Khadim - Ausgabe 1 - 2017

territorio fra di esse in modo
da permettere ad ognuno di
spostarsi liberamente nella
sua zona del paese. Quando
una sorgente d’acqua si
esauriva essi ne cercavano
un’altra e vi si trasferivano. Il
loro capitale consisteva in pecore,
capre e cammelli. Dalla
lana producevano indumenti,
e dalle pelli costruivano
tende. Ciò che restava veniva
venduto al mercato.
Stato, abitudini
e caratteristiche
degli arabi
Oro e argento non erano materiali
sconosciuti, ma erano
estremamente rari. I poveri e
la gente comune creavano gioielli
da cipree (conchiglie) e
sostanze profumate. Semi di
melone erano puliti, seccati e
attaccati assieme per formare
delle collane.
Crimini ed immoralità di vario
genere erano rampanti.
Il furto era raro, ma il brigantaggio
comune. Attaccare e
depredare era visto come un
diritto di nascita. Allo stesso
tempo onoravano la parola
data più di chiunque altro. Se
un individuo si recava da un
capo potente e gli domandava
protezione, quel capo era
tenuto a proteggerlo per preservare
il suo onore. Se ciò
non veniva fatto, l’intera tribù
perdeva il rispetto attraverso
tutta l’Arabia.
I poeti erano coperti di grande
prestigio. Ci si aspettava
che i grandi leader fossero
carismatici e in grado di comporre
dei versi.
L’ospitalità si era sviluppata
come una virtù nazionale. Un
viaggiatore all’arrivo presso
una tribù sarebbe stato trattato
come un ospite d’onore.
Le migliori bestie sarebbero
state macellate per lui e gli
si sarebbe mostrata la massima
considerazione. Già il
semplice fatto dell’arrivo di
un ospite avrebbe aumentato
il prestigio della tribù. Era
di conseguenza un obbligo
per la tribù onorare i visitatori.
Onorando essi, gli arabi
onoravano sé stessi.
Le donne in questa società
araba non avevano alcuno
stato sociale né diritti. Fra
loro era ritenuto onorabile
mettere a morte le neonate.
Tuttavia è erroneo ritenere
che l’infanticidio femminile
fosse una pratica estesa su
scala nazionale, poiché una
tale pratica avrebbe comportato
l’estinzione della loro razza.
La verità è che in Arabia, o
in qualsiasi altro paese in cui
fosse praticato l’infanticidio,
esso era confinato solo ad
alcune famiglie. Le famiglie
Arabe che seguivano tale
pratica avevano o una concezione
esagerata del loro
status sociale, oppure erano
costretti in qualche modo.
Probabilmente non credevano
di essere in grado di trovare
un giovane uomo degno
di sposarle e per questo
le uccidevano prima. Il male
di questa istituzione risiede
nella sua barbarie e crudeltà,
non nella sua influenza sulla
popolazione di un paese. Per
uccidere le bambine erano
utilizzati diversi metodi e fra
di essi vi erano lo strangolamento
o la sepoltura mentre
erano ancora in vita.
Solo la vera madre era vista
come madre nella società
araba. Le matrigne non erano
ritenute madri e non vi erano
leggi che vietassero ad una
matrigna di sposare il figliastro
alla morte del marito. La
poligamia era molto diffusa e
non vi era limite al numero di
mogli che un uomo potesse
avere. Un uomo poteva sposare
anche più sorelle allo
stesso tempo.
Il peggiore trattamento era riservato
ai combattenti di una
fazione avversaria in guerra.
Nei conflitti in cui regnava
l’odio, gli arabi non esitavano
a dilaniare i corpi dei feriti e
mangiarne alcune parti. Essi
non esitavano a mutilare i
nemici. Tagliare nasi, orecchie
o cavare gli occhi erano
comuni forme di crudeltà.
La schiavitù era estesa. Le
tribù deboli venivano messe
in schiavitù. Gli schiavi non
avevano uno status. Ogni
padrone era libero di disporre
dei suoi schiavi a proprio
piacimento. Non si poteva
fare nulla contro i padroni
che maltrattavano i propri
schiavi. I padroni potevano
uccidere uno schiavo senza
doverne rispondere a nessuno.
Se anche un padrone
avesse ucciso lo schiavo di
qualcun altro, la pena non
sarebbe stata la morte. L’unica
conseguenza sarebbe stata
di dover ripagare il danno
causato al proprietario danneggiato.
Le donne schiave
erano utilizzate per soddisfare
i desideri sessuali dei loro
padroni. I figli nati da tali unioni
erano trattati da schiavi.
Le schiave, anche una volta
divenute madri, rimanevano
schiave.
In termini di civiltà e avanzamento
sociale, gli arabi erano
un popolo molto retrocesso.
Considerazione e gentilezza
gli uni con gli altri erano sconosciute
e le donne avevano
il peggiore stato possibile.
Nonostante ciò gli arabi possedevano
anche delle virtù.
Il coraggio individuale, ad
esempio, raggiungeva talvolta
livelli altissimi.
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