Patience_ArteNavale

Arte Navale
p r i m o p i a n o
restauri
P a t i e n c e
Te lo dò io il restauro!
I’ll give you all the restoration you want!
Come recuperare lo stile e la bellezza di uno scafo d’epoca, garantendo il massimo del comfort e della vivibilità a bordo?
L’ armatore di questo splendido sloop del 1931 racconta ad Arte Navale quali sono state le sue scelte
di/by Sergio Vettori – foto di/photos by Francesco Rastrelli
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volta un amico inglese
mi disse che la barca in
“Una
legno è adatta a chi ama
la barca, mentre quella in vetroresina è
per chi ama navigare. Non so se sia vero.
Certo è che quando ho deciso di scegliere
una barca che accompagnasse me e la mia
famiglia per un lungo periodo di tempo,
dopo avere visto e considerato di tutto,
dalla vetroresina al carbonio, dallo scafo
per regatare al motor yacht, alla fine ho
scelto Patience, classe 1931, e tutta rigorosamente
in legno». Antonio Falchetti, milanese,
46 anni, sposato con Antonia e padre
di due ragazzini, Umberto ed Elena,
ha voluto percorrere, per realizzare il suo
progetto, una strada del tutto personale.
Il suo legame con il mare è di vecchia
“An English friend once told me
that a wooden boat is for people
who love boats, whilst fiberglass
boats are for people who love sailing. I don’t
know whether that’s true, but I do know that
when I decided to look for a boat that would
accompany my family and I for a long time,
after having seen and considered everything,
from fiberglass to carbon, from boats for
racing to motor yachts, in the end I chose
Patience, launched in 1931, and 100% made
from wood.” Antonio Falchetti, Milanese,
46 years old, married to Antonia and father
of two youngsters, Umberto and Elena, had
a very personal approach to fulfilling his
project.
His bond with the sea goes back a long time.
His father, Umberto, is from Genoa and the
Patience in regata. Il restauro ha mantenuto
intatte le linee e le caratteristiche esterne
dell’imbarcazione. Sono stati aggiunti
solo quattro winch per ridurre al minimo
il numero delle persone necessarie alle
manovre. Nella pagina precedente, una
suggestiva immagine presa a pelo d’acqua.
Patience in a regatta. The restoration has
kept the lines and external features of the
boat unchanged. Only four winches have
been added to reduce to a minimum the
number of people necessary for handling the
boat. On the previous page, an evocative
photo taken from the surface of the water.
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data. Il papà, Umberto, è genovese e le
vacanze in famiglia venivano normalmente
trascorse a Tellaro, nel Golfo di La
Spezia. «Per la mia prima comunione», ricorda
Antonio, «ricevetti in dono un’Alpa
Tris. Mi resi subito conto che la vela era
immediatamente entrata a fare parte della
mia vita». Prima Kodoku, un gozzo di
otto metri con il quale iniziò a fare le prime
crociere costiere, poi Barabba, il ketch
di 13 metri in legno formalmente di papà
Umberto ma in pratica usato dal figlio,
hanno segnato molti anni di avventure in
mare, di emozioni e di ricordi.
Patience è arrivata nel 2003: uno scafo di
legno logorato dal tempo e dall’incuria,
adocchiato per caso in un cantiere nel
golfo di La Spezia, affascinante per la eleganza
delle linee ma neppure considerato
ai fini di un acquisto, tanto era malridotto.
«Poi», ricorda Falchetti, «quando già
me ne ero scordato, alcuni amici di passaggio
a Viareggio e al corrente del fatto
che stavo cercando una barca mi dissero
di averne vista una splendida, che rispondeva
esattamente ai miei desideri. Mi
condussero a vederla e mi trovai di fronte
proprio a quello scafo. Come non arrendersi
ad una simile casualità?».
Il restauro ha richiesto tempi lunghi ed
«è stato un po’ travagliato» (difficile,
peraltro, venire a conoscenza di restauri
che non lo siano). Soprattutto ha posto
fin dall’inizio all’armatore i classici dubbi
e dilemmi di chi, trovandosi tra le mani
una gran bella pagina di storia della nautica,
deve aggiungere di propria mano le
parole necessarie alle sue necessità (e ai
suoi desideri) di navigante.
