HIMed - Anno 3, numero 2 - Novembre 2012 - SIOMI
HIMed - Anno 3, numero 2 - Novembre 2012 - SIOMI
HIMed - Anno 3, numero 2 - Novembre 2012 - SIOMI
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
QUADERNI DI MEDICINA INTEGRATA<br />
tano possibile fonte di effetti secondari: si pensi agli antiinfiammatori,<br />
agli antibiotici, ai cortisonici, agli stessi<br />
antiemetici solo per citarne alcuni. Va senz'altro rimarcato<br />
il progresso costituito dai fattori di crescita leucocitari<br />
o dall'eritropoietina; se da un lato però questi<br />
preparati hanno evitato eventi patologici a rischio di vita,<br />
dall'altro un uso troppo facile o scorretto nei tempi ha<br />
indotto altri rischi e inconvenienti di vario tipo (distruzione<br />
di leucociti immaturi in circolo, fenomeni tromboembolici<br />
in corso di epo ad esempio, dubbi su una<br />
possibile azione favorente il tumore).<br />
Prendiamo in considerazione i principali problemi che<br />
insorgono in corso di chemioterapia (ci limiteremo ai<br />
principali, senza poter essere esaustivi), e i principali tipi<br />
di aiuto per il paziente, con particolare riferimento ai rimedi<br />
antroposofici e omeopatici. Con qualche citazione<br />
di fitoterapici: esistono, riguardo a quest'ultimo punto,<br />
recenti comunicazioni a congressi oncologici internazionali<br />
importanti, come ASCO o ESMO, che segnalano<br />
efficacia di alcuni di rimedi naturali a dose ponderale riguardo<br />
ad alcuni tipi di problemi.<br />
I sintomi più comuni durante il trattamento possono essere:<br />
< Nausea/vomito<br />
< Stanchezza<br />
< Diarrea<br />
< Stipsi<br />
< Anemia<br />
< Gastrite<br />
< Neuropatia<br />
< Emorragie<br />
< Dermatite<br />
< Dolore<br />
I criteri di una terapia complementare possono essere diversi<br />
e di fatto lo sono nella pratica corrente.<br />
< I rimedi possono essere usati alla maniera dei sintomatici,<br />
e questo avviene nella maggior parte dei casi:<br />
scelta inevitabile, ma credo sia discutibile che questo<br />
esaurisca completamente la nostra prescrizione; per<br />
l'essenza stessa della medicina complementare che,<br />
pur tenendo conto del sintomo e della malattia, va<br />
necessariamente ricondotta e individualizzata verso la<br />
persona malata.<br />
< Possiamo scegliere rimedi in base all'organo colpito<br />
dal processo tumorale o all'organo più suscettibile a<br />
una certa tossicità iatrogena; sappiamo come i chemioterapici<br />
più comuni abbiano tossicità epatica, renale,<br />
neurologica, cardiologica, cutanea, etc.<br />
< Possiamo e dobbiamo considerare l'insieme del processo<br />
patologico tumorale e l'insieme dei processi metabolici<br />
messi in atto dalla terapia: ci attendono<br />
rimedi come immunostimolanti, antiossidanti, alcalinizzanti,<br />
probiotici tanto per dire i più importanti.<br />
< Una volta sistemato tutto questo io direi, a prescrizione<br />
già ultimata, riguardiamo il paziente faccia a<br />
faccia e pensiamolo nell'insieme; forse un rimedio<br />
personale ci viene incontro, un compagno da affiancargli<br />
che appartiene specificamente a lui.<br />
HOMEOPATHY AND INTEGRATED MEDICINE | novembre <strong>2012</strong> | vol. 3 | n. 2<br />
Il campo è vasto e possiamo procedere in questo spazio<br />
in modo esemplificativo.<br />
Un aiuto al sintomo (da malattia e da terapia)<br />
Se pensiamo al primo livello, quello sintomatico, possiamo<br />
schematizzare alcuni dei rimedi più usati, diffusi<br />
sia in campo omeopatico che, con diluizioni in genere<br />
decimali, nella pratica antroposofica. Un importante<br />
contributo può derivare dall'esperienza di Jean Lionel<br />
Bagot, interessante esempio di integrazione all'interno<br />
del centro di radioterapia De La Robertsau di Strasburgo,<br />
autore di interessanti pubblicazioni e di una importante<br />
relazione al convegno “Le malattie tumorali: approccio<br />
multidisciplinare” svoltosi a Roma, Osp. Fatebenefratelli,<br />
nel novembre 2011. Cito a titolo esemplificativo, sulla<br />
base della mia personale esperienza:<br />
< dolori: Aconitum, Belladonna, Arnica, Bryonia, Magnesium<br />
phosphoricum, Aurum metallicum, derivati<br />
di Apis e Formica in antroposofia, soprattutto nei dolori<br />
a componente infiammatoria o neuropatica;<br />
< diarrea: Arsenicum album, Veratrum album, ovviamente<br />
probiotici;<br />
< nausea/vomito: Nux vomica, Ipeca, Ignatia, Cadmium<br />
sulfuricum (da segnalare l'efficacia dello zenzero<br />
in formulazione spray a dosaggio ponderale,<br />
studi presentati in sede ASCO 2011-<strong>2012</strong>);<br />
< stipsi: Hydrastis canadensis, Lycopodium, ma anche<br />
Fragaria vitis (Hepatodoron antroposofico) e derivati<br />
amari;<br />
< parestesie/vertigini: Phosphorus, Lycopodium, Kalium<br />
carbonicum.<br />
Un sintomo particolare può essere considerato la fatigue;<br />
più che un sintomo viene a costituire una vera e propria<br />
condizione, che accompagna la malattia e la terapia. Si<br />
tratta di un elemento così caratterizzante che merita<br />
un'attenzione particolare, e una strategia sicuramente<br />
complessa, come sarà ripreso più avanti.<br />
Un aiuto agli organi<br />
Per quanto riguarda il sostegno all'organo colpito, esistono<br />
diverse possibilità d’intervento: una possibile scelta<br />
sono i preparati d'organo, in genere suis o bovis (di scelta<br />
nei preparati antroposofici). Per quanto riguarda la tradizione<br />
antroposofica, oltre a questo va considerata la<br />
particolare corrispondenza organo-metallo e alcune corrispondenze<br />
col mondo vegetale, che ha portato alla creazione<br />
dei “doron”. Citiamo ad esempio Fragaraia/Vitis<br />
per il fegato, Onopordon/Primula per il cuore, Dulcamara/Lysimachia<br />
per la cute, Aspidium/Salix per l'intestino<br />
oppure l'affinità rene-Equisetum arvensis.<br />
Ritornando alla pregevole sintesi di F. Desiderio del<br />
2010 riguardante più in generale la pratica omeopatica,<br />
nella tabella 1 (alla pagina seguente) viene riportata questa<br />
possibile corrispondenza da lui citata.<br />
ONCOLOGIA<br />
39