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Orizzonte Magazine n°8 Agosto 2015

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BOVA,una CITTÀ GRECAdi Maurizio Chionnoin calabriadi Angelo FerriBova è un paesino inprovincia di ReggioCalabria, aggrappatoal costone di unamontagna; per arrivarci è necessariopercorrere una piccola stradatortuosa della larghezza massimadi due automobili. Vedere ilpaesino dal basso è caratteristico:sembra che le case siano statecostruite in un altro posto e poimesse lì. La strada tortuosa portaall’ingresso di Bova, ed entrandosembra che il tempo si sia fermatoda un pezzo: le case, le insegnedei negozi, ma soprattutto l’abbigliamentodelle donne, vestite dinero, con grembiule e fazzolettoin testa, richiama una scena daanni 30, insieme sorprendente eaffascinante.Bova è considerata la capitaledella Bovesìa, e quindi dellacultura grecanica in Calabria; visi parla infatti la lingua greca e,secondo una leggenda, sarebbestata fondata da una regina grecache, sbarcata sulla costa calabra,sarebbe risalita fino al colle doveavrebbe fissato la sua residenza.A 500 metri dall’ingresso del paesesi è già al centro; in una piazzettalaterale, ribattezzata PiazzaFerrovieri d’Italia, c’è lei: la locomotivaa vapore, costruita nel1912 nelle acciaierie Ansaldo diGenova Sampierdarena. L’idea diportare la locomotiva su a Bova,come simbolo della volontà delpaese di bloccare l’emigrazione,venne nel 1987 al primo cittadinodell’epoca, Pasquale Foti; “il6 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong><strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 7


locomotore - diceva - è il mezzocon cui la gente partiva, abbandonandola propria terra. Non andatepiù via, il locomotore ve lo portiamosotto casa”.Lo sforzo per trasportare la locomotivafino al centro abitatofu notevole: occorsero ben quindiciore per compiere un tragittodi 14 chilometri. Il Sig. VincenzoCavallaro, un ferroviere già capotecnico della linea ionica e ormaiin pensione, fu incaricato dal sindacodi progettare e eseguire ilavori di costruzione del troncodi binario che avrebbe ospitatola locomotiva.Bova ha origini molto antiche,come testimoniano rinvenimentidi armi silicee dell’epoca neolitica,ritrovate numerose nel territorio.Anche nel centro abitato,nel perimetro del castello, furonorinvenute schegge di ossidiana,attestanti il commercio primitivoche gli abitanti delle isole Eolie intrattenevanocon i popoli vicini apartire dal IV millennio a.C.Pertanto l’area intorno al castelloospitò sicuramente un insediamentoumano di età preistorica.E ancora i numerosi frammentivascolari, con disegni a meandro,ad impasto lucido nero, di fatturacertamente greca, del primoperiodo di colonizzazione, comprovanol’antica esistenza di abitazioninella zona del castello edocumentano i vari insediamentiumani nel corso dei secoli.Tra le popolazioni preistoricheche abitavano le caverne di Bovavi furono gli Ausoni, dediti soprattuttoalla pastorizia, che furonopoi assoggettati dai colonigreci.Bova fu antichissima sede vescovile:il primo vescovo sarebbestato ordinato nel I secolo daSanto Stefano di Nicea, vescovodi Reggio, e seguì il rito greco introdottoin Calabria dai monacibasiliani fino al 1572, anno in cuil’arcivescovo cipriota Staurianoimpose il rito latino.Nel 1577 una tremenda pestilenzacolpì il paese. Era approdatoalla marina un naviglio caricodi merci e una donna avevaacquistato alcuni drappi preziosi,che espose alla finestra per lafesta del Corpus Domini. Purtroppoi tessuti erano infettatidalla peste; a causa del caldo ilmorbo si diffuse rapidamente ecolpì numerosi cittadini. La notiziadell’epidemia si sparse subitonei paesi vicini e Bova fu isolata;il commercio rimase fermo e sopraggiunseanche una forte carestia,determinando la morte dimoltissimi abitanti.Nel corso del XVI secolo si ebbeun risveglio dell’attività predatricedei turchi contro l’Italiameridionale e ne derivò la necessitàdi apprestarsi alla difesae fu realizzata una linea di torridi guardia lungo tutto il litoralecalabrese.Nel territorio costierodi Bova esisteva già a quel tempola torre di “San Giovanni d’Avalos”,posta sul Capo Crisafi, furonoquindi costruite Torre Vivo,completamente smantellata nel1700, e Torre Varata.Si ha notizia di molte incursioniturche nel territorio di Bova: nel1572 alla marina di Bova si eranorifugiate due tartane cristianeper sfuggire all’inseguimentodi un naviglio turco, l’equipaggiochiese aiuto ai bovesi e il governatoredella città, alla guida diun numeroso stuolo di cittadini,scese alla marina. La battaglia du-8 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong><strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 9


ò molte ore e i turchi rimaserouccisi sulla spiaggia ed il piccoloesercito bovese riuscì a metterein fuga le loro navi.Il terremoto del 1783 provocò aBova notevoli danni valutati percinquantamila ducati. Nel 1799 ifrancesi istaurarono a Napoli laRepubblica Partenopea, ma nontutto lo stato napoletano ne feceparte, l’estrema provincia diReggio, Bova compresa, rimasesotto il governo dei Borboni.Il cardinale Ruffo, nel febbraiodel 1799, sbarcò in Calabria allariconquista del regno e fu agevolein tale zona l’organizzazionedelle bande che accorrevano aisuoi ordini. Uno dei primi paesiche rispose all’appello fu Bova,dove si costituì una grossa bandadi Sanfedisti che mosse versoReggio incorporandosi alle truppedel cardinale.Oltre alle catastrofi naturali, Bovasubì nel 1943, durante l’ultimoconflitto mondiale un gravebombardamento da parte degliangloamericani, che danneggiònotevolmente le strutture abitative;nella strage morirono ventiseicittadini bovesi.Le foto del servizio sonodi Angelo Ferri.Studio Vangicommercialisti in Modugno10 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong>via S. Teresa, 14 - 70026 Modugno (BA)www.studiovangi.it<strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 11


MONFERRATO:IN VIAGGIO TRA LE COLLINEDELL’UNESCOdi Fabrizio CapraLe colline vitate delMonferrato Casalesesono state iscrittedal 22 giugno 2014,quindi poco più di un anno fa,nel Patrimonio Mondiale Unesco,unitamente ad altre due importantirealtà piemontesi: Langhe eRoero.Sei le componenti di quest’area,plasmata dalla natura e dall’uomo,e quella che andiamo a visitare èdenominata il “Monferrato degliInfernot”, e deriva il nome da unasingolare tipologia di manufattoarchitettonico che caratterizzal’area. Gli infernot sono locali sotterraneiscavati in una peculiareformazione geologica presentesolo nel Basso Monferrato, la cosiddettaPietra da Cantoni, e sonoutilizzati per la conservazione domesticadelle bottiglie. Si tratta divere e proprie opere d’arte legateal “saper fare” popolare.L’area selezionata comprende leprincipali cave da cui si estraevail materiale lapideo che caratterizzaanche l’architettura dei pregevoliborghi d’altura. In strettaconnessione sono i territori vitati,storicamente legati alla coltivazionedel vitigno Barbera - qui vinificatoprincipalmente come Barberadel Monferrato DOCG - e dialtri vitigni minori comunque caratterizzantiil patrimonio di uvepiemontesi.L’interesse dell’area è anche testimoniatodalla presenza di borghi,castelli e luoghi religiosi.Ma andiamo per ordine.Il Monferrato Casalese si proponeattraverso un mix di paesaggio,storia, arte, architettura, tradizionie artigianato su un territoriofatto di colline, pianura e ambientefluviale del Po; è un’area doveconvivono vigneti e risaie, il tuttoarricchito da una produzione tipicadi elevata qualità.Casale Monferrato, fin dal 1434, èla capitale di questo territorio: sipossono vedere palazzi nobiliaridel barocco piemontese, la Sinagoga,che è tra le più importantid’Italia, con annesso un Museo diPanorama dal Santuario di Crea(Ph: 12 • Archivio <strong>Orizzonte</strong> Sacri <strong>Magazine</strong> Monti)<strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 13


