMCeO – Commissione per<br />

gli iscritti all’Albo Odontoiatri)<br />

COLLEGIO SINDACALE<br />

Mario CARENA<br />

Massimo BISTOCCHI<br />

Massimo CORCIULO<br />

Daniela DE VINCENZO<br />

Oriana MALATESTA<br />

IL PRESIDENTE ONAOSI<br />

SERAFINO ZUCCHELLI<br />

INFORMIAMO I NOSTRI LETTORI<br />

CHE TRA LA RIVISTA VERONA MEDICA,<br />

ORGANO UFFICIALE DI STAMPA<br />

DELL’ORDINE DEI MEDICI E ODONTOIATRI<br />

DI VERONA,<br />

EL’OMONIMO SITO INTERNET<br />

WWW.VERONAMEDICA.IT<br />

NON VI È ALCUNA RELAZIONE,<br />

NE REDAZIONALE NE TANTOMENO<br />

ECONOMICA.<br />

LE INFORMAZIONI, GLI ANNUNCI,<br />

LE PUBBLICITA’ RIPORTATE<br />

SONO DEL TUTTO INDIPENDENTI.<br />

LA RIVISTA VERONA MEDICA<br />

NON HA UN SUO SITO INTERNET,<br />

ESSENDO INVECE OSPITATA<br />

NEL SITO DELL’ORDINE ALL’INDIRIZZO<br />

WWW.<strong>OMCEO</strong><strong>VR</strong>.IT<br />

VERONA MEDICA


L’Enpam chiude il 2010 con un utile<br />

di oltre un miliardo<br />

La Fondazione Enpam chiude l’anno<br />

2010 con un utile di 1,137 miliardi di<br />

euro e un patrimonio netto in crescita<br />

che si attesta sugli 11,443 miliardi di<br />

euro (nel 2009 era di 10,305 milioni). I<br />

dati sono contenuti nella proposta di<br />

bilancio consuntivo deliberata dal Consiglio<br />

di amministrazione della cassa<br />

di previdenza dei medici e dei dentisti<br />

italiani. Il documento verrà sottoposto<br />

all’approvazione del Consiglio nazionale<br />

dell’ente il 25 giugno 2011. È<br />

quanto rende noto l’Enpam in occasione<br />

di una conferenza stampa che si<br />

è svolta a Roma.<br />

PIÙ CONTRIBUTI CHE PENSIONI - Le<br />

entrate contributive (+5,36%) – cioè i<br />

contributi pagati dagli iscritti – sono<br />

aumentate più di quanto siano cresciute<br />

le spese per le prestazioni previdenziali<br />

(4,26%), ovvero le pensioni. Il<br />

patrimonio garantisce una riserva<br />

tecnica di 27,4 annualità, calcolate in<br />

base alla norma che ha privatizzato<br />

l’Enpam (l’obbligo è di 5 annualità).<br />

Questo parametro è in costante crescita<br />

da quando l’ente è diventato una<br />

Fondazione. La riforma per garantire<br />

l’applicazione degli ulteriori parametri<br />

di sostenibilità stabiliti dalla Finanziaria<br />

2007 è in fase di definizione in questi<br />

mesi.<br />

REDDITIVITÀ DEGLI INVESTIMENTI –<br />

La redditività delle attività finanziarie<br />

nel loro complesso è stata del 4,38%<br />

(4,09% netto). Nonostante le svalutazioni<br />

legate a titoli strutturati, le immobilizzazioni<br />

finanziarie e le attività finanziarie<br />

che non costituiscono immobilizzazioni<br />

(titoli, azioni, partecipazioni,<br />

altri investimenti) hanno prodotto una<br />

redditività lorda del 4,55% (2,67% al<br />

netto dei costi di gestione e delle<br />

imposte). Per quanto riguarda il settore<br />

del mattone si segnala che le partecipazioni<br />

in società e fondi immobiliari<br />

hanno prodotto una redditività lorda del<br />

4,89%, corrispondenti a un netto del<br />

4,38%. Questa percentuale è di molto<br />

superiore all’1,17% netto guadagnato<br />

sugli immobili direttamente di proprietà<br />

della Fondazione (la redditività lorda è<br />

ENPAM<br />

del 5,93% ma vanno sottratti costi di<br />

manutenzione, gestione e imposte<br />

molto elevati). Non a caso nell’ultimo<br />

anno l’Enpam ha aumentato gli investimenti<br />

in fondi immobiliari, più remunerativi,<br />

mentre ha gettato le basi per<br />

una progressiva dismissione degli<br />

edifici posseduti direttamente. La Fondazione<br />

ha anche riportato “in casa” la<br />

gestione di questi immobili (affidando<br />

il compito alla controllata Enpam Real<br />

Estate Srl) con lo scopo di ridurre i costi<br />

e migliorare i risultati.<br />

MIGLIORA LA SITUAZIONE LEGATA<br />

AI DERIVATI – Per una questione di<br />

trasparenza verso gli iscritti, pur non<br />

essendo obbligata dalla legge, la<br />

Fondazione nel 2008 ha accantonato<br />

400 milioni di euro in un “Fondo oscillazione<br />

valori mobiliari” per far in modo<br />

che la diminuzione di valore di alcuni<br />

titoli a rischio capitale o contrattuale<br />

(fra cui le obbligazioni legate a CDO)<br />

fosse chiaramente visibile in bilancio.<br />

Si noti, tuttavia, che ad oggi la Fondazione<br />

non ha subito alcuna “perdita”<br />

perché le eventuali perdite – se mai ci<br />

saranno – si materializzeranno solo<br />

quando quei titoli arriveranno a scadenza.<br />

Nel frattempo, grazie ad interventi<br />

di ristrutturazione e al buon andamento<br />

del mercato, la situazione è migliorata.<br />

Il riflesso di questo miglioramento<br />

è la riduzione del “Fondo oscillazione<br />

valori mobiliari”, passato dai<br />

400 milioni di euro del 2008 ai 329<br />

milioni di euro nel 2009 fino ai 296 milioni<br />

del 2010. Nel primo quadrimestre<br />

del 2011 c’è stata un’ulteriore ripresa<br />

di valore di circa 15 milioni di euro.<br />

IL CONFRONTO CON IL PASSATO -<br />

L’utile d’esercizio al 31/12/2010 è stato<br />

migliore (+231 milioni di euro) rispetto<br />

al bilancio di previsione. L’avanzo è<br />

stato invece inferiore rispetto a quello<br />

realizzato nel 2009 (1.312 miliardi). Le<br />

due annate non sono però confrontabili.<br />

Il 2009, infatti, ha risentito di entrate<br />

straordinarie importanti, dovute in gran<br />

parte al rinnovo del contratto nazionale<br />

dei medici di medicina generale e al<br />

conseguente pagamento – due anni fa<br />

– di consistenti arretrati relativi al periodo<br />

2006-2008. Il bilancio 2010,<br />

d’altro canto, registra anche il costo di<br />

84 milioni di euro per le ristrutturazioni<br />

di titoli mobiliari. Tuttavia questa spesa,<br />

come si è visto nel paragrafo precedente,<br />

sta producendo vantaggi anche<br />

nel 2011 (+ 15 milioni di euro di ripresa<br />

di valore) ed è destinato a produrne<br />

anche in futuro.<br />

QUEI 2 MILIARDI IN PIÙ CHE NON SI<br />

VEDONO – L’Enpam può contare su<br />

un ingente patrimonio. Tuttavia i conti<br />

della Fondazione sarebbero ancora<br />

migliori se potessero essere portate a<br />

bilancio anche le cosiddette “plusvalenze<br />

