Catalogo 2010.pdf - Libreria Antiquaria Alberto Govi
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Folk: The Polemical War Against Anabaptism, Cambridge, MA, 1993, pp. 115-132).<br />
Nel dibattito sul legame fra Protestantesimo e capitalismo gli studiosi hanno attribuito a Jean Calvin il<br />
primato nell’aver fatto uscire il tema dell’usura dal pensiero medievale. Il diritto canonico aveva dato una<br />
definizione dell’usura che aveva dominato la scena europea per secoli, portando alla condanna della sua<br />
pratica già a partire dal V secolo.<br />
Mentre Martin Lutero nel suo sermone sull’usura del 1520 aveva dimostrato un punto di vista conservatore,<br />
considerando il prestito ad interesse come contrario alle leggi naturali e divine, Zwingli (Von göttlicher<br />
und menschlicher Gerechtigkeit, 1523) fece un passo in avanti, in quanto, pur sconsigliando al buon cristiano<br />
di praticare Zins (interesse) e Wucher (usura) e pur invitando i magistrati a vigilare contro i soprusi, sosteneva<br />
l’obbligo di onorare i contratti (cfr. E. Ramp, Das Zinsproblem. Eine historische Untersuchung, Zürich,<br />
1949, pp. 73-76).<br />
Bullinger, da parte sua, anticipa la teoria calvinistica di ben quindici anni ed è possibile che Calvino abbia<br />
tratto ispirazione dal presente trattato, che poté leggere nella traduzione latina di Leo Jud (1535) (cfr. André<br />
Bieler, La pensée économique et sociale de Calvin, Genève, 1959, pp. 474-475).<br />
Contrariamente alla totale condanna dell’usura promossa dagli Anabattisti, che sulla base delle Scritture<br />
aspiravano ad un etica pauperistica, nel contesto dell’economia del Cinquecento il Bericht propone un<br />
nuovo approccio al problema, ponendo un distinguo fra interesse e profitto ragionevole, da una parte, ed<br />
estorsione e strozzinaggio dall’altra.<br />
Riprendendo la teoria monetaria aristotelica e citando le Istituzioni di Giustiniano, Bullinger spiega che,<br />
come la terra produce frutti, così il denaro deve fruttare attraverso il Zins. Egli considera poi il denaro come<br />
il nervo vivificante dell’economia, ponendolo al centro di ogni impresa commerciale e del commercio (cfr.<br />
J.W. Baker, Heinrich Bullinger and the Idea of Usury, in: “Sixteenth Century Journal”, 5/1, 1974, pp. 49-70;<br />
inoltre W.A. Schulze, Die Lehre Bullingers vom Zins, in: “Archiv für Reformationsgeschichte”, 48, 1957, pp.<br />
225-229).<br />
Heinrich Bullinger, originario di Bremgarten (Aargau), nel 1519 s’immatricolò presso l’Università di Colonia,<br />
laureandosi nel 1522. In seguito al rogo dei libri di Lutero, cominciò ad interessarsi alla teologia,<br />
abbracciando il credo evangelico. Nel gennaio del 1523 accettò un ruolo di insegnante presso il monastero<br />
cistercense di Kappel, dove incontrò per la prima volta Huldrych Zwingli.<br />
Negli anni seguenti Bullinger fu a fianco del suo mentore nelle dispute contro gli Anabattisti a Zurigo<br />
(1525) e a Berna (1528). Dopo la morte di Zwingli (1531), egli fu chiamato a ricoprire la carica di quest’ultimo<br />
e venne nominato Antistes della chiesa zurighese.<br />
Nei primi dieci anni del suo mandato, Bullinger riformò profondamente e rinnovò la legislazione cittadina,<br />
attraverso la sua poliedrica azione. Tenne dai sei agli otto sermoni alla settimana, fu direttore della locale<br />
Accademia fino al 1537 e insegnò per molti anni teologia. Nel 1566 promosse la seconda Confessione<br />
Elvetica.<br />
Il suo pensiero, trasmesso da migliaia di lettere e decine di pubblicazioni, varcò i confine svizzeri per<br />
giungere in Germania, in Olanda, in Inghilterra e in Scozia. Egli fu infatti in corrispondenza con eminenti<br />
personalità del mondo riformato, tra cui vari esuli italiani, in Francia, in Germania, in Polonia, in Ungheria<br />
e in Inghilterra, dove la sua influenza fu particolarmente forte grazie all’azione di John Hooper, che prima<br />
di rientrare in patria lavorò al suo fianco dal 1547 al 1549. Bullinger consolidò il lascito di Zwingli,<br />
portandolo ancora oltre (cfr. F. Büsser, Heinrich Bullinger, Zürich, 2004/05, passim).<br />
VD16, B-9758. Index Aureliensis, 127.191. H.J. Hillerbrand, Anabaptist Bibliography, St. Louis (MO), 1991, nr.<br />
4731. J. Staedtke, a cura di, Heinrich Bullinger Werke. Vol. I: Beschreibendes Verzeichnis der gedruckten Werke von<br />
Heinrich Bullinger, Zürich, 1972, nr. 28. € 4.800,00<br />
36) CAMÕES, Luis de (ca. 1517-1579). Os Lusiadas, poema epico restituido à su primitiva<br />
linguagem… augmentado com a vida d’este poeta, una noticia acerca de Vasco de Gama, as estancias<br />
e lições achadas por Manuel de Faria e Souza, as variantes colhidas nas melhores edições, e muitas<br />
notas philologicas, historicas, geographicas e mythologicas; por JOSÉ DA FONSECA. Paris, na<br />
livraria europea de Baudry, 1846.<br />
In 8vo (cm 21); mezza pelle coeva con nervetti, filetti a secco e titolo in oro (qualche scoloritura ma in ottimo<br />
stato); pp. XXXIV, 585, (1). Ritratto di Camões in antiporta. Poche fioriture sparse, lieve alone d’umidità<br />
nell’angolo superiore esterno delle ultime carte, per il resto ottima copia.<br />
Importante edizione critica corredata da 200 pagine di note filologiche, storiche, geografiche e mitologiche.<br />
Graesse, II-27 («C’est la meilleure édition»). € 250,00<br />
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