14.01.2013 Views

aggiornamento - OMCEO VR

aggiornamento - OMCEO VR

aggiornamento - OMCEO VR

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

TABELLA 4<br />

con minore livello di evidenza) la<br />

restrizione del sonno, il biofeedback,<br />

e la paradoxical intention.<br />

La terapia non farmacologica è sempre<br />

indicata per evitare un inutile<br />

utilizzo di ipnoinducenti e può iniziare<br />

già dal medico di medicina generale<br />

con i consigli per una corretta igiene<br />

del sonno (tab. 4). Qualsiasi trattamento<br />

non farmacologico richiede<br />

tempo ed energia, infatti il paziente<br />

ha necessità di essere seguito e<br />

supportato dato che il beneficio non<br />

sarà immediato ma ritarderà di alcuni<br />

giorni o settimane. È importante però<br />

sottolineare che l’iniziale ritardo d’azione<br />

è controbilanciato da una migliore<br />

efficacia nel tempo (fino a 3<br />

anni) rispetto alla terapia farmacologica.<br />

La terapia farmacologica ha i seguenti<br />

obiettivi:<br />

• Migliorare la qualità della vita del<br />

paziente<br />

• Prevenire l’eventuale progressione<br />

dell’insonnia acuta verso la forma<br />

cronica<br />

VERONA MEDICA<br />

AGGIORNAMENTO<br />

IGIENE DEL SONNO<br />

• Andare a dormire ogni sera e alzarsi ogni mattina alla stessa ora, anche durante il fine settimana e indipendentemente<br />

da quanto si è dormito la notte<br />

• Se ci si sveglia prima che suoni la sveglia, alzarsi dal letto e iniziare la propria giornata<br />

• Andare a letto solo quando si è assonnati<br />

• Se non si riesce a dormire, è preferibile non rimanere a letto, ma alzarsi, uscire dalla camera da letto e dedicarsi<br />

ad attività rilassanti, come la lettura di un libro, guardare la televisione o fare un bagno caldo<br />

• Utilizzare il letto solo per dormire<br />

• Cercare di rilassarsi il più possibile prima di andare a letto, per esempio facendo un bagno caldo (ma non la<br />

doccia, che ha un effetto stimolante), oppure assumere bevande ad effetto rilassante, come latte caldo o tisane<br />

o infusi a base di erbe (sempre valida la vecchia camomilla)<br />

• Se si ha fame all’ora di andare a dormire, mangiare qualcosa di leggero per non avere poi problemi di digestione<br />

• Dormire in un letto comodo, in una camera da letto protetta quanto più possibile dai rumori, ad una temperatura<br />

ambiente né troppo fredda né troppo calda<br />

• Mangiare ad orari regolari, evitando pasti abbondanti in prossimità del sonno, dando la preferenza ai cibi ricchi<br />

di carboidrati<br />

• Svolgere con regolarità un’attività fisica durante il giorno, soprattutto di pomeriggio<br />

Bisogna, invece, evitare di:<br />

• Andare a letto se non si ha sonno: il sonno non può essere “forzato”<br />

• Dormire di più la mattina seguente se si è dormito poco di notte<br />

• Fare “pisolini” durante il giorno, influiscono negativamente sul sonno della notte<br />

• Assumere bevande contenenti caffeina o alcolici prima di coricarsi (l’alcol induce sonnolenza ma, terminati i<br />

suoi effetti, provoca risvegli frequenti)<br />

• Fumare in prossimità dell’ora di andare a dormire<br />

• Mangiare cibi troppo elaborati, ricchi di grassi e proteine, che impegnano l’organismo ad una digestione troppo<br />

laboriosa<br />

• Svolgere un’attività fisica intensa prima di andare a dormire (ha effetti eccitanti)<br />

• In caso di comorbilità, trattare l’insonnia<br />

per migliorare anche la malattia<br />

concomitante<br />

La gestione terapeutica deve avere<br />

un profilo “ipnoinducente”, cioè che<br />

ripristini più possibile la condizione<br />

fisiologica in termini di quantità e qualità<br />

del sonno. Fattore determinante<br />

nell’ottenimento degli obiettivi terapeutici<br />

è la compliance del paziente<br />

che è influenzata dall’efficacia e dalla<br />

tollerabilità. Il farmaco utilizzato deve<br />

possedere una rapidità d’azione per<br />

favorire l’addormentamento e migliorare<br />

la qualità del sonno evitando di<br />

alterare l’architettura del sonno. Inoltre<br />

la sua tollerabilità dipende dagli effetti<br />

collaterali percepiti dal paziente quali:<br />

alterazioni delle funzioni cognitive,<br />

della memoria con compromissione<br />

delle normali attività quotidiane (fenomeno<br />

hangover, ubriacatura del giorno<br />

dopo). Da non sottovalutare è l’insonnia<br />

da rebound caratterizzata da<br />

fenomeni di rimbalzo successivi alla<br />

sospensione improvvisa della terapia<br />

ipnotica.<br />

I farmaci ipnotici più utilizzati sono gli<br />

ipnotici benzodiazepinici a emivita<br />

breve-intermedia (es triazolam, lormetazepam,<br />

estazolam, temazepam)<br />

e un ipnotico non-benzodiazepinico<br />

(zolpidem).<br />

Vengono anche utilizzati anche gli<br />

antidepressivi sedativi a basso dosaggio<br />

(trazodone, mirtazapina, amitriptilina<br />

e trimipramina) con una<br />

buona efficacia. Non dovrebbero essere<br />

utilizzati o non hanno una chiara<br />

efficacia i seguenti farmaci: antiepilettici<br />

(barbiturici e non), antipsicotici<br />

atipici, gabapentin, tiagabina, quetiapina,<br />

olanzapina, antistaminici. La melatonina<br />

è utile nel trattamento dell’insonnia<br />

da jet-lag o nei disturbi da fase<br />

ritardata o anticipata di sonno (come<br />

regolatore della cronobiologia), ma<br />

non si è dimostrata efficace nel trattamento<br />

dell’insonnia primaria. L’agomelatina,<br />

recentemente comparsa in<br />

commercio in Italia con l’indicazione<br />

per il disturbo depressivo, sembra<br />

avere un’azione positiva nell’induzione<br />

del sonno.<br />

21

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!