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L’Eucaristia

Notiziario della Comunità Parrocchiale di Chiari - N. 9 - Novembre ...

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Patto educativoSi è ormai iniziata la Scuolanei suoi diversi ordini ed indirizzi.I ragazzi hanno ripresoil loro lavoro abituale con impegno,com’è doveroso. Ogni inizio è sempredi buon auspicio. Si sono moltiplicatele raccomandazioni dellefamiglie e i messaggi delle autorità.Purtroppo sono ancora tanti i problemiche assediano la Scuola, problemidi ogni genere che si trascinanodi anno in anno a cui si cerca dimetter rimedio, purtroppo sempre acarattere provvisorio. Le riforme siassommano a riforme, creando disagie problemi di ogni genere.Fra i messaggi mi ha colpito quellodel Vescovo di Brescia, Mons. LucianoMunari, perché orientato positivamente- parla della “gioia dell’educare”- e perché suggerisce unatteggiamento, a mio modo di vedere,efficace. Non intende certamenteimmettersi nei vari problemiche creano tensioni e incertezzenel “ricco e variegato mondo dellascuola”. Né tanto meno vuole raccoglierele sfide riguardanti “l’emergenzaeducativa”, ma, appellandosiall’Eucarestia pienamente celebratae vissuta, propone “un autenticopatto educativo che sappiaridare slancio alla progettazione edalla costruzione di un futuro caricodi speranza, per tutti i nostri figli”.La novità dell’intervento è rappresentatadalle motivazioni, soprattuttoreligiose: “… siamo invitati afar scaturire da un’Eucaristia pienamentecelebrata e vissuta quellagioia che significa passione, entusiasmo,coraggio, fiducia per rilanciareil grande obiettivo dell’educazionedelle giovani generazioni”.Patto tra la Scuola, le famiglie e soprattuttociascuna delle comunitàecclesiali e sociali.Si deve partire da una premessache la famiglia è la prima ed ultimaresponsabile della educazione enon può cedere tale diritto-dovereper nessun motivo.Qualsiasi istituzione assume un caratteredi collaborazione a questocompito dei genitori, non pensaredi sostituirli o di supplirli. D’altraparte la Scuola va rispettata nelruolo culturale. Tante volte non sirispettano questi ambiti. Ognunoporta il proprio contributo specificoalla conoscenza dell’allievo, base diogni educazione, caso mai con ilconcorso dello psicologo.Periodicamente deve esserci il contattotra genitori e scuola, al di là diogni problema, un contatto serenoe costruttivo. Di fronte ad eventualidifficoltà nel cammino formativodel figlio, di comune accordo si cercanole cause ed il rimedio. Devedominare la stima vicendevole e lafiducia nei colloqui. Questo favoriràl’incontro con la famiglia. L’allievonon deve essere consideratoun sacco da riempire di nozioni ocome un automa da abilitare ai diversicompiti, indicati dai programmigovernativi. È una persona dacoinvolgere sistematicamente nell’azioneeducativa. È al centro degliinteressi e dei colloqui sia dei genitoriche dei docenti, è il soggettooggettodel patto educativo.Come poi le comunità ecclesialio sociali possano concretamentestringere questo patto educativocon la scuola dipende dalle situazionilocali.I docenti dovrebbero inserirsi attivamentenel territorio e sentirsi accoltiper il loro apporto qualificatoal suo futuro e sposarne le problematiche,specie giovanili.Il contributo che la Scuola può recaread una comunità è veramentenotevole.Prof. Felice RizziniChi ben incomincia…è a metà dell’operaUno dei momenti più significatividell’anno scolastico ededucativo è quando ci si trovatutti insieme, allievi, docenti,educatori, genitori a invocarelo Spirito Santo sull’iniziodella nuova attività. Lo sifa tradizionalmente in tutte leScuole Salesiane. A Chiari SanBernardino lo si è fatto venerdì25 settembre alle ore 14.15nel palazzetto dello sport “DonElia Comini”, unico ambientecapace ormai per raccoglieretutti. Vi si è arrivati attraversouna lunga preparazione. Nellesettimane precedenti la ScuolaSecondaria di 1° grado hafatto il Ritiro Spirituale, classeper classe. Le quattro classi primesi sono recate a Cevo, nellacasa di vacanza in montagna,per un Campo-scuola da venerdì11 settembre a domenica13 settembre per facilitare lamutua conoscenza e per ambientarsinella nuova tappa diformazione.Per la Scuola primaria la preparazionevenne fatta dalledocenti, classe per classe, seguendol’orario normale. Per laScuola Secondaria di 2° grado(Liceo e Istituto ProfessionaleGrafico) si sono alternate classeper classe recandosi al CentroGiovanile 2000 per la Giornatadi Ritiro Spirituale.Particolarmente curata la preparazionedelle classi primenel Campo-scuola a Cevo, inVal Camonica, da venerdì 1818

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