arte ebraica, il Duomo romanico,che si presenta con un splendidonartece, il Museo Civico, con laGipsoteca dello scultore simbolistaLeonardo Bistolfi, e l’imponentecastello del Monferrato.Vari sono i percorsi che si possonointraprendere per conoscereil Monferrato Casalese.Natura: un patrimonio fatto dicolline, vigneti, castelli, il fiume Po,ecomusei, parchi e riserve naturalida vivere a piedi, in bici, a cavallo,in auto o navigando sul grande fiumealla scoperta della flora e dellafauna e non solo.Arte: un’immersione completanella storia locale fatta di arte etradizione; chiese, castelli e dimorestoriche. Una carta cumulativa“Monferrato Musei” (MOMU)consente, con l’acquisto di un unicobiglietto della durata di 1 anno,di entrare in otto strutture museali:Museo Civico e GipsotecaBistolfi, Cattedrale di Sant’Evasioe Tesoro del Duomo, Sinagoga eMusei Ebraici, Parco Naturale delSacro Monte di Crea (Cappelladel Paradiso), Centro d’interpretazionedel paesaggio del Po(Frassineto Po), Museo Etnografico(Coniolo); Ecomuseo dellaPietra da Cantoni (Cella Monte)Museo San Giacomo (Lu). La cartaMOMU costa 10 euro (intero)e 8 euro (ridotto per i minori di18 anni) ed è acquistabile pressole otto strutturemuseali.Enogastronomia:la tradizione enogastronomicadelMonferrato Casaleseè ricca etutta da scoprire.Enoteche e cantinecon i loro viniDoc e Docg, legrappe, il riso, lamuletta (tipico salamemonferrino),miele, nocciole emolto altro. Particolareattenzionemeritano anche ipiatti tipici del territorio:agnolotti,fritto misto monferrino,bagna cauda,bollito misto,tartufi, solo per citarnealcuni. E tra i dolci i celebriKrumiri e il Bunet.Fatta una rapida panoramica sucosa offre il Monferrato Casalese,torniamo al tour che si può compierecon l’autobus che parte daCasale Monferrato e va ad abbracciareampia parte del territorio.Ecco i paesi che si incontrano duranteil percorso con alcune informazioni“in pillole”.San Giorgio Monferrato: il paeseè dominato dal castello che èdi proprietà privata. Da visitarela chiesa di San Giorgio costruitaa cavallo tra il 1700 e il 1800, laBeata Vergine ad Nives (chiesadel Bricco) del 1760, la chiesa diSan Rocco, la chiesa di San Giovanni,cappelletta settecentescadel castello.Ozzano Monferrato: da vedereesternamente il castello, originariodel duecento e poi trasformatoin residenza civile di rango, checonserva nel parco la chiesetta diSan Giovanni Battista, una cappellain stile neogotico. Percorrendole mura si arriva al sagrato dellaparrocchiale tardogotica dedicataa San Salvatore dove prospettanoi Giardini Pensili.Nel nucleo storico del paese sipossono vedere interessanti abitazionidi epoche diverse, in particolareCasa Bonaria-Simonetti,l’edificio privato più antico del paesee risalente al XV secolo, raroesempio di architettura civile abitativa.Altre chiese sul territoriocomunale sono Santa Maria Assunta,San Giuseppee SS. Cosma e Damiano.Ponzano Monferrato:il paese risale all’epocatardo-romana.Da visitare la chiesadi San Giovanni Battista,dalla facciata neoclassica,che è la parrocchialedel paese, ela chiesa di Sant’AntonioAbate, parrocchialedella frazioneSalabue, edificata ametà del Settecento.Due i castelli: quellodel paese ha ungiardino formale suscarpata, unico nellazona del Monferratocasalese; quello di Salabue risaleal tardo Trecento ed è formatoda tre ali, una delle quali presentaun’elegante loggia. Da vedereanche Villa Cedro, ricca di colorie profumi, e la settecentesca VillaLarbel a Salabue, oggi luogo dieventi, caratterizzata da un riccogiardino.Serralunga di Crea: il primo documentoche cita il paese risale al1175. Percorrendo la strada checonduce alla piazzetta centralesono evidenti le tracce delle antichemura. Da visitare la chiesaneoclassica di San Sebastiano,che conserva alcune opere degliinizi artistici del Guala. Sul territoriocomunale sorge la Riservaspeciale del Sacro Monte di Crea,all’interno dei Sacri Monti delPiemonte e Lombardia. Meta diFoto a sinistra:Sacro Monte di Crea(ph: Archivio Sacri Monti)Foto sotto:Cappella delSacro Monte di Crea(ph: Giacomo Pasino)14 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong><strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 15


Foto sopra:Moncalvo, vista dal Belvedere Bonaventura(Ph: Giacomo Pasino)Foto a destra:Santuario di Crea(Ph: Giacomo Pasino)pellegrinaggio religioso, insieme alSantuario, il Sacro Monte di Creaè composto di ventitre cappelle,rappresentanti gli episodi salientidel Vangelo e culminanti sullasommità della collina con il maestoso“Paradiso”. Il Sacro Montedi Crea è Patrimonio dell’Unesco.In frazione Madonnina è di particolareinteresse la chiesa dellaMadonna della Neve, situata allaperiferia del paese e risalente aiprimi del Settecento.Moncalvo: di origine romana èuno dei principali paesi del Monferrato.Dal Belvedere Bonaventurasono visibili scorci fantasticisul Monferrato, inoltre si consigliadi percorrere i camminamenti delcastello.Moncalvo è ricco di palazzi e dichiese, queste ultime custodiscononumerose opere d’arte di GuglielmoCaccia detto Il Moncalvo,famoso pittore manierista. Tra ipalazzi ricordiamo: Casa Lanfrancone,del XIII secolo, con resti diuna facciata gotica; Palazzo Manacorda,del XV secolo, che conservainteressanti soffitti a cassettonie la Casa detta dei Marchesi diMonferrato, con decorazioni incotto. Ci sono poi il Palazzo delMunicipio, ex Convento delleMonache Orsoline, del XVII secolo,Palazzo dal Pozzo, dimorasignorile, Palazzo Testafochi, costruitonel XVIII secolo su impiantotardo medievale. Risale al1878 il Teatro Comunale, costruitosull’area un tempo occupatadall’antico corpo di guardia secentesco.Del castello, costruzionemedievale che fu residenza deiMarchesi del Monferrato, restanosolo i possenti torrioni.Numerose le chiese: la parrocchialedi San Francesco, conun’abside del XIII secolo, Sant’Antonio(XVII secolo), la Madonnadelle Grazie (metà XVIII secolo),San Marco, San Giovanni, SanPietro in Vincoli, detta “La pieve”,Santa Maria delle Peschiere, sortanel 1624, l’Oratorio di San Rocco(XVII secolo), Santa Caterinad’Alessandria e Santa Croce.Grazzano Badoglio: già insediamentoromano, il paese conservala tomba di Aleramo, primo feudatariodel Monferrato, visitabilenella chiesa parrochiale sorta vicinoa quella che era l’Abbazia Aleramica.Sempre nella parrocchialesi possono ammirare opere delMoncalvo e la Cappella Gonzaga.Dell’Abbazia rimangono la torrecampanaria, il chiostro, il porticatodella vecchia chiesa parrocchialee l’abside ottagonale. Davedere anche la chiesa del SantoSpirito e la chiesa della Madonnadei Monti.Casorzo: il paese è di origine celtica.Si può visitare la settecentescachiesa di San Vincenzo martiree la chiesa di San Giorgio odella Madonna delle Grazie, notaper i suoi graffiti.Vignale Monferrato: già citato inun diploma del Barbarossa del1164, era conosciuto fin dall’epocaromana. Da visitare la chiesadella Beata Vergine Addolorata,con attiguo Convento dei Servidi Maria, costruito tra il 1470 e il1505 in stile gotico; Palazzo Callori;la parrocchiale di San Bartolomeo,che conserva affreschi di L.Morgari e un quadro della scuoladel Moncalvo raffigurante S. Agostino;la Casa del Serpentello, caratteristicacostruzione con traccegotiche; la Torre Civica.Camagna Monferrato: paese diorigine longobarda, propone lachiesa parrocchiale dedicata aSant’Eusebio, dall’imponente cupolae dal campanile in stile romanico;vi si conserva una grandepala di Guglielmo Caccia dettoil Moncalvo. Da non perdere ilmurales che accoglie il visitatore,mentre percorre la strada,con un’illusione ottica; l’immaginerappresenta uno scorcio tipicodei paesi monferrini e, seguendoil dipinto, ci sitrova immersi inuno splendidopanorama.FrassinelloMonferrato: diorigine tardomedievale ospitasul suo territorioil castellodi Lignano, frai più antichi delMonferrato settentrionale.Davisitare la chiesadell’Assunzionedi Maria Vergine.Olivola: nel centrostorico è davedere la chiesaparrocchiale diSan Pietro, colsuo campanileromanico. Visono anche duepunti di vedutasulle colline che circondano il paesee, in via Pugno, al numero 7,un infernot privato ma visitabile.Ottiglio: offre il castello, in posizionedominante sul paese, e lachiesa di San Germano iniziata nel1761, austera all’esterno ma moltoricca all’interno. Nella centralevia Mazza, accanto al laboratoriodi ceramica artigianale denominato“Terra & Fuoco”, è visitabileun lungo e profondo infernot scavatonel tufo: un ambiente moltosuggestivo e irreale.La più bella borgata di Ottiglio èMoleto, piccola frazione adagiata16 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong><strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 17