non iscrivibili”. Queste plusvalenze<br />

segnalerebbero che la Fondazione<br />

ha in realtà un portafoglio finanziario<br />

più ricco di 162 milioni di euro e<br />

possiede immobili che valgono 2<br />

miliardi di euro in più di quanto risulta<br />

dal bilancio.<br />

RACCOGLIAMO<br />

I CAMPIONI MEDICINALI<br />

Raccogliamo i campioni di medicinali e li inviamo<br />

in Libano in una missione cristiana che li<br />

distribuirà ai bisognosi.<br />

Se interessati chiamateci, passeremo a ritirarli<br />

Grazie<br />

AMAL KARAM<br />

cell. 3482312572<br />

Tel. 044228794<br />

VERONA MEDICA 41


Chiarire «natura, circostanze e legittimità<br />

dei complessi investimenti patrimoniali<br />

effettuati dalla Fondazione negli<br />

ultimi anni, a fronte dei quali è risultata<br />

apparentemente accertata, da parte di<br />

una società di consulenza internazionale<br />

all'uopo incaricata, un danno patrimoniale<br />

di oltre un miliardo di euro».<br />

È la necessità che ha spinto un membro<br />

del Cda di Enpam, la Fondazione<br />

che garantisce il trattamento previdenziale<br />

degli iscritti agli albi professionali<br />

di medici e odontoiatri, e i presidenti<br />

degli ordini dei medici di Bologna,<br />

Catania, Ferrara, Latina e Potenza<br />

(come consiglieri nazionali e in proprio)<br />

a presentare un esposto su alcuni<br />

aspetti della amministrazione della<br />

Fondazione.<br />

Il documento, spiega una nota congiunta,<br />

è stato presentato ai carabinieri di<br />

Bologna, ma è indirizzato alla Procura<br />

di Roma, alla Corte dei Conti e alla<br />

Commissione parlamentare di controllo<br />

sulle attività degli enti gestori di forme<br />

obbligatorie di previdenza e assistenza<br />

sociale.<br />

L'esposto mira a «stimolare il vaglio<br />

delle autorità competenti su eventuali<br />

aspetti di limpidezza non adamantina,<br />

a cominciare dai dati esposti in bilancio<br />

e/o resi noti da parte dei vertici di Enpam<br />

e verificare se, e in che termine e<br />

rispetto a quali soggetti, possa ravvisarsi<br />

una qualche attività illecita riverberantesi,<br />

di fatto, sul futuro pensionistico<br />

e previdenziale della classe<br />

medica nazionale».<br />

ENPAM<br />

Esposto su gestione Enpam,<br />

sospetto danno di oltre un miliardo<br />

OLIVETI: LA CURIOSA<br />

COINCIDENZA DELL'ESPOSTO<br />

SUL DANNO ENPAM<br />

«Roba vecchia, che risale al 2007 ed<br />

documentata nel bilancio 2008. Piuttosto<br />

c'è da chiedersi: perché questa<br />

storia salta fuori oggi quando la cosa è<br />

nota almeno dal dicembre scorso?».<br />

Chiedere lumi ad Alberto Oliveti, vicepresidente<br />

vicario dell'Enpam, sull'ultima<br />

querelle riguardante i conti dell'ente<br />

di previdenza significa rassegnarsi<br />

a un'intervista insolita, in cui a<br />

una domanda può anche seguire un'altra<br />

domanda. Sacrificio accettabile,<br />

visto il bailamme scatenato dall'esposto<br />

dei cinque presidenti di ordine più un<br />

consigliere del cda Enpam.<br />

Oliveti, l'esposto pubblicizzato mercoledì<br />

ipotizza un danno patrimoniale<br />

pari a un miliardo di euro.<br />

Dopo la delibera di aprile con cui la<br />

Corte dei conti ha vagliato il bilancio<br />

tecnico dell'Enpam, è la seconda<br />

mazzata alle certezze dei medici sulle<br />

loro pensioni...<br />

«Valgono le stesse considerazioni che<br />

feci dopo l'intervento dei magistrati<br />

contabili. Piuttosto, non posso fare a<br />

meno di sottolineare la strana coincidenza...»<br />

Quale?<br />

«L'esposto esce proprio in concomitanza<br />

con la visita di Mario Monti<br />

all'Enpam per presentare il nuovo modello<br />

di gestione degli investimenti<br />

dell'Ente, disegnato da lui e mirato a<br />

NO ALL’USO INGANNEVOLE DELL’IMMAGINE DEL MEDICO<br />

una governance in cui c'è la separazione<br />

tra vigilanti e vigilati, in cui si<br />

afferma la centralità del cda e l'importanza<br />

delle competenze. Viene il<br />

sospetto che forse a qualcuno possa<br />

dare fastidio».<br />

E quel miliardo?<br />

«Cose già recepite nel bilancio 2008,<br />

che la stessa Corte dei conti ha definito<br />

"confortante", cito testualmente. Non ho<br />

studiato l'esposto ma credo che il riferimento<br />

sia ad alcuni investimenti finanziari<br />

risalenti al 2007 che, a causa della<br />

crisi, comportarono perdite per 400<br />

milioni di euro. Questa è la cifra messa<br />

a bilancio 2008, nella consapevolezza<br />

che tali investimenti, a scadenza nel<br />

2018, avrebbero potuto nel tempo allargare<br />

la perdita fino a 800 milioni. La<br />

società di consulenza cui si sono rivolti<br />

gli autori dell'esposto arriva alla cifra di<br />

un miliardo mettendo in conto i mancati<br />

introiti che si sarebbero ottenuti con un<br />

investimento di altro genere. Ma così è<br />

come fare tredici al totocalcio il lunedì».<br />

Insomma i medici possono restare<br />

sereni?<br />

«I medici sappiano che stiamo lavorando<br />

per rafforzare la sostenibilità<br />

dell'ente e la scelta di affidarci a Monti<br />

per ridisegnarne la gestione patrimoniale<br />

va proprio in questa direzione.<br />

Quanto all'esposto, ben venga la trasparenza:<br />

abbiamo già affidato ai nostri<br />

legali l'incarico di studiare la risposta<br />

da dare nelle sedi più opportune».<br />

In merito ai messaggi radiofonici e sulla carta stampata, relativi a contratti di telefonia di una nota azienda del campo, la Federazione Nazionale<br />

degli Organi dei Medici Chirurghi e Odontoiatri dichiara:<br />

1) Di essere totalmente estranea all’uso dell’immagine del medico che in questa pubblicità viene fatto.<br />

2) Di avere elaborato un esposto al Garante del Mercato sulla liceità di tale comunicazione, che usa l’autorevolezza di una categoria professionale<br />

per validare la propria offerta commerciale.<br />

3) Di avere intrapreso una valutazione legale su eventuali profili di responsabilità civile nell’uso illegittimo dell’immagine del medico, che incide sul decoro<br />

e sull’indipendenza della stessa, alla cui tutela è preposto. con obbligo di legge (DLCPS n. 233/46), l’Ordine professionale.<br />

