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Si muore generalmente perché si è soli o perché si ... - Progetto Melo

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tizio non fa una piega e se ne va senza fiatare. Aveva capito, davanti all'atteggiamento <strong>si</strong>curo<br />

dell'interlocutore, che, se avesse in<strong>si</strong>stito, le cose avrebbero preso una brutta piega e lui sarebbe<br />

uscito perdente dallo scontro. Questa <strong>è</strong> la <strong>Si</strong>cilia, l'isola del potere e della patologia del potere.<br />

In questa <strong>Si</strong>cilia, in questa Cosa Nostra dalle gole inappellabili e dal formalismo<br />

intran<strong>si</strong>gente no nati i pentiti. Nelle aule dei palazzi di giustizia circolava un ras<strong>si</strong>curante luogo<br />

comune: « Il mafioso non parla mai, altrimenti sarebbe o un pazzo o un uomo morto ». Giustis<strong>si</strong>mo<br />

in una <strong>si</strong>tuazione, diciamo così, di normalità. Non in piena guerra di mafia Non in piena offen<strong>si</strong>va<br />

dello Stato.<br />

Dietro il luogo comune del mafioso che non parla <strong>si</strong> nasconde qualcosa d'altro: fatalismo,<br />

scoramento rifiuto di andare avanti. Non <strong>è</strong> un caso che appen aun uomo d'onore ha espresso il<br />

de<strong>si</strong>derio di collaborare <strong>si</strong>a stato battezzato in modo anche troppo rivelatore « pentito », « delatore<br />

», «infame », facendo il gioco di Cosa Nostra, mettendo in bella mostra la cultura del peccato che ci<br />

as<strong>si</strong>lla, la mancanza di pragmatismo che ci affligge.<br />

Il pentito, a differenza del clas<strong>si</strong>co informatore anonimo, del collaboratore della polizia<br />

utilizzato nelle indagini e lasciato nell'ombra, pone problemi nuovi e diver<strong>si</strong> alla magistratura e<br />

all'opinione pubblica. Egli accusa se stesso nel momento in cui accusa gli altri e chiede protezione:<br />

<strong>è</strong> accettabile, dunque, che per la collaborazione prestata Contorno abbia dovuto perdere<br />

trentacinque parenti e Buscetta dieci? Mi auguro che la legge votata il 16 marzo 1991, sulla<br />

falsariga dell'equivalente americana, porrà rimedio alle carenze dello Stato riguardo alla protezione<br />

dei pentiti.<br />

Ad oggi abbiamo avuto nei proces<strong>si</strong> palermitani circa trentacinque pentiti, alcuni dei quali <strong>si</strong><br />

trovano all'estero. Quando decisero di collaborare, io dis<strong>si</strong> loro: «Se <strong>si</strong>ete persone serie, verrete<br />

trattati bene». Non posso dire di essere stato aiutato dallo Stato e, caso per caso, ho dovuto<br />

escogitare soluzioni artigianali. E non mi stupisce che qualcuno <strong>si</strong> <strong>si</strong>a pentito di esser<strong>si</strong> pentito. I<br />

giudici spesso hanno comminato loro pene più severe che agli altri imputati; le guardie carcerarie li<br />

hanno insultati, dato che non <strong>è</strong> mai ben visto chi non rispetta la legge del gruppo; il personale di<br />

custodia, nel suo in<strong>si</strong>eme, che aveva il compito di garantirne la <strong>si</strong>curezza, ha reso loro la vita<br />

impos<strong>si</strong>bile, sottoponendoli, per esempio, a sorveglianza diretta e brutale ventiquattro ore su<br />

ventiquattro. Mi chiedo come quegli uomini abbiano trovato la forza d'animo necessaria a tenere<br />

duro.<br />

I pentiti di cui mi sono occupato, nello spazio di sei anni, hanno finito con il tracciare un<br />

panorama abbastanza completo di Cosa Nostra da tutti i pos<strong>si</strong>bili punti di vista. Buscetta, che era<br />

stato molto vicino al mondo politico, <strong>si</strong> <strong>è</strong> mostrato in qualche modo eva<strong>si</strong>vo in questo campo, ma <strong>è</strong><br />

comunque quello dotato di maggiore spessore. Mentre Contorno, semplice esecutore d'ordini e<br />

quindi limitato nella sua vi<strong>si</strong>one, ci ha però offerto la fedele rappresentazione di un perfetto «<br />

soldato ». Calderone, molto umano e sen<strong>si</strong>bile, <strong>è</strong> stato preciso sull'in<strong>si</strong>eme del fenomeno mafioso<br />

<strong>si</strong>ciliano. Marino Mannoia costituisce la <strong>si</strong>nte<strong>si</strong> dei primi tre, e inoltre ci ha fornito delle<br />

informazioni sull'evoluzione più recente di Cosa Nostra. C'<strong>è</strong> anche un estraneo all'organizzazione,<br />

Vincenzo <strong>Si</strong>nagra, che ci ha permesso di capire i rapporti tra mafia e criminalità non mafiosa.<br />

Tra i pentiti minori ho trovato interessante Nicolò Trapani, palermitano, capitano marittimo,<br />

contrabbandiere trafficante di droga. Nel 1984 ha reso una confes<strong>si</strong>one minuziosa sui traffici illeciti,<br />

e sui rapporti tra catane<strong>si</strong>, palermitani e calabre<strong>si</strong>. Pur non appartenendo all'organizzazione, era<br />

stipendiato da alcune famiglie ed era perfettamente al corrente dell'identità dei suoi datori di lavoro.<br />

Era una specie di avventuriero internazionale che sosteneva anche di avere sposato una principessa<br />

somala.<br />

Altri pentiti sono stati il cinese Koh Bak Kin, il romano Pietro De Riz, i <strong>si</strong>ciliani Vincenzo<br />

Marsala, Salvatore Coniglio, Leonardo Vitale. Sì, proprio Leonardo Vitale, che con le sue<br />

rivelazioni del 1973 ci ha offerto due importanti conferme: l'esattezza delle informazioni che<br />

avrebbero fornito dopo diver<strong>si</strong> anni Buscetta, Contorno e Marino Mannoia; l'assoluta inerzia dello<br />

Stato nei confronti di coloro che dall'interno di Cosa Nostra decidono di parlare. In quell'epoca<br />

Vitale aveva fornito indizi che avrebbero dovuto mettere sulla giusta via polizia e magistratura.

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