PUBBLICITÀ SU INTERNET - Prima Comunicazione
PUBBLICITÀ SU INTERNET - Prima Comunicazione
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Tra on line e off line<br />
l’incrocio dei media<br />
Per uscire dall’impasse, la comunicazione deve utilizzare<br />
fino in fondo gli strumenti offerti dalle tecnologie<br />
e interpretare correttamente i bisogni degli utenti<br />
DI NICOLA SILVESTRI Amministratore delegato di Profero<br />
E PAOLA CERETTI Direttore generale di M&G Interactive<br />
Avrete fatto caso al fatto che nessuna<br />
indagine sul numero degli<br />
italiani collegati a Internet riesce<br />
a scavarsi più di un trafiletto sulla<br />
stampa specializzata? La dimensione<br />
del fenomeno Internet è ormai data<br />
per scontata e acquisita; quello che<br />
manca e che potrebbe davvero fare<br />
notizia è la comparsa di<br />
strumenti che consentano<br />
alle aziende di comunicare<br />
efficacemente con questa<br />
audience. Di questo<br />
non si parla e non è per<br />
caso: proprio questa è la<br />
radice della cosiddetta<br />
crisi della pubblicità on<br />
line.<br />
Nelle prossime righe<br />
vorremmo dare qualche<br />
indirizzo utile allo sviluppo<br />
di questi strumenti.<br />
Crediamo, infatti, che solo<br />
se riusciremo a valutare<br />
complessivamente le<br />
operazioni attuate sul<br />
mezzo e comprendere come<br />
comunicare all’audience<br />
dei navigatori italiani,<br />
saremo capaci di integrare<br />
le attività di comunicazione<br />
fra on line e<br />
off line.<br />
I mezzi di comunicazione<br />
non digitali dispongono<br />
di alcuni strumenti –<br />
non vogliamo qui giudicare quanto<br />
buoni – molto ben sedimentati e di<br />
uso abituale da parte degli operatori<br />
di marketing. Questi stessi operatori<br />
sono oggi disorientati di fronte allo<br />
strumento digitale pur sentendo la necessità<br />
di utilizzarlo per migliorare la<br />
qualità della loro comunicazione e,<br />
soprattutto, per non perdere contatto<br />
con il numero sempre crescente di<br />
48 - <strong>PUBBLICITÀ</strong> <strong>SU</strong> <strong>INTERNET</strong><br />
50%<br />
17%<br />
fruitori di media che dedicano sempre<br />
meno tempo a mezzi di comunicazione<br />
non digitali.<br />
I più recenti sviluppi<br />
Alcune evoluzioni del mercato<br />
dell’on line in Italia possono orientarci<br />
nella comprensione di cosa è possibile<br />
LE FONTI DI REDDITO DELLE<br />
IMPRESE <strong>INTERNET</strong><br />
2000<br />
Connettività dial-up<br />
Pubblicità on line<br />
Acquisti on line<br />
33%<br />
13%<br />
2001<br />
50%<br />
Fonte: Onetone Research, luglio 2001<br />
fare con la pubblicità on line e come<br />
farlo.<br />
a) L’utente conosce meglio la rete. I<br />
navigatori si sono trovati molti strumenti<br />
di navigazione che li aiutano a<br />
perdere meno tempo e a individuare in<br />
modo rapido e facile le cose di cui necessitano:<br />
è migliorata la capacità di<br />
utilizzo dei motori di ricerca ed è migliorata<br />
anche la qualità dei prodotti<br />
editoriali on line. L’utente oggi non naviga<br />
più cliccando casualmente sullo<br />
schermo: legge, interpreta e agisce con<br />
un controllo molto più saldo di quello<br />
che capita sul monitor davanti a lui.<br />
Difficile quindi catturare un clic su un<br />
banner, anche con i trucchi più furbi.<br />
Ma ci chiediamo se sia questo lo scopo<br />
delle azioni di marketing<br />
che vogliamo intraprendere<br />
sulla rete: davvero volete<br />
che un potenziale cliente<br />
entri in contatto con la vostra<br />
azienda in conseguenza<br />
di un ‘furbo trucchetto’?<br />
Sicuri che sia questo a<br />
far bene all’immagine della<br />
vostra azienda e infine<br />
al vostro conto economico?<br />
37%<br />
b) Anche le campagne<br />
che hanno ricevuto un alto<br />
numero di clic hanno scoperto<br />
che fare arrivare un<br />
utente al sito non è che un<br />
piccolissimo passo verso la<br />
sua trasformazione in<br />
cliente: restano da fare ancora<br />
un’infinità di cose di<br />
cui pochi si sono finora occupati.<br />
c) L’utente sembra conoscere<br />
meglio il web di<br />
quanto lo conoscano le<br />
aziende. La conseguenza è<br />
che il linguaggio, la grafi-<br />
ca, in generale la comunicazione pubblicitaria<br />
su Internet, riescono a essere<br />
solo la traslitterazione e non la traduzione<br />
della pubblicità off line.<br />
d) Gli obiettivi delle aziende che investono<br />
spesso sono poco chiari. È<br />
quindi estremamente difficile valutare<br />
il maggiore o minore successo delle<br />
campagne pubblicitarie on line.<br />
Siamo stati tutti molto concentrati