Leggi lo scritto di Luigi Gedda “Spiritualità ... - ArezzoGiovani.it
Leggi lo scritto di Luigi Gedda “Spiritualità ... - ArezzoGiovani.it
Leggi lo scritto di Luigi Gedda “Spiritualità ... - ArezzoGiovani.it
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Cap<strong>it</strong>o<strong>lo</strong> VIII<br />
PAURA E DISGUSTO<br />
«Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. Gesù <strong>di</strong>sse <strong>lo</strong>ro: "La mia anima<br />
è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate» (Marco 14,33-34)<br />
Come l'analisi del testo <strong>di</strong> Matteo ci ha permesso <strong>di</strong> mettere in evidenza il bisogno d'amore che<br />
Gesù ha provato nella notte del Getsemani, così ora una me<strong>di</strong>tazione sul testo <strong>di</strong> Marco apre la nostra<br />
conoscenza su altri aspetti dell'agonia <strong>di</strong> Gesù.<br />
Il testo <strong>di</strong> Marco riportato nella introduzione del cap<strong>it</strong>o<strong>lo</strong> richiede <strong>di</strong> essere confrontato con<br />
quel<strong>lo</strong> <strong>di</strong> Matteo me<strong>di</strong>tato nel cap<strong>it</strong>o<strong>lo</strong> precedente, che ora ripresento abbreviando<strong>lo</strong>. Matteo racconta<br />
che Gesù «cominciò a provare tristezza e angoscia». Disse <strong>lo</strong>ro: «La mia anima è triste fino alla morte»<br />
(Mt 26,37-38).<br />
Queste parole messe a confronto con quelle <strong>di</strong> Matteo: «Cominciò a provare tristezza e<br />
angoscia», ci permettono <strong>di</strong> passare dall'effetto alla causa, cioè al motivo per cui l'anima <strong>di</strong> Gesù prova<br />
tristezza e mestizia <strong>di</strong> grado mortale. Le cause in<strong>di</strong>cate da Marco son la paura e l'angoscia.<br />
Il suo prossimo arresto, la condanna e la morte in croce provocano nell'uomo Gesù un abisso <strong>di</strong><br />
paura. La paura è un fenomeno emotivo incontenibile quando il pensiero dell'uomo anticipa la certezza<br />
<strong>di</strong> eventi carichi <strong>di</strong> sofferenza. I più recenti stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> neuro<strong>lo</strong>gia informano che in questa anticipazione<br />
del futuro imme<strong>di</strong>ato, dalle cellule dei centri nervosi partono delle sostanze chiamate neurotrasmett<strong>it</strong>ori<br />
che possono bersagliare e recare danno ai tessuti <strong>di</strong> svariati organi del corpo umano. Queste<br />
acquisizioni ci permettono <strong>di</strong> pensare che nel corpo <strong>di</strong> Gesù fossero appunto dei neurotrasmett<strong>it</strong>ori a<br />
colpire i capillari delle ghiandole sudoripare, provocando il fenomeno della ematoidrosi de<strong>scr<strong>it</strong>to</strong> in un<br />
cap<strong>it</strong>o<strong>lo</strong> precedente.<br />
Per quanto riguarda il te<strong>di</strong>o, <strong>di</strong> cui pure riferisce l'evangelista Marco, giova ricordare il commento che<br />
Giovanni Pao<strong>lo</strong> II ha fatto al dettaglio <strong>di</strong> una lettera <strong>di</strong> San Pao<strong>lo</strong> (Fil 2,7), osservando che «Cristo Gesù<br />
incarnandosi ha scelto la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> schiavo, <strong>di</strong> emarginato e <strong>di</strong> <strong>di</strong>sprezzato. [Nota 1 - Cfr.<br />
L’Osservatore Romano, 15 novembre 1990].<br />
Nella notte del Getsemani, sapendosi o<strong>di</strong>ato a morte dalle autor<strong>it</strong>à pol<strong>it</strong>iche e culturali <strong>di</strong><br />
Gerusalemme, tra<strong>di</strong>to da Giuda e segu<strong>it</strong>o con sentimento <strong>di</strong> amicizia, ma <strong>di</strong> scarsa comprensione dagli<br />
altri <strong>di</strong>scepoli, Gesù è invaso da un gravissimo sentimento <strong>di</strong> te<strong>di</strong>o, che significa noia insopportabile e<br />
<strong>di</strong>sgusto.<br />
I dettagli che San Marco ci fornisce, rappresentano un importante contributo per la conoscenza<br />
dei processi mentali <strong>di</strong> Gesù anche perché egli fu a lungo <strong>di</strong>scepo<strong>lo</strong> e collaboratore <strong>di</strong> San Pietro e<br />
probabilmente riferisce i ricor<strong>di</strong> del primo Papa che fu testimone oculare dell'agonia <strong>di</strong> Gesù.<br />
Lo stato d'animo <strong>di</strong> Gesù Cristo secondo il racconto <strong>di</strong> Matteo e <strong>di</strong> Marco (bisogno d'amore,<br />
paura, <strong>di</strong>sgusto) possiamo ora collegar<strong>lo</strong> con il brano della Lettera agli Ebrei che abbiamo c<strong>it</strong>ato nel<br />
cap<strong>it</strong>o<strong>lo</strong> V che descrive il transfert della s<strong>it</strong>uazione psico<strong>lo</strong>gica del Salvatore nelle reazioni somatiche e<br />
comportamentali che ogni uomo prova in s<strong>it</strong>uazioni consimili, certamente meno tragiche <strong>di</strong> quella che<br />
stiamo considerando: «Egli, nei giorni nei quali si fece carne, offrendo preghiere e suppliche con forti<br />
grida e lagrime a colui che avrebbe potuto salvar<strong>lo</strong>, per la sua obbe<strong>di</strong>enza fu esau<strong>di</strong>to».<br />
La tristezza mortale, la paura, il <strong>di</strong>sgusto, il sudore <strong>di</strong> sangue sono prove dell'angoscia sofferta<br />
nell'anima e nel corpo da Gesù e <strong>di</strong>mostrano la sua natura umana. La narrazione dei Vangeli dalla<br />
nasc<strong>it</strong>a in Betlemme alla morte sul Golgota sono una continua <strong>di</strong>versificata prova <strong>di</strong> questa natura<br />
umana che a noi preme <strong>di</strong> rilevare per quanto avvenne nell'orto degli ulivi.<br />
Sul significato della sofferenza <strong>di</strong> Gesù e <strong>di</strong> ogni uomo tratta Giovanni Pao<strong>lo</strong> II nella Enciclica Salvifici<br />
do<strong>lo</strong>ris, firmata l’11 febbraio 1984;<br />
ne trascrivo il brano che si riferisce al Getsemani:<br />
«Molti luoghi, molti <strong>di</strong>scorsi durante l'insegnamento pubblico <strong>di</strong> Cristo testimoniano come egli<br />
accetti sin dall'inizio questa sofferenza, che è la vo<strong>lo</strong>ntà del Padre per la salvezza del mondo. Tuttavia,<br />
un punto defin<strong>it</strong>ivo <strong>di</strong>venta qui la preghiera nel Getsemani. Le parole: "Padre mio, se è possibile, passi<br />
17