42<br />

VERONA MEDICA


A cura della Commissione Locale<br />

È con viva soddisfazione che annunciamo<br />

la recente costituzione della Sede<br />

Locale di Verona del Segretariato<br />

Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.).<br />

Il S.I.G.M. nasce dalla constatazione<br />

che i giovani medici rappresentano, per<br />

la comunità medica e per la società in<br />

generale, un enorme patrimonio di intelligenza,<br />

di esperienza, di risorse e di energia<br />

che non può essere sprecato.<br />

La nostra associazione vuole essere<br />

una comunità, un luogo in cui vengano<br />

condivise tutte quelle informazioni,<br />

esperienze e opinioni che possano<br />

permettere ai giovani medici di sperimentare<br />

quell’arricchimento culturale e<br />

quella maturazione personale dalle<br />

quali l’apprendimento professionale non<br />

può assolutamente prescindere.<br />

In tale ottica il S.I.G.M. offre gratuitamente<br />

ai propri iscritti servizi, in termini<br />

di formazione e di accesso alla ricerca<br />

scientifica, senza mancare di curare<br />

una corretta informazione e formazione<br />

sugli aspetti tecnico-legislativi e di intervenire<br />

attivamente e criticamente sulle<br />

Politiche sanitarie, professionali e previdenziali.<br />

Il S.I.G.M. ha prodotto il primo “Manuale<br />

del Giovane Medico”, nel quale<br />

sono reperibili le principali informazioni<br />

di riferimento per quanti si affacciano<br />

alla professione medica, e la rivista sul<br />

web “Capsula Eburnea”, che pubblica<br />

articoli scientifici originali su argomenti<br />

di medicina, biotecnologie mediche,<br />

scienze motorie e psicologia medica.<br />

Capsula Eburnea è una rivista scientifica,<br />

ma anche uno strumento di formazione<br />

per giovani ricercatori.<br />

Il S.I.G.M. ha altresì realizzato la Rivista<br />

“Giovani Medici - Periodico di informazione<br />

a carattere tecnico professionale<br />

per giovani medici e giovani<br />

professionisti della sanità” a distribuzione<br />

nazionale. Tutte le produzioni<br />

edite dal S.I.G.M. sono disponibili<br />

gratuitamente online sul portale di riferimento<br />

dell’associazione: www.giovanemedico.it.<br />

ASSOCIAZIONI<br />

La nuova esperienza S.I.G.M.<br />

di Verona<br />

Inoltre, i responsabili del S.I.G.M. curano<br />

la gestione della moderazione del<br />

Forum dei Giovani Medici, spazi tematici<br />

a libero accesso e luoghi di incontro<br />

virtuale per i giovani medici italiani.<br />

Il nostro Segretariato, infine, si fa portavoce<br />

verso il legislatore di una serie di<br />

richieste di grande interesse per i<br />

giovani medici, tra le quali spiccano:<br />

• l’istituzione ad opera della Conferenza<br />

Stato-Regioni, di concerto con<br />

il Ministero della Salute, di un Osservatorio<br />

Nazionale sulla Condizione<br />

Occupazionale dei Giovani Medici,<br />

e di omologhi Osservatori Regionali<br />

presso gli Assessorati Regionali della<br />

Sanità, con il compito di rilevare e<br />

analizzare quantitativamente e qualitativamente<br />

il fabbisogno di professionalità<br />

mediche, svolgere attività di<br />

monitoraggio sull’andamento occupazionale<br />

dei medici e proporre interventi<br />

ai Policy Makers;<br />

• l’evoluzione del contratto di formazione<br />

medico specialistica in<br />

contratto di formazione-lavoro in corrispondenza<br />

degli ultimi 2 anni del<br />

corso di specializzazione (ultimi 3 per<br />

le chirurgia che ha durata complessiva<br />

di 6 anni), con annessi diritti (su<br />

tutti l’integrazione previdenziale) e<br />

doveri;<br />

• la contrattualizzazione dei medici<br />

in formazione specifica di medicina<br />

generale;<br />

• l’adozione di provvedimenti utili a<br />

gettare le basi per costruire prima<br />

dei 70 anni il massimo pensionistico,<br />

attraverso agevolazioni dei<br />

riscatti e/o delle totalizzazioni degli<br />

anni in formazione.<br />

Proprio per poter costruire al meglio<br />

proposte volte a migliorare lo stato<br />

occupazionale delle nuove generazioni,<br />

il S.I.G.M. ha recentemente elaborato<br />

un questionario per indagare le<br />

condizioni e le aspirazioni professionali<br />

dei giovani medici. Il questionario<br />

sarà disponibile e compilabile in<br />

forma anonima sul portale dell’associazione<br />

fino all’8 luglio 2011.<br />

Per quanto riguarda l’attività della Sede<br />

Locale di Verona, le prime iniziative in<br />

programma sono alcuni incontri su tematiche<br />

di interesse per i giovani colleghi<br />

che si sono appena affacciati alla<br />

professione, quali la responsabilità professionale<br />

e il futuro previdenziale.<br />

Chiunque voglia contribuire, con le proprie<br />

idee e proposte, alla nostra crescita,<br />

o semplicemente essere sempre<br />

aggiornato sulle nostre iniziative, non<br />

esiti a contattarci (verona@giovanemedico.it).<br />

Il nostro cammino è appena<br />

all’inizio.<br />

RICORDATE...!<br />

È fatto obbligo a tutti gli Iscritti:<br />

a) denunciare all’Ordine ogni esercizio abusivo<br />

della Professione Medica ed ogni fatto che leda<br />

il prestigio professionale;<br />

b) informare la Segreteria di ogni eventuale cambiamento<br />

di qualifica, di residenza e del conseguimento<br />

di specialità o docenze, esibendo il<br />

relativo attestato in competente bollo.<br />

Prestanomismo<br />

Si riporta per ulteriori reminescenza, l’Art. 8 della<br />

legge n. 1792, che così recita:<br />

1) Gli esercenti le professioni sanitarie che prestano<br />

comunque il proprio nome, ovvero la propria<br />

attività, allo scopo di permettere o di agevolare<br />

l’esercizio abusivo delle professioni medesime<br />

sono puniti con l’interdizione della professione<br />

per un periodo non inferiore ad un anno;<br />

2) Gli Ordini e i Collegi Professionali, ove costituiti,<br />

hanno facoltà di promuovere ispezioni, presso gli<br />

studi professionali, al fine di vigilare sul rispetto<br />

dei doveri inerenti alle rispettive professioni.<br />

VERONA MEDICA 43


✂<br />

SONO INTERESSATO A DARE LA MIA DISPONIBILITÀ PER SOSTITUIRE I COLLEGHI DI<br />

(BARRARE)<br />

SINDACATI MEDICI<br />

Nuove cariche<br />

del Consiglio Regionale<br />

Dopo le dimissioni presentate collettivamente,<br />

durante il Consiglio Regionale<br />

tenutosi martedì 17 maggio 2011<br />

presso la sede FIMMG di Padova si<br />

è proceduto all'elezione del nuovo<br />

Esecutivo così composto:<br />

Segretario Regionale Generale:<br />

Dott. Silvio Regis (Vicenza)<br />

Vicesegretario Regionale:<br />

Dott. Stefano Rigo (Venezia)<br />

Vicesegretario Regionale:<br />

Dott. Domenico Crisarà (Padova)<br />

Segretario Amministrativo:<br />

Dott. Francesco Noce (Rovigo)<br />

Segretario Organizzativo:<br />

Dott. Guglielmo Frapporti (Verona)<br />

TRIBUNALE DI TORINO<br />

UFFICIO STAMPA<br />

FIMMG VENETO<br />

Al Nuovo Esecutivo Regionale FIMMG<br />

vanno gli auguri di Buon Lavoro da<br />

parte di tutto il Comitato di Redazione<br />

di Verona Medica.<br />

GRATUITA LA DIFFUSIONE DI MUSICA NEGLI STUDI MEDICI<br />

MEDICINA GENERALE PEDIATRIA<br />

REGISTRO ITALIANO<br />

DEI MEDICI<br />

È giunta notizia che il Registro Italiano dei<br />

Medici, così come già aveva fatto in passato,<br />

sta inviando nuovamente ai professionisti italiani<br />

una richiesta di <strong>aggiornamento</strong> dati concernente,<br />

in realtà, una iniziativa di carattere pubblicitario<br />

e commerciale da cui discendono sostanziosi<br />

oneri economici a carico dei sottoscrittori.<br />

Poiché in passato molti medici, credendo di<br />

trovarsi di fronte ad una iniziativa ordinistica,<br />

avevano imprudentemente sottoscritto la modulistica<br />

inviata dal Registro stesso, trovandosi di<br />

fronte a successive richieste onerose di pagamento,<br />

invitiamo tutti gli Ordini a dare tempestiva<br />

informazione ai propri iscritti.<br />

COGNOME ...............................................................................................................................................................................................................................................................<br />

NOME..............................................................................................................................................................................................................................................................................<br />

VIA ............................................................................................................................................................................................................................................ N. .................................<br />

CAP............................................. CITTÀ ...................................................................................................................................................................................................................<br />

TELEFONO ....................................... / ................................................................... ...................................... / ........................................................................<br />

Possesso del Diploma di Formazione Specifica in Medicina Generale SI NO<br />

Il Presidente<br />

Amedeo Bianco<br />

La riproduzione musicale in uno studio medico – medico-dentistico nel caso specificato – non può ritenersi effettuata a scopo di lucro, neppure<br />

indirettamente. Il medico dentista, ha osservato il Tribunale di Torino, ascolta la musica mentre lavora soltanto per diletto mentre il paziente è<br />

indifferente al fatto che nello studio venga trasmessa della musica, né è indotto a scegliere un dentista piuttosto che un altro in base al fatto che nello<br />

studio si ascolti della musica. Consegue che il medico non è tenuto al versamento di compensi in favore del produttore di fonogrammi, nonché gli<br />

artisti interpreti e gli artisti esecutori che abbiano compiuto l’interpretazione o l’esecuzione fissata o riprodotta nei fonogrammi. (Avv. Ennio Grassini)<br />