su un altipiano.Si tratta di uninsediamentomolto antico,testimoniato dadue edifici religiosiprobabilmenteanterioriall’anno Mille: lechiese di San Michelee San Germano,quest’ultimascomparsa ericostruita, oltrealle misterioseGrotte dei Saraceni.Percorrendol’unica stradacentrale di Moletovale la penasoffermarsi aosservare le abitazionidel sobborgo,costruitecon materialeproveniente dallazona, i tradizionaliconci ditufo.Sala Monferrato: paese di probabileorigine longobarda. Davedere la chiesa parrocchiale diSan Giacomo, che conserva tretele di Guglielmo Caccia detto ilMoncalvo, la chiesa di San Francescodel XV secolo con l’antistantebelvedere, il rimaneggiatocastello e l’antico Forno Comunale,anch’esso del XV secolo, doveè stato rinvenuto un cantone inpietra con la scritta 1664-1674.Altre chiese del paese sono quelladedicata a Santa Maria Maggiore,di epoca medioevale, e quelladi San Grato, della seconda metàdel XVII secolo.Cella Monte: vi si può ammirareil castello, che dal XVII secolo èstato trasformato in abitazione signorile;Palazzo Radicati; la libertyVilla Cossetta. La parrocchialededicata ai SS. Quirico e Giulittafu consacrata nel 1633 e conservapregevoli opere d’arte.Cella Monte ospita in piazza Vallinola sede dell’Ecomuseo dellaPietra daCantonieconservaanche unnumerorilevantedi chiese:Sant’Anto n i oAbate,Madonnadi Loreto,SanR o c c o ,San Quirico,San Bernardino, San Giuseppe,Madonna della Pace e la Cappelladi Sant’Anna.Rosignano Monferrato: si parlaper la prima volta di Rosignanonell’anno mille ma il paese potrebbeavere un’origine più antica.Da vedere il castello quindi,dopo una sosta alla “Balconatasul Monferrato”, ci si può spostarealla Torre Civica per poi visitare lachiesa di Sant’Antonio, la più anticadel comune, e la parrocchialededicata a San Vittore Martire.In piazza è visibile anche l’anticaCisterna Comunale e sulla collina,a lato del centro storico, la chiesadella Madonna delle Grazie, diproprietà privata, che conserva nelsottosuolo un infernot datato 1897.Il comune conta alcune frazioni.In località Uviglie c’è l’omonimocastello con la chiesa di Sant’Eusebioe la cappellina della presentazionedi Maria al Tempio. Semprein zona si possono visitare lecave di tufo abbandonate, ricchedi fascino.In frazione Colma c’è l’Oratorioe il castello di San Bartolomeo.Ai Berroni troviamo l’Oratoriodi San Pietro in Vincoli; ai Castagnonila chiesetta dell’Annunciata.In frazione San Martino si puòvisitare l’ottocentesca parrocchialedi San Martino e il neoclassicoOratorio della Vergine Immacolatadi Lourdes. Infine in frazioneStevani è visibile la parrocchiale diSan Giacomo.Terruggia: risalente al periodomedievale, offre ai visitatori lachiesa di San Martino, consacratanel 1601, che conserva pregevoliaffreschi; gli Oratori di San Grato,chiesetta barocca, e di SanGirolamo Emiliani, chiesa attiguaalla casa di riposo; la Torre Veglio,originaria del XIX secolo, dallecolline domina la pianura sottostante;il Roseto è famoso per lerose antiche del suo giardino.Un percorso, quello dei comuniche abbiamo brevemente raccontato,che propone un interessanteinsieme di borghi, castelli,palazzi, luoghi religiosi e infernotche è possibile visitare usufruendodel Gran Tour Monferrato,ideato appositamente in occasionedi Expo <strong>2015</strong> e che ho avutol’occasione di sperimentare in uneducational per giornalisti organizzatoda Mon.D.O. (consorzioturistico del Monferrato) e dalgruppo Stat insieme ai Comunidel Monferrato Unesco. Il GranTour, nel fine settimana, collegatutti questi paesi con tre corsegiornaliere in partenza da CasaleMonferrato.Ai turisti che usufruiscono di questoservizio viene messa a disposizioneun’audioguida multilingueche permette di ottenere unaprima infarinatura per la scopertadel Patrimonio Unesco in Monferrato.Per informazioni sugli eventi, sulla ricettivitàe sul territorio ci si può rivolgereal Consorzio Turistico Mon.D.O.(Monferrato Domanda Offerta), ViaXX Settembre 7, Casale Monferrato(AL) tel. 0142457789 oppure inviareuna mail a mondo@monferrato.org.Consultabili anche i seguenti siti:Mon.D.O.: www.monferrato.orgComune di Casale Monferrato:www.comune.casale-monferrato.al.itParco Fluviale del Po e dell’Orba:www.parcodelpo-vcal.itEcomuseo della Pietra da Cantoni:www.ecomuseopietracantoni.itRiserva Speciale del Sacro Monte diCrea: www.parcocrea.comSi segnala inoltre il sito multilingue eresponsive: www.ilsognodialeramo.it,Foto sopra:Infernot(ph: Ecomuseo dellaPietra da Cantoni)Foto sotto:Scorcio dell’infernotpresso l’Ecomuseo dellaPietra da Cantoni(ph: Giacomo Pasino)18 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong><strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 19


