19.06.2013 Views

ORDEN DE LA MERCED ACTAS DEL CAPITUlO GENERAL - OdeMIH

ORDEN DE LA MERCED ACTAS DEL CAPITUlO GENERAL - OdeMIH

ORDEN DE LA MERCED ACTAS DEL CAPITUlO GENERAL - OdeMIH

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

QUATTORDICESIMA SESSIONE<br />

Il giorno 13 maggio, solennità del nostro S. Padre S. Pietro Nolasco,<br />

alle 9 del mattino, si riunirono i Padri Capitolari e iniziarono la quattor·<br />

dicesima sessione con le preci rituali.<br />

Prima di dividersi in Gruppi, il P. Araldo espose gli orientamenti metodologici<br />

sul lavoro da fare nello stabilire gli obbiettivi. Raccomandò che<br />

ci fosse armonia tra gli obbiettivi e le mete, per cui era necessario procedere<br />

con molta sensibilità e facendo una S'intesi dottrinale, sodologica, spirituale<br />

e mercedaria. Gli obbiettivi dovranno riflettere quello che è e quello<br />

che sarà l'Ordine, perciò dovranno essere concreti e chiari.<br />

Il lavoro in Gruppi durò fino alle 12,15, quando si riunl l'Assemblea<br />

per ascoltare dai rispettivi Segretari l'informazione sullo svolgimento se·<br />

guito nella ricerca degli obbiettivi.<br />

Elaborato un progetto, l'hanno scambiato con gli altri Gruppi riceven.<br />

dane approvazione o osservazioni e chiedendo chiarimenti o cambiamenti.<br />

Siccome tutti i Gruppi fanno osservazioni e chiedono spiegazioni sulla rapo<br />

presentatività, nella sala si dialogò sull'argomento. Il P. Devesa disse che<br />

in bas·e alle richieste dei religiosi della sua Provincia, si domanda la presenza<br />

dei Vicari al Capitolo Generale. Il P. Alfonso Morales fece notare<br />

che ora non si vede chiaro il senso in cui si prende la rappresentatività, essa<br />

viene presentata come un desiderio unanime, ma in realtà non rispecchia il<br />

modo di sentire dei religiosi, dato che nelle risposte ai questionari, solamente<br />

uno ha manifestato questo desiderio.<br />

Il P. Aguirre disse che molti rdigiosi della sua Provincia non hanno<br />

risposto ai questionari, però il Capitolo Provinciale prese un accordo sull'argomento,<br />

e c'è una lettera in cui i religiosi della Vicaria del Brasile esprimono<br />

il desiderio di ess·ere rappresentati nel Capitolo Generale; in questo<br />

modo il metodo arriverebbe più facilmente e più direttamente ai religiosi<br />

di quanto non lo sarebbe attraverso la Provincia. Ugualmente il P. Sesma indicò<br />

che il Capitolo Provinciale chiese che nelle Vicarie foss·ero nominate<br />

le rispettive Commissioni preparatorie del Capitolo Generale e che fossero<br />

fatti gli studi che ad esso si riferiscono; nessuno chiede voto, continuò, né<br />

alla Provincia interessano i voti, desiderano partecipare al Capitolo solamente<br />

con voce. Intervenne il P. Tejada facendo riferimento alla rappresenta<br />

attività del1e basi nelle elezioni: si dovrebbe correggere la norma per<br />

cui un candidato con un minimo di voti è eletto, mentre colui che ha un<br />

gran numero di voti non è eletto. Domandò poi se non era il caso di poter<br />

éreare Province in Brasile e Stati Uniti, cosl potrebbero partecipare con voce<br />

e voto. Rispose il P. Aguirre dicendo che fino a quando non ci saranno religiosi<br />

di quei luoghi, non si potranno creare nuove Province, perché non<br />

avrebbero futuro. Dello stesso avviso fu il P. Marino Frascati.<br />

168<br />

Essendo passata l'ora, all'una e dieci dopo mezzogiorno, si sciolse la<br />

sessione con le preci rituali.<br />

In fede.<br />

QUINDICESlMA SESSIONE<br />

Il giorno 14 maggio, alle ore 9,15 del mattino, riuniti nell'aula i Padri<br />

Capitolari diedero inizio alla quindicesima sessione con le preci rituali.<br />

Dobbiamo continuare nell'indicazione degli obbiettivi che debbono contenere<br />

tutti gli elementi e quindi stabilire le mete intermedie. Metodologicamente,<br />

diss·e il P. Araldo, sarebbe conveniente domandarsi: avendo già<br />

gli obbiettivi, quali sono i passi che dobbiamo compiere? Si stabilisce il primo<br />

e gradualmente gli altri, in modo che ci sia armonia tra le mete e gli<br />

obbiettivi.<br />

Nella prima meta si vedrà chi siamo, che potenzialità abbiamo, quali<br />

sono le nostre aspirazioni. E' il momento liberatore. Se ci sono persone<br />

chiuse nel proprio egoismo, è necessario renderle adatte al dialogo, renderle<br />

libere e capaci di scegliere e programmare. Ogni persona, ogni Comunità<br />

o Provincia deve sapere in che situazione si trova e procedere progressivamente,<br />

« natura non facit saltum ». Cosl si conosceranno gli elementi<br />

di crescita delle persone e delle Comunità; allora si potrà ottenere che i<br />

gruppi si convertano in vere comunità ecclesiali. Questa ,è una formazione<br />

pedagogica.<br />

D'altra parte, non si devono trascurare gli aspetti propri di ogni settore.<br />

Nella. formazione per esempio, l'età è importante, perché un religioso di<br />

70 anni vive il suo sacerdozio, il suo carisma, il suo apostolato in maniera<br />

molto diversa da uno di 30. Riguardo al governo, se si ha una concezione<br />

statica, bisogna procurare di farla dinamica, cioè, un gruppo che guida,<br />

che lavora in armonia, che in tutto l'Ordine svolge un processo di santità<br />

comunitaria. La vita apostolica deve essere il risultato di un gruppo contemplativo,<br />

per cui non può mancare la conoscenza dell'uomo, della storia, della<br />

Chiesa, della società.<br />

Il P. Rubino manifestò alcuni dubbi sugli obbiettivi indicati, disse che<br />

alcuni non potranno essere realizzabili in sei anni, ma in un tempo molto<br />

più lungo; dobbiamo evitare di dare ai religiosi l'impressione di sempre,<br />

che si fanno programmi sulla carta e poi si concretizza molto poco.<br />

n P. Marino Frascati domandò chi saranno i maestri di questo lavoro<br />

pedagogico, dato che non stanno qui i Superiori e io non mi sento capace<br />

di insegnare agli altri. Il P. Araldo rispose che è necessario fare questo<br />

stesso cammino nella Comunità locale e provinciale e si deve disporre anche<br />

dell'aiuto del Consiglio Generale che deve essere l'animatore principale di<br />

questo lavoro. Il P. Pio oss'ervò che non ostante ciò che qui si programma,<br />

169

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!