«Le barche sono fatte per navigare», dice
Falchetti, «ma una crociera – lunga o
breve che sia – significa anche vivere a
bordo con la propria famiglia, ospitare
qualche amico, godere dei servizi di un
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Patience oggi e, nella pagina accanto,
in una immagine di ieri scattata da
Beken of Cowes, uno dei più celebri
fotografi del periodo d’oro dello yachting
nella prima metà del secolo scorso.

family normally spent their holidays in Tellaro,
in the Gulf of La Spezia. “For my first
communion,” Antonio recalls, “I received
an Alpa Tris. I realized straight away that
sailing had immediately become part of my
life.” First Kodoku, an eight-meter “gozzo”
or Ligurian fishing boat, with which I began
to cruise along the coast for the first time and
then Barabba, the 13-meter wooden ketch
that was formally the father’s but actually
used by his son, marked many years of adventures
at sea, emotions and memories.
Patience arrived in 2003: a wooden hull
worn out by time and negligence, caught
sight of by chance in a shipyard in the gulf
of La Spezia, fascinating by the elegance
of its lines but not even considered for purchase,
because of its very sorry state. “Then,”
recalls Falchetti, “when I had forgotten
all about it, some friends passing through
Viareggio who knew that I was looking for
a boat, told me that they had seen a splendid
one, which was the exact answer to my
wishes. They took me to see it and I found
myself in front of that boat. It was impossible
not to give in to such a coincidence!”
The restoration took a long time and “it
wasn’t all smooth sailing” (moreover, it was
difficult to find out about restoration work
which is not easily seen). Above all, from the
start, the owner had to face the classic doubts
and dilemmas of who, having a fine page of
history of sailing in their hands, has to add
their words for their needs (and wishes) as
seafarers.
“Boats are made for sailing,” he says, “but
a cruise – whether long or short – also means
living on board with your family, having a
few friends as guests, enjoying the services
of a harbor but also the atmosphere of nights
in the roadsteads. The interior of a boat is a
world in itself, which moves independently
from the time passing outside. This is why
a boat must not only be beautiful, but also
Patience in a photo of yesterday taken by
Beken of Cowes, one of the most famous
photographers during the golden age of
yachting in the first half of the last century.
On the facing page, Patience today.
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Immagini di ieri e di
oggi si incontrano
replicando il piacere e la
gioia della navigazione
sul Patience. In alto
a sinistra, e in senso
orario, Antonio Falchetti
con la moglie Antonia
e i figli Umberto ed
Elena; la famiglia Parodi
Delfino in vacanza negli
anni ’30; il capitano
Bonivento, nativo di
Ischia, al timone; due
immagini scattate a
70 anni di distanza
rappresentano momenti
di relax a bordo.
Pictures from yesterday
and today come together,
reflecting the pleasure
and joy of sailing on
Patience. Top left, and
in a clockwise direction,
Antonio Falchetti with
his wife Antonia and
children Umberto and
Elena; the Parodi Delfino
family on holiday in the
1930s; Captain Bonivento,
born on Ischia, at the
helm; two pictures taken
70 years apart show
moments of relaxation
on board.
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Ancora un parallelo tra
passato e presente. In alto a
sinistra, S.A.R. Principe Alvaro
Borbon de Orleans al timone
così come, nell’immagine qui
a destra, l’attuale armatore
Antonio Falchetti; sotto, la
piccola Elena imita il papà; al
centro, Carla Parodi Delfino
durante il trasferimento
di Patience dall’Inghilterra
al Mediterraneo nel
1935; e sotto, con la figlia
primogenita Gerarda; è
visibile sulla sinistra, il tender
di Patience.
Another parallel between past
and present. Top left, H.R.H.
Prince Alvaro Bourbon de
Orleans at the helm and, on
the right, the present owner
Antonio Falchetti; under,
little Elena imitates Dad;
in the middle, Carla Parodi
Delfino during the move of
Patience from England to the
Mediterranean in 1935; and
under, with her first-born
daughter, Gerarda; the tender
of Patience can be seen
on the left.
Foto storiche gentilmente concesse dalla Principessa Beatriz de Orleans-Borbon, figlia di Carla e Alvaro.
Historic photos by courtesy of Princess Beatriz de Orleans-Borbon, daughter of Carla and Alvaro.
