Ariminum, il territorio al microscopio - Romit.org

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BIBLIOGRAFIA: GAMURRINI 1897, p. 448. CATEGORIA: funeraria. TIPOLOGIA: stele. SCHEDA N. 4 CARATTERISTICHE DEL MONUMENTO: Provenienza: Corpolò, podere Zulini; reimpiego in un sepolcro (TONINI, SC-MS 1305). Data del ritrovamento: dicembre 1843. Attestazioni di tratti di rete viaria o infrastrutture: Aretina. Luogo di conservazione: Musei Comunali di Rimini. N. inv.: ER/63 Dimensioni: alt. cm 173 largh. cm 46 spess. cm 19
Stato di conservazione: Spezzato in due parti all’altezza del clipeo, con larga scheggia mancante in corrispondenza della frattura; privo della punta del frontone. Sbrecciature diffuse lungo i margini, particolarmente nella zona inferiore, dove resta solo l’attacco del dente di infissione. Descrizione monumento: Stele frontonata in calcare. Il timpano è decorato con girali vegetali, segue un clipeo con busto maschile e l’iscrizione che occupa interamente la zona centrale. Il ritratto, maschile, con orecchie leggermente a bandiera e tratti somatici molto consunti, presenta il busto resecato e il collo in torsione verso destra, mentre il volto è in pieno prospetto. CARATTERISTICHE DELL’ISCRIZIONE: Numero di righe: 5 Dimensioni lettere: alt. r.1 cm 5.8; r.2 cm 5; r. 3 cm 4.6; r. 4 cm 4.5; r. 5 cm 4.2 Tipo di interpunzione: triangolare regolare. Descrizione iscrizione: Le lettere, eseguite in grafia capitale accurata, sono tracciate con solco poco profondo; il ductus è regolare con piccole apicature e ricerca del chiaroscuro; influssi del corsivo nei trattini delle T e V della r.5. La P è ad occhiello aperto. La prima I della r.1 e le T della r.5 sono maggiorate. In nesso TR nella r.5. TESTO: [L(ucius) M]vrricius, / Fausti l(ibertus), / Novus / dec(essit) ann(orum) XXXV. / [Fa]ustus patronus. TRADUZIONE E COMMENTO: “Lucio Murricio Nuovo, liberto di Fausto, morì a 35 anni. (A lui dedica il monumento) Fausto il patrono”. La consueta invocazione agli Mani forse doveva trovasi abbreviata ai lati del frontone. La gens Murricia è attestata anche in un’altra epigrafe rinvenuta nello stesso luogo (CIL, XI, 489 Sch. n. 5). DATAZIONE: prima metà I d.C. (Per lo stile del busto che risente dell’influsso della ritrattistica giulio-claudia e per il ductus, in particolare il P ad occhiello aperto; così anche H. PFLUG 1989).
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La gens Calpurnia non è altrimenti
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Descrizione iscrizione: L’iscrizi
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