You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Enzygnost * anti-<strong>HBs</strong> <strong>II</strong><br />
Settori d’impiego<br />
Metodo immunoenzimatico per l’identificazione qualitativa e la determinazione quantitativa degli<br />
anticorpi contro l’antigene di superficie dell’epatite B nel siero e nel plasma.<br />
L’esecuzione del test immunoenzimatico avviene su processore ELISA BEP ® <strong>II</strong>, BEP ® <strong>II</strong>I e BEP ®<br />
2000. Il test è stato sviluppato per l’analisi di campioni singoli e non per pool di campioni. Il<br />
prodotto deve essere impiegato solo per scopi diagnostici in vitro.<br />
Significato diagnostica<br />
Come l’antigene di superficie dell’epatite B (<strong>HBs</strong>Ag), anche l’anticorpo anti-<strong>HBs</strong> diretto contro la<br />
proteina di superficie è un parametro importante per la diagnosi di infezione da virus dell’epatite<br />
B (HBV) 1, 2 .<br />
Durante il periodo di incubazione e nella fase acuta dell’infezione da HBV, gli anticorpi anti-<br />
<strong>HBs</strong>Ag non sono evidenziabili. Gli anticorpi anti-<strong>HBs</strong>, che danno l’immunità, compaiono nel 90%<br />
dei casi solo nella tarda convalescenza circa 3 o 4 mesi dopo l’insorgenza della malattia, quando<br />
l’<strong>HBs</strong>Ag circolante non è più evidenziabile 3, 4 .<br />
Questa sieroconversione, cioè il passaggio dell’anti-<strong>HBs</strong> da negativo a positivo, rappresenta un<br />
parametro molto attendibile per la diagnosi di una infezione da HBV pregressa, tanto più che<br />
circa il 10% dei pazienti con infezione acuta, per i quali l’<strong>HBs</strong>Ag nella fase iniziale non è<br />
rilevabile, diventa successivamente anti-<strong>HBs</strong> positiva. L’identificazione dell’anti-<strong>HBs</strong> è adatto<br />
anche per la diagnosi delle infezioni subcliniche da HBV 3, 4 .<br />
La dimostrazione degli anticorpi anti-<strong>HBs</strong> indica una esposizione precedente con questo<br />
antigene a causa di una infezione da HBV o in seguito a vaccinazione, ed è perciò importante<br />
nelle seguenti ricerche:<br />
a) valutazione della convalescenza, e in una certa misura, anche prognosi per pazienti con<br />
infezione da HBV (controllo del decorso)<br />
b) ricerca sierologica nel contesto dei programmi di vaccinazione (screening e controllo dello<br />
stato di immunizzazione)<br />
c) studi epidemiologici<br />
Oltre alla identificazione qualitativa dell’anti-<strong>HBs</strong>, la determinazione quantitativa dell’anti-<strong>HBs</strong><br />
risulta rilevante dal punto di vista dell’immunizzazione attiva. Secondo le raccomandazioni del<br />
WHO, si può presumere una protezione contro l’infezione in seguito a vaccinazione se nel siero<br />
o nel plasma può essere riscontrata una concentrazione di anti-<strong>HBs</strong> superiore a 10 UI/L. Si<br />
raccomanda di eseguire in tempo le vaccinazioni di richiamo per garantire che i valori non siano<br />
al di sotto di questo limite 5, 6, 7 .<br />
Pazienti con una concentrazione di anticorpi anti-<strong>HBs</strong> < 100 UI/L dopo il completamento della<br />
vaccinazione di base, richiedono una vaccinazione di richiamo entro un anno. (Raccomandazioni della<br />
Commissione Permanente per le Vaccinazioni dell’Istituto Robert Koch in Germania, ottobre 1995).<br />
La necessità di una determinazione quantitativa risulta ulteriormente importante perché la<br />
durata dell’immunità è proporzionale ai livelli di anti-<strong>HBs</strong> presenti.<br />
Principio del metodo<br />
L’Enzygnost * anti-<strong>HBs</strong> <strong>II</strong> è un test ad una fase secondo il metodo sandwich. L’antigene utilizzato<br />
per la fase solida ed il coniugato è costituito da <strong>HBs</strong>Ag umano.<br />
L’<strong>HBs</strong>Ag marcato con perossidasi si lega agli anticorpi specifici anti-<strong>HBs</strong> presenti nel campione<br />
in esame. Questi si legano all’<strong>HBs</strong>Ag legato alla superficie della piastra per microtitolazione<br />
(sandwich fra antigeni).<br />
Dopo l’eliminazione tramite lavaggio delle componenti non legate si determina l’attività<br />
enzimatica del coniugato. La reazione enzimatica del substrato e del cromogeno produce una<br />
colorazione blu. La reazione viene interrotta con l’aggiunta della soluzione bloccante POD ed il<br />
colore vira al giallo. L’intensità del colore è proporzionale alla concentrazione degli anticorpi nel<br />
campione. I risultati vengono quantificati mediante calcolo con il metodo α o per confronto con<br />
una curva standard.<br />
OQNE G11 C0541 (906) H/R 34 Edizione Febbraio 2004