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PUBBLICITÀ SU INTERNET - Prima Comunicazione

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3Si parla tanto di rapporto<br />

one-to-one con il consumatore.<br />

Qual è lo stato dell’arte ad oggi<br />

e quali gli sviluppi futuri?<br />

S. CACCIALANZA - La comunicazione<br />

one-to-one è oggi una realtà. Diversi<br />

operatori offrono liste di mailing profilate<br />

per interessi o per dati socio-anagrafici.<br />

E la tecnologia sta sviluppando soluzioni<br />

sempre più affinate per individuare,<br />

attraverso l’analisi comportamentale<br />

dell’utente sul web, gruppi tematici di<br />

utenti.<br />

Infatti, oltre al direct<br />

email marketing, la profilazione<br />

permette di identificare<br />

gli interessi dell’utente<br />

durante la navigazione dei<br />

siti e offrire una comunicazione<br />

pubblicitaria allineata<br />

ai suoi interessi.<br />

Gli investimenti sono<br />

quindi più efficaci tanto più<br />

evidenti sono i profili dei<br />

consumatori, cioè quanto<br />

minore è la dispersione della<br />

comunicazione e quindi<br />

dell’investimento. Questo<br />

vuol dire che i siti che sono<br />

in grado di profilare i propri<br />

utenti, sia in termini di profilazione<br />

attiva, cioè su dichiarazione<br />

di interessi, sia<br />

su profilazione deduttiva,<br />

cioè dedotta dall’analisi<br />

comportamentale dell’utente<br />

sul sito, sono potenzialmente più interessanti<br />

per gli investitori.<br />

M. CA<strong>SU</strong>CCI - Il mercato si sta muovendo<br />

velocemente verso il rapporto one-toone.<br />

A Lycos, ad esempio, possiamo offrire<br />

newsletter ma anche banner ‘ombra’,<br />

ovvero banner che, riconoscendo l’utente<br />

profilato, lo seguono nel suo percorso di<br />

navigazione. In futuro la profilazione della<br />

propria utenza sarà la ‘conditio sine<br />

qua non’ per potere operare con profitto<br />

nel settore della pubblicità on line.<br />

F. MOGGI - Siamo ancora agli inizi. Soprattutto<br />

in Italia dove in molti settori<br />

economici la concorrenza per conquistarsi<br />

il cliente, la sua fiducia, e lavorare per<br />

fidelizzarlo (queste sono le basi del<br />

marketing one-to-one) non avevano vere<br />

ragioni d’essere in presenza di monopoli<br />

formalizzati o di finta concorrenza. Tutto<br />

questo sta cambiando e in alcuni casi anche<br />

più rapidamente di quanto riescano a<br />

cambiare le vecchie culture aziendali.<br />

Partiamo più indietro di altri Paesi e quindi<br />

ci sono maggiori margini di crescita.<br />

H. LIPTZIN - Lo stato dell’arte cambierà<br />

domani e, comunque, in questa se-<br />

16 - <strong>PUBBLICITÀ</strong> <strong>SU</strong> <strong>INTERNET</strong><br />

20<br />

0<br />

de non mi sbilancerei a favore di una tecnologia<br />

piuttosto che di un’altra. Concettualmente,<br />

però, preferisco l’approccio<br />

permission marketing e opt-in, invece<br />

delle tecnologie che seguono i navigatori<br />

e i loro clickstream.<br />

Visto che si tratta di relazioni con esseri<br />

umani, un rapporto fatto da un processo<br />

invito-accoglienza è molto più affidabile<br />

paragonato con l’altro fatto da supposizioni,<br />

ipotesi e congetture.<br />

Non sono un tecnologo e non so dove<br />

stiamo andando in questo senso. Ad ogni<br />

CHI INVESTE <strong>SU</strong> <strong>INTERNET</strong> NEGLI USA<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

