Numero 117 - Anno XX, Marzo/Aprile 2012 - Club Plein Air BdS
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dai principi di Valguarnera, particolarmente<br />
devoti al santo; il suo interno<br />
è riccamente decorato da<br />
stucchi colorati e ospita la pregevole<br />
statua del patrono e l’opulenta<br />
cappella del SS. Sacramento, con<br />
un altare su cui è visibile l’Ultima<br />
Cena e il tetto affrescato.<br />
Quindi, attraverso le stradine<br />
acciottolate in decisa pendenza<br />
del paese, ci siamo diretti verso<br />
la chiesa di Sant’Anna, situata su<br />
uno dei punti più elevati a ridosso<br />
delle antiche mura cittadine, con<br />
una facciata in pietra arenaria e un<br />
campanile con una cupola ricoperta<br />
di maioliche, che ospita un pregiato<br />
crocifisso del ‘600 in cartapecora<br />
e legno, chiamato “della buona<br />
nuova”.<br />
Ma le esplorazioni della cittadina<br />
non potevano trascurare gli<br />
ottimi dolci locali, guarniti in particolare<br />
con la ricotta, e la salsiccia<br />
e le provole tipiche, che hanno almeno<br />
un po’ consolato le nostre<br />
cavallette del mancato assaggio<br />
alle tavolate di San Giuseppe. La<br />
serata del sabato si è conclusa in<br />
pizzeria dove i presenti hanno divorato<br />
delle pizze non propriamente<br />
...paradisiache, consolandosi<br />
con la reciproca compagnia, prima<br />
di tornare all’”accampamento” nei<br />
pressi della scuola Mazzini.<br />
La Sacra Famiglia in processione<br />
La mattina della domenica,<br />
sorta anch’essa sotto uno splendido<br />
sole, ci siamo recati nuovamente in<br />
piazza Garibaldi, dove abbiamo assistito<br />
alla processione della Sacra<br />
Famiglia, con Giuseppe che portava<br />
in mano un bastone con il giglio,<br />
simbolo di purezza, la Madonna con<br />
Una sala del museo etno-antropologico di Valguarnera<br />
In basso cavalli in libertà fra i numerosissimi camper giunti in paese<br />
un mantello ricamato e una corona<br />
d'argento e Gesù Bambino con in<br />
testa un’aureola, preceduta dalla<br />
banda e seguita dalla folla che in un<br />
turbinio di suoni e di colori porgeva<br />
i ceri ricoperti di fiori di carta, in un<br />
clima di festa paesana condita da<br />
misticismo e religiosità; al termine<br />
della quale la Sacra Famiglia ha<br />
presenziato alla Messa nella chiesa<br />
di San Giuseppe e, al termine, si è<br />
finalmente seduta alla tavola allestita<br />
nella canonica.<br />
Anche di domenica era possibile<br />
visitare le diverse tavolate di<br />
San Giuseppe messe a disposizione<br />
da parte di varie famiglie, nei pressi<br />
di una delle quali vi era un interessante<br />
palazzo nobiliare, Palazzo<br />
Prato, decorato da pregevoli affreschi<br />
di impronta liberty, al cui interno<br />
è ospitato il Museo etnoantropologico,<br />
che conserva gli oggetti<br />
della vita popolare contadina<br />
IL CLUB n. <strong>117</strong> – pag. 12<br />
dell’800, con esposizioni dedicate al<br />
lavoro agricolo, alla produzione del<br />
pane e all’abitazione, oltre ad una<br />
mostra fotografica permanente in<br />
ricordo dei numerosi valguarneresi<br />
emigrati in tutto il mondo in cerca<br />
di lavoro e di una vita migliore.<br />
La mattinata si è conclusa<br />
con la sfilata dei cavalli bardati che<br />
recavano le offerte di grano a San<br />
Giuseppe, montati da cavallerizzi<br />
in costume dell’800, in piena atmosfera<br />
bucolica tutta da godere.<br />
E poi non c’è rimasto che tornare<br />
ai camper e consumare il pranzo<br />
domenicale, prima di riprendere la<br />
rotta verso casa, grati di questo<br />
tuffo nel cuore della Sicilia che ci<br />
ha permesso di toccare con mano<br />
le nostre radici più autentiche.<br />
Mimma Ferrante<br />
e Maurizio Karra