Il Chimico Italiano - Consiglio Nazionale dei Chimici
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18 » DAGLI ISCRITTI<br />
<strong>Il</strong> <strong>Chimico</strong> <strong>Italiano</strong> • n. 5-6 • ott/nov/dic 2006<br />
Strumenti Gestionali<br />
nelle tecnologie chimiche<br />
di GIANNI GRASSO (Ministero Attività Produttive, DSPC), SSIP, Napoli<br />
Le metodologie di Knowledge Management<br />
(KM) possono essere utilmente<br />
finalizzate alla “cattura”, “conservazione”<br />
ed “utilizzo” anche della conoscenza<br />
applicativa nel campo delle tecnologie<br />
chimico-industriali, agro-chimico-industriali<br />
e biotecnologiche. In particolare<br />
i dati scientifici e tecnologici<br />
possono essere strutturati in informazioni<br />
di interesse applicativo mediante<br />
operatori come le matrici (modello<br />
generale del sistema e delle sue proprietà)<br />
ed i grafi (modelli di trasformazione<br />
del sistema). Se ne rendono così<br />
possibili applicazioni strumentali per<br />
una descrizione analitica di eventi tecnici<br />
complessi come ad esempio quelli<br />
ambientali, trasformazioni tecnologiche<br />
di processo e percorsi di formulazione<br />
di un prodotto industriale.<br />
Concetti semplici e generali di Teoria<br />
<strong>dei</strong> Sistemi possono essere utilmente<br />
impiegati proprio a tali scopi.<br />
La conoscenza formalizzata è la premessa<br />
della risoluzione di ogni problema,<br />
consentendone infatti la sua identificazione<br />
come problema astratto,spogliato<br />
di tutti gli elementi non-necessari<br />
e ridotto in termini di variabili ed operazioni<br />
che li elaborano. E’ ciò a rendere<br />
spesso del tutto simili problemi apparentemente<br />
anche molto diversi.<br />
La formalizzazione ne rappresenta le<br />
informazioni come strutture di dati da<br />
organizzarsi secondo algoritmi di ordinamento<br />
quali appunto matrici e grafi.<br />
» Analisi ed identificazione<br />
di un sistema tecnico.<br />
Utilizzo del modello<br />
analogico “sistema/<br />
ambiente” S/A<br />
Nel caso specifico di un “fatto” tecnico,<br />
il problema si presenta come necessità<br />
di “controllo” di un evento fisico a carico<br />
di un dato sistema in osservazione, di<br />
cui interessa interpretare le varie manifestazioni<br />
(= fenomeni, regolari o anomali)<br />
in termini di variabili di processo,<br />
Fig. 1 Modello analogico di "corpo-sistema": O(x, y, z) = sistema di<br />
riferimento spaziale con origine in O determinante ogni posizione<br />
interna P xyz o direzione r(θ, ρ), t o = 0 riferimento origine per la<br />
misura del tempo t. A = ambiente, S = sistema, P = parete-contorno,<br />
IN = stimolo, OUT = risposta, [T, P-σ-τ,n;N s /w, Φ l ; t]A =<br />
parametri di processo ovvero (T, P, n) = terna delle variabili di stato<br />
termodinamiche, σ-τ = sforzi meccanici, N s /w = carica microbica,<br />
Φ I = potenziale del campo di forze di intensità I Φ ,J E -J m<br />
flussi alla parete. M k = sub-sistemi o sub-strutture di S.<br />
stati e trasformazioni del sistema. Cioè<br />
come “proprietà unitarie”del sistema, la<br />
cui definizione nei termini <strong>dei</strong> 5 elementi<br />
unitari di sistema [“ingressi →<br />
strutture → interazioni → stati → uscite”,<br />
cfr. modello analogico “4D” di Fig. 1<br />
e Tab. 1] consente di cogliere appunto<br />
come “processo” o “divenire”, cioè sotto<br />
il profilo insieme tecnologico e termodinamico,<br />
le trasformazioni del sistema<br />
