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L’Eucaristia

Notiziario della Comunità Parrocchiale di Chiari - N. 9 - Novembre ...

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del loro tempo e in modi diversiall’educazione e alla formazionedei giovani, oppure nel mantenimentodelle strutture, perchésiano sempre funzionali e al serviziodi chi frequenta Samber,dato che Samber è di coloroche gli vogliono bene e nondi quelli che dicono che è la lorocasa ma poi non lo dimostranocon i fatti concreti.Per questo sono ben accetti tutticoloro che vogliono dare il lorocontributo come:• catechisti e catechiste• servizi vari• pulizia degli ambienti dell’oratorio• altre attività che possono essereutili per i bambini, ragazzi egiovani dell’oratorio.Per qualsiasi informazione ochiarimento contattare lo 0307000959 oppure venire in oratoriodurante i turni di segreteria,tutti i giorni (tranne il giovedì)dalle 16.30 alle 18.30.Don Bosco diceva che bisognavafare il bene, e anche tanto, e nonci si sarebbe mai pentiti e ancheMadre Teresa sosteneva che nonsapremmo mai il bene che unnostro gesto di bontà può fare.E allora forza! Per fare il benec’è posto per tutti e non bisognaavere particolare capacità, senon quella di servire il Vangeloe i fratelli.don Luca CastelliTerra Santa: benvenuti a casa!Quest’anno le nostre vacanze estive ci hanno portatoalle origini della nostra fede cristiana. Il 6 agostosiamo partiti alla volta della Terra Santa splendidamenteguidati da don Luca e da Daniele Vaccari.Volutamente li citiamo perché immenso è il “grazie”che tutti noi vogliamo rivolgere loro per averci fatto vivereun’esperienza indimenticabile. Molti dicono: “Una volta nella vitaè necessario andare in Terra Santa”. È vero, assieme alla bellezza e alla sorpresaquotidiana di paesaggi sconvolgenti, di incontri con mondi e popolazioniinteressanti, con religioni diverse, per il cristiano costituisce l’avventurairripetibile di ripercorrere le strade e i luoghi “dove Lui è passato”.Trovarsi sul monte Carmelo, a Nazaret, sul lago di Tiberiade, a Gerusalemme,a Betlemme per un cristiano significa ripercorrere le tappe, i postie i fatti che sono dentro al suo cuore e che fin dall’infanzia sono, o dovrebberoessere, roccia sicura d’identità e di riferimento morale.“Benvenuti a casa”: sono queste le parole pronunciate da Daniele, il nostroaccompagnatore, appena sbarcati a Tel Aviv. Il primo impatto potrebbenon farti sentire proprio a casa: infiniti controlli dei documenti, un ambientebrullo così diverso da quello italiano a cui siamo abituati, paesi e cittàblindate e sorvegliate dai militari. Eppure è stato proprio così: tutti ci siamosentiti a casa nostra nei sette giorni di pellegrinaggio in Terra santa, là neiluoghi dove si è svolta la vita di un uomo straordinario: Gesù. Tutto quelloche abbiamo visto, sentito, toccato; tutto quello che abbiamo vissuto in queigiorni; tutti i sentimenti che ci hanno pervaso di volta in volta hanno contribuitoa creare fra noi pellegrini un clima di serenità e gioia che ci ha fattisentire fin da subito come una grande famiglia.In questa settimana ci siamo lasciati alle spalle tutto quello a cui siamo abituatiper immergerci nello spirito di quella terra e viverlo pienamente, conmomenti di riflessione e preghiera (indimenticabile quella sul Santo Sepolcro),di confronto con culture e religioni diverse dalle nostre (come il muezzindi Betlemme, che puntualmente ci svegliava alle 4 e 20 del mattino),di divertimento e allegria. Ed ancora l’incontro con le comunità religiose (isalesiani a Betlemme, le suore a Cremisan o a Gerico) che nonostante ledifficoltà e le vicissitudini che comporta il vivere in Israele, ci hanno accoltoe, attraverso il loro sorriso, ci hanno testimoniato la gioia del Cristo risorto.In quei giorni, vivendo astretto contatto con altreconfessioni, abbiamo capitopiù che mai quanto siaimportante che nel nomedi Cristo non ci sia divisione,ma rispetto, fratellanzae, soprattutto, unione.È stato questo che, più diogni altra cosa, ci ha fattosentire a casa e che, almomento del ritorno, ciha fatto lasciare la TerraSanta con una promessa:quella, se ne avremol’occasione, di ritornarciancora per respirare nuovamentel’aria di “casanostra”.I partecipantial pellegrinaggio23

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