imprese<br />

tradizionali<br />

2000 2000 2001 2001 2005<br />

2005<br />

modo, la gestione di database enormi<br />

con applicazioni di e-Crm, di intelligenza<br />

artificiale, di simulazioni e datamining<br />

creerà la possibilità per l’impresa di<br />

mantenere un rapporto one-to-one con<br />

milioni di persone.<br />

4Il media digitale cambia il<br />

rapporto marca-consumatore?<br />

S. CACCIALANZA - Visione – reazione<br />

– azione – interazione: bisogna partire<br />

sempre da qui. Analizzando il processo<br />

visione-azione dell’esposizione di una<br />

pubblicità vediamo che il media digitale<br />

mette il consumatore nelle condizioni di<br />

agire immediatamente dopo la comunicazione<br />

pubblicitaria. La profondità, e<br />

quindi la qualità di questa ‘interazione’,<br />

può influire significativamente sulla percezione<br />

della marca nel consumatore. In<br />

altre parole l’immagine di un’azienda o<br />

di un prodotto è anche legata alla presenza<br />

e alla tipologia di interazione che il sito<br />

offre al consumatore.<br />

M. CA<strong>SU</strong>CCI - Cambierà radicalmente.<br />

Come sottolineato precedentemente, il<br />

vero plus di Internet è il fatto di essere<br />

un media di relazione; Internet mette in<br />

comunicazione un individuo con un sito,<br />

con una marca, con un prodotto.<br />

Quando un navigatore entra nel sito di<br />

un’azienda è, a tutti gli effetti, entrato<br />

nel suo mondo; praticamente è come se<br />

si trovasse in un punto vendita o nella sede<br />

centrale, a seconda della strategia perseguita.<br />

Provate a fare un salto su<br />

www.znn.it e ditemi se non vi viene voglia<br />

di comprare quell’insetticida!<br />

Il web, inoltre, offre a una società la<br />

possibilità di dialogare con<br />

il proprio target; a questo<br />

proposito, è possibile effettuare<br />

interviste, focus group<br />

e discussioni con gli utenti,<br />

dai quali trarre importanti<br />

indicazioni di mercato.<br />

F. MOGGI - Il rapporto<br />

marca-consumatore sta<br />

cambiando per ragioni legate<br />

a processi di evoluzione<br />

più generali e complessi.<br />

Pensiamo, per esempio, alla<br />

globalizzazione e alle spinte<br />

anche contraddittorie che<br />

genera, oppure alle sensibilità<br />

ecologiche, scaturite da<br />

fenomeni come ‘mucca pazza’,<br />

che creano nuovi e significativi<br />

mercati potenziali<br />

per le aziende. Su queste<br />

trasformazioni in atto si inseriscono<br />

le nuove opportunità<br />

di comunicazione offerte dai media<br />

digitali.<br />

Già oggi milioni di consumatori italiani<br />

possono attingere, attraverso Internet,<br />

a una quantità di informazioni inimmaginabili<br />

anche solo tre anni fa per conoscere,<br />

analizzare, valutare e giudicare una<br />

marca e/o un prodotto. Questo processo<br />

di interazione tra trasformazioni culturali<br />

in atto e nuovi canali di comunicazione<br />

contribuisce ad alimentare e a indirizzare<br />

il cambiamento.<br />

H. LIPTZIN - Il numero di canali crescerà<br />

sempre più, e il rapporto marcaconsumatore<br />

potrà cambiare più velocemente.<br />

Credo che ci sia tanta gente che<br />

confonde ‘brand awareness’, con ‘branding’,<br />

cioè ‘notorietà della marca’ con<br />

‘immagine della marca’. Chi capisce<br />

questa differenza, capirà il senso della<br />

mia risposta.<br />

dot. com.<br />

5La pubblicità su Internet è oggetto<br />

di discussione e di analisi,<br />

soprattutto in seguito agli<br />

andamenti dei mercati finanziari;<br />

molte dot com sono state importan-

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