44<br />

VERONA MEDICA


STUDENTI AL FRONTE<br />

Esperienza della Scuola Medica<br />

da Campo di S. Giorgio di Nogaro<br />

L’Università Castrense, a cura di<br />

D. Baldo, M. Galasso e D. Vianello<br />

Libreria Editrice Goriziana – www.leg.it<br />

Tra maggio e settembre del 1915, a causa<br />

delle inutili ‘spallate’ di Cadorna (le quattro<br />

battaglie dell’Isonzo), quasi la metà delle<br />

divisioni italiane venne messa fuori combattimento.<br />

La Sanità militare e la Croce Rossa<br />

furono travolte, mancava a tutti i livelli il<br />

personale sanitario, le strutture e le risorse.<br />

Gli studenti di medicina – in gran parte sotto<br />

le armi – dovettero accelerare i tempi e<br />

diventare ufficiali medici.<br />

Per rispondere a questa drammatica emergenza<br />

sanitaria al fronte, come anche nel<br />

resto d’Italia, il 9 gennaio 1916 il Governo<br />

Italiano deliberò l’istituzione di una “Scuola<br />

medica da campo” presso il Centro Ospedaliero<br />

della III armata, che era stato allestito<br />

a San Giorgio di Nogaro, in zona di<br />

guerra.<br />

Qui si svolsero corsi accelerati di Medicina<br />

e Chirurgia per oltre mille studenti aspiranti<br />

medici del 5° e del 6° anno, sottratti temporaneamente<br />

al fronte, per il proseguimento<br />

degli studi ed il conseguimento della laurea.<br />

Durante le battaglie autunnali del 1915, a<br />

San Giorgio di Nogaro, erano presenti ben<br />

otto ospedali militari, della CRI e dell’esercito,<br />

essendo il luogo trasformato, per la sua<br />

stessa posizione geografica, in un grosso<br />

centro militare con depositi, autoparco, alloggi,<br />

sedi di uffici per comandi, compagnie<br />

presidiarie e truppe di ogni genere.<br />

Ma far funzionare al fronte questi corsi di<br />

Medicina non fu cosa facile, non si volevano<br />

o potevano toccare le prerogative delle<br />

Regie Università, gli interessi corporativi e<br />

le lobby legate al mondo accademico.<br />

Nonostante le dure resistenze parlamentari,<br />

i cui lavori malgrado l’emergenza bellica,<br />

furono sospesi a causa delle festività natalizie<br />

e ripresero solamente … nel marzo del<br />

1916 (sic!), ai primi di gennaio 1916 il<br />

Comando Supremo su pressione del Generale<br />

Cadorna, di propria iniziativa, istituì la<br />

LIBRI RICEVUTI<br />

Studenti al Fronte.<br />

L’Università Castrense<br />

nella prima guerra mondiale<br />

“Scuola medica da campo” a San Giorgio<br />

di Nogaro, posto in posizione centrale<br />

rispetto alle immediate retrovie carsiche e le<br />

grandi arterie di comunicazione della bassa<br />

friulana, tra Latisana e Cervignano del Friuli.<br />

Per partecipare a questa – come allora<br />

venne chiamata - ’’Università Castrense’, si<br />

nominarono Aspiranti Ufficiali medici gli<br />

studenti che avessero compiuto il 4° anno<br />

di medicina, per poter coadiuvare gli Ufficiali<br />

medici ed eventualmente sostituirli nei<br />

battaglioni.<br />

A presiedere questa ‘Facoltà di Medicina al<br />

fronte’ fu chiamato il tenente colonnello<br />

Giuseppe Tusini (nato nel 1866 a Sarzana),<br />

che l’aveva pensata e di cui era stato il<br />

motore propositivo presso le alte sfere militari.<br />

In poche settimane il genio militare della<br />

III Armata, approntò i numerosi locali per<br />

ospitare gli studenti e le aule destinate alle<br />

lezioni.<br />

Gli insegnanti dei corsi furono scelti fra i<br />

professori ordinari di Università e liberi<br />

docenti che prestavano servizio militare<br />

come ufficiali medici, coadiuvati nel loro insegnamento<br />

da medici che avevano rivestito<br />

o ancora rivestivano la carica di aiuto o assistente<br />

presso le Università del Regno.<br />

Provenienti dalle diverse università italiane,<br />

366 furono gli studenti iscritti al primo corso<br />

(febbraio – maggio 1916) i quali, una volta<br />

terminate le lezioni, poterono dare gli esami<br />

presso le loro sedi di provenienza. Alle 16<br />

materie di insegnamento, contemplate per<br />

gli ultimi due anni del normale corso di Medicina,<br />

si aggiunsero come corsi complementari<br />

la ‘Traumatologia di guerra’, la<br />

’Protesi degli arti’ e la ‘Logistica sanitaria e<br />

organizzazione medica militare’.<br />

Durante questo primo periodo di studi, i corsi<br />

si svolsero regolarmente fino al 24 maggio<br />

quando furono sospesi perché il comando<br />

Supremo si aspettava una massiccia offensiva<br />

austriaca (denominata “Strafexpedition”).<br />

Nell’autunno del 1916 si riprese, specie in<br />

sede parlamentare, a parlare dell’Università<br />

Castrense di Medicina, in vista del probabile<br />

avvio del secondo corso di Medicina a<br />

San Giorgio di Nogaro. Il magnifico Rettore<br />

di Padova (Prof. F. Lori) e il Preside della<br />

Facoltà di Medicina della stessa sede (Prof.<br />

L. Lucatello), perorarono con successo con<br />

le autorità ministeriali e militari, l’opportunità<br />

di iscrivere d’ufficio alla sede di Padova tutti<br />

gli studenti presenti in zona di guerra, così<br />

da uniformare ed ufficializzare gli insegnamenti<br />

e le valutazioni.<br />

In tal modo i Corsi di Medicina dell’Università<br />

Castrense vennero organizzati come<br />

una sezione della Facoltà Medica dell’Università<br />

di Padova, temporaneamente ubicata<br />

presso la Scuola Medica da campo al fronte,<br />

quindi con il titolo ed il grado proprio di un<br />

Istituto Universitario. Per questo secondo<br />

anno (novembre 1916 – aprile 1917) giunsero<br />

832 studenti, 2/3 dei quali iscritti al 6°<br />

anno di corso.<br />

Con lo sfondamento di Caporetto il fronte<br />

arretrò, il paese di San Giorgio d/N si<br />

spopolò in attesa della definitiva e vittoriosa<br />

avanzata dell’esercito italiano.<br />

Poco o nulla rimane della memoria dell’Università<br />

Castrense. Ma il meritorio impegno<br />

del’Amministrazione comunale di San<br />

Giorgio d/N ha dato alle stampe un corposo<br />

e ben documentato volume che comprende,<br />

oltre a numerose testimonianze del tempo<br />

e documenti della Scuola Medica, anche<br />

l’elenco di tutti gli studenti che frequentarono<br />

i due corsi di medicina, e quello di tutti<br />

i professori e docenti impiegati negli insegnamenti.<br />

Qualche medico anziano potrà<br />

forse riconoscere nomi di medici illustri o<br />

noti: io personalmente ho potuto riscontrare<br />

la presenza negli elenchi del Prof. Pomini<br />

Francesco, ginecologo veronese e di Falzi<br />

Orsmida, medico nel comune di Bussolengo,<br />

oltreché del Prof Gaetano Salvioli,<br />

famoso ed eminente clinico pediatra a<br />

Bologna. Ma forse qualche altro medico<br />

veronese frequentò allora questa atipica<br />

Università Castrense.<br />

GIANNANTONIO BUFFATTI<br />

VERONA MEDICA 45


S.O.S. – Sostituzioni<br />

GIOVANI E PROFESSIONI<br />

Chi è interessato alle sostituzioni è pregato di compilare e spedire l’apposito tagliando (vedi pag. 44).<br />

Si prega inoltre di indicare i propri dati in maniera chiara (stampatello).<br />

MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN MEDICINA GENERALE<br />

Cognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 Telefono 2<br />

AGRESTI LUIGI Via G. Trezza Verona NO 340 4069008<br />

AMANTEA CAMILLA Verona NO 340 8493077<br />

ANNECA ROSANNA Via Oslavia 11 Legnago NO 335 1928285<br />

ARMANI SERENA Buttapietra NO 347 1371202<br />

ARZENTON MARIANNA Via Pozzotto 3 Bevilacqua NO 348 7075297<br />

AVESANI MARIA Via Rizzoni, 17 Verona NO 349 7566774<br />

BAMBACE CLARA NO 348 7625192<br />

BAR MARIANA Via Don Sturzo 5/B Negrar NO 338 7925720 045 7500193<br />

BARAC ALA Via Gen. Dall'ora 54 Monzambano NO 340 0699282<br />

BASCHIROTTO CINZIA Via Torrente Vecchio 5/A Verona NO 349 1258067 045 916357<br />

BAZZUCCO GIGLIOLA Via Ariosto 13 Castel D'azzano NO 349 7837584<br />

BENEDETTI BEATRICE Via Pieve Di Cadore Verona NO 045 915767<br />

BERGAMINI CORINNA Via Rosmini 7 Verona NO 347 2111574<br />

BERLESE BENEDETTA Treviso NO 346 0159467<br />

BIONDANI TATIANA Via Paglia 7 Verona NO 347 0875231<br />

BISCARDO CARLO ALBERTO Via Del Bersagliere 14 Verona NO 347 2314109<br />

BONANI ANNA Str. De Pont Arif 1 Moena NO 328 823037<br />

BONGIOVANNI GIULIO Via Bengasi 7 Verona NO 340 3624720<br />

BRISTOT CATERINA Via Ognissanti 4 Verona NO 349 5344121<br />

BUSCEMI LAURA Via Chioda 115 Verona NO 340 3492111<br />

CAPONE FILOMENA NO 340 5389117<br />

CAVALIERI VALENTINA Via Boschi Povegliano (<strong>VR</strong>) NO 045 7970790 328 6957047<br />

CERAVOLO ROSSANA Via Polesine 65 Verona NO 338 3641543<br />

CHEMELLO FRANCESCA Via Toscanini 19 Schio NO 328 1750499<br />

COGHI ALESSANDRA Via Oberdan 14 Castel D'Azzano NO 347 4029759<br />

COLOMBAROLI ELENA Via Camalavicina 31 Valeggio s/m NO 340 2391194 045 7902445<br />

