Impaginato Pipistrello - Il giornale dei Grandi Eventi
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<strong>Il</strong> Giornale <strong>dei</strong> <strong>Grandi</strong> <strong>Eventi</strong><br />
D<br />
opo aver diretto<br />
Un ballo in masche-<br />
ra di Verdi nel<br />
2001 e Francesca da Rimini<br />
di Zandonai nel 2003, il<br />
maestro Donato Renzetti<br />
torna al Teatro dell'Opera<br />
di Roma con questo titolo<br />
di tutt'altro genere.<br />
Da qualche mese Direttore<br />
principale del teatro S?o<br />
Carlos di Lisbona, il maestro<br />
Renzetti ci spiega cosa<br />
rappresenta per il suo percorso<br />
artistico l’operetta che<br />
dirige per la prima volta.<br />
«Volevo cimentarmi con<br />
questo tipo di musica, sia<br />
perché insieme a Lohengrin,<br />
Boris Godunov e Wozzek il<br />
<strong>Pipistrello</strong> era tra le opere<br />
che mi incuriosivano, sia<br />
perché dopo l’esperienza con<br />
il musical (il m° Renzetti<br />
ha diretto recentemente il<br />
Kiss me Kate di Porter al<br />
Regio di Torino, n.d.r.) volevo<br />
provare questo genere<br />
più particolare e raffinato».<br />
«Dopo aver visto molti Fledermaus<br />
in Germania –<br />
continua Renzetti - ho potuto<br />
constatare che è un titolo<br />
entrato nel repertorio di pochi<br />
direttori. Pochi lo hanno diretto,<br />
ma tra quei pochi ci sono<br />
nomi come Kleiber , Peter<br />
Maag e André Preven. <strong>Il</strong> motivo<br />
credo sia da ricercare nelle<br />
difficoltà di una partitura<br />
che non concede un momento<br />
di tregua: si deve dare una<br />
continua legatura ritmica alla<br />
musica, tra le parti recitate,<br />
l'intreccio, i ritmi, i balli, i<br />
movimenti continui...l'opera<br />
non deve mai "cadere", e la<br />
verve dinamica deve essere<br />
sempre alle stelle.<br />
La piacevolezza e la facilità<br />
<strong>Il</strong> <strong>Pipistrello</strong><br />
Parla il direttore Donato Renzetti<br />
“<strong>Il</strong> <strong>Pipistrello</strong>, cerniera tra Mozart e Massenet”<br />
di questa musica sono qualità<br />
di cui fruisce maggiormente<br />
l'ascoltatore piuttosto<br />
che l'esecutore. La sinfonia<br />
del <strong>Pipistrello</strong> è tra i brani<br />
più difficili da realizzare, sia<br />
dal punto di vista musicale<br />
che di direzione, mentre anche<br />
tra le parti vocali quella<br />
di Eisenstein è molto complicata,<br />
richiedendo una vasta<br />
estensione vocale su tutta<br />
la gamma ». A questo<br />
punto è da ricordare che il<br />
baritono Antonucci ha sostituito<br />
nel ruolo di Eisenstein<br />
a tempo di record<br />
l’ammalato Alfonso Antoniozzi.<br />
«Quest'opera - continua<br />
Renzetti - la definisco una<br />
specie di "cerniera": da una<br />
parte c'è Strauss e dall'altra<br />
Mozart, le reminiscenze mozartiane<br />
sono presenti nella<br />
~ ~ La Locandina ~ ~ Segue Trama da pag. 1<br />
IL PIPISTRELLO<br />
(Die fledermaus)<br />
Operetta in tre atti<br />
Libretto di Karl Haffner e Richard Genée<br />
Dal vaudeville Le Réveillon (<strong>Il</strong> veglione) di Henri<br />
Meilhac e Ludovic Halévy<br />
Musica di Johann Strauss jr.<br />
Prima rapp.: Vienna, Teatro an der Wien 5 aprile 1874,<br />
Maestro concertatore e Direttore d’orchestra<br />
Donato Renzetti<br />
Regia: Filippo Crivelli<br />
Scene: Maurizio Varamo<br />
Costumi: Anna Biagiotti<br />
Coreografia: Gerlinde Dill<br />
Personaggi - Interpreti<br />