ad esse collegate. Duplice analogia:<br />
prodotto tecnologico = sistema termodinamico<br />
S in dato stato<br />
processo tecnologico = trasformazione<br />
di stato di S diretta dall’ ambiente A<br />
La descrizione di un processo tecnologico<br />
per “trasformazioni unitarie” affianca<br />
quella delle operazioni unitarie ingegneristiche,<br />
od azioni ambientali eseguite<br />
sul sistema (IN A = IN S ), complementandola<br />
per gli aspetti delle corrispondenti<br />
modificazioni di stato (Ψ i ) e struttura (…<br />
M k …) nel sistema; ossia per gli aspetti di<br />
termodinamica, cinetica e strutture<br />
Tab. 1. Elementi unitari di sistema, o variabili caratterizzanti di comportamento, delle leggi di sistema e delle sue variabili di stato<br />
Elementi unitari u Classi/categorie<br />
(variabili di interazione) (molteplicità <strong>dei</strong> significati)<br />
azioni IN S (≡ flussi J Z) 1 Z = trasporti: Q = calore, m = materia, mv = quantità di moto, n = moli, N s = microrganismi,<br />
E, H, E-H, G = energie di campo 2 ,W e,W t = energia meccanica 3<br />
strutture Mk elettronica, molecolare, colloidale, particolata, istologica, macro-, razionale astratta4 interazioni Ik primarie/secondarie di legame, relazionali gerarchiche-funzionali/quantitative<br />
stati Ψi dinamici Ψit (deterministici/indeterministici), di equilibrio Ψie, metastabili<br />
proprietà λ j (≡ OUT j,κ j) uscite/risposte OUT contingenti 5 , parametri/costanti di sistema<br />
leggi di sistema Lj relazioni 6: di bilancio IN/ACC-OUT, proprietà/struttura, di equilibrio, cinetiche<br />
variabili di stato termodinamiche chimiche: temperatura T, pressione P, componenti chimici n<br />
meccaniche: sforzi σ−τ, normali e tangenziali<br />
microbiologiche: microrganismi Ns di campo: intensità Iφ di campi2 1 bilanci in ingresso (Jz) IN espressi in [1/m2s1 ], cause dirette di trasformazione a loro volta prodotte da “forze motrici” di squilibrio, o cause remote<br />
o secondarie, quali differenze di temperature ΔT, concentrazioni Δc, potenziali ΔΦ etc. fra S ed A.<br />
2 campi statici/dinamici: elettrico E, magnetico H, elettromagnetico E-H (luminoso, UV, IR, MO etc.), gravitazionale G.<br />
3 energia di deformazione di S, statica (forze costanti a parete) o dinamica (forze pulsanti: vibrazioni, onde elastiche)<br />
4 elettroni, atomi, molecole, soluzioni; macromolecole, colloidi; sospensoidi, microrganismi; elementi istologici, compositi; componenti, fasi; elementi<br />
astratti: punti geometrici, superfici, strati, volumi, masse continue etc.<br />
5 bilanci in uscita (Jz) OUT, es. luminosità I in uscita dal sistema S, dopo attraversamento, rispetto a quella in entrata Io .<br />
6 fra le variabili del sistema, espresse in forma di correlazione analitica (modelli simbolici, equazioni) o grafica (diagrammi di stato, rappresentazioni<br />
grafiche).<br />
coinvolte nella trasformazione.<br />
Tale premessa di metodo garantisce la<br />
generalità di ogni ulteriore manipolazione<br />
<strong>dei</strong> dati classificati e ordinati su<br />
tale base. Con riferimento al modello analogico<br />
è possibile analiticamente descrivere<br />
un sistema noto o un caso in studio.<br />
In relazione alle norme di pubblicazione di contributi di interesse scientifico-professionale su “<strong>Il</strong> <strong>Chimico</strong> <strong>Italiano</strong>” il presente articolo è stato ricevuto il 11 ottobre 2006 ed<br />
è stato accettato per la pubblicazione il 24 novembre 2006