CORTESI MARIA GRAZIA C.so Porta Nuova, 42 Verona NO 347 4884646<br />

CUSUMANO CATERINA Via Spina 16 Verona NO 045 2020845 239 7145001<br />

DALLE VEDOVE FRANCESCO Villafranca di Verona NO 349 4589495<br />

DANCHIELLI CARLOTTA PAOLA Vicenza NO 0444 922789 349 0084078<br />

DI GAETA GIUSEPPE Via Adria 3 Verona NO 338 1007117<br />

DI LEO ERNESTO Via Lanaroli 35 Verona NO 349 1058696<br />

DELLANTONIO ALESSANDRA Trento NO 340 3482360<br />

EPURE MIHAELA CRISTINA Via B. Montanari Verona NO 392 7509915 392 8270825<br />

FERRARA GIADA Verona NO 347 2136164<br />

FILIPPINI GIULIA Via Roma Gazzo Veronese NO 339 2505919<br />

FORIERI ELISA Via ruffo 11 Verona NO 340 8742930 045 520191<br />

GABALDO MONIA Via Della Speranza 38 Villafranca SI 347 1649233 045 6302944<br />

GEREMIA GIULIA Lungadige Cangrande 6 Verona NO 348 5253592<br />

GIANNELLI FRANCESCA Via Centro 22 Verona NO 338 3625647<br />

GIORDANO MARIA VITTORIA Via Anzani 11 Verona NO 349 8645500<br />

GIUSTOZZI GLORIA Via Santi 2 Caldiero NO 333 3147739<br />

GOJINETCHI VASILE Via Mantova 59 Peschiera D/G NO 328 8020358<br />

GUARDALBEN EMANUELE Bussolengo NO 347 9420737<br />

GUARDINI NADIA Via Gela 31 Verona SI 045 566969 349 2325336<br />

HABASH ELIAS Via Praissola 18 San Bonifacio NO 339 4573366<br />

HAYEK ABDALLAH NO 348 5763324<br />

HAZIZOLLI DRITJON Verona NO 349 4361506<br />

HIJAZI QUITAIBA Via Giordano Bruno 26/4 Verona NO 328 7735031<br />

IHNATAVA TATSIANA Vicolo Santa Cecilia Verona NO 327 7448096<br />

INDOLINO MARIA Via Adria 11 Verona NO 333 7045943<br />

INZALACO GIULIA Via Cesiolo 20 Verona NO 320 0208129 045 8344245<br />

KALOUT KAMEL Corso Milano 136 Verona NO 347 6724694<br />

LAVORGNA BARBARA Via Favretto 16 Verona NO 329 4239871<br />

LULLI CHIARA Via Maroncelli 12 Verona NO 328 0240410<br />

MALFERMONI GIULIO Via S. Da Polenta 4 Verona NO 340 5394964<br />

MANCUSO MICHELA Via Adria 3 Verona NO 392 1668363<br />

MANTOVANI ELENA Via Cherso 65 Verona NO 347 6972730<br />

MARANGONI ERICA Via Marsala 81/a Verona NO 045 8348055 333 6013613<br />

MARCOLINI LISA Via Brigata Savoia 1 Verona NO 347 7336779<br />

MARCONI VALERIA Via San Matteo Soave NO 349 1857154<br />

MASCHIO MADDALENA C.so Porta Palio, 41 Verona NO 045 8013601 349 7333917<br />

MASSAGRANDE NICA Via 24 Maggio 73 S. Giovanni Lupatoto NO 045 549869 347 9644976<br />

MASSARUTTO ALESSIA Via Aldo Moro 1/a Sommacampagna SI 328 2660746<br />

MENEGHINI VALENTINA Via XIII Maggio 1 Arcole NO 348 7647901<br />

MESSINA OLIMPIA Via Sant'Angela Merici 4 Verona NO 320 8816205<br />

MICHELETTI NICOLA Via Saval 19 Verona NO 348 0625422<br />

MIGLIORINI MARIASOLE Via S. Eurosia, 15 Trevenzuolo NO 349 1263771<br />

MILLARDI DEBORAH Via Regina Adelaide Verona NO 347 8319485<br />

MINERVA GIORGIO Via Zattoni 56 Verona NO 347 0487352<br />

46<br />

VERONA MEDICA


GIOVANI E PROFESSIONI<br />

Cognome - Nome Via Località Dipl. formaz. M.G. Telefono 1 Telefono 2<br />

MINGOLLA LUCIA Via Giorgione 2 Verona NO 045 2224406 346 3131450<br />

MOLIBARI ALBERTO Via Orazi 1 verona NO 347 1526814 045 7810780<br />

MUSETTI PAOLA Via Sicilia 12/b Verona NO 338 1339033<br />

OBINU LUCA NO 346 0237386<br />

OTTOBONI MANUELA Peschiera D/G NO 340 4811841<br />

PARISI GRAZIELLA Via J. Kennedy 60 Zevio NO 347 5856766<br />

PASETTO TRYSA Via Roveggia 27/a Verona NO 339 7286242<br />

PASINI ALBERTO Via Mattaranetta 10 Verona NO 328 8832413<br />

PASQUALETTO CRISTIANA Via Ravenna 13 Verona NO 328 0393800<br />

PASSARIN OLGA Strada Peschiera 15 Verona NO 349 2367156<br />

PAVANELLO LAURA Via B. Giuliari Verona NO 348 7708480<br />

PELACCHI NICOLA Via Poli 15 Villabartolomea NO 348 3923763<br />

PELLEGRINI NADIA Via Vilmezzano 62 Caprino V.se NO 349 5202798<br />

PELLONE ANTONIETTA Via Franchetti 4 Verona NO 347 1749664<br />

PERON SILVIA Via L. Einaudi 1/a Monteforte D'Alpone NO 340 0631022<br />

PIGHI ANDREA Strada per Montecchio 6 Verona NO 340 0671750 045 918550<br />

POUR ESMAELIAN MONIREH Via Mazzini 35 Caprino V.se NO 334 2007690 045 6230887<br />

PRANDO SILVIA Viale Europa 5 Vigasio NO 349 1880958<br />

PROSPERO ELISA Via Milano 40 Peschiera D/G NO 328 3097609<br />

RAMA ROMANA Lega Veronese 8 Verona NO 320 1896140<br />

RAPAGNANI PAOLA NO 349 1202236<br />

RIGATELLI ALBERTO Via F. Cilea 7 Legnago NO 347 9764278 0442 23924<br />

ROSSATO RICCARDO FRANCESCO Via A. Vespucci 35 Sanguinetto NO 0442 365273 349 2961114<br />

ROSSI ANDREA Via Teatro Vecchio 12 Mantova NO 393 3305881 037 6224114<br />

ROSSI MARIANNA Via G. Vincenti 10 Verona NO 340 6763709<br />

RUTA ELENA Via Del Doatore 12 Albaredo D'adige NO 347 2597635<br />

SABBAGH DANIA Visa Imola 12 Verona NO 340 7774501<br />

SANNINO ANNA Via Muro Padri 24 Verona NO 338 8304440<br />

SANSOTTA NAIRE Via S. Angela Merici 4 Verona NO 329 7158223<br />

SARTORI VALENTINA Via L. Da Quinto 111 Verona SI 340 6235787<br />

SCARPERI ANNA Via Quattro Novembre 11 Verona SI 328 4840238 045 835227<br />

SCRINZI GIULIA Via Nicola Mazza 75 Verona NO 340 6024850<br />

SHOKA ZAHI Via Imola 2 Verona NO 347 2313146 333 2384260<br />

SONKOUE HOMERE Via Campetti 20 Caldiero NO 347 8207893<br />

SORLETO MICHELE Via Bellette 16 San Giovanni Lup. NO 347 8937362<br />

SPATOLA LEONARDO Via A. Mocenigo 2 Verona NO 340 4143371<br />

SPOLADORE CRISTINA Via G. Verdi 168/b Minerbe (Vr) NO 0442 640823 347 9008048<br />

SPOLADORE ILARIA Via G. Verdi 168/b Minerbe (Vr) NO 0442 640823 347 9007880<br />

STAGNOLI CLAUDIA Verona NO 340 3061639<br />

STANCARI LORENZO Via Campagnazza 11/b Marmirolo (mn) NO 349 8328416<br />

STUMPO MARIO FRANCESCO Via C. Angiolieri 18 Castel D'Azzano SI 333 4890436<br />

SURANO MARIA GRAZIA Via Martini 2 Verona NO 349 1949826<br />

TOFFANELLO GIULIA Via M. Ortigara 9/a Verona NO 347 7161347<br />

TOMELLERI SILVIA Via Nogare 10 Dossobuono NO 045 516494 329 4048413<br />

TORNIERO CLAUDIA Via Dei Grolli 14 Verona NO 333 8010289<br />

TRESPIDI CARLOTTA Verona NO 340 2627979<br />

TURATI MARIA GRAZIA Via Matteotti 8/9 S. Maria di Zevio NO 335 6302775<br />

TURCO CAMILLA Via Cesiolo 18 Verona NO 045 918321 347 5156098<br />

ULERI STEFANO Via Olmo 8 Vigasio NO 335 7440613<br />

VERNA ANNAMARIA Via Castello 12/a Castel D'azzano SI 347 7861608 328 9067502<br />

VOLPE GIUSEPPE Via Murano 43 Roana (VI) NO 335 6763374<br />

ZAMPIERI ELISA Via Tombeio 12/a Grezzana NO 045 980198 340 3739880<br />

ZANGHI SALVATORE NO 340 4173550<br />

ZARDINI DANIELA Via S Sofia 5 San Pietro Incariano SI 045 6801986 340 2865879<br />

ZATTERA MASSIMILIANO Via Valpantena 92/c Verona SI 348 0617360 045 8701245<br />

ZENORINI ANDREA Via Siedlce 21 Pescantina NO 340 6031137 340 9768134<br />

ZOCCARATO ANTONELLA Via S. Giovanni 1 Legnago NO 339 8714514 0442 629280<br />

ZONZIN CRISTINA Via Mantova 3 Bonavigo NO 349 2984405<br />

MEDICI DISPONIBILI PER SOSTITUZIONI IN PEDIATRIA<br />

Cognome - Nome Via Località Telefono 1 Telefono 2<br />

AGESTI LUIGI Via G. Trezza 36/A Verona 340 4069008<br />

AKASHEH GEORGE Via Del Capitel 13/B Verona 045 526846 340 0910058<br />

ANDREOTTI GIANCARLO Via Calcirelli 3 Verona 348 2932506<br />

BARAC ALA Via Gen. Dall'ora 54 Monzambano 340 0699282<br />

DEPLANO EMANUELA Verona 338 9979145<br />

FABBRICI ROMINA Verona 338 5959949<br />

HABASH ELIAS Via Praissola 18 San Bonifacio 339 4573366<br />

KALOUT KAMEL Corso Milano 136 Verona 347 6724694<br />

PASQUINI ANNA Via C. Cadrega Verona 349 7288070<br />

PJESHKA MYRVETE Viale Spolverini 112 Verona 338 4174551<br />

POUR ESMAELIAN MONIREH Via Mazzini 35 Caprino V.Se 045 6230887 334 2007690<br />

RIGOTTI ERICA Via V. De Gama 1 Negrar 347 9097447<br />

SHOKA ZAHI Via Imola 2 Verona 347 2313146 33 2384260<br />

STUMPO MARIO FRANCESCO Via C. Angiolieri 18 Castel D'azzano 333 4890436<br />

ULMI DANIELA Via A. Vivaldi 7 Tregnago 340 2335107<br />

VERNA ANNAMARIA Via Castello 12/A Castel D'azzano 347 7861608 328 9067502<br />

VERONA MEDICA 47


Chi cerca… trova<br />

TEMPO LIBERO<br />

Preghiamo chi è interessato a compilare il modulo che si trova a pag. 9 ed a volercelo inviare.<br />

