Khadim - Ausgabe 1 - 2017

Sua Santità spiega che come gli attributi
di Allah sono infiniti lo sono
anche le sue ricompense, nonostante
ciò Egli ha posto dei limiti per l’ottenimento
di suddette ricompense, per
esempio durante il digiuno una persona
non è chiamata soltanto a restare
affamata, ma invece è portato ad evitare
ogni genere di desideri mondani
e carnali, solo allora sarà considerato
come digiuno solamente per Allah.
Allo stesso modo l’evasione dai mali
non deve essere temporanea e breve,
ma deve essere uno sforzo permanente.
Infatti Allah sa cosa si cela nel cuore
di una persona, è a conoscenza dell’intenzione
dietro ogni atto, sa cosa
è nascosto e cosa è apparente, se una
persona digiuna con gli attributi di
Allah in mente, quel digiuno sarà ricompensato.
Sua Santità ha inoltre affermato che
se, mentre sta digiunando, una persona
risponde ad un abuso dicendo che
sta digiunando e quindi non risponde
tono, non significa che una volta rotto
il digiuno sia libera vendicarsi. Sua
È importante che questo “scudo” venga
utilizzato per proteggersi dagli
attacchi di Satana.
Santità dice che digiunare è un processo
di allenamento durante il quale
si impara ad astenersi dalle cattive abitudini
a fin di bene, questo è il motivo
di un Hadith che si ricollega dicendo
che quando una persona digiuna sinceramente,
e incontra il suo Creatore,
sarà veramente felice. Non sono
solamente 30 giorni di sforzo che gli
daranno la felicità, piuttosto sarà felice
perché avrà avuto l’opportunità
di evitare cattive abitudini e quella
persona accoglierà ogni Ramadan della
sua vita finché non raggiungerà lo
stato di recipiente per le benedizioni
di Allah.
Chiarendo un Hadith che determina
il digiuno come uno scudo, Sua Santità
dice che è importante che questo
“scudo” venga utilizzato per proteggersi
dagli attacchi di Satana, il più pericoloso
dei nemici. Un credente può
salvarsi grazie a questo “scudo” tramite
la devozione a Dio e stando fermo
ai Suoi comandamenti.
Sua Santità afferma che gli insegnamenti
dei Profeti precedenti erano
temporali, erano per un determinato
periodo. Con il tempo la Taqwa di
questi insegnamenti è diminuita. Gli
insegnamenti del Sacro Corano sono
eterni. Desideri mondani hanno trovato
posto nei digiuni di altre religioni.
Dobbiamo costantemente sforzarci
di mantenere alti i nostri livelli di Taqwa.
Ognuno di noi dovrebbe provare
a fare del proprio meglio per ottenere
l’altezza massima dei propri standard.
Chiamandoci Kahir e Ummah (i migliori
tra la Ummah) Allah ci ha mostrato
tutte le vie, e possiamo essere
chiamati Khair e Ummah solo quando
raggiungeremo certi standard. Sua
Santità inoltre dice che le azioni che
facciamo per cercare i piaceri di Allah
sono in realtà il significato di Taqwa.
Sua Santità prega che possa Allah darci
la volontà di tentare l’ottenimento
del Taqwa. Il Promesso Messia as disse
che il digiuno consiste nell’abbandonare
un tipo di nutrimento (cibo) per
cercare l’altro tipo di nutrimento che
è per l’anima. Allah apre vie di guida
spirituale e discernimento per coloro
che lo cercano con veridicità del cuore.
Possa Allah permetterci di digiunare
mentre facciamo nostro obbiettivo
l’ottenimento dei Suoi Piaceri, possiamo
noi ottenere discernimento
spirituale che diventerà una durevole
componente delle nostre vite che aumenteranno
il nostro Taqwa in ogni
momento.
In seguito Sua Santità riferì di alcune
donne decedute di recente e richiese
preghiere per loro. La prima era Saeeda
Begum Sahiba, moglie di Hadhrat
Jalal ud Din Shams Sahib, una devota
signora. Hadhrat Musleh Maud (possa
Allah essere contento di lui) le fece
tributo in uno dei suoi discorsi della
Jalsa menzionando come lei avesse
cresciuto la sua famiglia di giovani
figli da sola con grande sacrificio, in
quanto suo marito era via per servire
da missionario per molto tempo, così
tanto che un giorno uno dei sui figli
le chiese “come si chiamava papà?” in
quanto non avesse mai visto un padre.
Il Capo del Dipartimento delle Scritture
e delle Pubblicazioni Maulana
Munir ud Din Shams Sahib è uno dei
suoi figli.
La seconda signora che Sua Santità
menzionò era Saeeda Begum Sahiba,
moglie di Maulana Abul Ata Jahlandari,
madre dell’Imam Sahib della Moschea
di Londra, Ata ul Mujeeb Rashed,
Sua Santità dice che lei era una
devota e pia signora che aveva grande
devozione per il Califfato e immenso
amore, sincerità e lealtà ogni volta che
veniva a trovare Sua Santità.
La terza signora era Nasira Begum Sahiba,
moglie di Chaudry Muhammad
Sarwer Sahib. Sua Santità dice che era
una intrepida dai’lillah.
Sua Santità ha pregato per lo stato elevato
in paradiso dei deceduti e ha pregato
che possano le loro famiglie continuare
e sostenere la loro devozione.
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