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Usi e abusi dello Spirito - Università degli Studi di Trieste

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Come negli Stati Uniti, il movimento “carismatico” attecchisce in particolare tra i ceti<br />

me<strong>di</strong> della popolazione, in quella fascia sociale composta prevalentemente da<br />

insegnanti, studenti, alti funzionari, <strong>di</strong>rigenti d’azienda, commercianti, che è alla ricerca<br />

<strong>di</strong> una riaffermazione del proprio status. Questa si realizza facendo ricorso al potere dei<br />

carismi <strong>dello</strong> <strong>Spirito</strong> Santo, che è al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> qualsiasi istituzione umana e viene<br />

elargito liberamente, per grazia <strong>di</strong>vina e non secondo una logica meritocratica:<br />

“Il bisogno <strong>di</strong> evasione, <strong>di</strong> sicurezza, <strong>di</strong> protezione, <strong>di</strong> rivalutazione dei valori<br />

in<strong>di</strong>viduali, ha così spinto numerose persone a promuovere un associazionismo in<br />

piccoli gruppi, sia pure inseriti nella istituzione ecclesiastica e da essa tenacemente<br />

controllati” 139 .<br />

Come negli Stati Uniti, anche in Italia la <strong>di</strong>ffusione in ambito cattolico <strong>di</strong> tematiche<br />

legate al culto <strong>dello</strong> <strong>Spirito</strong> Santo e <strong>di</strong> forme <strong>di</strong> preghiera pentecostali, sebbene<br />

incanalate prontamente a sostegno della Chiesa in crisi, dà luogo a delle ambiguità.<br />

Ambiguità e riserve sono legate soprattutto al preteso “rinnovamento” pre<strong>di</strong>cato dai<br />

“carismatici” che però si risolve nella proposta <strong>di</strong> una mistica evasionista che porta ad<br />

un atteggiamento <strong>di</strong> chiusura, quando non ad una vera e propria avversione, nei<br />

confronti della realtà sociale. Alla rinuncia ad operare attivamente nel sociale fa da eco<br />

un conservatorismo che si riflette in un’organizzazione “verticistica, autoritaria e<br />

paternalistica” il cui obiettivo consiste nel ridare cre<strong>di</strong>bilità ad una Chiesa in crisi<br />

d’identità 140 . Anche la supposta spontaneità delle forme <strong>di</strong> aggregazione è in realtà il<br />

frutto <strong>di</strong> un’azione ben programmata; scrive infatti Catucci:<br />

“I gruppi <strong>di</strong> preghiera romani si <strong>di</strong>cono spontanei. In realtà essi sono il risultato <strong>di</strong> un<br />

forte proselitismo all’interno e all’esterno e <strong>di</strong> norme ben precise che impegnano il<br />

carismatico a frequentare assiduamente la preghiera, ad imparare canti nuovi, ad<br />

139 Catucci 1978: 345-346<br />

140 “I carismatici si <strong>di</strong>chiarano al <strong>di</strong>retto servizio della chiesa istituzionale, vagheggiandone anzi un suo<br />

rafforzamento ad opera <strong>dello</strong> <strong>Spirito</strong> Santo; ripropongono modelli <strong>di</strong> vita religiosa <strong>di</strong> tipo me<strong>di</strong>evale,<br />

basati sui carismi della profezia, della guarigione, del parlare in lingue; credono in un ritorno imminente<br />

<strong>di</strong> Cristo e sono convinti che ci si possa salvare soltanto attraverso lo <strong>Spirito</strong> Santo; <strong>di</strong>vulgano una<br />

ideologia <strong>di</strong> tipo “apostolico”, misticheggiante e securizzante; riuniscono un grande numero <strong>di</strong> laici, <strong>di</strong><br />

suore e sacerdoti che <strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> aver finalmente risolto le loro crisi; si avvalgono delle moderne<br />

tecniche <strong>di</strong> terapia psichica e <strong>di</strong> interazione fra i gruppi per risanare i mali che affliggono gli uomini sulla<br />

terra e per far guadagnare loro il regno dei cieli; fondano la loro tessitura finanziaria su raduni, ritiri,<br />

seminari a pagamento ai quali partecipano laici e religiosi; riconducono ad una religiosità <strong>di</strong> tipo popolare<br />

alquanto singolare se si considera la provenienza sociale <strong>degli</strong> aderenti al movimento; vogliono chiamarsi<br />

“rinnovamento”, mentre in realtà <strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> voler soltanto colmare il vuoto che angoscia la chiesa;<br />

respingono ogni forma <strong>di</strong> vita intellettuale, in quanto si contentano <strong>di</strong> opporre la fede a qualsiasi attività<br />

razionale; rifiutano ogni prospettiva storica, in quanto la vita del popolo <strong>di</strong> Dio è soltanto quella riferita<br />

agli atti <strong>degli</strong> Apostoli; cancellano le preoccupazioni terrene attribuendo valore esclusivamente alla vita<br />

che verrà dopo, nel regno <strong>di</strong> Dio; parlano <strong>di</strong> liberazione a livello in<strong>di</strong>viduale, da realizzarsi subito<br />

attraverso un <strong>di</strong>alogo personale con Cristo; conservano un tenace legame alla madre-patria statunitense e<br />

stretti rapporti con la Chiesa Evangelica Internazionale”. (Catucci 1978: 346-347)<br />

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