24.04.2013 Views

HIMed - Anno 3, numero 2 - Novembre 2012 - SIOMI

HIMed - Anno 3, numero 2 - Novembre 2012 - SIOMI

HIMed - Anno 3, numero 2 - Novembre 2012 - SIOMI

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

30<br />

La Medicina Integrata nel processo riabilitativo<br />

Un caso clinico<br />

Rosaria Ferreri<br />

Centro Ospedaliero di Medicina Integrata ASL 9 - Ospedale di Pitigliano (GR)<br />

E-mail: medicinaintegrata.pitigliano@usl9.toscana.it<br />

Le storie di malattia (illness narratives) sono narrazioni<br />

raccolte attraverso un metodo specifico, mirate<br />

a far emergere informazioni sul vissuto di<br />

malattia dei pazienti, utilizzate poi per migliorare l'assistenza<br />

(Good, 1999; Giarelli, 2005). Il costrutto narrativo<br />

emergente dalle storie può costituire la base per una<br />

più precisa definizione degli esiti relativi ai bisogni globali<br />

del paziente.<br />

In questa prospettiva il processo assistenziale può essere<br />

considerato come un sistema esperto, nel quale intervengono<br />

professionisti esperti di tecniche cliniche ed assistenziali<br />

in relazione dinamica con il paziente-persona<br />

(non mero “caso clinico”), anch'egli a sua volta esperto<br />

in quanto portatore di un sapere legato alla “vita vissuta”,<br />

cioè alla propria storia di malattia. In questa narrazione<br />

il nostro scopo è stato quello di far emergere il ruolo della<br />

medicina complementare nella gestione integrata di una<br />

paziente anziana ricoverata nel Centro di Riabilitazione<br />

di Manciano per esiti di un ictus cerebrale ischemico, il<br />

cui percorso di guarigione veniva rallentato a causa di<br />

una grave osteoartrosi del ginocchio.<br />

Introduzione sull’artrosi<br />

L'artrosi rappresenta una delle principali patologie dell'età<br />

adulta: essa è caratterizzata da alterazioni regressive<br />

focali della cartilagine ialina delle articolazioni sinoviali,<br />

precedute da diminuzione del contenuto idrico, degradazione<br />

delle matrici extracellulari, imperfetta formazione<br />

delle catene dei glicosaminoglicani e diminuzione<br />

del condroitinsolfato rispetto al cheratansolfato, che<br />

evolvono inducendo la formazione di nuovo tessuto<br />

osseo (proliferazioni marginali - osteofiti), osteosclerosi<br />

e rarefazioni cistiche subcondrali, e provocando dolore<br />

e disfunzione articolare. Tra le malattie osteo-articolari,<br />

è quella che fa soffrire il <strong>numero</strong> più alto di persone. È<br />

più frequente negli anziani, ma fra l'artrosi e l'invecchiamento<br />

della cartilagine sono state dimostrate esistere notevoli<br />

differenze.<br />

La “somma di dolore” provocata nella collettività da questa<br />

malattia la fa collocare ai primi posti fra le sindromi<br />

dolorose ad elevato costo sociale. Sotto il profilo biomeccanico,<br />

resta valida l'evidenza che il danno artrosico<br />

predilige le sedi in sovraccarico e che la perdita di tessuto<br />

cartilagineo è il bilancio conclusivo a lunga distanza dell'alterazione<br />

metabolica e del progressivo deterioramento<br />

strutturale che ne consegue. Il dolore è una componente<br />

primaria nella presentazione clinica dell'artrosi. ll dolore<br />

da carico esprime la prevalenza di fattori meccanici nella<br />

sintomatologia presentata dal paziente.<br />

Casi clinici descritti secondo le Linee Guida del Case Report redatte dalla <strong>SIOMI</strong><br />

Un dolore di avvio indica la difficoltà dell'articolazione<br />

a raggiungere prontamente il regime di funzionamento<br />

(attrito interno). Un dolore notturno con caratteristiche<br />

di dolore spontaneo indica probabilmente un aumento<br />

della pressione endo- midollare epifisaria. Dolore a riposo<br />

si trova in tutti i malati artrosici con artrosi attivata,<br />

di cui è parte rilevante una infiammazione articolare o<br />

periarticolare marcata.<br />

Artrosi del ginocchio<br />

Tra le artrosi delle articolazioni periferiche, quella che<br />

interessa il ginocchio è la più frequente e tende ad essere<br />

bilaterale. I sintomi inizialmente consistono in un leggero<br />

dolore d'avvio oppure dolore dopo attività fisica (discesa).<br />

Progressivamente si può sviluppare una gonartrosi<br />

in varismo, oppure una gonartrosi in valgismo e nel decorso<br />

protratto una panartrosi (ossia un’artrosi di tutto<br />

il ginocchio). Questi pazienti lamentano dolori nel salire<br />

le scale, nello stare seduti con il ginocchio flesso o nel<br />

sollevarsi dalla posizione accucciata. Si possono avere sinovite<br />

con versamento e tumefazione del ginocchio.<br />

Questa tumefazione dovuta al versamento articolare è in<br />

parte reversibile. Essa esprime sempre una sinovite attiva,<br />

si accompagna a dolore spontaneo.<br />

I pazienti accusano spesso debolezza muscolare: questa<br />

può essere correlata ad ipotrofia da non uso per il dolore<br />

articolare, ma è stato trovato che qualche volta la debolezza<br />

si trova in pazienti che non hanno mai avuto dolore<br />

ed è essa stessa un fattore di rischio per la comparsa di<br />

gonartrosi. La constatazione indica l'importanza della<br />

chinesiterapia rinforzante nella gonartrosi. Nell'artrosi<br />

avanzata, il dolore cronico del ginocchio con disfunzione<br />

articolare grave si accompagna ad ipotrofia muscolare,<br />

debolezza, decondizionamento e contrattura in flessione.<br />

Gli scopi del trattamento anti-artrosico devono essere individuati<br />

con precisione: modificare in senso favorevole<br />

La scheda di VALUTAZIONE NEUROMOTORIA, adottata dall'Unità<br />

Funzionale (Presidio di Riabilitazione di Manciano-<br />

ASL 9 Grosseto), è composta da:<br />

MOTRICITY INDEX, per le capacità motorie di arti superiori<br />

e inferiori distinti in destro e sinistro, con valutazione percentuale<br />

da 0 a 100% su 3+3 funzioni.<br />

TRUNK CONTROL TEST, per il controllo dei movimenti del<br />

tronco nei vari passaggi posturali, sempre da 0 a 100% su<br />

4 funzioni.<br />

Tabella 1 - Scheda di valutazione neuromotoria.<br />

CASE REPORT<br />

HOMEOPATHY AND INTEGRATED MEDICINE | novembre <strong>2012</strong> | vol. 3 | n. 2

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!