SMEMORANDA 2016:“mi piace”di Fabrizio CapraPiace da trentotto annie per la nuova edizione2016 si è deciso dibasare il tema sul “Mipiace”; stiamo parlando di un veroe proprio cult: Smemoranda.E non si parla dei “like” da socialnetwork, ma di quei “mi piace”veri che hanno coinvolto gli oltrecento collaboratori di “Smemo” iquali hanno avuto modo di inseriretra le pagine del diario una buonadose di energia positiva: unapassione, un hobby, una persona,una canzone, un libro, un’esperienza,un film… Questo e moltoaltro ancora: racconti reali o immaginari,elenchi bizzarri, aneddoti,paure, speranze, battute, disegni,strisce, vignette sono dentroalla “Smemo 2016 Mi Piace!”.“Smemo 2016” è un concentratodi storie da leggere, da scriveree da inventare perché, comeaffermano Gino & Michele, “Lafantasia non cancella la realtà, lasupera”.Quest’anno si può scegliere tratantissime combinazioni diverse:copertine argento, blu, nero,giallo fluo e viola sfumato in benquattro taglie dalla XSMALL allaLARGE, per trovare quella checalza meglio. Poi ci sono le edizionispeciali “100% Smemo: Followme!” con la copertina che ricordal’asfalto e un elastico in cui metterein evidenza, con uno specialecursore, gli stati d’animo o leazioni che più piacciono in quelmomento. E siccome quelli dellaSmemo sanno che piacciono lesneakers, si sono inventati “Laceit up!”, una Smemo coi lacci giallofluo in copertina per dare liberosfogo alla creatività, liberare lafantasia e personalizzare il diarioin modo unico e inimitabile.Dentro la Smemo “Mi piace” cisono i racconti e i disegni, i bigliettinia strappo, i giochi, l’oroscopodi Antea con disegni di Villa, gliadesivi attacca e stacca per cellularie tablet, tantissime pagine libereper appunti e pensieri. E poile rubriche per sopravvivere allascuola, pensate appositamenteper ogni giorno della settimana.E poi spazio ad altre Smemoranda.“All Black Smemo”, il diario 16 mesiispirato al colore nero. Nell’edizione2016 esplora il lato oscurocon inserti settimanali, foto inbianco/nero e citazioni d’autoretratti da libri, film, serie tv ecanzoni che hanno attraversatoil cono d’ombra. La copertina sipresenta soft touch “sporcata”con puntini d’argento siderale,serigrafia lucida e grafica d’impattosia esterna sia interna. Benorganizzata, con tanto spazio pernote, pensieri e per quella che èdiventata, in ultima pagina, l’irrinunciabileblack list.“Smemoranda UNI.016” dedicataagli studenti universitari, agendasettimanale lunga 18 mesi, riccadi pagine utili per annotare tuttigli impegni di chi studia. Planning20 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong><strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 21


LUS - ha creato, dal 2005 ad oggi,boschi per un totale di 186.000alberi, piantati su terreni demaniali,per assorbire più di 1000tonnellate di CO2 all’anno e restituireall’atmosfera una grandequantità di ossigeno. Questi alberisi possono visitare nell’OltrepòPavese; per la precisione la nuovaarea boschiva si estende sull’assedel fiume Po tra i comuni di Pavia,Mezzana Bigli, Monticelli Pavese eBastida Pancarana.Le foto del servizio sono diAndrea Del Bòdell’anno accademico e del mese,spazio per annotare le spesee tenere sotto controllo i conti,pagina per gli esami, box dedicatialle materie di studio, memo peril prestito di libri in biblioteca. Piùche un’agenda è un vero e propriovademecum per l’università,in formato tascabile per entrarein ogni zaino e in ogni borsa. Lacopertina è minimal, in cartoncinonaturale, compatta grazie all’elasticoorizzontale. Disponibile indue versioni: con dettagli in biancoo in arancio fluo.Ma Smemoranda, che è a emissionizero e prodotta al 100% in Italia,è anche cultura dell’ambiente.Grazie al sodalizio con Eco-Way,la Smemo è l’unico diario in ItaliaEmission Free, e attraverso unprogetto di impegno concretoa favore dell’ambiente - sotto latutela di Fondazione Terra ON-Smemoranda piaceda trentotto anni eormai rappresentail diario per eccellenza.L’edizione<strong>2015</strong> è in numeroseversioni, per tutti igusti, tutte sul tema«Mi piace»”.22 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong><strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 23


CUCINA SPERICOLATA:UNA SIT-COM DAL RITMO INCALZANTEdi Fabrizio Capra“Il più bel successoin cucina è riuscirea riempire lo stomacocon l’immaginazione”afferma il giornalistaspagnolo José Manuel Fajardo, evedere la prima puntata di “CucinaSpericolata - Cook’n’Roll” ti facapire come lo stomaco si puòveramente riempire immaginandoi sapori trasmessi in un video.“Cucina Spericolata - Cook’n’Roll” èla prima sit-com di cucina ideatae prodotta dallo chef DomenicoSorrentino e dal regista ErricoD’Andrea, rispettivamente perSoulfud Tv e TheWallaby Productions,che ha debuttato lo scorso13 luglio sul canale ufficiale You-Tube Soulfudtv e sulla pagina Facebook“Cucina Spericolata”.Una sit-com decisamente originale,perché cibo e musica sono iveri protagonisti in un mix unicodi cucina e divertimento.In un’epoca televisiva dove trasmissioniche hanno per temaenogastronomia, cucina, prodottitipici si sprecano senza mai evidenziarequalcosa di nuovo, “CucinaSpericolata” emerge proprioperché in poco meno di un quartod’ora riesce, con un incalzanteritmo musicale, a rendere avvincenteuna ricetta, proporla inmodo originale, aprendo ancheuna finestra sulla scoperta di unprodotto e del suo territorio.Ritmo incalzante ma grandesemplicità, capace di trasmetterequella sintesi emozionale checon poche parole, e a volte conun solo gesto, riesce a cogliere ilbersaglio proponendo un universofatto di cose buone da gustare.Davanti alle telecamere di SoulfudTV, protagonista di CucinaSpericolata, c’è lo chef DomenicoSorrentino, noto per la suapartecipazione al programmatelevisivo “La Prova Del Cuoco”con Antonella Clerici (sue lericette della seduzione) e per ilsuo food brand Soulfud.Dall’altra parte della cinepresa, acurare la regia della sit-com, c’èinvece il suo affiatato compagnodi avventure Errico D’Andrea,giornalista, attore, regista e direttoredi TheWallaby Productions.“Cucina Spericolata - cook’n’roll”parla delle avventure ai fornellidello chef Domenico Sorrentinoche, a spasso per il bel paese,nella sua ‘cucina spericolata’ prepararicette speciali, con ingredientiunici che vengono reperitiqua e là per l’Italia, in divertentiviaggi a ritmo di rock’n’roll.Ad accompagnare lo chef nei“suoi viaggi” e nelle sue ricette cisono inaspettati e bizzarri amici,musicisti, vip e tanti personaggi,intrecciati in divertenti gag tutteda scoprire.Dice Domenico Sorrentino: “CucinaSpericolata - cook’n’roll nascedall’idea di presentare la cucina inuna forma diversa, originale, piùsemplice e alla mano, con il suovero spirito dinamico, piacevolee divertente, anche un po’ autoironica,in controtendenza con gliattuali programmi di cucina, quindimolto più cook’n’roll”.In ogni puntata ci saranno affascinantiviaggi alla scoperta dimeraviglie gastronomiche delterritorio, interessanti ricettegourmet, ma alla portata di tutti,e tante gag.I personaggi sono tutti da scoprire,a volte nuovi e a volte no, e ilpubblico avrà la possibilità di deciderei personaggi da rivedere.Anche Errico D’Andrea ribadisceche “Si è voluto creare un formatdi cucina che si discostasse un po’dai numerosi programmi di settore24 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong><strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 25


che impazzano su tv e internet. Inquesto marasma, forse fin troppoinflazionato, Cucina Spericolatavuole essere quindi una presa in giro(in maniera simpatica e sempreleggera) di molte trasmissioni chespesso e volentieri tendono a prendersifin troppo sul serio. In pienachiave rock, con i tratti di una sitcomitalo-americana, cercheremodi portare sugli schermi, e quindisulle vostre tavole, ottime ricette,ma in maniera originale e fresca.Si tratterà di una vera e propriasfida”.Un ringraziamento speciale Domenicoed Errico lo rivolgonoall’amico e consigliere Dede Vinci,che con la sua esperienza e lasua passione li ha seguiti e guidaticome un “papà”.La produzione è stata invecefrutto di un lungo lavoro, concentratospesso nel cosiddettotempo libero, anche se il progettoè stato sempre consideratocome un vero e proprio lavoro.La realizzazione della puntata pilotaha richiesto circa tre giornidi riprese, tra le esterne durantela vendemmia 2014 nei pressi diTassarolo, in provincia di Alessandria,uno dei comuni del Gavidocg, e le scene girate sul set delformat, “Il laboratorio Soulfud”.Una nota di merito va infine allaperformance degli attori/comparse,quasi tutti alle prime armi, mache hanno contribuito alla grandealla riuscita del programma.Gli altri interpreti della primapuntata sono: Paolo Cavalli, LucaBaiardi, Mariangela Lombardi eDomenica Vercellone.La musica originale “Cook’n’roll”è stata creata dalla “Bottega delSuono” di Alessandria e cantatadal cantante Riky Raffaghello.26 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong><strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 27


