Happenings - Zanotta SpA
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MONDO<br />
La poesia degli oggetti<br />
La storia e i protagonisti di <strong>Zanotta</strong> in un filmato che per la prima volta<br />
riunisce un mondo fatto di passione, qualità, cultura del progetto.<br />
Da un’idea di <strong>Zanotta</strong>, a cura di Didi<br />
Gnocchi e con la regia di Valeria Parisi, è<br />
nato un film-documentario che traccia il<br />
percorso di un’impresa che porta con sé i<br />
segni tangibili della storia del design<br />
italiano a cavallo dei due secoli. “<strong>Zanotta</strong>. La poesia degli<br />
oggetti” tesse in 54 minuti le trame delle tappe storiche<br />
dell’azienda, con le immagini dei prodotti, le voci e i volti<br />
dei designer di ieri e di oggi, le testimonianze di amici e<br />
collaboratori. Un lavoro realizzato in giro per l’Italia e<br />
negli studi da 3D Produzioni Video, tra le più note per<br />
sensibilità ed esperienza in questo campo. Un lavoro che<br />
si è addentrato in storie personali e collettive, progetti,<br />
luoghi e incontri cercando, tra i molti possibili, un filo<br />
rosso che guidasse il racconto. Dicono le due autrici di<br />
3D: «Siamo partite da qui: dover fare un documentario<br />
per un’azienda il cui fondatore una volta aveva detto “Un<br />
industriale allora come oggi ha fondamentalmente due<br />
possibilità di scelta: mirare in modo diretto al profitto<br />
oppure orientare la propria attività verso una crescita non<br />
solo quantitativa ma qualitativa. Io ho fatto questa<br />
seconda scelta” (Design Conference ad Aspen-Usa, 1989).<br />
Diversa dalle solite premesse che guidano i filmati<br />
istituzionali». Tenendo come “canovaccio” il discorso di<br />
«C’è anche Cristiano<br />
Toraldo di Francia,<br />
l’architetto di Superstudio<br />
che ha ideato Quaderna.<br />
Ci riceve avvolto in una<br />
tovaglia a quadretti,<br />
come nella performance<br />
dadaista di Aurelio».<br />
Aurelio <strong>Zanotta</strong> ad Aspen, le filmaker hanno ricostruito<br />
una vicenda storica e attuale di grande forza. Trovando<br />
qualche stratagemma grafico: «Per rappresentare la parte<br />
in cui il fondatore racconta la sua impresa, abbiamo fatto<br />
fare dall’illustratore Francesco Guarino dei disegni<br />
(animati da Cristina Poggioli che ha curato anche la<br />
grafica), creando una sorta di fumetto dove <strong>Zanotta</strong> parla<br />
davanti al pubblico americano e dietro, sullo schermo,<br />
scorrono le immagini di un’Italia in bianco e nero».<br />
LA PASSIONE È CONTAGIOSA<br />
«A un certo punto la <strong>Zanotta</strong> è diventata una scoperta, un<br />
modo per conoscere le trasformazioni del nostro paese, la<br />
storia del costume italiano dagli anni ’50 a oggi. Una<br />
chiave per capire cosa fa diventare i mobili icone»,<br />
raccontano Gnocchi e Parisi. «Tanti gli incontri con i<br />
protagonisti della storia dell’azienda, molti hanno<br />
costruito il design italiano. Ci sono Alessandro Mendini,<br />
Andrea Branzi, Alessandro Guerriero che raccontano di<br />
Zabro, del nuovo artigianato, della voglia di sperimentare.<br />
C’è Enzo Mari, sempre severo, ma che ricorda<br />
positivamente la sua lunga collaborazione per realizzare la<br />
sedia Tonietta, che vince anche un Compasso d’Oro! C’è<br />
Paolo Lomazzi, che ci riporta agli anni in cui protagonista<br />
<strong>Happenings</strong><br />
n.2/10 p.8<br />
della storia, anche quella dell’arredo, era una generazione<br />
votata all’utopia. C’è Gae Aulenti che ricorda la Brianza di<br />
quegli anni e la libertà creativa che le era stata concessa.<br />
Ci è piaciuto incontrare i nuovi volti, dal fascinoso e<br />
carismatico Ross Lovegrove ai giovani e determinati<br />
Louise Campbell e Damian Williamson. E poi ci sono<br />
Martino, Eleonora, Francesca, la seconda generazione<br />
<strong>Zanotta</strong>, che, dalla memoria comune traggono l’energia<br />
per andare verso nuovi orizzonti. È interessante osservare<br />
come un’azienda con una storia importante può evolversi<br />
in una realtà completamente diversa. Alla fine, vecchi e<br />
nuovi autori hanno in comune la convinzione di aver<br />
lavorato per un’impresa unica. E che ne sia valsa la pena.<br />
E anche per noi è un po’ così». Con Valeria Parisi e Didi<br />
Gnocchi, hanno lavorato: per le riprese Claudio Poli, al<br />
montaggio Gabriele Raimondi, per le musiche Fabrizio<br />
Campanelli, in redazione Sara Ravagnani ed Elena<br />
Luchetti, per la ricerca iconografica Simone Manganello,<br />
come segretaria di produzione Gabriella Colombo. Il video<br />
sarà distribuito dal settembre 2010.<br />
Sotto, fotogrammi dal filmato “<strong>Zanotta</strong>. La poesia degli oggetti”.<br />
Tra i personaggi: Toraldo di Francia e Louise Campbell. Nelle<br />
illustrazioni, Aurelio <strong>Zanotta</strong> (ritratto dalla penna di Francesco<br />
Guarino) alla Conferenza di Aspen dell’89 (con il Sacco).