Le altre stelle. La dimensione di genere dei - Provincia di Verona ...
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l'epistemologia e la teoria femminista sulla scienza ad aver prodotto, negli<br />
ultimi quarant'anni, originariamente nei paesi anglosassoni,<br />
progressivamente anche in <strong>di</strong>versi paesi europei, compresa l'Italia, una<br />
vasta letteratura. Si tratta <strong>di</strong> un ambito <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> altamente inter<strong>di</strong>sciplinare,<br />
tra storia, sociologia, filosofia e epistemologia scientifica, che non solo ha<br />
messo in luce la <strong><strong>di</strong>mensione</strong> storico-culturale <strong>di</strong> categorie epistemiche<br />
considerate universali e immutabili nel tempo (metodo scientifico e<br />
oggettività intesi come verifica logico-empirica e assenza <strong>di</strong> elementi<br />
esterni), ma anche e soprattutto la loro <strong><strong>di</strong>mensione</strong> <strong>di</strong> <strong>genere</strong> 4 . Nell'attuale<br />
panorama sociale e scientifico queste argomentazioni, che per molti anni<br />
non hanno trovato larga <strong>di</strong>ffusione non solo negli ambiti scientifici, ma<br />
anche a livello sociale <strong>di</strong>ffuso, potrebbero oggi ricevere rinnovata<br />
attenzione perché costituiscono una importante lente <strong>di</strong> lettura e<br />
comprensione della contemporaneità in cui tutti noi viviamo.<br />
Genere e scienza nei contesti educativi tecno-scientifici<br />
In una ricerca che ormai conta quasi un ventennio attorno all'immaginario<br />
<strong>di</strong> studentesse <strong>di</strong> scuole secondarie superiori attorno alla scienza e alla<br />
tecnologia, svolta tra il 1989 e il 1990, e i cui risultati sono stati pubblicati<br />
nel testo a cura <strong>di</strong> Luisella Erlicher e Barbara Mapelli Immagini <strong>di</strong> cristallo.<br />
Desideri femminili e immaginario scientifico, 1991, si precisano<br />
nell'introduzione le ragioni alla base <strong>di</strong> quella ricerca: “<strong>La</strong> ricerca trovava<br />
la sua motivazione nella verifica <strong>di</strong> una realtà contrad<strong>di</strong>ttoria: le giovani<br />
donne nei percorsi <strong>di</strong> formazione e nella scelta della professione tendono<br />
tuttora a mantenersi lontane dalla scienza e dalla tecnica. Poiché questo<br />
progressivo cambiamento <strong>dei</strong> mo<strong>di</strong> e delle forme della scienza nella contemporaneità si veda,<br />
per esempio, Peter Galison, Big Science. Growth Of <strong>La</strong>rge-scale Research, 1992. Oltre a quello<br />
citato (Il <strong>genere</strong> nel paesaggio scientifico, 2007) un altro testo abbastanza recente che<br />
descrive il modo in cui la ricerca scientifica nella contemporaneità non solo è <strong>di</strong>ventata <strong>di</strong> “una<br />
grande scienza <strong>di</strong> larga scala” ma sempre più me<strong>di</strong>ata dai processi comunicativi messi in atto<br />
dalle tecnologie IT, è quello <strong>di</strong> John Ziman, <strong>La</strong> vera scienza. Natura e modelli operativi della<br />
prassi scientifica, 2002 in cui il sociologo della scienza <strong>di</strong>mostra come le caratteristiche <strong>di</strong> quella<br />
che viene considerata convenzionalmente conoscenza "scientifica" (conoscenza sistematica,<br />
teorica, verificata sperimentalmente, quantitativa) non possono più essere separate dalle<br />
capacità cognitive e dalle relazioni sociali tipiche <strong>dei</strong> suoi produttori. Quella che lo stu<strong>di</strong>oso<br />
chiama “la nuova cultura della ricerca post-accademica", contrad<strong>di</strong>stinta dal lavoro <strong>di</strong> gruppo<br />
fortemente me<strong>di</strong>ato dalle tecnologie IT, sta, in <strong>altre</strong> parole, pesantemente intervenendo a<br />
mo<strong>di</strong>ficare quelle caratteristiche scientifiche considerate immutabili nel tempo come la<br />
<strong>di</strong>stinzione tra scienza e tecnica, la <strong>di</strong>stinzione tra storia interna della scienza (epistemologia<br />
scientifica) e storia esterna della scienza (sociologia, psicologia, storia e filosofia della scienza),<br />
metodo scientifico sperimentale e oggettività intesi come verifica logico-empirica e assenza <strong>di</strong><br />
elementi esterni<br />
4 Osservare da una prospettiva <strong>di</strong> <strong>genere</strong> il sapere e la realtà in generale, oppure, rilevare la<br />
<strong><strong>di</strong>mensione</strong> <strong>di</strong> <strong>genere</strong> del sapere e della realtà fa parte della natura e della cultura in cui<br />
viviamo e significa cercare <strong>di</strong> tenere sempre conto <strong>di</strong> questo carattere duale (la “<strong>di</strong>fferenza” è<br />
questa) <strong>dei</strong> soggetti e degli oggetti nella scienza, nel sapere e nella realtà, al posto della loro<br />
unicità che nella storia, e <strong>di</strong> frequente anche oggi, si pone in termini astratti, neutrali, universali,<br />
ma <strong>di</strong> fatto maschili e parziali. In quest'ottica, la scienza e gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> scienza (filosofia,<br />
sociologia, storia della scienza), si relazionano, a <strong>di</strong>versi livelli, alla realtà sociale e<br />
all'immaginario che costruiscono il maschile e il femminile attribuendone ruoli, significati e valori<br />
mutevoli nelle tappe storiche della cultura occidentale. Nel capitolo conclusivo “Che <strong>genere</strong> <strong>di</strong><br />
scienza?” ho parzialmente approfon<strong>di</strong>to questi temi; nella bibliografia ho inserito alcuni testi <strong>di</strong><br />
riferimento tra i più noti in materia <strong>di</strong> <strong>genere</strong> e scienza.<br />
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