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Insonnia<br />

GIANLUCA ROSSATO<br />

Resp. Centro di Medicina del Sonno<br />

Ospedale Sacro Cuore, Negrar<br />

gianluca.rossato@sacrocuore.it<br />

Tel. 045-6013644<br />

Il 24 settembre 2011 si svolgerà il<br />

Convegno multidisciplinare dal titolo<br />

“Insonnia nelle epoche della vita”.<br />

L’evento, organizzato dal Centro di<br />

Medicina del Sonno dell’Ospedale<br />

Sacro Cuore di Negrar, si svolgerà<br />

presso la sala convegni di Casa Fr.<br />

Perez dell’Ospedale. Interverranno i<br />

principali esperti del settore - neurologi,<br />

psichiatri, pediatri, neuropsichiatri<br />

infantili, medici del lavoro, medici di<br />

medicina generale - per fornire un<br />

approfondimento su un argomento<br />

troppo spesso sottovalutato nell’adulto<br />

e nel bambino.<br />

Per informazioni e iscrizioni è possibile<br />

consultare il sito www.sacrocuoredoncalabria.it<br />

L'insonnia è l'esperienza di un sonno<br />

insufficiente o di scarsa qualità<br />

descritto da uno o più dei seguenti<br />

sintomi (Tab. 1): difficoltà ad iniziare o<br />

mantenere il sonno, risveglio precoce<br />

mattutino e sonno poco ristoratore.<br />

Oltre ai sintomi notturni, definiti indicatori<br />

dell'insonnia, sono spesso presenti<br />

disturbi diurni come astenia, sonnolenza,<br />

difficoltà di concentrazione<br />

e irritabilità, che determinano importanti<br />

effetti negativi sulla salute e sulla<br />

qualità della vita (Tab. 2).<br />

Nel caso siano presenti solo gli indicatori<br />

dell'insonnia, cioè i sintomi<br />

notturni, si definisce l’insonnia di “pri-<br />

TABELLA 1<br />

AGGIORNAMENTO<br />

mo livello" se si riscontrano anche le<br />

manifestazioni diurne si descrive come<br />

"insonnia di secondo livello".<br />

In Italia lo Studio Morfeo ha dimostrato<br />

che la prevalenza dell'insonnia nella<br />

popolazione adulta é di circa il 20%<br />

per l'insonnia di primo livello e del<br />

44% per quella di secondo livello.<br />

Esiste un'alta correlazione tra l'insonnia<br />

e i disturbi psichiatrici con una<br />

prevalenza di disturbi del tono dell'umore<br />

concomitanti all'insonnia che<br />

varia dal 47% per l'insonnia di primo<br />

livello al 70% per quella di secondo<br />

livello. I fattori di rischio per l'insonnia<br />

sono: l'invecchiamento, il sesso femminile,<br />

patologie concomitanti (mediche,<br />

psichiatriche, del sonno, e uso di<br />

sostanze), il lavoro a turni, e probabilmente<br />

la disoccupazione e uno stato<br />

socio-economico basso. Inoltre è stato<br />

ampiamente dimostrato che gli insonni<br />

hanno una probabilità 4.5 volte maggiore<br />

di presentare sintomi depressivi<br />

rispetto ai buoni dormitori entro i 3.5<br />

anni dall'esordio della malattia. Il decorso<br />

dell'insonnia é spesso cronico<br />

persistendo nel 50-85% dei casi per<br />

molti anni.<br />

Nonostante questo solo il 16% degli<br />

insonni assume dei farmaci per i disturbi<br />

del sonno.<br />

I pazienti insonni cronici presentano<br />

inoltre un maggiore utilizzo delle strutture<br />

sanitarie, un maggior numero di<br />

assenze e di incidenti sul lavoro. Inoltre<br />

l’insonnia cronica è associata a<br />

varie complicanze mediche importanti.<br />

Infatti dormire meno di 5 ore a<br />

notte aumenta il rischio di ipertensione<br />

arteriosa. Vi è un incremento dell’in-<br />

CRITERI DIAGNOSTICI PER L’INSONNIA PRIMARIA (DSM-IV)<br />

1. La soggettiva difficoltà ad iniziare o mantenere il sonno o un sonno<br />

non ristoratore.<br />

2. La durata dell’insonnia è maggiore di 1 mese.<br />

3. Il disturbo del sonno causa significativi disagi sociali, lavorativi, o in<br />

altre funzioni.<br />

4. Il disturbo del sonno non si verifica esclusivamente in concomitanza<br />

con altre patologie, e non è un effetto diretto di sostanze o farmaci.<br />

sorgenza di disturbi endocrino-metabolici<br />

con un maggior rischio di sviluppare<br />

obesità e diabete di tipo 2, per<br />

la mancata secrezione di leptina (ormone<br />

della sazietà) nelle ore notturne,<br />

di aritmie cardiache e di patologia<br />

coronarica.<br />

Diagnosi dell'insonnia<br />

L'inquadramento clinico dell'insonnia<br />

prevede la caratterizzazione dei<br />

sintomi riferiti dal paziente, l'inquadramento<br />

temporale, le condizioni preaddormentamento,<br />

il diario del sonno,<br />

la presenza di ulteriori sintomi notturni,<br />

le attività ed i comportamenti diurni e<br />

infine le conseguenze diurne. È inoltre<br />

fondamentale l'anamnesi relativa alla<br />

presenza di comorbilità sia come<br />

patologie che come condizioni,<br />

sintomi o trattamenti che possono in<br />

varia misura alterare il sonno.<br />

Nella raccolta iniziale delle informazioni<br />

generali del paziente dopo l’età,<br />

l’attività lavorativa e gli stress psicosociali,<br />

è importante valutare l’ipnotipo<br />

del paziente. Esso è definito dalla<br />

necessità personale di ore di sonno<br />

(dormitori lunghi, dormitori brevi) e dal<br />

ritmo sonno-veglia (tipologia cronobiologica:<br />

gufo o allodola).<br />

Per valutare correttamente la tipologia<br />

di insonnia, la durata e la gravità è<br />

opportuno assegnare al paziente la<br />

compilazione del diario del sonno per<br />

almeno 2 settimane. In tale diario i dati<br />

rilevati fondamentali, attraverso una<br />

griglia predisposta, sono: l’ora in cui<br />

si corica, la latenza dell’addormentamento,<br />

il numero e la durata dei<br />

risvegli, il tempo passato a letto, il<br />

tempo totale di sonno effettivo e quindi<br />

l’efficienza del sonno, i sonnellini diurni<br />

(frequenza, durata e orario).<br />

Dalla raccolta di tutte le informazioni<br />

l’insonnia potrà essere differenziata in<br />

base alla durata della sintomatologia.<br />

Infatti abbiamo un’insonnia occasionale<br />

spesso definita come “situazionale”<br />

per lo più dipendente da fattori<br />

transitori; è tipica di persone con una<br />

normale storia del sonno in una situazione<br />

di stress acuto fisiologico (come<br />

una malattia organica) o situazionale<br />

(cambiamento di fuso orario, esami).<br />

L’insonnia di recente insorgenza<br />

invece è una sintomatologia presente<br />

da meno di 1 mese; è un tipo di<br />

insonnia che si presenta in relazione<br />

a stress prolungati fisiologici (una<br />

malattia grave) o situazionale (un<br />

lutto). In questi casi è importante bloccare<br />

l’evoluzione verso la forma<br />

18 VERONA MEDICA

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