procedure alternative per la soluzionedelle controversie dei consumatoriL’Associazione Forzadei Consumatori èuna realtà in continuacrescita per latutela di consumatori e utenti dibeni e servizi, di risparmiatori econtribuenti.La Sede Delegata di Bari - via DeRuggiero 68 - è rappresentatadall’avv. Marisa Antelmi che, oltrea fornire consulenza e assistenzalegale per ogni tipo di problemapossa riscontrarsi in ambito consumeristico,condominiale, risar-cimento danni etc., è da tempoattiva nella partecipazione e nellaorganizzazione di eventi giuridicidi interesse specifico del settore.Tra gli eventi previsti per il prossimoautunno, quasi tutti organizzatipresso l’Università di Bari, conla partecipazione anche del Presidentedi FdC, avv. Leopoldo DiNanna, ce n’è sicuramente uno dinotevole interesse per i consumatori,per la novità dell’argomentoma soprattutto per i risvolti checomporterà: la risoluzione stragiudizialedelle controversie peri consumatori, strumento approvatodal Consiglio dei Ministrimediante il decreto legislativo attuativodella direttiva europea n.2013/11/UE, per pervenire ad unasoluzione alternativa nelle liti conle imprese.Il recepimento della direttiva comportanumerose modifiche al Codicedel Consumo (D. lgs. n. 206/2005.); inparticolare l’articolo 141 viene sostituitoe vengono inseriti altri nove articoli(dal 141-bis al 141-decies).Queste in sintesi le novitàTali controversie saranno portatedinanzi ad un Adr (AlternativeDispute Resolution) vale a direun organismo iscritto in un appositoelenco tenuto dalle autoritàcompetenti (Ministero dellaGiustizia, Consob, Agcom, ecc.)e in grado di offrire la risoluzionedi una controversia, attraversouna procedura “alternativa”rispetto al giudice e alla causatradizionale. Si tratta di uno strumentoa tutela del consumatoree potrà essere attivato in tutti icasi di controversie concernentiobbligazioni derivanti da contrattidi vendita o di servizi traprofessionisti.L’organismo avrà la possibilità diproporre una soluzione tra leparti, agevolando una conciliazioneamichevole in base a disposizionigiuridiche ovvero anche aconsiderazioni di equità o altri tipidi regole.Il reclamo potrà essere presentatoanche in via telematica ed ilprocedimento, gratuito o disponibilea costi minimi per i consumatori,dovrà avere una duratamassima di 90 giorni. Le parti potrannopartecipare alle procedureAdr senza obbligo di assistenzalegale, salvo il diritto, comunque,di essere rappresentate da unprofessionista o da un’associazionedi consumatori.In ogni caso, infine, viene ribaditoil diritto del consumatore di adireil giudice competente, a prescinderedall’esito della procedura.28 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong><strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 29


la morte del padre nel 1935. Lostudio è oggi noto come AnselAdams Gallery.Ansel Adams è uno dei più celebrie celebrati fotografi di paesaggio,che interpreta secondo inviolabilitoni di bianco-bianco, nero-neroe grigio-grigio ben distribuiti sullastampa finale. La sua personalitàfotografica è stata commentatada autorevoli critici, che hannosprecati termini elogiativi assoluti.In pochi casi, però, l’esercizioestetico di Ansel Adams, sempresereno e possente, è stato messoin rapporto con le sue analisitecniche, che stanno alla basedi tutto il suo lavoro. In propositoAnsel Adams precisa comei connotati stessi della fotografiarappresentino comunque una interpretazionedella realtà, ovverocome la fotografia per se stessarappresenti un momento autonomoe proprio, in quanto devenecessariamente raffigurare qualcosache si è presentato davantiall’obiettivo. Testualmente: “Moltiritengono che le mie immagini rientrinonella categoria delle «fotorealistiche», mentre di fatto quantooffrono di reale risiede solo nellaprecisione dell’immagine ottica; iloro valori sono invece decisamente«distaccati dalla realtà». L’osservatorepuò accettarlo come realisticoin quanto l’effetto visivo può essereplausibile, ma se fosse possibilemetterle direttamente a confrontocon i soggetti reali le differenze risulterebberosorprendenti”.Le teorie di Ansel Adams sul SistemaZonale, che è appuntol’insieme delle nozioni utili al piùadeguato e consapevole eserciziodella fotografia bianconero, sonoriunite nella serie di tre titoli tecnicipubblicati in Italia dall’editoreZanichelli di Bologna, che ha curatoanche la traduzione della suaautobiografia. Didascalicamente Ilnegativo, La stampa e La fotocamerasono rispettivamente ciò che ititoli dichiarano: lucide e dettagliateanalisi sulle componenti principalidella ripresa fotografica.Dopo aver rilevato l’importanzadella previsualizzazione del soggetto,cioè del processo dellapropria identificazione e coscientedefinizione secondo criteri eprincìpi individuali, Ansel Adamspuntualizza come sia assolutamentefondamentale il processodi sviluppo delle pellicole. Nei fatti,Ansel Adams definisce la gammadelle tecniche applicate, frale quali deve essere individuatala più adatta a interpretare l’immaginecome si è impressa nellamente del fotografo, prima e megliodi come è stata effettivamenteesposta la pellicola.Il processo di sviluppo della pellicolasi basa sul tempo e sulle reazionichimiche. A grandi linee lacomponente tempo incide sullearee più luminose dell’immagine,rendendo così controllabile ilcontrasto definitivo del negativobianconero, sia locale sia totale.Il Sistema Zonale, così come l’hacodificato Ansel Adams, suddividei grigi potenziali della fotografiabianconero in dieci scalini,ognuno separato dai confinanti,precedente e seguente, da unostop esatto (un valore di diaframma,oppure un tempo di otturazionepiù breve o più lungo).La definizione secondo la numerazionein cifre romane va da I aIX; il valore della Zona X corrispondeal supporto della cartasensibile non intaccata dall’esposizionesotto l’ingranditore. All’opposto,il nero assoluto è collocatosu una ipotetica Zona 0. Fissato inZona V il grigio medio con riflettenzaal 18 per cento, le cifre piùbasse individuano i toni più scuridell’immagine e le cifre più altequelli più chiari.Quando commenta i processi ditrattamento della pellicola, AnselAdams si riferisce spesso asviluppi forzati, per l’estensioneo la contrazione dei toni. Sia l’estensione,sia la contrazione, nelsenso di riduzione permettono dicontrollare tutti i valori del soggetto,modificando la scala deivalori di densità del negativo riguardoall’esposizione originaledella pellicola. Le rispettive sigleN+ e N-, teorizzate e codificateproprio da Ansel Adams, indicanoun procedimento di svilupporispettivamente esteso e contrattorispetto ai propri tempi standard.Il trattamento N+1 spostain avanti i toni alti, per esempioil valore della Zona VI va in VII,e N-1 li abbassadi un stessostop.Anche qui,nessuna formulamagicarisolutrice (nellavita, si devesudare tutto):con i processimanipolati, sideve tenereconto di comei diversitempi di sviluppoagisconosulla curvacaratteristicadella pellicola,poiché non sitratta solo diun problemadi gradini sullascala zonale.Ansel Adams è venuto a mancarealla fine dell’aprile 1984, a ottantadueanni. Il suo costante impegnofotografico a diretto contattocon la grande natura della westcoast americana gli è valso, a dueanni dalla scomparsa, un significativoriconoscimento pubblico. L’AmericanBoard of Geographic Namesgli ha dedicato una delle piùalte vette della Yosemite NationalPark, la riserva naturale all’internodella quale egli aveva svolto granparte del proprio lavoro. Oggi lageografia statunitense comprendeanche l’Ansel Adams Mount, atestimonianza del grande impegnopaesaggistico del fotografocaliforniano..32 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong><strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 33


