ORDEN DE LA MERCED ACTAS DEL CAPITUlO GENERAL - OdeMIH
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potremmo correre il rischio che il nuovo P. Generale o Provinciale non lo<br />
portino a compimento. Il P. Araldo diss,e che il piano delle mete intermedie,<br />
lo sguardo costante agli obbiettivi e il Consiglio Generale animatore aiuteranno<br />
a superare tutte queste difficoltà.<br />
Quindi si andò nella riunione dei Gruppi che protrarranno il loro lavoro<br />
anche di sera, fino aUe 6,30.<br />
Con le preci rituali si sciolse la sessione<br />
In fede.<br />
SEDlOESTMA SESSIONE<br />
Il giorno 14 maggio, alle 4 del pomeriggio, recitammo i Vespri e successivamente<br />
si riunirono i Gruppi di Studio per continuare il proprio lavoro.<br />
Alle 6,30 della sera, i Padri si riunirono in Assemblea per ascoltare le<br />
informazioni dei Segretari dei Gruppi. Questi diss,ero che in modo diverso<br />
avevano affrontato il proprio compito: mediante la riflessione personale,<br />
il dialogo, l'utilizzazione di schede, senza però avere il tempo necessario<br />
per trattare tutti i punti loro assegnati. Poi les'sero il lavoro sulle mete e gli<br />
obbiettivi di ciascun settore.<br />
I. V ITA COMUNITARIA<br />
Mete:<br />
1) Informazione) sensibiUzzazione e presa di coscienza in conformità<br />
alla situazione di ciascun gruppo comunitario nel suo passaggio dallo statico<br />
al dinamico.<br />
2) Confronto della realtà vissuta in ogni Comunità con la Parola<br />
di Dio) i documenti del Concilio e dell'Ordine sul nostro carisma e vita<br />
comunitaria.<br />
3) Realizzazione concreta di programmi dinamici per ogni gruppo<br />
comunitario su orazione) vita fraterna e incontri) alla luce degli obbiettivi<br />
meta.<br />
4) Corresponsabilità e cooperazione più totalizzante e conglobante<br />
a livello di tutto l'Ordine e testimonianza di fronte agli altri di una Comunità<br />
liberata e liberatrice.<br />
5) Mostrare che la comunione con Dio e con gli uomini è già cominciata<br />
nella nostra Comunità come testimonianza di fede e di amore.<br />
Obbiettivo:<br />
Conseguire comunità autenticamente liberate e liberatrici) secondo lo<br />
spirito e il contenuto del quarto voto:<br />
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a) centrate nella presenza viva di Cristo Redentore e di Maria nostra<br />
Madrej<br />
b) Che siano testimonianza di fraternità evangelicaj<br />
c) Attente e disponibili alle direttive dell'Ordine) per andare tncontro<br />
alle situazioni della schiavitù attuale.<br />
II. ApOSTO<strong>LA</strong>TO<br />
Mete:<br />
1) Informazione a tutti i livelli (provinciale) locale e personale)<br />
sui documenti dei Capitoli Generali) dal 1968 al 1980 e sui documenti delle<br />
Riunioni dei Provinciali tenute 'a Lima e a Cordoba) in 'riferimento (;tlla pastorale<br />
mercedaria.<br />
2) Lo studio di tali documenti in forma personale e comunitaria.<br />
3) Revisione dei ministeri della Provincia alla luce delle note individuanti<br />
della schiavitù.<br />
4) Scelta di un ministero primordiale) da parte della Provincia.<br />
5) Valutazione dei risultati a livello di vita comunitaria) pastorale,<br />
formazione) economia) e verifica se si sia raggiunto l'obbiettivo.<br />
Obbiettivo:<br />
Ogni Provincia cerchi di concentrare gli sforzi dei suoi religiosi e abbia<br />
un ministero primordiale entro il quadro costituzionale e conforme alle note<br />
individuanti della schiavitù segnalate dal Messaggio del Capitolo Generale<br />
del 1974 (n; 5), tenendo sempre presente il principio vivificante che deve<br />
essere diretto verso i membri più afflitti e oppressi del Corpo Mistico di<br />
Cristo (n. 4). .<br />
III. VOCAZIONI E FORMAZIONE.<br />
A. Promozione vocazionale<br />
Mete:<br />
1) Far prendere coscienza a tutti i religiosi) del problema vocazionale<br />
e della testimonianza personale e comunitaria come motivazione vocazionale.<br />
2) Dare spazio al tema vocazionale nella nostra pastorale.<br />
3) Creare nelle nostre Comunità un clima di accoglienza capace<br />
di suscitare vocazioni.<br />
4) Coltivare la promozione vocazionale nelle nostre Comunità)<br />
come uno degli obbiettivi prioritario<br />
5) Conseguire che le nostre Comunità siano capaci di trasmettere<br />
in forma naturale l'ideale mercedario nella propria vita e apostolato.<br />
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