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la gravidanza e la perdita - Associazione Andria

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Complessivamente si ha una sopravvivenza fra il 56 e l’84% ma il ritardo mentale o<br />

motorio può complicare un quarto dei casi (6). Pertanto, dato l’elevato rischio di sequele<br />

sia per <strong>la</strong> madre che per il neonato, una certa quota di queste donne chiede di<br />

interrompere <strong>la</strong> <strong>gravidanza</strong>, possibilità che può rientrare nel<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione vigente, se<br />

entro <strong>la</strong> 22° settimana.<br />

In caso di management conservativo, è indispensabile l’ospedalizzazione per<br />

l’inquadramento generale e per indagare i rischi di infezione. Una volta che è stata<br />

accertata <strong>la</strong> stabilità del<strong>la</strong> situazione clinica, in alcuni casi molto selezionati <strong>la</strong> paziente può<br />

essere dimessa e seguita ambu<strong>la</strong>torialmente in modo molto stretto, fino all’epoca di vitalità<br />

del feto (7).<br />

L’utilità dell’amnioinfusione in questi casi non è stata ancora validata da studi randomizzati<br />

e control<strong>la</strong>ti. La letteratura disponibile non è sufficiente a fare di questa metodica una<br />

pratica clinica consolidata (8 - 9) e pertanto l’amnioinfusione per via transaddominale in<br />

caso di pPROM molto precoce può essere utilizzata, secondo l’ultima revisione Cochrane,<br />

solo in un ambito di sperimentazione clinica, previo consenso informato del<strong>la</strong> paziente<br />

(10).<br />

pPROM NEAR TERM (32-36w)<br />

In questo gruppo di pazienti, se <strong>la</strong> pPROM avviene fra 34 e 36 w è indicato il parto<br />

immediato, perché un management conservativo triplica il rischio di infezioni (27.7% vs<br />

10.9%) e aumenta il rischio ipossico per il feto, senza alcun beneficio nel<strong>la</strong> riduzione delle<br />

complicanze corre<strong>la</strong>te al<strong>la</strong> prematurità (11-12).<br />

Non ci sono studi che indichino <strong>la</strong> pratica clinica migliore invece fra 32 e 33 w : l’unico<br />

<strong>la</strong>voro pubblicato riguarda 129 gravide fra 30 e 33 w, randomizzate fra attesa e parto<br />

immediato (13); non era prevista <strong>la</strong> somministrazione né di tocolisi, né di corticosteroidi,<br />

né di profi<strong>la</strong>ssi antibiotica per lo strettococco B. L’attesa si corre<strong>la</strong>va con un aumento di<br />

rischi infettivi e nessun vantaggio per <strong>la</strong> funzionalità polmonare: ben il 35% dei neonati di<br />

questo gruppo sviluppava infatti una RDS.<br />

Data <strong>la</strong> mancanza di dati certi, una opzione suggerita è quel<strong>la</strong> di una attesa breve,<br />

sufficiente per <strong>la</strong> somministrazione di corticosteroidi e di una copertura antibiotica a <strong>la</strong>rgo<br />

spettro, in regime di monitoraggio strettissimo del<strong>la</strong> situazione fetale, per evitare le morti<br />

in utero da compressione del funicolo o le morti neonatali da sepsi.<br />

In ogni caso il parto in tempi brevi è l’opzione ritenuta migliore.<br />

pPROM REMOTE FROM TERM (23-31w)<br />

In caso di rottura pretermine delle membrane in questo periodo del<strong>la</strong> <strong>gravidanza</strong>, viene<br />

privilegiato il management conservativo, che presuppone un controllo stretto in regime di<br />

ricovero, per poter diagnosticare tempestivamente <strong>la</strong> presenza di travaglio, i segni di<br />

amniosite, di distacco di p<strong>la</strong>centa o di distress fetale. Il feto è infatti esposto sia al rischio<br />

di infezioni che di ipossia, legata al<strong>la</strong> anoma<strong>la</strong> compressione del funicolo che <strong>la</strong> mancanza<br />

di liquido amniotico comporta. E’ buona norma eseguire 1-2 NST quotidiani, onde<br />

evidenziare tempestivamente segni di infezione fetale (tachicardia, diminuzione del<strong>la</strong><br />

variabilità), o <strong>la</strong> presenza di frequenti decelerazioni variabili da compressione. Il profilo<br />

biofisico a gg alterni permette di seguire nel tempo <strong>la</strong> condizione fetale e di control<strong>la</strong>re <strong>la</strong><br />

quantità di liquido amniotico residuo, che si corre<strong>la</strong> in modo inversamente proporzionale<br />

al<strong>la</strong> morbilità neonatale (14-15).<br />

Poiché tutti gli altri indicatori indiretti di infezione sono equivoci (G.B.- PCR), il modo<br />

migliore per escludere l’evento più pericoloso per il feto, e cioè <strong>la</strong> presenza di germi in

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