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Viaggio in Val D'Ayas MICHELA POLLAROLO
Era l'estate del 1993. Non avrei mai immaginato che quell'estate sarebbe stata indimenticabile. La notte
prima della partenza rimasi sveglia, ero elettrizzata dal fatto che avrei rivisto le mie montagne dove anche
le nuvole si potevano toccare con un dito; il posto da raggiungere era Champoluc in Val d' Ayas.
Al mattino del 13 Agosto mi feci trovare davanti casa mia con due o tre valigie e la radio sulla spalla; ad
attendermi c'era Anna, Luisella, Angelica e Angela. Dopo quasi due ore di viaggio arrivammo a destinazione.
Avevamo a�ttato una casa nel centro del paese. Le prime settimane ci dedicammo alle pulizie della casa.
Al pomeriggio io e Luisella sgattaiolavamo fuori di casa per raggiungere la funivia per arrivare in un posto
magico dove arrivate in cima si poteva vedere la vallata. C'era anche un bar stile tipico montano, dove non
si poteva tornare in paese senza aver degustato un buon gelato.
Arrivò anche ferragosto. Le persone che erano più strette a noi si misero d'accordo per organizzare un
pullman e raggiungerci, non contava l'età, l' importante era divertirsi e stare insieme. I miei genitori, ogni
volta che veniva l' avvenimento, si facevano trovare alla fermata del pullman con un carrettino dell'epoca
dei miei nonni con sopra ogni squisitezza, dalle lasagne allo spezzettino.
Giunti a Champoluc, non posso dimenticare l'anziano signore, con in mano un grosso bastone di legno
girava la polenta nel paiolo, si cantavano canzoni, si scherzava, ed ogni tanto qualcuno nascondeva le
lacrime di felicità. Doveva passare un'altra settimana prima che si ripetesse l'evento.
Verso le sei di sera le nostre amiche tornavano a casa così noi ci trovammo di nuovo ad assere nuovamente
in quattro. La sera di ferragosto andammo in una discoteca situata nel paese (Antagnod) oggi diventata una
pizzeria. All' interno suonavano canzoni dai 60 ai 90; si potevano trovare sia persone del posto che vacanzieri
in cerca di avventure, tra tanti amici i miei preferiti erano Luca di Savona e Vito di Milano.
Dopo esserci presentati il giorno seguente ci demmo appuntamento davanti al macellaio. Si presentarono
con una macchina verde �ammante. Il divertimento iniziò da subito facendo dei testa coda nella piazza del
mercato. Li rivedemmo nel '94 e quella fu l'ultima volta.
L'anno scorso decisi di tornare ma era ormai tutto cambiato: la vecchia pineta non esisteva più, l'anziano
signore aveva lasciato il mestiere di cuoco. A distanza di 17 anni circa ci ha riconosciuto parlando dei vecchi
tempi si è emozionato; ormai la casa è diventata un' albergo e la compagnia ormai hanno preso ognuno la
propria strada. Sentivo il cuore in gola perchè ogni angolo del paese racchiudeva dei ricordi. Champoluc ti
vorrei ancora raccontare tante altre storie, il ferragosto si sta per avvicinare anche se una vacanza così non
potrò ne scordare, ne dimenticare.
40 7° Concorso Nazionale Per Scrittori Inediti - 2010