Si prega inoltre di scrivere l’annuncio in maniera chiara (stampatello).<br />

Si raccomanda di segnalare alla Redazione<br />

le inserzioni andate “a buon fine” per permetterne<br />

la “Clearance”. La Redazione provvederà<br />

comunque alla sospensione degli<br />

annunci dopo un certo numero di pubblicazioni.<br />

Si accettano solo annunci “brevi”.<br />

AFFITTO casa con possibilità di realizzare<br />

poliambulatori con n. 5 stanze, n.<br />

2 bagni, tot. 174 mq. Inoltre possibilità<br />

di realizzare palestra per riabilitazione<br />

o sale radiologiche nel semi-interrato n.<br />

5 stanze, n. 1 bagno, garage, tot. 230<br />

mq. Zona borgo roma, Via Palazzina<br />

nella stessa struttura degli uffici postali.<br />

Davanti grande parcheggio, fermata<br />

autobus.<br />

Per contatto tel. 328 7259300 oppure<br />

045 508276<br />

Tessera Ordine n. 5214<br />

AFFITTASI a medico specialista ambulatorio<br />

arredato in Legnago centro.<br />

Tel. 333 5953263<br />

Tessera Ordine n. 5786<br />

OFFRO studio dentistico in affitto a<br />

Villafranca, zona centrale, parzialmente<br />

arredato, già autorizzato.<br />

Tel. 348 7494706<br />

Tessera Ordine Odontoiatri n. 667<br />

VENDESI studio medico, zona Ponte<br />

Crencano, di 60 mq, al piano terra,<br />

composto da: sala d’attesa, studio<br />

medico, studio segreteria, bagno, ripostiglio.<br />

Tel. 348 3072699 ore serali-no intermediari<br />

Tessera Ordine n. 4955<br />

CERCASI ginecologo/a per studio associato<br />

medici di base. Bacino di utenza<br />

6000 persone. Ottime possibilità lavorative.<br />

Tel. 045 7971664 - 338 8035736<br />

Tessera Ordine n. 4709<br />

In poliambulatorio a BorgoTrieste, possibilità<br />

di INSERIRE collega specialista o<br />

paramedico.<br />

Tel. 3400910058<br />

Tessera Ordine n. 2258<br />

Specializzando in Ortognatodonzia<br />

OFFRE collaborazione in ortodonzia e<br />

gnatologia e al bisogno in endodonzia,<br />

restaurativa, chirurgia estrattiva e protesi.<br />

Tel. 328 3197382<br />

e-mail: unn1908@libero.it<br />

48<br />

AFFITTO appartamento in p.le<br />

Cadorna, semiarredato di 90 m2 circa,<br />

primo piano con ascensore, composto<br />

di cucina, sala, due camere, due bagni,<br />

balconcino, cantina.<br />

Tel. 347 2109406<br />

e-mail: serolod@alice.it<br />

Tessera Ordine n. 03704<br />

In villa con parco secolare zona Boscochiesanuova<br />

AFFITTANSI appartamenti<br />

per i mesi estivi, 3 e 4 posti letto.<br />

Tel. 340 4615758<br />

Tessera Ordine n. 4058<br />

VENDO studio dentistico, zona lago di<br />

Garda sud, 80 mq., a norma di legge,<br />

composto di reception, sala d’attesa, 2<br />

studi con 2 unità KAVO, RX panoramica<br />

digitale, sterilizzazione e bagno, completamente<br />

attrezzato e arredato, con cantina<br />

e garage grande.<br />

Tel. 340 0888399<br />

Fax 045 7238500<br />

Tessera Ordine n. 872<br />

In villa con parco secolare zona Boscochiesanuova<br />

AFFITTANSI appartamenti<br />

per i mesi estivi, 3 e 4 posti letto.<br />

Tel. 340 4615758<br />

Tessera Ordine n. 4058<br />

Odontoiatra con esperienza OFFRO<br />

collaborazione in conservativa, endodonzia,<br />

protesi, chirurgia.<br />

Tel. 349 3694209<br />

Tessera Ordine n. 6662<br />

VENDESI in zona S. Lucia appartamento<br />

ristrutturato, al terzo piano con<br />

ascensore. Costituito da: zona giorno<br />

open space, due camere matrimoniali,<br />

bagno, due balconi, completo di cantina<br />

e garage<br />

Tel. 347 3021273 - 349 1943701<br />

Tessera Ordine n. 6344<br />

OFFRO collaborazione in pedodonzia<br />

per contatti mandare una e-mail a:<br />

pedodonzista@gmail.com<br />

Odontoiatra con decennale esperienza<br />

OFFRE la propria collaborazione a<br />

studi dentistici in Verona e provincia.<br />

Tel. 349 3694209<br />

Tessera Ordine n. 6662<br />

OFFRO multiproprietà inserita in<br />

circuito RCI. Prezzo molto interessante.<br />

Tel. 333 2115075<br />

Tessera Ordine n. 7741<br />

AFFITTASI locale uso studio medico,<br />

piano terra con sala d’attesa, bagno,<br />

parcheggio. No spese condominiali.<br />

Tel. 340 4103315<br />

Tessera Ordine n. 7578<br />

AFFITTO appartamento in palazzo<br />

antico in centro storico di Barcelona,<br />

brevi periodi.<br />

Tel. 045 524092<br />

Tessera Ordine n. 6624<br />

AFFITTASI a Lipari (Isole Eolie), anche<br />

settimanalmente, grande casa singola (2-<br />

5 posti letto): grande cucina, 2 grandi<br />

camere da letto, soggiorno, servizi,<br />

veranda, grandi terrazze panoramiche,<br />

giardino, porticato, con acqua, luce e gas.<br />

La casa è situata nella frazione panoconte,<br />

a 250 metri sul livello del mare in<br />

zona fresca e tranquilla, ben servita da<br />

strade e mezzi pubblici.<br />

Prezzo molto interessante (max 35 euro<br />

al giorno pro capite).<br />

Tel. 045 533908 - 338 2474397<br />

Tessera Ordine n. 2740<br />

AFFITTASI/VENDESI nuovo studio<br />

dentistico in Verona città. Composto da<br />

tre unità odontoiatriche ed una sala<br />

chirurgica, attrezzature e finiture di alto<br />

livello.<br />

Posti auto riservati ai pazienti, contesto<br />

signorile di nuova costruzione.<br />

Tel. 333 2574206<br />

Tessera Ordine n. 01223<br />

VENDO molti pezzi arredamento originale<br />

'800 in noce per trasferimento TRA<br />

CUI tavoli, scrittoio, armadio, sedie, oggetti<br />

rame ecc.) prezzo da concordare dopo<br />

visita.<br />

Tel. 0442 21307 - 339 8032600 (Legnago)<br />

Tessera ordine n. 2456.<br />

AFFITTO Villa, 4 stanze, 2 bagni, ampio<br />

giardino, in Lignano pineta.<br />

Tel. 045 8001936 - 349 8052644 (ore serali)<br />

Tessera Ordine n. 643<br />

CEDESI lettino per uso medico, colore<br />

bianco, provvisto di supporto per rotolo<br />

della carta, pieghevole (di grande praticità,<br />

una volta piegato si trasporta agevolmente<br />

come una valigia). È in ottime condizioni.<br />

Tel. 340 2643650<br />

Tessera Ordine n. 4082<br />

VERONA MEDICA


AFFITTASI a medico specialista o paramedico,<br />

ambulatorio arredato, in studio<br />

medico appena ristrutturato con sala<br />

d’aspetto comune, vicinissimo ospedale<br />

B.go Trento, facilità di parcheggio.<br />

Ben servito da mezzi pubblici.<br />

Tel. 347 1855492<br />

Tessera Ordine n. 7472<br />

Elegante studio dentistico, ottima posizione<br />

alle porte di Verona, METTE A<br />

DISPOSIZIONE ad odontoiatri: poltrone,<br />

macchinari e personale!<br />

Massima disponibilità organizzativa,<br />

interessanti soluzioni di collaborazione.<br />

Tel. e Info 345 5836055<br />

Medicina di Gruppo di Lavagno CERCA<br />

medici specialistici medicina non invasiva<br />

da inserire nel proprio ambulatorio.<br />

Tel. 338 7048997<br />

Tessera Ordine n. 4843<br />

Poliambulatorio (Domegliara fronte strada<br />

Statale con ampio parcheggio e vicino uscita<br />

tangenziale) OFFRE a collega odontoiatra<br />

Studio Dentistico dotato di tutto<br />

(riunito, attrezzatura radiologica, centrale<br />

di sterilizzazione, personale di poltrona,<br />

smaltimento rifiuti speciali, segreteria,<br />

pulizie, spese di riscaldamento, uso telefono<br />

etc. escluso SOLO materiale di consumo)<br />

per canone di affitto mensile adeguato<br />

Cell. 3349065966<br />

