Dispense per la scuola - Istituto Superiore di Sanità
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lica ma <strong>la</strong> su<strong>per</strong>a, non solo <strong>per</strong>ché descrive una serie <strong>di</strong> specie nuove e ne rivede<br />
altre, ma anche <strong>per</strong>ché introduce nuovi mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> leggere <strong>la</strong> natura: Genus, Forma,<br />
Descriptio, Locus, Natura, Mores, e in un certo senso prepara <strong>la</strong> base all’o<strong>per</strong>a <strong>di</strong><br />
Linneo (1707-1778) e <strong>di</strong> tutti i gran<strong>di</strong> esponenti del<strong>la</strong> storia naturale.<br />
Aldrovan<strong>di</strong> inizia a guardare <strong>la</strong> natura al<strong>la</strong>rgando lo sguardo. Conferma l’importanza<br />
del capire come è fatto un organismo, <strong>di</strong> stabilire i generi e <strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssificazione,<br />
ma afferma anche l’importanza del<strong>la</strong> ricerca <strong>di</strong> re<strong>la</strong>zioni: ad esempio, come e dove<br />
vive l’organismo esaminato.<br />
Sarà Darwin (1809-1882) a completare il passaggio concettuale in cui si mettono<br />
chiaramente in re<strong>la</strong>zione ambiente, strutture, funzioni e comportamenti. Sarà Darwin a<br />
introdurre decisamente il ruolo dell’ambiente nell’interpretazione dei viventi; ma è con<br />
Aldrovan<strong>di</strong> che comincia “l’osservazione scientifica” del<strong>la</strong> natura, su<strong>per</strong>ando <strong>la</strong> mera<br />
descrizione.<br />
Potremmo <strong>di</strong>re che Aldrovan<strong>di</strong> si posiziona tra Aristotele e Linneo: Aristotele ha<br />
fornito nomi e criteri <strong>di</strong> c<strong>la</strong>ssificazione <strong>per</strong> una grande quantità <strong>di</strong> viventi, Linneo<br />
li ha rinominati, ma Aldrovan<strong>di</strong> ha ri-c<strong>la</strong>ssificato, ri-visto e ri-descritto centinaia e<br />
centinaia <strong>di</strong> specie.<br />
E come?<br />
L’osservazione, <strong>la</strong> rappresentazione<br />
e <strong>la</strong> s<strong>per</strong>imentazione nel<strong>la</strong> conoscenza scientifica<br />
Ecco un problema epistemologico fondamentale: con Aldrovan<strong>di</strong> l’osservazione<br />
<strong>di</strong>venta strumento <strong>di</strong> ricerca. L’o<strong>per</strong>a <strong>di</strong> Aldrovan<strong>di</strong> rappresenta qualche cosa <strong>di</strong> speciale<br />
rispetto ai suoi tempi, <strong>per</strong>ché l’osservazione assurge a metodo <strong>di</strong> conoscenza.<br />
Questo è un cambiamento profondo nel modo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are i fenomeni naturali.<br />
Aldrovan<strong>di</strong> riteneva fondamentale vedere … co’ propri occhi le cose del<strong>la</strong> natura,<br />
attribuendo un gran<strong>di</strong>ssimo valore all’osservazione, che <strong>di</strong>venterà con lui sinonimo<br />
<strong>di</strong> descrizione accurata e confronto. Su questo metodo poggia parte del<strong>la</strong> struttura<br />
conoscitiva delle scienze naturali. Oggi, ad esempio, quando parliamo ai nostri<br />
studenti delle modalità <strong>di</strong> conoscenza del<strong>la</strong> biologia, quali in<strong>di</strong>chiamo come strumenti<br />
epistemici? Il metodo comparativo osservativo, il metodo s<strong>per</strong>imentale e <strong>la</strong><br />
ricostruzione storica. La ricostruzione storica, ovviamente, non è propria dei tempi <strong>di</strong><br />
Aldrovan<strong>di</strong>, in quanto è <strong>di</strong>ventata parte integrante del metodo dopo l’evoluzionismo;<br />
ma noi oggi siamo ancora ere<strong>di</strong> e utilizzatori del metodo osservativo comparativo,<br />
nato anche dall’es<strong>per</strong>ienza scientifica <strong>di</strong> Aldrovan<strong>di</strong>, che lo ha usato consapevolmente<br />
come strumento <strong>di</strong> indagine.<br />
Aldrovan<strong>di</strong> deve guardare tutto coi propri occhi, ma vuole anche che lo facciano<br />
i suoi studenti, ... mostrando realmente le cose, dopo il legger che aveva trattato a<br />
lettione. Questa è un’altra grossa innovazione: Aldrovan<strong>di</strong>, comprendendo il valore<br />
dell’es<strong>per</strong>ienza nell’appren<strong>di</strong>mento, comincia a introdurre <strong>la</strong> pratica e <strong>la</strong> s<strong>per</strong>imentazione<br />
nell'insegnamento. Anche noi oggi riconosciamo il grande valore dell’es<strong>per</strong>ienza<br />
nel<strong>la</strong> strutturazione delle conoscenze a scuo<strong>la</strong> (pur non praticando<strong>la</strong> molto<br />
spesso, purtroppo). Siamo inoltre consapevoli che non si può imparare sul<strong>la</strong> natura<br />
senza il metodo comparativo, senza praticare le regole dell’osservazione e del contatto<br />
<strong>di</strong>retto. Ancora oggi, pur avendo a <strong>di</strong>sposizione le risorse del<strong>la</strong> microscopia e<br />
del<strong>la</strong> biologia moleco<strong>la</strong>re e una serie <strong>di</strong> tecniche che ci <strong>per</strong>mettono <strong>di</strong> conoscere<br />
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