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Happenings - Zanotta SpA

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SCENA<br />

APERTA<br />

Al recente Salone internazionale<br />

del mobile, l’allestimento<br />

ideato dallo Studio Bpm per <strong>Zanotta</strong><br />

crea una suggestiva cornice<br />

per nuove interpretazioni<br />

del design.<br />

Disegno volumetrico<br />

e scorci dello stand<br />

<strong>Zanotta</strong> al Salone<br />

2010, da sinistra<br />

in senso orario:<br />

tavolo Album con<br />

sedie Lialta,<br />

poltroncine Calla e<br />

divano William.<br />

ON STAGE<br />

Due le tendenze nell’Exhibit e<br />

Visual Design: l’attenzione al<br />

buon uso delle risorse materiali<br />

(riuso-riciclo di pannelli e<br />

strutture), e il fattore emozionale e ludico<br />

dell’insieme. L’ultimo stand di <strong>Zanotta</strong> al<br />

Salone 2010 fonde queste due istanze, con<br />

una visione personale e creativa. Spiega<br />

l’arch. Fabrizio Bertero, uno dei tre progettisti<br />

dello Studio Bpm (con Panto e<br />

Marzoli): «Abbiamo pianificato il lavoro<br />

per garantire la sostenibilità dell’intervento.<br />

Minimizzando gli sprechi e riusando<br />

parti strutturali di passati allestimenti: le<br />

pareti perimetrali, l’intera zona vendita e<br />

servizi, la struttura portante della pedana.<br />

Oggi un bravo progettista non può prescindere<br />

da questo impegno, troppe le tonnellate<br />

di materiali che vanno in discarica<br />

dopo ogni manifestazione fieristica». In<br />

quanto a creatività e originalità del progetto,<br />

basta osservare il rendering dall’alto: si<br />

leggono l’andamento organico del<br />

soffitto e lo sviluppo volumetrico<br />

dello stand. «Il nostro studio si fa<br />

spesso contaminare dal mondo<br />

dell’arte. Ancora una volta, per definire<br />

la forma dell’allestimento, ci<br />

siamo ispirati alle opere dell’artista<br />

spagnolo Jorge de Oteiza, scultore<br />

che da anni influenza le nostre<br />

ricerche nell’architettura e<br />

non solo», aggiunge Bertero.<br />

«Sono state così progettate le pareti<br />

inclinate e una copertura molto<br />

articolata dello spazio, evitando<br />

l’uso dell’angolo retto. Abbiamo<br />

<strong>Happenings</strong><br />

n.2/10 p.9<br />

voluto definire aree fluide, in cui coni prospettici<br />

molto ampi permettono di attraversare<br />

con un unico sguardo l’intero stand.<br />

Queste aree creano vaste quinte in cui inserire<br />

e delimitare le ambientazioni».<br />

Ironia e citazione<br />

Il concept dello Studio Bpm ha evidenzato<br />

come i prodotti <strong>Zanotta</strong>, sia le icone storiche<br />

sia le proposte attuali, possono coniugarsi<br />

con un’architettura contemporanea<br />

che esce dai parametri classici. Idem la<br />

scelta del bianco totale, con interventi grafici<br />

in nero. È ancora Bertero a spiegare i retroscena:<br />

«Il bianco neutralizza la monumentalità<br />

della struttura architettonica, diventando<br />

il giusto sfondo per i prodotti e la<br />

base ideale su cui si stagliano i soggetti<br />

grafici. Inoltre, l’uso del bianco e nero ha<br />

voluto essere una citazione d’autore: la celebre<br />

serie Quaderna di Superstudio celebra<br />

quest’anno il 40° anniversario». La grafica,<br />

un outline nero che riproduce sulle pareti<br />

e con effetti macro i prodotti della collezione<br />

<strong>Zanotta</strong>, diventa in altre ambientazioni<br />

un’allusione a complementi (lampade<br />

di design) o elementi classici d’interni<br />

come porte, finestre e camini (in contrapposizione<br />

stilistica). La funzione principale<br />

della grafica è di ambientare le composizioni<br />

senza ricorrere a veri oggetti o elementi<br />

che avrebbero interferito, se non distolto<br />

l’attenzione dalle nuove proposte<br />

<strong>Zanotta</strong>. La grafica riprodotta in versione<br />

gigante ha lo scopo di divertire: l’aspetto<br />

ludico torna spesso nei nostri lavori. Ci<br />

supporta con leggerezza».

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