Tutto il nero del noir - Cineforum del Circolo

schi, il clima minaccioso: tutto contribuisce a questa ambientazione noir’’ (Ellen Keneshea e Carl
Macek). Anche, imprevedibilmente, lo stile di Powell, attore ballerino, cui almeno una volta scappa
come un accenno di tip- tap.
Mario Sesti, Massimo Sebastiani. www.filmfilm.it
Dmytryk ci mette tutta la sua arte nei movimenti di macchina, tagli insoliti e chiaroscuri che lo renderanno
celebre. E una sequenza su un drogato dalle conseguenze visive inedite, per allora, e curiose.
Fabio Fumagalli. www.rsi.ch/filmselezione
[...] Nessun altro film ingloba così perfettamente i piaceri del noir, e il regista Edward Dmytryk utilizza
ombre, pioggia, allucinazioni indotte dalla droga e scoppi improvvisi di violenza dentro una ragnatela di
nganni, viscidi maestri del male, donne fatali, criminali senza cervello, poliziotti noiosi e medici ciarlatani.
Il Marlowe di Powell, che accende un cerino su un Cupido di marmoe gioca a campana sul pavimento
piastrellato della dimora di un miliardario, è più vicino al tono insolente attribuitogli da Chandler
rispetto alle interpretazioni più conosciute di Humphrey Bogart o di Robert Mitchum. Come in molti
finali chandleriani, la protagonista femminile rivelerà una sorprendente doppia identità.
Kim Newman, in 1001 film - I capolavori del cinema mondiale, a cura di Steven Jay Schneider.
Atlante, 2008
[...] Secca e incisiva detective story, immersa nel tipico clima noir anni ‘40, attraversata da personaggi
dalla doppia identità e dal passato torbido e rimosso, fu molto ammirata dallo stesso Chandler il quale -
nonostante i notevoli cambiamenti apportati , in sede di sceneggiatura, tra cui quello riguardante il personaggio
di Ann - si congratulò con John Paxton per i risultati ottenuti da un romanzo che «considerava
intraducibile sullo schermo». Prodotto dall’intraprendente black-listed Adrian Scott, dal ‘44 capo della
produzione RKO, il film ottenne un lusinghiero successo di critica e di pubblico e contribuì a distaccare
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