L’ABBONAMENTO SOSTENITORE ADORIZZONTE MAGAZINEPERMETTE DI RICEVERE A CASALA VERSIONE CARTACEA DELLA RIVISTAE DI PUBBLICIZZARE LA PROPRIA ATTIVITÀPER TUTTO UN ANNOAD UN COSTO IRRISORIO.PER INFO:direzione@orizzontemagazine.itwww.orizzontemagazine.ittel: 080 9698663Foto di Angelo Ferri1 a Classificata 18°Selezione<strong>Agosto</strong> <strong>2015</strong>34 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong>Ogni mese la Redazione selezionerà una serie di immagini che saranno pubblicate su<strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong>, sul sito web e sulla pagina Facebook della rivista.Le foto, che dovranno essere in formato jpeg e senza watermark o scritte,vanno inviate alla casella e-mail: orizzontemagazineit@gmail.comcorredate di nome e cognome dell’autore e di una breve didascalia.<strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 35


Angelo Ferri1°Giorgissima2°Ylenia Ravagli3°salvatore brontolone4° MircoAlma turato5°6°36 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong><strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 37


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friselle confarina d’orzodi Ornella MirelliCaratteristica della tradizionegastronomicameridionale, la frisellaè un cibo antico, la cuiorigine si perde nella notte deitempi. Alcuni la riferiscono ai Frigie ai cosiddetti popoli del mareche nel XII secolo a.C. invasero ilMediterraneo orientale, e questaversione si collegherebbe alla leggendatutta salentina per la qualesarebbe stato Enea, sbarcato aPorto Badisco, ad introdurla nelSalento e quindi nel Mezzogiornod’Italia.C’è poi chi ne attribuisce la paternitàai Fenici (X sec. a.C.) ealle necessità connesse alla loroattività mercantile per tutto ilMediterraneo, e chi addirittura aiTemplari, che ne avrebbero fattouso in occasione dei loro trasferimentiin Terra Santa; per questomotivo le sarebbe stato attribuitoil nome di “pane dei crociati”.Quale che sia la sua origine, lafrisella appare comunque legataai lunghi viaggi per mare, perla sua capacità di conservarsi alungo e di essere una valida alternativaal pane. Ancora oggi imarinai costretti a lunghi periodidi navigazione senza toccare terra,ne fanno largo uso; basta infattibagnarla nell’acqua di mare,spremerci sopra un pomodoroe condirla con origano e olio peravere un alimento pratico e nutriente.La stessa forma rispondead esigenze di trasporto: bastavapassare una cordicella attraversoil foro centrale, infatti, per raccoglierlein serti facili da appenderee immagazzinare.Com’era naturale, nel tempo lafrisella è giunta anche sulla terraferma, entrando nelle abitudinialimentari, contadine e non solo,delle popolazioni del sud Italia;e se intorno al 1870 il “tarallaro”così recitava per le vie di Napoli:“pe ve scarfà lo stomaco in chestapiattella, cotiche cu freselle ognunosta a magnà”, oggi la si guarniscecon gli ingredienti più diversi: fet-Continua la collaborazionedi <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> conAmmodomio, uno fra i più seguitiblog di cucina del web.Ammodomio è all’indirizzowww.ammodomio.blogspot.it40 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong><strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 41


poca farina 00per lo spolvero* La quantità diacqua varia notevolmentea secondadel tipo difarina. Quindi dovreteregolarvi unpo’ a occhio perottenere un impastodella consistenzagiusta.* L’aggiunta diolio extravergineserve per daresapore ed elasticitàall’impasto.Non è previstodalla tradizione.te di cetriolo, tonno, cipolla rossa,olive, carciofini, lampascioni eaddirittura cozze e frutti di mare.Ormai le friselle sono prodotteindustrialmente e sono reperibilinei supermercati di tutta Italia;sono di diversi tipi e tutti buonissimi,tuttavia al sud resiste ancorala consuetudine di farle in casa,conservando tutto il profumo diuna tradizione antica, che dura damillenniEd ora vediamo come si fanno.42 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong>Friselle con farina d’orzoIngredienti250 gr di farina di orzo250 gr di farina di forza W 300(oppure una farina ad alto valoreproteico)350 gr (circa)* di acqua3 gr di lievito di birra fresco (in estateè più che sufficiente)1 cucchiaino di malto1 cucchiaio di olio extravergine*1 cucchiaino di zucchero2 cucchiaini di sale finoMescolare e setacciarele duefarine insieme almalto e metterlenella ciotoladell’impastatrice.Fare un bucoal centro e sbriciolarviil lievito. Aggiungere lozucchero, circa mezzo bicchieredi acqua tiepida preso dal totalee mescolare con un cucchiaio,incorporando un po’ di farina.Coprire il pastello con altra farinae lasciare attivare il lievitoper circa 30 minuti. A questopunto mettere il sale lungo ibordi della ciotola e cominciarea lavorare l’impasto con la frustaa K a bassa velocità. Man manoinserire l’acqua e da ultimo l’oliowww.orizzonteshopping.it<strong>Orizzonte</strong> Shopping è una piattaforma di commercio elettronico,economica e semplicissima da usare.Per informazioni telefonare al n. 080 9697552 <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 43


È uscitofashion & ModelsBimestrale di fashion, beauty, shooting, projects & morea filo. Aumentare gradatamentela velocità della macchina sino adottenere un impasto liscio, omogeneoed elastico.Ribaltare la massa sulla spianatoiainfarinata; tirare i lembi versoil centro per farne una palla; ribaltarlacon la chiusura in sotto earrotondarla. Porre l’impasto inuna ciotola; praticare il classicotaglio a croce e farlo lievitare finoal raddoppio, in forno spento.Trascorso il tempo necessario,ribaltare l’impasto sulla spianatoiae tagliarlo in tanti pezzi più omeno regolari. Schiacciare delicatamenteogni pezzo col palmodella mano, quindi chiuderlo suse stesso dal lato lungo e allungarlo,rotolandolo sulla spianatoia.A questo punto chiudere viavia tutti i filoncini a mo’ di tarallie porli a lievitare, distanti tra loro,per circa 30 minuti sulle teglierivestite da carta forno, coperti44 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong>da un canovaccio o da carta fata.Accendere il forno in modalitàstatica a 200°C, infornare per circa20-25 minuti in forno già caldo.Ora bisogna procedere al taglio...(Preferisco farlo senza far raffreddaretroppo le ciambelle perottenere una superficie irregolare.Più le friselle risulteranno ruvide,migliore sarà la capacità ditrattenere il condimento).Praticare su ciascun tarallo unpiccolo taglio in orizzontale perfacilitare la divisione in due metà.Con l’aiuto di un pezzo di spagoda cucina tenuto teso tra le mani,tagliare i taralli in orizzontaleper ottenere le friselle.Ora bisogna metterle a biscottarein forno a circa 100°C - 120°Cfino a doratura.Con queste dosi si ricavano 2 tegliecolme di friselle. Si conservanobenissimo in scatole di latta oin sacchetti di carta o di plasticaper alimenti microforata.Come si condisceInzuppare la frisella in una ciotolinapiena d’acqua per pochi minuti:non deve risultare né dura,né troppo molle, ma della giustaconsistenza. Se vi piace l’aglio,strofinatelo sulla frisella prima dibagnarla.Salare appena e fare un primogiro d’olio. Lavare il pomodoro,tagliarlo a metà e spremerlo sullafrisella strisciandolo sulla superficieruvida. Condire con gliingredienti preferiti: rucola selvatica(da spezzettare a mano), cetrioloaffettato e sbucciato, carciofinio altro. Completare conun generoso giro d’olio, qualchepizzico di sale e l’origano fresco(rigorosamente in quest’ordine).Lasciar riposare per qualche minuto,quindi servire subito comericco antipasto o piatto unico.È leggibile gratuitamente all’indirizzo web:http://www.orizzontemagazine.it/orizzontegroup/orizzonte-fashion/<strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 45


