HIMed - Anno 3, numero 2 - Novembre 2012 - SIOMI
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La Medicina Integrata nel processo riabilitativo<br />
Un caso clinico<br />
Rosaria Ferreri<br />
Centro Ospedaliero di Medicina Integrata ASL 9 - Ospedale di Pitigliano (GR)<br />
E-mail: medicinaintegrata.pitigliano@usl9.toscana.it<br />
Le storie di malattia (illness narratives) sono narrazioni<br />
raccolte attraverso un metodo specifico, mirate<br />
a far emergere informazioni sul vissuto di<br />
malattia dei pazienti, utilizzate poi per migliorare l'assistenza<br />
(Good, 1999; Giarelli, 2005). Il costrutto narrativo<br />
emergente dalle storie può costituire la base per una<br />
più precisa definizione degli esiti relativi ai bisogni globali<br />
del paziente.<br />
In questa prospettiva il processo assistenziale può essere<br />
considerato come un sistema esperto, nel quale intervengono<br />
professionisti esperti di tecniche cliniche ed assistenziali<br />
in relazione dinamica con il paziente-persona<br />
(non mero “caso clinico”), anch'egli a sua volta esperto<br />
in quanto portatore di un sapere legato alla “vita vissuta”,<br />
cioè alla propria storia di malattia. In questa narrazione<br />
il nostro scopo è stato quello di far emergere il ruolo della<br />
medicina complementare nella gestione integrata di una<br />
paziente anziana ricoverata nel Centro di Riabilitazione<br />
di Manciano per esiti di un ictus cerebrale ischemico, il<br />
cui percorso di guarigione veniva rallentato a causa di<br />
una grave osteoartrosi del ginocchio.<br />
Introduzione sull’artrosi<br />
L'artrosi rappresenta una delle principali patologie dell'età<br />
adulta: essa è caratterizzata da alterazioni regressive<br />
focali della cartilagine ialina delle articolazioni sinoviali,<br />
precedute da diminuzione del contenuto idrico, degradazione<br />
delle matrici extracellulari, imperfetta formazione<br />
delle catene dei glicosaminoglicani e diminuzione<br />
del condroitinsolfato rispetto al cheratansolfato, che<br />
evolvono inducendo la formazione di nuovo tessuto<br />
osseo (proliferazioni marginali - osteofiti), osteosclerosi<br />
e rarefazioni cistiche subcondrali, e provocando dolore<br />
e disfunzione articolare. Tra le malattie osteo-articolari,<br />
è quella che fa soffrire il <strong>numero</strong> più alto di persone. È<br />
più frequente negli anziani, ma fra l'artrosi e l'invecchiamento<br />
della cartilagine sono state dimostrate esistere notevoli<br />
differenze.<br />
La “somma di dolore” provocata nella collettività da questa<br />
malattia la fa collocare ai primi posti fra le sindromi<br />
dolorose ad elevato costo sociale. Sotto il profilo biomeccanico,<br />
resta valida l'evidenza che il danno artrosico<br />
predilige le sedi in sovraccarico e che la perdita di tessuto<br />
cartilagineo è il bilancio conclusivo a lunga distanza dell'alterazione<br />
metabolica e del progressivo deterioramento<br />
strutturale che ne consegue. Il dolore è una componente<br />
primaria nella presentazione clinica dell'artrosi. ll dolore<br />
da carico esprime la prevalenza di fattori meccanici nella<br />
sintomatologia presentata dal paziente.<br />
Casi clinici descritti secondo le Linee Guida del Case Report redatte dalla <strong>SIOMI</strong><br />
Un dolore di avvio indica la difficoltà dell'articolazione<br />
a raggiungere prontamente il regime di funzionamento<br />
(attrito interno). Un dolore notturno con caratteristiche<br />
di dolore spontaneo indica probabilmente un aumento<br />
della pressione endo- midollare epifisaria. Dolore a riposo<br />
si trova in tutti i malati artrosici con artrosi attivata,<br />
di cui è parte rilevante una infiammazione articolare o<br />
periarticolare marcata.<br />
Artrosi del ginocchio<br />
Tra le artrosi delle articolazioni periferiche, quella che<br />
interessa il ginocchio è la più frequente e tende ad essere<br />
bilaterale. I sintomi inizialmente consistono in un leggero<br />
dolore d'avvio oppure dolore dopo attività fisica (discesa).<br />
Progressivamente si può sviluppare una gonartrosi<br />
in varismo, oppure una gonartrosi in valgismo e nel decorso<br />
protratto una panartrosi (ossia un’artrosi di tutto<br />
il ginocchio). Questi pazienti lamentano dolori nel salire<br />
le scale, nello stare seduti con il ginocchio flesso o nel<br />
sollevarsi dalla posizione accucciata. Si possono avere sinovite<br />
con versamento e tumefazione del ginocchio.<br />
Questa tumefazione dovuta al versamento articolare è in<br />
parte reversibile. Essa esprime sempre una sinovite attiva,<br />
si accompagna a dolore spontaneo.<br />
I pazienti accusano spesso debolezza muscolare: questa<br />
può essere correlata ad ipotrofia da non uso per il dolore<br />
articolare, ma è stato trovato che qualche volta la debolezza<br />
si trova in pazienti che non hanno mai avuto dolore<br />
ed è essa stessa un fattore di rischio per la comparsa di<br />
gonartrosi. La constatazione indica l'importanza della<br />
chinesiterapia rinforzante nella gonartrosi. Nell'artrosi<br />
avanzata, il dolore cronico del ginocchio con disfunzione<br />
articolare grave si accompagna ad ipotrofia muscolare,<br />
debolezza, decondizionamento e contrattura in flessione.<br />
Gli scopi del trattamento anti-artrosico devono essere individuati<br />
con precisione: modificare in senso favorevole<br />
La scheda di VALUTAZIONE NEUROMOTORIA, adottata dall'Unità<br />
Funzionale (Presidio di Riabilitazione di Manciano-<br />
ASL 9 Grosseto), è composta da:<br />
MOTRICITY INDEX, per le capacità motorie di arti superiori<br />
e inferiori distinti in destro e sinistro, con valutazione percentuale<br />
da 0 a 100% su 3+3 funzioni.<br />
TRUNK CONTROL TEST, per il controllo dei movimenti del<br />
tronco nei vari passaggi posturali, sempre da 0 a 100% su<br />
4 funzioni.<br />
Tabella 1 - Scheda di valutazione neuromotoria.<br />
CASE REPORT<br />
HOMEOPATHY AND INTEGRATED MEDICINE | novembre <strong>2012</strong> | vol. 3 | n. 2