Tessera Ordine n. 6212<br />

Medico di Medicina Generale Massimalista<br />

AFFITTA stanza in poliambulatorio<br />

sito in Borgo Roma, via Monfalcone 7.<br />

Possibilità di sostituzioni e subentro.<br />

Tel. 3393851357<br />

Tessera Ordine n. 3014<br />

OFFRO seria collaborazione implantoprotesica<br />

e chirurgica a Mantova, Vicenza<br />

e provincia di Verona. Eventuale disponibilità<br />

di propria attrezzatura e assistenza.<br />

Tel. 045 594447 - Tel./Fax 045 8032155<br />

(dalle ore 11.00 alle ore 17.00)<br />

Tessera Ordine n. 615<br />

OFFRO autoclave Newmed Krnos B.<br />

Tel. 339 5246330<br />

Tessera Ordine n. 00290<br />

AFFITTO posto auto, vicinissimo<br />

entrata Ospedale Borgo Trento.<br />

Tel. 333 4221326<br />

Tessera Ordine n. 3467<br />

VENDESI studio dentistico in Rovereto<br />

(TN), di mq. 75, a norma di legge.<br />

Ampia unità operativa, ufficio, sala di<br />

attesa, sala di sterilizzazione, bagno,<br />

cantina, sala macchine esterna protetta,<br />

avviato con attrezzature recenti.<br />

Canone affitto mensile €500+iva.<br />

Possibilità di affiancamento per competenze<br />

di chirurgia avanzata e riabilitazione<br />

di casi complessi. Lo stabile ha 7<br />

anni ed è collocato in zona residenziale<br />

con ampie possibilità di parcheggio.<br />

Tel. 333 2574206<br />

TEMPO LIBERO<br />

VENDESI o AFFITTASI annualmente<br />

a Serrada di Folgaria, caratteristico<br />

appartamento di mq. 65 circa.<br />

Tel. 333 2153742<br />

Tessera Ordine n. 1001<br />

AFFITTASI in Poiano, zona tranquilla,<br />

appartamento di circa 55 mq., con 2<br />

camere, soggiorno, servizi e ripostiglio.<br />

Tel. 349 7549725<br />

Tessera Ordine n. 5960<br />

AFFITTO locale per ambulatorio con<br />

sala d’aspetto a specialista (no medico<br />

di famiglia), zona Borgo Roma-Palazzina.<br />

Tel. 338 4793570<br />

Tessera Ordine n. 3187<br />

AFFITTASI monolocale signorile, arredato,<br />

zona Arche Scaligere.<br />

Tel. 030 9990545 - 9145367<br />

Tessera Ordine n. 4548<br />

OFFRO ECOGRAFO PORTATILE SSD-<br />

PROSOUND 2 Aloka, nuovo modello, 1<br />

anno, con sonda Convex, sonda transvaginale<br />

e stampante.<br />

Tel. 347 8577013<br />

e-mail: eediet@tin.it<br />

Tessera Ordine n. 6464<br />

AFFITTO a Borgo Trento, locale in<br />

studio medico per attività medica o<br />

paramedica.<br />

Tel. 340 3893625<br />

Tessera Ordine n. 726<br />

Giovane collega odontoiatra preparato,<br />

autonomo, con clientela propria OFFRO<br />

(con possibilità ora da concordare), la<br />

possibilità di esercitare in studio odontoiatrico<br />

con 2 poltrone (utilizzato solo<br />

il martedì, mercoledì, giovedì dalle ore<br />

16) sono libere tutte le mattine ed i<br />

pomeriggi di lunedì, venerdì e sabato.<br />

Se veramente interessati contattare il<br />

numero: 347 2641168, lo studio è in<br />

Verona-San Michele Extra.<br />

Tessera Ordine n. 4736<br />

AFFITTO appartamento 50 mq in zona<br />

stadio, con garage. 450 €mensili.<br />

Tel. 045 8100654<br />

Tessera Ordine n. 03583<br />

A Legnago (Porto) per trasferimento<br />

VENDO villa indipendente con ampio<br />

parco posizione semicentrale, vicina<br />

servizi, silenziosa panoramica, eccellente<br />

stato esterni e interni [350 mq totali],<br />

2 garage, mansarda, vari servizi attrezzati,<br />

impianti antifurto, condizionamento,<br />

irrigazione, tv satellitare, eventualmente<br />

divisibile, subito abitabile. No<br />

vincoli, no intermediari.<br />

Tel. 3398032600 - 044221307<br />

Tessera Ordine n. 2456<br />

VENDESI a Noto (SR), la capitale del<br />

Barocco, quadrilocale in zona centrale.<br />

Prezzo interessante.<br />

CIRINNÀ SANTI<br />

Tel. 340 1594511<br />

Tessera Ordine n. 7145<br />

AFFITTO appartamento 50 mq in zona<br />

stadio, con garage. 450 €mensili.<br />

Tel. 045 8100654<br />

AFFITTASI monolocale arredato con<br />

ampio bagno, lavatrice, frigo, videocitofono,<br />

in signorile condominio in zona<br />

alberata e silenziosa a Borgo Roma.<br />

Tel. 328 6671741 - 329 7435524<br />

(solo referenziati)<br />

Studio dentistico in Bovolone (Verona)<br />

VENDESI causa pensionamento.<br />

Tel. 349 2312611<br />

Tessera Ordine n. 830<br />

VENDO studio dentistico bellissimo,<br />

ben curato nei particolari, ottimo avviamento,<br />

con attrezzature, in zona Bovolone.<br />

Per informazioni: 340 4686496<br />

OFFRESI ambulatorio medico con segreteria,<br />

sala attesa, 2 bagni, angolo<br />

bambini, in zona logisticamente interessante<br />

a Verona città. Possibilità di<br />

affittare anche posto macchina.<br />

Tel. 340 1527729 (ore pasti)<br />

Tessera Ordine n. 2415<br />

VENDESI ecografo Sonoline Adara<br />

Siemens, comprato nuovo dine 2002,<br />

listino 39.000,00 euro + iva. Sonda Convex<br />

3,5MHz + sonda Endo Microconvex<br />

Multifrequenza 6,5/5 MHz ideale per<br />

ostetricia e ginecologia. Usato poco. A<br />

prezzo da concordare.<br />

Tel. 339 5355770<br />

Tessera Ordine n. 3805<br />

VENDO bici corsa da donna rossa. marca<br />

“Basso”, gruppo cambio Shimano,<br />

forc. carbonio, anno 2007.<br />

Tel. 339 5355770<br />

Tessera Ordine n. 3805<br />

VENDESI appartamento in Verona, Via<br />

carso, a 5 minuti a piedi dall’ospedale di<br />

Borgo Trento, secondo ed ultimo piano,<br />

costituito da: sala, soggiorno, cucina<br />

abitabile, tre camere, tre bagni, lavanderia-soffitta,<br />

due terrazzi, grande garage<br />

doppio, cantina, giardino condominiale,<br />

3.000 mq circa.<br />

Tel. 347 3892091<br />

Tessera Ordine n. 5102<br />

AFFITTASI anche parzialmente a collega<br />

Odontoiatra, studio odontoiatrico<br />

con autorizzazione all’esercizio, 3 riuniti,<br />

OPT-TELE ed endorali, sterilizzazione,<br />

smaltimento rifiuti, segreteria, 2 bagni,<br />

sala d’attesa con TV LCD e zona bambini,<br />

eventuale assistente alla poltrona,<br />

uso telefono, esclusi materiali di consumo.<br />

Possibilità di posto macchina.Verona<br />

città.<br />

Tel. 340 1527729 (ore pasti)<br />

Tessera Ordine n. 2415<br />

VENDESI garage vicinissimo Ospedale<br />

Civile Maggiore di Borgo Trento.<br />

Tel. 333 5344604<br />

Tessera Ordine n. 6722<br />

VERONA MEDICA 49


A 15 minuti da AFFI OFFRO in splendido<br />

contesto paesaggistico, nuova signorile<br />

autonoma casa singola, semi arredata.<br />

Su due piani, cucina abitabile,<br />

soggiorno, 2 camere da letto, 2 bagni,<br />

lavanderia e ripostiglio. Rifiniture elevate.<br />

Termoautonomo.<br />

Tel. 328 0114460<br />

Tessera Ordine n. 4767<br />

VENDESI 4 gomme BMWX3 termiche<br />

invernali marca Michelin, usate 2 stagioni,<br />

misura 235/55R17 99H, a prezzo<br />

da concordare.<br />

Tel. 333 6636465<br />

Tessera Ordine n. 4019<br />

Medico di base in Verona CERCA collega<br />

possibilmente convenzionato, per collaborazione<br />

continuativa.<br />

Tel. 338 3897788<br />

OFFRESI Scuola di volo elicottero FAA<br />

& JAA a Verona Boscomantico.<br />

Tel. 045 4858337 - Fax 045 4858331<br />

CEDESI/AFFITTASI studio odontoiatrico<br />

3/4 poltrone, zona Borgo Trento.<br />

Pluridecennale attività.<br />

Tel. 339 7949405<br />

Tessera Ordine n. 671<br />

AFFITTASI stanza uso studio, a specialisti<br />

in Quinzano (zona piscine Sammini).<br />