SULLE STRADE DELLEDE.CO. MANTOVANEDa vedere:CASTEL GOFFREDOE LA SUA TORTA DEL BUONUMOREdi Fabrizio CapraLa CHIESA PREPOSITURALE diSANT’ERASMO, in stile rinascimentale.La CHIESA dei DISCIPLINI, in stilerinascimentale.La CHIESA di SAN GIUSEPPE, instile barocco.PALAZZO GONZAGA-ACERBI, residenzacastellata risalente al 1350.PALAZZO MUNICIPALE o dellaRAGIONE, edificio risalente al1330 e rimaneggiato nel 1490.TORRE CIVICA, di origine medievale.TORRAZZO, costruzione medievale.Sul territorio comunale sono presenti,inoltre, numerose altre chiese,oratori, edicole religiose, palazzie monumenti storici.Questa nuova tappadel nostro viaggio trale De.Co. mantovaneci porta a Castel Goffredoe la Torta del Buonumore,di recente riconoscimento, è laprotagonista del nostro articolo.La torta, si presenta di forma tonda,mediamente compatta, anchese soffice, e di color biscotto, variegatacon decori liberi di cioccolatofondente fuso. Una sorta di‘torta margherita’ nel cui impasto,di antica tradizione, spicca qualeingrediente principe l’erba amara.La torta va gustata preferibilmentecon una colata di cioccolatofondente fuso o accompagnatada un buon bicchiere di Malvasia.L’erba amara è conosciuta anchecome Erba di San Pietro e Erba diSanta Maria; si tratta di una qualitàdi menta aromatica dal retrogustoamaro, che ha la sua maturazionea fine giugno, proprio incoincidenza con la ricorrenza dellafesta di San Pietro. Quest’erbaveniva utilizzata nei riti religiosi insostituzione dell’incenso e pareche protegga dall’invidia gli innamorati.Ancora oggi è coltivata inorti e giardini e rafforza il legamestorico e culturale del territorio.Ingredienti per 4/6 persone:150 gr. di grano tenero tipo 00;180 gr. di burro morbido;180 gr. di zucchero semolato;4 tuorli e un intero di uova;75 gr. di erba amara (balsamita major);50 gr. di fecola di patate;6 gr. di lievito;un pizzico di vaniglia o cioccolatofondente.Preparazione: montare le uovacon lo zucchero, aggiungere ilburro e l’erba amara finementetritata; aggiungere la farina,la fecola e il lievito setacciati;amalgamare il tutto e cuocerein forno a 180°.La torta può avere dimensioni diversema gli ingredienti dovrannoessere in quantità proporzionalealla ricetta base.Castel Goffredo è un comunedell’alto mantovano, ai confinicon la provincia di Brescia, ilcui territorio è stato abitato findall’età del bronzo. Secondo alcunistorici il paese è individuatocon il luogo di nascita di PublioVirgilio Marone. È dell’8 luglio1107 la prima citazione di “CastellumVifredi” come agglomeratourbano, divenuto famoso neldopoguerra per la produzione dicalze da donna (collants e filati);oggi è considerata la “Capitaledella Calza”.46 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong><strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 47


famiglia malvaceaeNome SCENTIFICO:althaeareperibile in tutto il bacinodel mediterraneodi Angelo FerrilosapevatecheALTEA(Althaea rosea)Pianta perenne con una grossa1.radice carnosa fusiforme; i fusti,alti anche 2-3 metri, sono semplicio talvolta ramificati ma solo allabase; tutta la pianta è coperta daun morbido tomento. Le foglie sono tondeggiantie palmato-lobate, cioè divise in cinque-sette lobi;la base è cuoriforme, il margine abbondantementedentellato. Le foglie inferiori hanno un lungo piccioloche diminuisce nelle foglie del fusto e sparisce quasiin quelle superiori. I fiori, con un diametro anche di10 cm, sono inseriti solitari all’ascella delle foglie superiori;il calice è formato da cinque sepali rinforzatida un calicetto esterno composto da cinque-ottosepali più brevi degli altri; la corolla ha cinque petalirosa o porporini; nelle piante coltivate il colore variada bianco a giallo e a tutte le sfumature del rossofino a un rosso molto scuro vicino al nero. Il frutto,tondeggiante e nascosto dai sepali che si accresconoe si ripiegano a coprirlo.Le norme culturali sono le medesimeper tutte le specie; ma dal2.momento che la più coltivata èl’A. rosea, ci riferiremo specialmentea quest’ultima. Innanzituttoè importante per la sua coltivazione sceglierebene l’esposizione e terreno: è sconsigliato coltivarel’Altheae in zone ombrose o semiombreggiate.Questo tipo di pianta vuole sole e calore in grandeabbondanza e, se pure resistono ottimamentea periodi di grande siccita e sono capaci di fioriresplendide tra pietraie e detriti, non bisogna dimenticareche l’Althaea nostrana più diffusa l’officinalis, èoriginaria di zone paludose o semipaludose.L’Altea è una pianta medicinale3.conosciuta per le sue ottime proprietàlenitive ed emollienti, dovuteprincipalmente all’elevato contenutodi mucillaggine nelle radicie nelle foglie. Svolge un’azione decongestionante delcavo orale e delle vie respiratorie in generale, sono,infatti, un ottimo espettorante e sedativo per calmareforme influenzali, raffreddore con catarro e attacchidi tosse. È inoltre molto utile come emolliente e disinfiammantedelle mucose dell’apparato digerente,svolge, infatti, un’efficace azione nella cura e nel trattamentodi gastriti e ulcere gastriche. Per uso esternoinfine è utile come lenitivo e decongestionante delleinfiammazioni della pelle, della bocca e degli occhi.Salute - Affezioni alle vie respiratorie,catarro nei bronchi e4.nei polmoni, infiammazioni dellafaringe e della trachea, irritazionidella bocca e delle gengive, mal digola, raffreddore, stati febbrili, tosse secca e stizzosa:assumere all’occorrenza durante il giorno 4-5 tazzed’infuso di fiori o foglie di Altea, oppure 3 tazze didecotto di radice, in particolare prima di andare adormire alla sera, se il gusto della preparazioni risultasgradevole dolcificate con un cucchiaino di miele.In caso di mal di gola e infiammazioni alle gengivefare più volte il giorno, sciacqui e gargarismi con unbicchiere di decotto di radice per uso esterno, appenatiepido o a temperatura ambiente.Colite, diarrea, gastrite, infiammazioni dell’apparatogastrointestinale, pigrizia intestinale, stitichezza,ulcere gastriche: con azione protettiva e antinfiammatoriaprendere 3 tazze d’infuso di fiori o fogliedi Altea, ben caldo e dolcificato con miele, oppure4 tazze di decotto di radice addolcito con un cucchiainodi miele di Tarassaco. In caso di stitichezzapreparare in infuso con 4 g di foglie e fiori di Alteain una tazza di acqua bollente, bere subito prima diandare a dormire alla sera, in alternativa, diluire inun bicchiere di acqua caldissima 5-6 g di polvere diradice di Altea, mescolare bene, aggiungere un cucchiainodi zucchero e bere subito.Foruncoli e ascessi, infiammazioni cutanee, infiammazionidentarie, infiammazioni agli occhi, scottature,per favorire la dentizione: in caso di foruncoli eascessi applicare sulle zone interessate un pezzettodi radice fresca di Altea, rinnovandola frequentemente,negli altri casi fare lavaggi, sciacqui e applicarecompresse utilizzando il decotto di radice peruso esterno. Infine per calmare le infiammazionidentarie dei bambini e favorire la crescita dei dentipermanenti far masticare loro un pezzetto di radicefresca pulita.Preparazioni5.Decotto di radici: far bollire inmezzo litro di acqua bollente 10-15 g di radici di Altea essiccata eridotta in pezzi, togliere dal fuocoe lasciare riposare per 10 minuti, infine filtrare, bereancora caldo e dolcificato con miele, 3-4 tazze algiorno.Infuso di foglie o fiori: mettere in infusione, in unlitro di acqua bollente, 30 g di foglie o fiori di Alteaessiccati e leggermente sminuzzati, lasciar riposareper 15 minuti quindi colare e assumerne 4-5 tazzedurante il corso della giornata.Polvere di radice: ridurre in polvere piuttosto finela qualità desiderata di radice di Altea essiccata, conservarein un barattolo ben chiuso. La dose consigliataè 3-8 g il giorno, diluiti in un poco di acquacalda o tiepida, oppure in una bevanda a piacere.Decotto di radice per uso esterno: far bollire in un litrodi acqua bollente, per 10-12 minuti circa, una manciata(40-60 g) di radice di Altea essiccata e ridottain pezzetti, poi lasciare riposare per 15 minuti, quindicolare e utilizzare secondo le indicazioni del caso.48 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong><strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 49


