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CULtUrA
Quando la musica
parla ai bambini
A fine aprile, all’interno del “progetto scuola”, la Filarmonica Paganelli ’79
ha presentato l’opera “Silenzio e Tamburina”. Lo spettacolo
ha impegnato una trentina di operatori: ventisei strumentisti,
una direttrice d’orchestra, un’attrice, una ballerina
e un regista-direttore di scena e si è svolto nelle scuole
primarie Parini e Villa di Cinisello Balsamo
di Francesca Berardi
Tamburina, dal piccolo tamburo con cui si
muove, è il nome di una giovane attrice con
un arduo compito da portare a termine: colorare
di suoni il nero e immobile Silenzio. Riuscire
nell’impresa non è facile e Tamburina ha
bisogno della collaborazione dei bambini per
dipingere e riempire di suoni l’inamovibile e
oscuro Silenzio (una ballerina vestita interamente
di nero). L’avventura culmina nel pieno
successo di un’esecuzione orchestrale e, in un
Silenzio, che danza i suoi passi al ritmo scandito
dai suoni dell’arte musicale, simbolo di
una rinnovata riconciliazione con la musica. Il
gran finale è un vero e proprio concerto.
Opera dalla trama semplice e scorrevole e
di comprovata efficacia didattica, è finalizzata
ad avvicinare i giovani e i giovanissimi
alla musica e alla conoscenza degli strumenti
musicali, attraverso un approccio teatralmente
interattivo. Concepita quale momento
culminante della collaborazione artistica fra
Donatella Azzarelli e Danilo Faravelli, direttrice
artistica e consigliere della Filarmonica
Paganelli ’79, è stata proprio quest’ultima ad
aver dato vita alla rappresentazione “Silenzio
e Tamburina” sabato 13 e sabato 20 aprile,
rispettivamente presso le scuole primarie Parini
e Villa di Cinisello Balsamo. Il progetto,
promosso da UniAbita e curato dal Circolo
Auprema, entra di diritto nel “Progetto Scuola”
della Cooperativa che, con questo strumento,
intende fornire un apporto/supporto
nell’ambito dell’istruzione e della formazione
ai figli dei soci e alla cittadinanza in generale.
Lo spettacolo ha impegnato artisticamente
una trentina di operatori: ventisei strumentisti,
una direttrice d’orchestra, un’attrice,
una ballerina e un regista-direttore di scena.
Questi i “professionisti”, ai quali si devono
aggiungere tutti i bambini (allievi delle scuole
ospitanti) che, di fatto, sono diventati dei
veri e propri inter-attori, senza la presenza
dei quali la rappresentazione non avrebbe
avuto ragion d’essere. Ai giovanissimi fruitori
è stata data la possibilità di vivere un’esperienza
di ascolto partecipato e di interazione
con i musicisti dell’orchestra che, ad applauso
conclusivo, hanno incoraggiato i bambini
ad avvicinarsi ai loro strumenti per toccarli e
provarli. La comprovata efficacia formativa
dell’opera è stata dimostrata anche in questa
duplice occasione. I bambini hanno risposto
in modo attivo a questa proposta studiata e
concepita per loro. L’attenzione dimostrata
e la grande capacità di ascolto e ricezione
stanno a dimostrare che, se correttamente
sollecitati, riescono facilmente ad acquisire
un insegnamento coniugato al divertimento.
Così l’apprendimento, anziché di sforzo o
fatica, diventa sinonimo di gioco e, quasi per
magia, si interiorizza l’insegnamento come un
benefico effetto collaterale.
40 - UNIABITA | RUBRICHE Aprile/Giugno 2013