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“Der kalte Krieg - la guerra fredda - the cold war” Avvenimenti della ...

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Per un testo significativo, dove <strong>la</strong> comprensione globale non è sufficiente per procedere (per esempio il<br />

testo di Oppenheimer in questo modulo) sono previsti i seguenti aiuti concreti:<br />

Si propongono delle domande (“Leitfragen”) che guidano al<strong>la</strong> comprensione del testo, riprendendo in parte<br />

il lessico del testo stesso. In questo modo <strong>la</strong> maggior parte del lessico viene compreso e appreso attraverso<br />

il contesto. Viene aggiunto anche un glossario con delle spiegazioni del lessico nuovo in tedesco, almeno<br />

dove è possibile o di immediata comprensibiltà.<br />

Di grande importanza in questo contesto è il metodo del “cooperative learning” che promuove <strong>la</strong><br />

negoziazione del significato tra gli studenti e con l’insegnante.<br />

Nel <strong>la</strong>voro di gruppo viene richiesto di riassumere e parafrasare i singoli paragrafi del testo. La domanda<br />

conclusiva di riflessione viene già posta e presentata graficamente in modo strutturato.<br />

Nel<strong>la</strong> fase di discussione c’è <strong>la</strong> possibilItà di ulteriori chiarimenti ed aiuti da parte del gruppo-c<strong>la</strong>sse e<br />

dell’insegnante.<br />

Un’altra strategia di facilitazione dell’apprendimento consiste nel diario di bordo che permette allo studente<br />

di riflettere su quanto svolto e appreso in c<strong>la</strong>sse.<br />

In questo percorso CLIL sono stati usati tanti materiali visivi: <strong>la</strong> mappa del modulo tematico, fotografie,<br />

grafici, tabelle, carte geografiche, disegni, cartoons e filmati.<br />

Questo non è un puro caso: questi materiali sono stati scelti per facilitare <strong>la</strong> comprensione delle tematiche e<br />

dei testi, per dare un sostegno all’apprendimento.<br />

In questo contesto mi riferisco a varie ricerche nell’ambito dell’apprendimento: in primis quel<strong>la</strong> del<br />

psicologo canadese A<strong>la</strong>n Paivio, che sostiene <strong>la</strong> teoria del “doppio codice”, cioè <strong>la</strong> memorizzazione di item<br />

in modo diversificato re<strong>la</strong>tivo al tipo di input. Una modalità di input è <strong>la</strong> forma verbale, l’altra è <strong>la</strong> forma<br />

visiva. Quando si abbinano le due forme di immagazzinazione nel<strong>la</strong> memoria, ci sono più possibilità di<br />

memorizzazione a lungo termine. Il processo di e<strong>la</strong>borazione del materiale verbale è di tipo sequenziale,<br />

mentre quello deputato alle componenti non verbali avviene in modo globale e simultaneo.<br />

“In sede di apprendimento linguistico, poter utilizzare contemporaneamente il codice verbale e visivo<br />

consente di attivare entrambi gli emisferi del cervello; sia quello destro, che ha funzioni globalizzanti,<br />

visive e sintetiche, che quello sinistro, che svolge attività analitiche e sequenziali e dove hanno sede i<br />

meccanismi del linguaggio(Danesi, 1988). Quando un input viene recepito attraverso entrambi i codici si<br />

creano le migliori condizioni di apprendimento e di memorizzazione” (M. Cadorna, “Tecniche didattiche<br />

per lo sviluppo del lessico”).<br />

Questa teoria vale sicuramente non solo per l’apprendimento del lessico, ma anche per<br />

l’apprendimento di concetti. L’input visivo contestualizza l’input verbale e, in questo modo, rende più<br />

facile l’approccio all’input verbale ( “link visivo”).<br />

L’utilizzo di canali differenti favorisce l’apprendimento, in quanto, vengono messe in gioco un maggior<br />

numero di abilità e tecniche. Questo vale naturalmente ancora di più per il <strong>la</strong>voro con il computer e con<br />

internet, che offre, oltre al materiale visivo, anche suoni e attività di interazione, ma, soprattutto, <strong>la</strong><br />

possibilità del <strong>la</strong>voro cooperativo.<br />

F.Carbulotto in “La formazione in rete: un’applicazione dell’e-learning” riporta una tabel<strong>la</strong> molto<br />

interessante e<strong>la</strong>borata dal<strong>la</strong> Forrester Research sul tasso di memorizzazione delle informazioni veico<strong>la</strong>te<br />

attraverso <strong>la</strong> rete. La ricerca evidenzia che il tasso di memorizzazione aumenta in modo direttamente<br />

proporzionale al<strong>la</strong> eterogeneità dei canali sfruttati:<br />

(segue il grafico del<strong>la</strong> ricerca del<strong>la</strong> Forrester Research) <br />

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