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aggiornamento - OMCEO VR

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GIUSEPPE PECORARO<br />

Direttore Unità Operativa di Urologia ULSS 22<br />

Ospedale di Isola della Scala, Verona<br />

L’incontinenza urinaria nel maschio<br />

è diventata come per le femmine un<br />

problema sociale dovuto al notevole<br />

incremento della prostatectomia radicale<br />

(PR) che è la prima causa.<br />

L’incidenza dell’incontinenza urinaria<br />

da sforzo dopo prostatectomia radicale<br />

varia dal 5 al 20 % anche nelle<br />

mani di esperti chirurghi (1-3). E ciò<br />

vale sia che si esegua una procedura<br />

classica a cielo aperto e sia che<br />

sia esegua per via laparoscopica,<br />

procedura che io da anni prediligo.<br />

Il trattamento è spesso difficile ed<br />

ultimamente molti pazienti richiedono<br />

un rimedio per tale condizione.<br />

Anche perché se per la donna l’incontinenza<br />

urinaria ha un grosso<br />

impatto negativo sulla qualità di vita,<br />

lo ha ancora di più per l’uomo. L’uomo<br />

incontinente tende a essere più<br />

asociale, più introverso, perde facilmente<br />

l’attività sessuale. Ho avuto<br />

pazienti che dopo avergli risolto l’incontinenza<br />

hanno avuto una normale<br />

ripresa dell’attività sessuale.<br />

I Paziente con incontinenza urinaria<br />

da sforzo persistente dopo un anno<br />

dalla prostatectomia sono candidabili<br />

ad intervento chirurgico perché<br />

non recupereranno più.<br />

Attualmente il gold standar rimane lo<br />

sfintere artificiale, anche se questa<br />

tecnica chirurgica non è di facile esecuzione<br />

e non è scevra da complicanze.<br />

È però un presidio molto costoso<br />

(11.000,00 € e ampiamente<br />

non coperto dal DRG) per cui le<br />

aziende sanitarie tendono a non fornirlo<br />

o a fornirlo in numeri molto limitati.<br />

Il tasso di successo dello sfintere<br />

artificiale, comparato con altre tecniche<br />

è sicuramente migliore anche<br />

a lungo termine, ma purtroppo non<br />

è scevro da complicanze come le<br />

AGGIORNAMENTO<br />

Il trattamento dell’incontinenza urinaria<br />

nel maschio dopo chirurgia della prostata.<br />

Lo stato dell’arte<br />

26<br />

infezioni, atrofia dell’uretra ed erosione<br />

uretrale (4-5).<br />

Consiste nel posizionare un manicotto<br />

attorno all’uretra bulbare che il<br />

paziente con un dispositivo posizionato<br />

all’interno dello scroto gonfia o<br />

sgonfia a seconda se deve urinare o<br />

meno.<br />

Nel tempo sono stati introdotte altre<br />

tecniche come le iniezioni di bulking<br />

agent a livello dell’area sfinteriale, il<br />

proact ossia due palloncini posizionati<br />

attorno al collo vescicale e gonfiati<br />

per cercare di occludere e favorire<br />

la continenza, i costrittori periuretrali<br />

ossia un manicotto posizionato<br />

attorno all’uretra. Ma tutti questi<br />

e altri ancora che non ho citato, non<br />

hanno dimostrato grande efficacia e<br />

per contro si sono avuti molti eventi<br />

avversi. (6-10)<br />

Recentemente è stata introdotta una<br />

nuova tecnica, che ha caratteri di<br />

mininvasività, messa a punto a Monaco<br />

di Baviera da due urologici,<br />

uno tedesco, Rehder e l’altro italiano,<br />

Gozzi.<br />

È la sling trans otturatoria con sistema<br />

advance. (11-12)<br />

Il sottoscritto è stato tra i primi in Italia<br />

ad introdurre tale tecnica tanto che<br />

l’urologia di Isola della Scala è diventata<br />

un riferimento per i pazienti oltre<br />

che per altri urologi venuti a vedere<br />

e acquisire tale tecnica.<br />

Consiste nel posizionare con passaggio<br />

attraverso i forami otturatori<br />

con appositi aghi una rete biocompatibile,<br />

pressappoco come quella<br />

che si usa per le donne, sotto l’uretra<br />

bulbare. La trazione della rete spinge<br />

l’uretra verso la vescica aumentandone<br />

così la lunghezza funzionale.<br />

La tecnica trans-otturatoria è basata<br />

infatti sull’ipotesi che nelle incontinenze<br />

urinarie con attività sfinterica<br />

residua, la causa della perdita d’urina<br />

sotto sforzo è da imputare ad un<br />

prolasso del bulbo dell’uretra in una<br />

posiziona più caudale<br />

Il paziente è in anestesia periferica.<br />

Dimesso in seconda giornata.<br />

Ha un ottimo tasso di successo, molto<br />

vicino a quello dello sfintere artificiale<br />

con il vantaggio però di non<br />

dover azionare alcunché quando si<br />

deve urinare.<br />

Eventuale insuccesso della terapia<br />

comunque non preclude la possibilità<br />

di eseguire altre tecniche chirurgiche<br />

come il posizionamento di sfintere<br />

artificiale.<br />

Costa circa un terzo rispetto allo sfintere<br />

artificiale anche se purtroppo alcune<br />

ULSS fanno difficoltà a fornirlo<br />

perché i costi non sono completamente<br />

coperti dal DRG.<br />

Infine un cenno alla riabilitazione<br />

pelvi-perneale.<br />

È dimostrato da vari lavori scientifici<br />

che la riabilitazione non aumenta il<br />

numero di pazienti che recuperano<br />

la continenza ma accorcia i tempi<br />

con cui si può arrivare alla continenza.<br />

Per cui se un paziente ha lo sfintere<br />

incompetente rimarrà incontinente<br />

anche se farà la riabilitazione.<br />

Mentre un paziente con sfintere<br />

competente che magari avrebbe<br />

recuperato spontaneamente la continenza<br />

in quattro mesi con la riabilitazione<br />

la recupera in due o tre mesi.<br />

In conclusione il paziente con incontinenza<br />

urinaria da sforzo ha la possibilità<br />

di guarire. I trattamenti più efficaci<br />

sono la sling trans-otturatoria<br />

quando vi è attività sfinterica residua<br />

e lo sfintere artificiale in tutti gli altri<br />

casi.<br />

Sebbene siamo in un periodo di difficoltà<br />

economica, a mio parere non<br />

si giustifica comunque l’atteggiamento<br />

delle aziende sanitarie nel non<br />

volere fornire o farlo con difficoltà tali<br />

presidi.<br />

Bisogna ricordare che la mission di<br />

quelli che operano in questo campo<br />

(medici o amministratori che siano)è<br />

dare salute.<br />

Peraltro il discorso economico evo-<br />

VERONA MEDICA

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