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Leggi lo scritto di Luigi Gedda “Spiritualità ... - ArezzoGiovani.it

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Cap<strong>it</strong>o<strong>lo</strong> II<br />

IL PUNTO FOCALE DELLA SPIRITUALITA' GETSEMANICA<br />

(Luca, 22, 42)<br />

II punto focale della Spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à Getsemanica consiste nelle parole pronunciate da Gesù nella<br />

notte dell'uliveto, a conclusione del col<strong>lo</strong>quio con Dio suo Padre: «Non la mia vo<strong>lo</strong>ntà, o Padre, ma la<br />

tua sia fatta».<br />

Da questa solenne affermazione, come da una sorgente, scaturisce la Spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à Getsemanica.<br />

Le parole <strong>di</strong> Gesù ricordano anz<strong>it</strong>utto che la Vo<strong>lo</strong>ntà <strong>di</strong>vina ha creato l'universo, <strong>lo</strong> sorregge e<br />

<strong>lo</strong> finalizza tenendo conto della v<strong>it</strong>a <strong>di</strong> ogni uomo che nel piano <strong>di</strong>vino ha uno scopo, ossia un comp<strong>it</strong>o<br />

che richiede <strong>di</strong> essere conosciuto e portato a termine.<br />

Giovanni Pao<strong>lo</strong> II, nel messaggio che ha rivolto il 15 agosto 1990 ai giovani per la VI giornata<br />

mon<strong>di</strong>ale della gioventù, che ebbe luogo nell'anno successivo a Czestochowa, ha <strong>scr<strong>it</strong>to</strong> testualmente:<br />

«La sant<strong>it</strong>à è l'essenziale ere<strong>di</strong>tà dei figli <strong>di</strong> Dio». Cristo <strong>di</strong>ce: «Siate perfetti come è<br />

perfetto il Padre vostro» (Mt 5,48). Essa consiste nel compiere la Vo<strong>lo</strong>ntà del Padre in ogni circostanza<br />

della v<strong>it</strong>a. E la strada maestra che Gesù stesso ci ha in<strong>di</strong>cato: «Non chiunque mi <strong>di</strong>ce: Signore, Signore,<br />

entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la Vo<strong>lo</strong>ntà del Padre mio che è nei cieli» (Mt 7,21).<br />

La Vo<strong>lo</strong>ntà <strong>di</strong> Dio ha confer<strong>it</strong>o alla v<strong>it</strong>a dell'uomo un va<strong>lo</strong>re inestimabile, in quanto ha infuso in<br />

Adamo e nei suoi <strong>di</strong>scendenti l'anima, componente spir<strong>it</strong>uale che rende l'uomo, a Sua somiglianza,<br />

intelligente, libero e immortale.<br />

Il significato della v<strong>it</strong>a umana <strong>di</strong>pende da questa sua col<strong>lo</strong>cazione nel piano <strong>di</strong>vino e perciò ogni<br />

v<strong>it</strong>a è sacra e richiede <strong>di</strong> essere rispettata e <strong>di</strong>fesa a qualunque livel<strong>lo</strong> sociale appartenga e in ogni<br />

momento della sua esistenza.<br />

Dio onora l'intelligenza e la libertà dell'uomo in quanto attende che egli ricerchi la sua Vo<strong>lo</strong>ntà e<br />

aderisca ad essa con piena coscienza e leale comportamento.<br />

Gesù nel Getsemani ci offre l'esempio del rispetto che l'uomo deve avere per la Vo<strong>lo</strong>ntà <strong>di</strong> Dio<br />

Creatore.<br />

Questo rispetto si esprime in due mo<strong>di</strong> fondamentali, ossia nell'accettazione della Vo<strong>lo</strong>ntà <strong>di</strong> Dio<br />

quando questa si manifesta negli avvenimenti a prescindere dalla nostra scelta, sia tale Vo<strong>lo</strong>ntà<br />

gradevole, o misteriosa, oppure amara come fu quella che Gesù accettò nel Getsemani.<br />

Il secondo rispetto che l'uomo deve alla Vo<strong>lo</strong>ntà <strong>di</strong> Dio è quel<strong>lo</strong> della ricerca per <strong>di</strong>rigere i suoi<br />

pensieri e la sua condotta conforme ad essa.<br />

La ricerca attiva della Vo<strong>lo</strong>ntà <strong>di</strong> Dio è doverosa e possibile perché Dio Padre, prima ancora<br />

della nasc<strong>it</strong>a <strong>di</strong> Gesù, ha rivelato il suo Volere me<strong>di</strong>ante il Deca<strong>lo</strong>go dettato a Mosé sul monte Sinai.<br />

Infatti il peccato d'origine aveva talmente sconvolto l'intelligenza e la vo<strong>lo</strong>ntà dell'uomo da render<strong>lo</strong><br />

incapace <strong>di</strong> conoscere e praticare la Vo<strong>lo</strong>ntà del Creatore.<br />

Nella pienezza dei tempi, circa duemila anni fa, Dio Padre affidò a suo figlio Gesù il comp<strong>it</strong>o <strong>di</strong><br />

confermare, esemplificare e integrare i <strong>di</strong>eci comandamenti e <strong>di</strong> re<strong>di</strong>mere l'uomo con il suo sangue.<br />

Dopo la Resurrezione <strong>di</strong> Gesù, <strong>lo</strong> Spir<strong>it</strong>o Santo assiste la Chiesa e me<strong>di</strong>ante Pietro e i suoi<br />

successori la rende infallibile. Perciò è sempre possibile all'uomo <strong>di</strong> conoscere e compiere la Vo<strong>lo</strong>ntà <strong>di</strong><br />

Dio.<br />

L'insegnamento del Getsemani esprime l'adesione dell'Uomo-Dio non genericamente alla<br />

Vo<strong>lo</strong>ntà <strong>di</strong> suo Padre ma anche e specialmente alla sua Vo<strong>lo</strong>ntà salvatrice. Questo aspetto della Vo<strong>lo</strong>ntà<br />

<strong>di</strong> Dio non permette al cristiano <strong>di</strong> pensare so<strong>lo</strong> alla sua personale salvezza, ma gli impone <strong>di</strong> essere<br />

salvatore <strong>di</strong> altri, <strong>di</strong> molti altri.<br />

Per questo motivo il Getsemani accende la vocazione operaia, anticipata dalle parole <strong>di</strong> Gesù<br />

riportate dall'evangelista Luca (10,1-2): «II Signore designò altri settantadue <strong>di</strong>scepoli e li inviò a due a<br />

due avanti a sé in ogni c<strong>it</strong>tà e luogo dove stava per recarsi. Diceva <strong>lo</strong>ro: "La messe è molta, ma gli<br />

operai sono pochi. Pregate dunque il Padrone della messe perché man<strong>di</strong> operai per la sua messe". In<br />

rapporto a queste parole è nata la «Società Operaia».<br />

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