aggiornamento - OMCEO VR

dopo 25 tentativi chirurgici di estrazione
della pallottola andati a vuoto.
L’interesse di Mrs. White Mario per le
cure ai feriti diede luogo ad una serie
di articoli che scrisse per “Fraser’s
Magazine” col titolo Experience of Ambulance
(Esperienza di ambulanza);
da questi contributi appare evidente
quella profonda sympathy (empatia)
per le sofferenze umane che contraddistinse
il suo impegno umanitario; la
sua “esperienza di ambulanza” fu in
effetti particolare perché non limitata,
come nel caso di Florence Nightingale,
all’assistenza dei feriti in ospedale, ma
si estendeva al campo di battaglia, al
recupero dei feriti, al loro trasporto,
all’uso della barella più adatta, alla
ricerca del riparo, alle prime medicazioni
o operazioni d’urgenza; inoltre la
sua “esperienza di ambulanza” la
portò a parlare del coraggio, della
forza d’animo e dell’abnegazione dei
medici ed infermieri che aveva visto
operare sul campo alla Convenzione
Internazionale della pace a Ginevra
nel settembre 1867 cui partecipò con
Garibaldi, Quinet, Leroux e Bakunin.
Esperta nella raccolta di finanziamenti,
la White Mario ricordava che questa
istituzione umanitaria non godeva di
finanziamenti pubblici ma dipendeva
dalle elargizioni dei privati. Erano
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STORIA DELLA MEDICINA
necessarie barelle, piccole ambulanze,
muli, cavalli, chirurghi, dottori,
infermieri, cibo portabile ed estratti per
brodo Liebig, ripeteva e scriveva ripetutamente.
Questi dadi Liebig ricorrono
spesso nei suoi discorsi e nei suoi
scritti: come donna la White Mario non
faceva solo la corrispondente di
guerra, l’infermiera, il medico, la traduttrice,
ma spesso anche la vivandiera,
la cuoca e il brodo ai feriti era per lei
una delle prime cure.
Quando l’Italia raggiunse l’Unità i
coniugi Mario si ritirarono a Lendinara
ma la combattiva Jessie trovò nuovi
motivi per lottare nonostante la paralisi
di tre dita che la colpì alla mano
destra. Sfruttando le sue conoscenze
sanitarie si dedicò allo studio della
pellagra che era molto diffusa nel rodigino;
si occupò delle gravi condizioni
socio-economiche del popolo napoletano
che descrisse nel volume “La
miseria in Napoli” edito nel 1877 e
dello sfruttamento del lavoro minorile
dei carusi siciliani che denunciò nel
libro “Le miniere di zolfo in Sicilia” del
1894. Non tralasciò la sua passione
per il giornalismo che l’aveva portata
ad essere la prima donna giornalista
britannica; pubblicò circa 140 articoli
in 40 anni per la testata inglese “Daily
News” e per il quotidiano americano
PAGINE ROSA
CI SERVE IL VOSTRO PARERE
“The Nation” oltre che per “La Nuova
Antologia” di Firenze. Nel 1882 portò
a termine “La vita di Giuseppe Garibaldi”
che divenne un best seller a
seguito della morte dell’Eroe. Rimasta
vedova l’anno successivo, si dedicò
con l’aiuto di Giosuè Carducci a
completare le opere del marito riunendole
nei volumi di Scritti letterari e
Scritti politici.
Nel 1897, l’ormai sessantacinquenne
Mrs. White Mario decise di lasciare
tutte le sostanze alla Società di Mutuo
Soccorso di Lendinara, di cui il marito
era stato uno dei fondatori, e di ritirarsi
a Firenze dove ottenne la cattedra di
Letteratura Inglese. E a Firenze morì il
5 marzo 1906. La coraggiosa garibaldina
aveva espresso il desiderio di
essere sepolta a Lendinara accanto al
suo amato Alberto.
Carducci così parlò della sua amica:
“ La democrazia conta un solo scrittore
sociale: ed è un inglese, ed è una
donna: la signora Jessy Mario, che
non manca mai dove ci sia da patire
o da osare per una nobile causa”.
Ma forse il miglior ricordo di questa
donna d’azione è racchiuso nei versi
della “Bella Gigugin”: Daghela avanti
un passo, delizia del mio cuore.
MARGHERITA FERRARI
La necessità di apportare modifiche in ambito contrattuale e legislativo in materia di organizzazione lavorativa e problematiche connesse con
l'assistenza familiare, la gravidanza e il puerperio,ha indotto l'Osservatorio della FNOMCeO sulla femminilizzazione della professione medica ad
organizzare numerosi incontri con le rappresentanze sindacali. La femminilizzazione della medicina avrà in futuro un peso diverso in generazioni
diverse. L'osservatorio ha recepito la necessità di verificare se le problematiche delle giovani colleghe coincidono con i criteri che muovono i membri
dell'osservatorio stesso. Da qui la proposta di una indagine conoscitiva quantitativa e soprattutto qualitativa sulla vita delle donne medico.
Ogni ordine provinciale sta istituendo un link specifico con lo spazio DIMENSIONE DONNA che arricchirà l'Osservatorio di spunti di informazione.
Un primo passo è stato presentare un documento all'Agenzia delle Entrate -Uffici Studi di Settore per tener conto che assenze lavorative per gravidanza
e puerperio possano essere indicative di mancata CONGRUITÀ DI RICAVI E COMPENSI
L'Osservatorio collabora inoltre con analoghe realtà europee.
La commissione delle Pari Opportunità della provincia veronese sollecita le colleghe a visitare
il link ordinistico www.omceovr.it – PAGINA DELLA DONNA MEDICO
e con suggerimenti, osservazioni e testimonianze promuovere in sede nazionale modifiche legislative per una qualità di vita più consona e gratificante
sia in ambito professionale che familiare.
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