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SCHEDA TECNICA
Technical information
Progetto/Design: 1930 – Charles Nicholsons
Anno del varo/Year of launching: 1931
Cantiere/Shipyard:
Camper & Nicholsons
(Gosport – Inghilterra)
Bandiera/Flag: Italiana
Lung. fuori tutto/Length over all:
20,20 m (68 feet)
Lung. al galleggiamento/Water line length:
15,15 m (50 feet)
Larghezza/Beam:
4,60 m (13 feet 10 inches)
Pescaggio/Draught:
3,00 m (9 feet 4 inches)
Dislocamento/Displacement: 45 ton
Armo velico/Rigging: Cutter Bermudiano
Superficie velica/Sail aerea:
220 mq (2.120 sq. ft)
Serbatoi gasolio/Diesel fuel tanks:
800 l (211 US gallons)
Serbatoi acqua/Water tanks:
400 l (105 US gallons)
Cabine/Cabins: 3 + 1 marinaio
Motore/Engine: 240HP
Dissalatore/Desalinator:
100 l/h (26 US gallons/hour)
Generatore/Generator: 7 KW
I piani di Patience in un libro d'epoca dedicato
alla crociera e alle regate . Tra i suoi molti
successi in gara, questa imbarcazione vanta la
vittoria in tempo reale , nel 1931, al Fastnet.
Nella pagina di fronte, Carla Parodi Delfino al
timone di Patience durante una crociera. Sullo
sfondo, il transatlantico francese André Lebon
(1915-1952) delle Messaggeries Maritimes di
Marsiglia. Come l'unità gemella Paul Lecat
(1912-1929), la nave è riconoscibile per la prua.
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A cross-section of Patience in a book of the
period on cruising and regattas. The many
successes of this boat include her victory, in
real time, at the 1931 Fastnet race.
On the facing page, Carla Parodi Delfino at
the helm of Patience during a cruise. In the
background the French liner André Lebon
(1915-1952) of the Messaggeries Maritimes
of Marseilles. With her twin Paul Lecat
(1912-1929), this ship was unmistakable
with her very special bow.

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Dettagli di Patience dopo il restauro.
Details of Patience after restoration.
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Gli interni dell’imbarcazione
richiamano lo stile originario ma,
per volontà dell’armatore,
garantiscono lo svolgimento della vita
di bordo con il massimo comfort,
anche per crociere di lunga durata.
The interior of the boat recalls the
original style but, following
the owner’s wishes, guarantees
life on board with maximum comfort,
even for long cruises.
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porto ma anche delle atmosfere delle notti
in rada. L’interno di una barca è un mondo
a sé, che si muove indipendentemente
dal tempo che scorre all’esterno. Per questo
una barca non deve solo essere bella,
ma anche comoda e accogliente. A volte i
restauri rigorosamente filologici possono
ridurre il grado finale di comfort».
Del resto, il restauro è sempre un compromesso.
In caso contrario la gran parte
delle barche d’epoca non dovrebbe avere
a bordo l’elettricità, né strumenti elettronici
come la stazione del vento o il GPS,
né generatori o serbatoi d’acciaio inox per
l’acqua, tanto meno l’acqua calda per una
doccia. Di più, le vele dovrebbero essere in
canapa e gli acciai zincati (e non di acciaio
inossidabile dipinto, come quasi sempre
avviene). Gli stessi motori, anche quando
sono vecchi, sovente furono aggiunti
allo scafo originale solo qualche decennio
dopo, esattamente come gli argani per
salpare l’ancora. E allora cosa fare di questo
gioiello che, portato in Italia dall’Inghilterra
nel 1935, fu per anni la gioia e
il piacere della famiglia nata dall’unione
comfortable and welcoming. At times, strictly
philological restoration can reduce the final
degree of comfort.”
Moreover, restoration is always a compromise.
Otherwise, the majority of vintage
boats should not have electricity on board or
electronic instruments such as a wind station
or GPS, or generators or steel tanks for
water, let alone hot water for showers. The
sails should also be made from hemp and
the brasses really made from brass (and not
painted steel as is almost always the case).
The engines as well, even when they are old,
were often added to the original hull only a
few decades later, exactly like the capstans
to weigh anchor. And so what could be done
with this gem which, brought to Italy from
England in 1935, was for many years the
joy and pleasure of the family founded by
the marriage between Prince Alvaro Borbon
De Orleans and Carla Parodi Delfino?
