PUBBLICITÀ SU INTERNET - Prima Comunicazione
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Crescita record del 368% nel 2000<br />
nel 2000. Le aziende hanno mostrato<br />
di gradire questa forma di distribuzione<br />
del messaggio pubblicitario, occupando<br />
quindi gli spazi riservati ai<br />
‘consigli per gli acquisti’ nelle newsletter<br />
via e-mail cui sono ormai iscritti<br />
milioni di italiani. Il successo di<br />
questo formato può essere<br />
spiegato sia considerando<br />
che le e-mail (e gli annessi<br />
messaggi pubblicitari) sono<br />
‘spinti’ (push) nella casella<br />
di posta dell’utente,<br />
a differenza dei banner<br />
che devono essere ‘scaricati’<br />
(pull) dal visitatore<br />
durante la navigazione su<br />
Internet, sia considerando<br />
la possibilità di targettizzare<br />
il messaggio; in prima<br />
battuta, gli interessi<br />
degli abbonati alle newsletter<br />
possono derivare dal<br />
fatto stesso di essere<br />
iscritti a una newsletter di<br />
finanza piuttosto che di<br />
gastronomia. Come per<br />
tutte le forme di comunicazione<br />
di tipo push, sarà<br />
importante garantire nel<br />
tempo il rispetto della privacy<br />
e della volontà del<br />
destinatario a ricevere o<br />
meno tali messaggi (‘permission-mail’).<br />
Tra i formati emergenti,<br />
si sta affermando l’utilizzo<br />
di un nuovo canale di massa,<br />
quale sono i 40 milioni<br />
di telefonini in Italia, per<br />
l’invio dei messaggi pubblicitari via<br />
sms. Di pari passo, già vediamo le prime<br />
applicazioni pratiche di tecnologie<br />
innovative quali le piattaforme integrate<br />
per il delivery automatizzato di messaggi<br />
vocali.<br />
Fatturato per settore industriale<br />
Un’ulteriore dimensione quantitativa<br />
dell’analisi condotta dall’Osservatorio<br />
Internet Advertising è relativa all’aggregazione<br />
degli investimenti pubblicitari<br />
per settore industriale di appartenenza<br />
degli investitori.<br />
Analizzando le categorie merceologiche<br />
che maggiormente investono<br />
28 - <strong>PUBBLICITÀ</strong> <strong>SU</strong> <strong>INTERNET</strong><br />
1998<br />
1999<br />
2000<br />
2001<br />
nella pubblicità on line, si confermano<br />
le posizioni evidenziate nel primo<br />
semestre del 2000. Il ruolo principale<br />
è stato svolto dal settore delle telecomunicazioni<br />
che, nell’anno 2000, ha<br />
investito in pubblicità on line circa 51<br />
miliardi di lire (a fronte dei circa 12<br />
investiti nel 1999). Seguono le azien-<br />
INVESTIMENTI PUBBLICITARI ONLINE<br />
IN EUROPA<br />
0 100 200 300 400 500 600 700<br />
0 100 200 300 400 500 600 700<br />
Fonte: Iab/PricewaterhouseCoopers;<br />
le stime 2001 sono di Forrester; i dati 1999 e 2000<br />
relativi alla Germania sono di Prognos Ag.<br />
Gran Bretagna<br />
Francia<br />
Italia<br />
Olanda<br />
Belgio<br />
Germania<br />
Scandinavia<br />
Spagna<br />
de appartenenti al settore dei servizi<br />
finanziari (banche, finanza e assicurazioni),<br />
con investimenti di circa 45<br />
miliardi di lire, a fronte dei 13 del<br />
1999. Il terzo posto, con un tasso di<br />
crescita egualmente interessante, è<br />
detenuto dagli operatori del comparto<br />
classificato come New Media che, con<br />
un fatturato di circa 37 miliardi di lire,<br />
precedono il settore dell’editoria e<br />
quello dell’hardware/software.<br />
‘Revenue Report’<br />
I dati riportati sono contenuti in<br />
modo più dettagliato nell’Internet<br />
Advertising Revenue Report, pre-<br />
sentato alla stampa italiana il 28<br />
giugno scorso. Tale rapporto è il risultato<br />
dell’attività dell’Osservatorio<br />
di Internet Advertising creato<br />
dallo Iab e da PricewaterhouseCoopers<br />
e operativo in Italia già dal<br />
1998. L’obiettivo è quello di fornire,<br />
a livello mondiale, una quantificazione<br />
realistica del<br />
mercato pubblicitario legato<br />
a Internet e dei suoi<br />
trend di crescita. Si ritiene<br />
che tali informazioni<br />
costituiscano uno<br />
strumento essenziale per<br />
le aziende che intendono<br />
investire nella new economy.<br />
Oltre 500 agenzie nel<br />
mondo, infatti, comunicano<br />
sistematicamente a<br />
PricewaterhouseCoopers<br />
informazioni confidenziali<br />
sul fatturato relativo alla<br />
pubblicità eseguita su<br />
Internet, per l’elaborazione<br />
dei dati aggregati di<br />
settore. La metodologia<br />
utilizzata è comune in tutto<br />
il mondo e assicura la<br />
comparabilità dei dati a<br />
livello globale. PwC garantisce<br />
inoltre la riservatezza,<br />
l’indipendenza e<br />
l’omogeneità delle informazioni<br />
raccolte.<br />
L’elenco delle aziende<br />
operanti sul mercato italiano<br />
che hanno partecipato<br />
alla rilevazione, riportate<br />
in tabella, rende<br />
tali dati sicuramente significativi e<br />
rappresentativi del mercato totale.<br />
Considerando l’attenzione che gli<br />
operatori del settore riservano all’Internet<br />
Advertising Revenue Report,<br />
Iab Italia ha ritenuto necessario introdurre<br />
alcune novità nella rilevazione<br />
dei dati per aumentarne ulteriormente<br />
la capacità informativa. In particolare,<br />
sarà fornito un maggiore dettaglio<br />
delle differenti forme di investimento<br />
pubblicitario, verranno raccolti i dati<br />
relativi alle varie tipologie di scambio<br />
merci (sia on line sia off line) e saranno<br />
analizzate le allocazioni negoziate<br />
‘a pacchetto’.