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✂ SONO INTERESSATO A DARE LA MIA DISPONIBILITÀ PER SOSTITUIRE I COLLEGHI DI (BARRARE) SINDACATI MEDICI Nuove cariche del Consiglio Regionale Dopo le dimissioni presentate collettivamente, durante il Consiglio Regionale tenutosi martedì 17 maggio 2011 presso la sede FIMMG di Padova si è proceduto all'elezione del nuovo Esecutivo così composto: Segretario Regionale Generale: Dott. Silvio Regis (Vicenza) Vicesegretario Regionale: Dott. Stefano Rigo (Venezia) Vicesegretario Regionale: Dott. Domenico Crisarà (Padova) Segretario Amministrativo: Dott. Francesco Noce (Rovigo) Segretario Organizzativo: Dott. Guglielmo Frapporti (Verona) TRIBUNALE DI TORINO UFFICIO STAMPA FIMMG VENETO Al Nuovo Esecutivo Regionale FIMMG vanno gli auguri di Buon Lavoro da parte di tutto il Comitato di Redazione di Verona Medica. GRATUITA LA DIFFUSIONE DI MUSICA NEGLI STUDI MEDICI MEDICINA GENERALE PEDIATRIA REGISTRO ITALIANO DEI MEDICI È giunta notizia che il Registro Italiano dei Medici, così come già aveva fatto in passato, sta inviando nuovamente ai professionisti italiani una richiesta di <strong>aggiornamento</strong> dati concernente, in realtà, una iniziativa di carattere pubblicitario e commerciale da cui discendono sostanziosi oneri economici a carico dei sottoscrittori. Poiché in passato molti medici, credendo di trovarsi di fronte ad una iniziativa ordinistica, avevano imprudentemente sottoscritto la modulistica inviata dal Registro stesso, trovandosi di fronte a successive richieste onerose di pagamento, invitiamo tutti gli Ordini a dare tempestiva informazione ai propri iscritti. COGNOME ............................................................................................................................................................................................................................................................... NOME.............................................................................................................................................................................................................................................................................. VIA ............................................................................................................................................................................................................................................ N. ................................. CAP............................................. CITTÀ ................................................................................................................................................................................................................... TELEFONO ....................................... / ................................................................... ...................................... / ........................................................................ Possesso del Diploma di Formazione Specifica in Medicina Generale SI NO Il Presidente Amedeo Bianco La riproduzione musicale in uno studio medico – medico-dentistico nel caso specificato – non può ritenersi effettuata a scopo di lucro, neppure indirettamente. Il medico dentista, ha osservato il Tribunale di Torino, ascolta la musica mentre lavora soltanto per diletto mentre il paziente è indifferente al fatto che nello studio venga trasmessa della musica, né è indotto a scegliere un dentista piuttosto che un altro in base al fatto che nello studio si ascolti della musica. Consegue che il medico non è tenuto al versamento di compensi in favore del produttore di fonogrammi, nonché gli artisti interpreti e gli artisti esecutori che abbiano compiuto l’interpretazione o l’esecuzione fissata o riprodotta nei fonogrammi. (Avv. Ennio Grassini) 44 VERONA MEDICA
STUDENTI AL FRONTE Esperienza della Scuola Medica da Campo di S. Giorgio di Nogaro L’Università Castrense, a cura di D. Baldo, M. Galasso e D. Vianello Libreria Editrice Goriziana – www.leg.it Tra maggio e settembre del 1915, a causa delle inutili ‘spallate’ di Cadorna (le quattro battaglie dell’Isonzo), quasi la metà delle divisioni italiane venne messa fuori combattimento. La Sanità militare e la Croce Rossa furono travolte, mancava a tutti i livelli il personale sanitario, le strutture e le risorse. Gli studenti di medicina – in gran parte sotto le armi – dovettero accelerare i tempi e diventare ufficiali medici. Per rispondere a questa drammatica emergenza sanitaria al fronte, come anche nel resto d’Italia, il 9 gennaio 1916 il Governo Italiano deliberò l’istituzione di una “Scuola medica da campo” presso il Centro Ospedaliero della III armata, che era stato allestito a San Giorgio di Nogaro, in zona di guerra. Qui si svolsero corsi accelerati di Medicina e Chirurgia per oltre mille studenti aspiranti medici del 5° e del 6° anno, sottratti temporaneamente al fronte, per