dot. Saverio Vangicell. 333 57275509Dottore Commercialistavia S. Teresa, 14- 70026 Modugno (Ba)Via G. Postiglione 5 - 70125 BariTel. 080/5583334E-mail: gekocartsas@gmail.comP.iva/cf: 07501130723www.gekocart.comRosanna PolichettiSub AgenteIscriz. R.U.I. E000264797AdelfiaZona MontroneCorso Umberto I, 2Cap 70010 (BA)Tel / Fax +39 080 4591399Mobile 393 1381697r.polichetti80@gmail.comFiliale di BariVia Matarrese, 10/ATelefono 080 5099511Fax 080 504513650 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong><strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 51


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ARIETE TORO GEMELLI BILANCIA SCORPIONE SAGITTARIOMeglio controllare la tua impulsività,questo mese. Rischi di crearefratture indesiderate, di mostrartitroppo aggressivo e di mandareall’aria un rapporto faticosamentericucito, con un familiare, unamico, il partner.<strong>Agosto</strong> tuttavia sarà un mese divertente,che ti riserverà sorpresepiacevoli sia se sei in viaggio siase sei rimasto in città.Le occasioni per conoscere nuovagente, per godere di serate damille e una favola saranno garantiteda Mercurio in Leone, campionedi simpatia e di socievolezza!<strong>Agosto</strong> ti consiglia di badare agliequivoci, alle incomprensioni, aipiccoli battibecchi che potrebberosorgere come funghi dopo untemporale a causa dell’aspettoteso di Mercurio in Leone.Nella seconda decade del meseVenere diventerà dolce, e ti aiuteràa smusare le asperità, maalla fine di agosto se non hai risoltole tensioni, queste potrebberotornare molto esasperate.Consigli per un mese sereno? Siidiplomatico e conta fino a dieciprima di rispondere.Una grande, grandissima vogliadi divertimento percorre il tuocielo! Il “responsabile” sarà Mercurioin Leone, che ti spinge amuoverti, cercare, conosceregente.Avrai un agosto davvero vivace,sia se sei in vacanza sia se sei rimastoin città. I rapporti familiarisaranno più scorrevoli del solito,forse anche per merito del tuostato d’animo più rilassato e dispostoa sorvolare su quello chenon andava bene prima e non vabene adesso… Ad ogni modo,se ci sono dubbi, potrai chiarirlisenza problema, sempre se vuoi.Mercurio in Leone sarà una meravigliosagaranzia per trascorrereun agosto di tutto divertimento,all’insegna del relax, dellevacanze se parti, o dello svagosfrenato se rimani in città!Il cuore farà un po’ i capricci nellaseconda parte del mese, ma sugliamici potrai sempre contare.In famiglia, se dovessero essercitensioni (probabili soprattuttonelle giornate intorno a Ferragosto),usa la tua diplomazia permettere a tacere ogni polemica.Su, fa caldo, perché litigare?Anche per questo mese Mercuriosarà fastidioso. Il pianeta potrebbeprovocare tensioni in famiglia, con icolleghi, se sei al lavoro, oppure congli amici.Meglio stare alla larga dalla folla: adagosto avrai la voglia di attaccarebriga, e, vista la maleducazione imperantein giro, non sarà affatto difficileritrovarti a litigare.Meglio di no: Venere diventerà prestotua alleata, ed essendo la Deadell’amore non potrà che ispirartisoluzioni pacifiche e diplomatiche.Mercurio ti rende vivace, simpatico,brillante, sempre pronto a scherzaree a giocare. Ottimo umore pertrascorrere il mese di agosto, tradizionalmentededicato alle vacanze.Se rimani in città, ti divertirai lostesso e potresti perfino fare nuoveconoscenze, davvero molto interessanti.In famiglia, c’è sempreuna leggera aria di tensione, ma conil trascorrere dei giorni l’atmosferamigliorerà sempre più.CANCRO LEONE VERGINE CAPRICORNO ACQUARIO PESCIUn pizzico irritabile, teso, suscettibile,e tendi a non dimenticare maile offese, o quelle che tu reputitali? Allora presta molta, moltissimaattenzione a quello che potrebbeaccadere questo mese, e, inparticolare, nelle giornate intornoa Ferragosto.E cerca di non vivere ogni osservazionecome una critica diretta a te.A fine agosto l’atmosfera migliorerànotevolmente, ma, in generale,cerca di vedere in prospettiva: inautunno avrai le rivincite che cerchi.Mercurio ti rende vivace e pepato,allegro e pronto a mordere,come se fosse una bella melarossa, la vita e il divertimento cheper agosto ti offrirà.Via libera alla simpatia: per buonaparte del mese hai il massimopunteggio astrale per vacanze,amicizie, rapporti familiari e quantoti sta a cuore.Solo verso la fine, inizieranno acomparire alcune nubi: tensioni?Discussione con qualcuno? Tu rimanicalmo: la pazienza è semprela virtù dei più forti!<strong>Agosto</strong> ci metterà un po’ a carburare:le prime giornate sarannocaratterizzate infatti da qualchetensione, piccoli (o grandi,per qualcuno di voi) strascichi diuna situazione che non accennaa risolversi.Ma con il trascorrere dei giorni,l’atmosfera cambia, fino allachiusura che ti offrirà momentipiacevoli, divertimento, serenitàe tanto altro ancora. Un mesericco di suspense insomma, conun lieto fine da celebrare!Nel tuo cielo, anche per questomese, ci sono tensioni, polemiche,momenti da affrontare senzacedere all’impulsività e all’ira. Difronte alle questioni più spinose,devi solo pazientare: le stelle tiassicurano che presto risolveraiquello che ti angustia.Già da fine agosto, infatti, inizieraia sentirti notevolmente piùsollevato, sarai meno nervosoe i problemi familiari o di altrotipo inizieranno ad essere menopressanti. Nel frattempo, goditelae non accorarti per ogni cosa.Mercurio non è garanzia di diplomazia,ma con un minimo di sforzopotrai evitare le sue insidiose trappole.Niente polemiche, occhio agliequivoci e alle distrazioni.In famiglia, vola basso: tutti puntanoil dito su di te? Se non puoi mimetizzartida pianta d’appartamento,cerca di affrontare le questioni concalma, e con sincerità. Avrai grintae voglia di divertirti: goditi l’estatee lascia perdere ripicche, dispetti erancori.<strong>Agosto</strong> non inizia in maniera idilliaca:le prime giornate sarannocaratterizzate infatti da qualchetensione, strascichi di una situazionefamiliare oppure economicache non accenna a risolversi.Ma non temere perché sonodavvero gli ultimi fastidi, vistoche il tuo cielo sta finalmenteper svoltare.Dovrai aspettare l’autunno inoltrato,ma intanto già da metàagosto il cielo ti offrirà momentipiacevoli, divertimento, serenitàe tanto amore.54 • <strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong><strong>Orizzonte</strong> <strong>Magazine</strong> • 55

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