Al primo piano, sala d’attesa e bagno.<br />

Comodità di parcheggio e mezzi pubblici.<br />

Sono presenti altri professionisti.<br />

Prezzo molto interessante.<br />

Tel. 347 2614566<br />

Tessera Ordine n. 4636<br />

VENDO in zona Borgo Venezia, casa<br />

indipendente, composta di due piani più<br />

mansarda, cantina, garage e giardino.<br />

Piano terreno: studio dentistico, ingresso<br />

indipendente, due ambulatori, sala<br />

d’attesa con spazio segretaria, laboratorio<br />

e bagno. Primo piano: dormitorio<br />

tre stanze, bagno, una stanza ufficio e<br />

due balconi. Mansarda: soggiorno, cucina,<br />

bagno e due terrazze.<br />

Tel. 045 8487049 (alla sera dopo le ore 19.00)<br />

Tessera Ordine n. 3300<br />

AFFITTASI studio medico dentistico e<br />

stanze per studi medici a S. Martino<br />

Buon Albergo, Centro Direzionale E33.<br />

Tel. 045 8781033 - 335 6302775<br />

Tessera Ordine n. 5057<br />

In elegante studio dentistico sito a<br />

Bussolengo centro, prossima apertura<br />

a gennaio 2011, OFFRESI ambulatorio<br />

a medico specialista. Spazi ben separati.<br />

Ottima posizione.<br />

Tel. 340 4173427 - 347 2218153<br />

AFFITTASI Studio Medico a San Martino<br />

Buon Albergo, 130 mq, con garage,<br />

dotato di materiale e macchinari sanitari<br />

(macchina ossigeno-ozono e lettino<br />

Natchev).<br />

Per maggiori informazioni contattare:<br />

Tel. 045 8302061 - 3405964236<br />

50<br />

TEMPO LIBERO<br />

Borgo Trento ultimo piano AFFITTASI<br />

appartamento vuoto 110 m 2 in piccolo<br />

condominio.<br />

Tel. 045 8341420<br />

Iscr. Albo n. 773 - Tessera Ordine n. 6442<br />

Poliambulatorio in fase di trasferimento<br />

in nuova prestigiosa struttura (Domegliara<br />

fronte strada Statale con ampio<br />

parcheggio e vicino uscita tangenziale)<br />

OFFRE a collega odontoiatra ambulatorio<br />

dentistico dotato di tutto (riunito,<br />

attrezzatura radiologica, centrale di<br />

sterilizzazione, personale di poltrona,<br />

smaltimento rifiuti speciali, segreteria,<br />

pulizie, spese di riscaldamento, uso<br />

telefono etc. escluso SOLO materiale di<br />

consumo) per euro 300 mezza giornata<br />

ed euro 500 per giornata intera.<br />

Cell. 3355245816<br />

Tessera Ordine n. 6212<br />

Poliambulatorio in fase di trasferimento<br />

in nuova prestigiosa struttura (Domegliara<br />

fronte strada Statale con ampio<br />

parcheggio e vicino uscita tangenziale)<br />

OFFRE a collega odontoiatra ambulatorio<br />

dentistico dotato di tutto (riunito,<br />

attrezzatura radiologica, centrale di<br />

sterilizzazione, personale di poltrona,<br />

smaltimento rifiuti speciali, segreteria,<br />

pulizie, spese di riscaldamento, uso<br />

telefono etc. escluso SOLO materiale di<br />

consumo) per euro 300 mezza giornata<br />

ed euro 500 per giornata intera.<br />

Cell. 3355245816<br />

Tessera Ordine n. 6212<br />

Poliambulatorio in fase di trasferimento<br />

in nuova prestigiosa struttura (Domegliara<br />

fronte strada Statale con ampio<br />

parcheggio e vicino uscita tangenziale)<br />

CERCA Medico dello Sport per attivare<br />

Servizio di Medicina sportiva (già disponibili<br />

cardiologo, cicloergometro, ECG<br />

Holter, ecocardiogramma, neurologo).<br />

Cell. 3355245816<br />

Tessera Ordine n. 6212<br />

VENDO “SMART PULSE FORTWO 84<br />

CV” anno 2008, colore arancio grigio in<br />

perfette condizioni, km 27.000. Prezzo<br />

9.000 euro.<br />

Accessori di base: climatizzatore, tetto<br />

panorama, volante sport in pelle con<br />

comandi del cambio integrati, controllo<br />

stabilità, controllo trazione, ABS, 2 airbag,<br />

alzacristalli elettrici.<br />

Optional presenti: radio CD LG con presa<br />

“aux” per MP3 e uscita “USB”, cambio<br />

automatizzato softouch, pannelli red metallic,<br />

cellula tridion grigio.<br />

Tel. 360853636<br />

Tessera Ordine n. 7888<br />

OFFRO garage spazioso in centro a<br />

Lugagnano, a 90 euro mensili.<br />

Tel. 338 6400804 (ore serali)<br />

Tessera Ordine n. 3502<br />

Specialista in Ortodonzia OFFRE la<br />

propria collaborazione.<br />

Tel. 3299238115<br />

Tessera Ordine Brescia n. 332<br />

In Legnago AFFITTO a specialista,<br />

ambulatorio per condivisione spese.<br />

Tel. 333 5953263<br />

Tessera Ordine n. 3467<br />

Studio dentistico in Rovereto (Trento)<br />

VENDESI. Mq. 70, una unità operativa,<br />

ufficio, sala d’attesa, sala di sterilizzazione,<br />

bagno. Avviato e con attrezzature<br />

recenti,<br />

Tel. 333 2574206<br />

Tessera Ordine n. 01223<br />

OFFRO collaborazione in Igiene, Conservativa,<br />

Endo e Chirurgia.<br />

Tel. 347 2816287<br />

e-mail: mohammed.abdalhadi@hotmail.com<br />

Tessera Ordine n. 731<br />

AFFITTASI bellissimo appartamento di<br />

80 mq. in centro a Bardolino.<br />

Solo referenziati.<br />

Tel. 347 2754662<br />

Tessera Ordine n. 167<br />

VENDO lettino da ambulatorio, quasi<br />

nuovo.<br />

Tel. 045 8344507<br />

Tessera Ordine n. 3481<br />

OFFRO collaborazione in ortodonzia e<br />

gnatologia. Esperienza pluriennale.<br />

Tel. 045 515240 - 347 1052841<br />

Tessera Ordine n. 7571<br />

OFFRO appartamento di 110 mq. in<br />

Sicilia, vista mare, a Marsala (TP).<br />

Tel. 329 3123577<br />

Tessera Ordine n. 6652<br />

OFFRO Moto Suzuki V-Strom 650, bauletto<br />

Givi, caschi, gommata. km. 18.000<br />

Tel. 045 8101700<br />

Tessera Ordine n. 4041<br />

AFFITTO appartamento uso ufficio a<br />

B.go Trento. 4 locali piano terra, doppio<br />

ingresso con terrazza, posto auto.<br />

Tel. 339 6062595 (dopo ore 17)<br />

Tessera Ordine n. 3508<br />

AFFITTO bilocale in via Osoppo, di<br />

fronte ospedale B.go Trento.<br />

Tel. 339 6062595 (dopo ore 17)<br />

Tessera Ordine n. 3508<br />

SUBAFFITTO piccolo studio da arredare<br />

a Ponte Crencano. Pianterreno, facilità<br />

di accesso e parcheggio.<br />

Tel. 045 8345365 - 347 4167945<br />

Tessera Ordine n. 2621<br />

VENDESI microscopio Zeiss usato a 5<br />

obiettivi per citologia vaginale.<br />

Prezzo €500.<br />

Tel. 349 0560780<br />

Tessera Ordine n. 7055<br />

VENDESI sterilizzatrice CBM modelli<br />

IGEA VACUUM 2410 e IGEA 2200.<br />

Prezzo da concordare.<br />

Tel. 349 0560780<br />

Tessera Ordine n. 7055<br />

VERONA MEDICA


PAGLIARDINIASSOCIATI<br />

Messaggio agli operatori sanitari<br />

Volete rendere tutto il vostro studio un ambiente più sicuro per voi e per i<br />

vostri pazienti? Con il ventilconvettore FHX brevettato con lampada germicida<br />

di Aermec, potrete raggiungere questo importante obiettivo. Infatti<br />

Aermec, che si è impegnata da tempo nella riduzione delle occasioni di contagio<br />

in ambienti particolarmente sensibili, come le sale d’attesa ambulatoriali,<br />

dotando i suoi prodotti di filtri precaricati elettrostaticamente e del sistema<br />

Plasmacluster, con la lampada germicida garantisce ambienti purificati<br />

e quindi più salubri. Aermec, la prima per il clima (e per la salute).<br />

Adesso mi sento più tranquilla<br />

in ambulatorio perchè<br />

il mio medico ha installato il<br />

climatizzatore Aermec dotato<br />

di purificatore d’aria che elimina<br />

germi e batteri nell’aria...<br />

www.aermec.com

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!