il proseguimento degli studi ed il conseguimento della laurea. Durante le battaglie autunnali del 1915, a San Giorgio di Nogaro, erano presenti ben otto ospedali militari, della CRI e dell’esercito, essendo il luogo trasformato, per la sua stessa posizione geografica, in un grosso centro militare con depositi, autoparco, alloggi, sedi di uffici per comandi, compagnie presidiarie e truppe di ogni genere. Ma far funzionare al fronte questi corsi di Medicina non fu cosa facile, non si volevano o potevano toccare le prerogative delle Regie Università, gli interessi corporativi e le lobby legate al mondo accademico. Nonostante le dure resistenze parlamentari, i cui lavori malgrado l’emergenza bellica, furono sospesi a causa delle festività natalizie e ripresero solamente … nel marzo del 1916 (sic!), ai primi di gennaio 1916 il Comando Supremo su pressione del Generale Cadorna, di propria iniziativa, istituì la LIBRI RICEVUTI Studenti al Fronte. L’Università Castrense nella prima guerra mondiale “Scuola medica da campo” a San Giorgio di Nogaro, posto in posizione centrale rispetto alle immediate retrovie carsiche e le grandi arterie di comunicazione della bassa friulana, tra Latisana e Cervignano del Friuli. Per partecipare a questa – come allora venne chiamata - ’’Università Castrense’, si nominarono Aspiranti Ufficiali medici gli studenti che avessero compiuto il 4° anno di medicina, per poter coadiuvare gli Ufficiali medici ed eventualmente sostituirli nei battaglioni. A presiedere questa ‘Facoltà di Medicina al fronte’ fu chiamato il tenente colonnello Giuseppe Tusini (nato nel 1866 a Sarzana), che l’aveva pensata e di cui era stato il motore propositivo presso le alte sfere militari. In poche settimane il genio militare della III Armata, approntò i numerosi locali per ospitare gli studenti e le aule destinate alle lezioni. Gli insegnanti dei corsi furono scelti fra i professori ordinari di Università e liberi docenti che prestavano servizio militare come ufficiali medici, coadiuvati nel loro insegnamento da medici che avevano rivestito o ancora rivestivano la carica di aiuto o assistente presso le Università del Regno. Provenienti dalle diverse università italiane, 366 furono gli studenti iscritti al primo corso (febbraio – maggio 1916) i quali, una volta terminate le lezioni, poterono dare gli esami presso le loro sedi di provenienza. Alle 16 materie di insegnamento, contemplate per gli ultimi due anni del normale corso di Medicina, si aggiunsero come corsi complementari la ‘Traumatologia di guerra’, la ’Protesi degli arti’ e la ‘Logistica sanitaria e organizzazione medica militare’. Durante questo primo periodo di studi, i corsi si svolsero regolarmente fino al 24 maggio quando furono sospesi perché il comando Supremo si aspettava una massiccia offensiva austriaca (denominata “Strafexpedition”). Nell’autunno del 1916 si riprese, specie in sede parlamentare, a parlare dell’Università Castrense di Medicina, in vista del probabile avvio del secondo corso di Medicina a San Giorgio di Nogaro. Il magnifico Rettore di Padova (Prof. F. Lori) e il Preside della Facoltà di Medicina della stessa sede (Prof. L. Lucatello), perorarono con successo con le autorità ministeriali e militari, l’opportunità di iscrivere d’ufficio alla sede di Padova tutti gli studenti presenti in zona di guerra, così da uniformare ed ufficializzare gli insegnamenti e le valutazioni. In tal modo i Corsi di Medicina dell’Università Castrense vennero organizzati come una sezione della Facoltà Medica dell’Università di Padova, temporaneamente ubicata presso la Scuola Medica da campo al fronte, quindi con il titolo ed il grado proprio di un Istituto Universitario. Per questo secondo anno (novembre 1916 – aprile 1917) giunsero 832 studenti, 2/3 dei quali iscritti al 6° anno di corso. Con lo sfondamento di Caporetto il fronte arretrò, il paese di San Giorgio d/N si spopolò in attesa della definitiva e vittoriosa avanzata dell’esercito italiano. Poco o nulla rimane della memoria dell’Università Castrense. Ma il meritorio impegno del’Amministrazione comunale di San Giorgio d/N ha dato alle stampe un corposo e ben documentato volume che comprende, oltre a numerose testimonianze del tempo e documenti della Scuola Medica, anche l’elenco di tutti gli studenti che frequentarono i due corsi di medicina, e quello di tutti i professori e docenti impiegati negli insegnamenti. Qualche medico anziano potrà forse riconoscere nomi di medici illustri o noti: io personalmente ho potuto riscontrare la presenza negli elenchi del Prof. Pomini Francesco, ginecologo veronese e di Falzi Orsmida, medico nel comune di Bussolengo, oltreché del Prof Gaetano Salvioli, famoso ed eminente clinico pediatra a Bologna. Ma forse qualche altro medico veronese frequentò allora questa atipica Università Castrense. GIANNANTONIO BUFFATTI VERONA MEDICA 45
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