The answer is “The style, the atmosphere,
the charm and also the aesthetic highlights
of the vintage boat have to be kept of course
– otherwise what’s the point of having bought
it – but nor can you renounce making it
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Anche nel corso di quest’anno Patience sarà presente ad alcune
tra le più importanti regate riservate alle imbarcazioni d’epoca.
During this year too, Patience will be present in some
of the most important regattas for vintage boats.
del Principe Alvaro Borbon De Orleans e
Carla Parodi Delfino?
«Allora», è la risposta, «occorre certo
salvaguardare lo stile, l’atmosfera, il fascino
e anche le evidenze estetiche della
barca d’epoca – non si comprenderebbe
altrimenti per quale motivo la si è acquistata
– ma non si deve neppure rinunciare
a farne un luogo di intimità, di comodità
e anche di coccole perfettamente in
linea con i nostri desideri. Che senso ha
navigare su una splendida barca d’epoca
e, alla sera, dovere trovare un ristorante
per mangiare qualcosa di accettabile o
un albergo per trascorrere una notte decente?
Mi rendo conto che a volte questo
mio punto di vista può provocare qualche
differenza di vedute con gli specialisti in
questo genere di lavori. Ma io credo che
non si debba mai dimenticare che, tornata
in acqua, saremo noi a stare a bordo, giorno
e notte, estate e inverno. E saremo noi,
in quello spazio, a trascorrere il tempo, a
mangiare, a cercare rifugio e riposo».
a cozy and comfortable place which fits in
with our dearest wishes. What’s the point of
sailing on a splendid vintage boat and, in
the evening, having to look for a restaurant
where you can eat something acceptable or a
hotel to spend a decent night? I realize that
my point of view might provoke some differences
of views with the specialist in this
type of work, but I believe that you should
never forget that, when the boat is back in
the water, we will be the ones on board, day
and night, summer and winter. And we will
be the ones who spend time, eat, look for shelter
and rest there.”
The result: Antonia, who is an excellent
cook, not only has a perfectly equipped
kitchen on Patience, but also a dishwasher;
the heat pump and air conditioning guarantee
comfort even in the harshest seasons or
when the heat is at its most torrid; a generator
and a desalinator allow autonomy for
those who prefer the roadsteads to crowded
jetties and a washing machines solves the
problems of life on board with children.
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Risultato: Antonia, che è una cuoca eccellente,
non solo dispone su Patience di
una cucina perfettamente attrezzata, ma
anche della lavapiatti; la pompa di calore
e l’aria condizionata garantiscono ambienti
accoglienti anche nelle stagioni più
avverse o nei momenti climatici più torridi;
generatore e dissalatore consentono
l’autonomia di chi preferisce la rada appartata
all’affollamento delle banchine;
la lavatrice risolve i problemi di una vita a
bordo con bimbi. E in coperta? «Qualcu-
no», dice sorridendo Falchetti, «ha osservato
che non avrei dovuto mettere quattro
winch in più. Gli ho solo spiegato che,
in cambio, avrebbe dovuto darmi quattro
marinai, mentre io amo portare la barca
con l’aiuto di un solo marinaio. Perché
solo così, curando in ogni dettaglio tutti
i momenti del restauro, conoscendone
ogni segreto costruttivo e impiantistico, e
godendo di ogni ora al timone e alle manovre,
una barca diventa veramente tua,
proprio come ormai è Patience».
And on deck? “Someone remarked that I
shouldn’t have put four extra winches,”
says Falchetti smiling. “I merely explained
that, in exchange, he should have given me
four sailors, whilst I like to sail the boat
with the help of only one sailor. It’s only
that way, by following every step of the restoration
in great detail, learning every secret
of its construction and installations,
relishing every hour at the helm and handling
it that a boat really becomes yours,
just as Patience is now.”
Per Antonio Falchetti la barca è una
componente, a pieno titolo, della vita.
Giusto quindi che sia anche
il luogo per la celebrazione
del matrimonio di una coppia di amici.
For Antonio Falchetti, the boat is a
legitimate component of life.
So it is right that it is also a place
to celebrate the wedding
of a couple of friends.
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