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PUBBLICITÀ SU INTERNET - Prima Comunicazione

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Internet mobile<br />

e wireless marketing<br />

Con l’arrivo dei telefonini multimediali (Gprs prima<br />

e Umts poi) si apre la strada a nuove forme di pubblicità<br />

in grado seguire l’utente in tutti i suoi spostamenti<br />

DI GABRIELE MIRRA<br />

Responsabile marketing strategico della divisione Advertising Services di Buongiorno.it<br />

mobile rappresenta<br />

senz’altro una delle sfide tecnolo-<br />

L’Internet<br />

giche e di marketing più importanti<br />

e al tempo stesso più affascinanti<br />

dei prossimi anni. Tutto è già iniziato<br />

con le gare per le licenze Umts, la telefonia<br />

di terza generazione, che ha appassionato<br />

ormai da qualche mese<br />

analisti e uomini di marketing<br />

di tutta Europa. Ma l’Internet<br />

mobile per ora è ancora più<br />

un’aspettativa che non una realtà,<br />

almeno in Europa; dopo il clamoroso<br />

flop del wap, tutti attendono<br />

con ansia quello che succederà<br />

con i telefonini con tecnologia<br />

Gprs prima e con quelli di terza<br />

generazione con tecnologia Umts<br />

poi. L’aspettativa è di un significativo<br />

avanzamento nei format e<br />

nel tipo di servizi offerti.<br />

Per parlare di Internet mobile e<br />

quindi di wireless marketing bisognerà<br />

allora attendere l’avvento<br />

del broadbanding e degli ‘smart<br />

phone’? Da un’analisi accurata<br />

dello stato del fenomeno si evince<br />

che per avere una ‘vera’ Internet<br />

sempre a portata di mano in ogni<br />

momento e in ogni luogo bisognerà<br />

attendere l’evoluzione tecnologica,<br />

mentre per disporre di<br />

soluzioni di marketing e di comunicazione<br />

tramite strumenti mobili la tecnologia<br />

attuale (Gsm) rappresenta un primo accettabile<br />

livello di supporto. Il mobile<br />

marketing, inteso come quell’insieme di<br />

attività di comunicazione effettuate tramite<br />

telefonini cellulari, ha mosso i primi<br />

passi ormai da più di un anno, quando<br />

alcuni operatori italiani ed esteri hanno<br />

cominciato a sperimentare soluzioni<br />

di comunicazione che hanno sfruttato<br />

l’applicazione più semplice ma anche<br />

più diffusa del wireless: gli sms (short<br />

message service).<br />

38 - <strong>PUBBLICITÀ</strong> <strong>SU</strong> <strong>INTERNET</strong><br />

1. Le stime di mercato<br />

e gli standard riconosciuti<br />

A supporto di questo tipo di sperimentazioni<br />

ci sono le stime ottimistiche effettuate<br />

dalle principali società di ricerca e<br />

banche di investimento maggiormente interessate<br />

al settore wireless, che identifi-<br />

DAL PERMISSION MARKETING<br />

ALLO SPAMMING<br />

Spamming<br />

Double<br />

opt-in<br />

system<br />

Opt-in system<br />

Opt-out system<br />

Privacy<br />

I livelli del permission marketing<br />

Privacy<br />

cano la pubblicità sui telefonini come una<br />

delle killer application dell’advertising<br />

dei prossimi anni. Secondo la società di<br />

ricerca Ovum, il mercato pubblicitario legato<br />

alla telefonia mobile potrebbe valere<br />

entro il 2005 circa sedici miliardi di dollari<br />

e interessare oltre cinquecento milioni<br />

di utenti; l’Europa dovrebbe giocare un<br />

ruolo importante sfiorando il 40% del totale,<br />

arrivando cioè a valere circa sei miliardi<br />

di dollari. Cifre queste che, se fossero<br />

rispettate, connoterebbero il wireless<br />

advertising in modo molto diverso rispetto<br />

a quanto accaduto con il wired marke-<br />

ting; infatti, mentre Internet non è divenuto<br />

un mass media rimanendo uno strumento<br />

quasi di nicchia, per il mobile le<br />

cose sono molto diverse.<br />

La penetrazione del cellulare nei principali<br />

Paesi europei, e in Italia in particolare,<br />

sfiora il 70% della popolazione e<br />

dagli ultimi dati diffusi dal Censis<br />

risulta che l’unico media a vantare<br />

una penetrazione maggiore è la<br />

televisione (tab.1). Quindi il telefonino<br />

cellulare rappresenta potenzialmente<br />

già un media di mas-<br />

sa, che può vantare rispetto ai canali<br />

di comunicazione di massa<br />

tradizionali caratteristiche distintive<br />

uniche: è personale, è sempre<br />

raggiungibile, è uno strumento di<br />

tipo push, è interattivo; tutti elementi<br />

questi che diventano delle<br />

leve molto forti in chiave di comunicazione.<br />

Per adesso, soprattutto in Italia, i<br />

modelli di marketing che si sono<br />

maggiormente diffusi e che hanno<br />

trovato buoni riscontri, in primo<br />

luogo presso un pubblico giovane,<br />

sono quelli basati sull’erogazione<br />

di servizi informativi gratuiti, ovvero<br />

gli utenti si sono preventivamente<br />

iscritti sottoscrivendo consapevolmente<br />

l’abbonamento gratuito.<br />

A fronte di questi servizi, il singolo<br />

utente ‘accetta’ di ricevere periodicamente<br />

sul proprio telefono cellulare messaggi<br />

pubblicitari in linea con il proprio profilo<br />

di iscrizione.<br />

Passata la prima fase di pionierismo,<br />

l’advertising tramite telefonia mobile si<br />

sta diffondendo, tanto che ad oggi sono<br />

stati anche definiti e riconosciuti dei veri<br />

e propri formati standard di messaggi<br />

pubblicitari sms based; per esempio, la<br />

Waa (Wireless Advertising Association)<br />

riconosce due tipologie di sms commerciali:

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