Rosalinde (S) Darina Takova<br />
Danielle Streiff (17, 21/12)<br />
Alfred (T) Francesco Grollo<br />
Danilo Formaggia (17, 19, 22 /12)<br />
Adele (S) Anna Maria Dell’Oste<br />
Donata D’Annunzio Lombardi (17,19,21,23/12)<br />
Falke (Bar) Dario Solari / Mauro Utzeri<br />
(17, 19, 22 /12)<br />
Frank (Bar) Giampiero Ruggeri<br />
Orlofsky (Ms) Francesca Provvisionato<br />
Eisenstein (T) Armando Ariostini<br />
Stefano Antonucci (17, 19, 22 /12)<br />
Dr. Blind (T) Stefano Consolini<br />
Mario Bolognesi (22, 22, 23 /12)<br />
Con la partecipazione di Massimo Dapporto nel ruolo<br />
di Frosch e di Carla Fracci nelle danze del II atto.<br />
In italiano – Traduzione di Gino Negri<br />
Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del<br />
Teatro dell’Opera di Roma<br />
NUOVO ALLESTIMENTO<br />
Rosalinda rimane esterrefatta nel vedere il<br />
marito, in frac e cilindro, congedarsi in tutta<br />
fretta senza cenare; ripensa allora alla<br />
promessa fatta ad Alfredo, e per rimanere<br />
sola concede a Adele il permesso per la serata.<br />
Uscita la cameriera, riceve lo spasimante<br />
e quando Frank, il direttore delle<br />
carceri, viene a prelevare il condannato ritardatario,<br />
trova invece Alfredo che, in veste<br />
da camera, per salvare la reputazione di<br />
Rosalinda, è costretto a fingersi Eisenstein<br />
e a seguire il funzionario in carcere, mentre<br />
la donna può finalmente leggere la misteriosa<br />
lettera che Falke le ha lasciato.<br />
ATTO SECONDO - Salone nella<br />
villa del principe Orlofsky - <strong>Il</strong> giovane<br />
principe Orlofsky è un uomo blasé, annoiato<br />
di tutto, ma Falke promette di divertirlo<br />
con la burla che ha organizzato e che<br />
si chiamerà “la vendetta del pipistrello”.<br />
Ignaro protagonista è Eisenstein, che Falke<br />
ha fatto travestire da marchese di Renard;<br />
poi Adele, che indossa un vestito della sua<br />
padrona e che viene presentata come giovane<br />
attrice; Frank, direttore delle carceri,<br />
sotto il nome di cavaliere di Chagrin; e infine<br />
Rosalinda, a cui Falke con la sua lettera<br />
ha fatto sapere in quale dorata prigione<br />
si trovi il marito, la quale interviene mascherata<br />
da contessa ungherese. Eisenstein,<br />
non riconoscendo la moglie, subito la corteggia;<br />
la donna sta al gioco e riceve in dono<br />
l'orologio del marito, abituale pegno<br />
d'amore per le sue conquiste. Per dimostrare<br />
di essere una contessa ungherese Rosalinda<br />
intona una czárdás; fra canti e danze<br />
la festa giunge al culmine, finché Eisenstein<br />
e Frank, ognuno con motivi diversi, si<br />
allontanano per raggiungere il carcere.<br />
storia, nell'intreccio e nel<br />
movimento, che ricorda un<br />
po' le Nozze di Figaro.<br />
Pensiamo al personaggio di<br />
Adele, la servetta che vuol fare<br />
l'attrice... è il carattere<br />
della Susanna delle Nozze!<br />
Ricorda Mozart soprattutto<br />
nell'orchestrazione che è un<br />
accompagnamento al canto e<br />
forma un autonomo tappeto<br />
melodico alle voci. Pure la<br />
strumentazione è straordinaria:<br />
molto francese, impressionista<br />
direi. Assimilabile a<br />
Massenet. Strauss usa la tavolozza<br />
<strong>dei</strong> colori orchestrali,<br />
con un leggero contrappunto,<br />
senza molti effetti speciali.<br />
Pensavo che vi fosse un<br />
intervento maggiore delle<br />
percussioni, delle arpe e <strong>dei</strong><br />
tromboni di cui il genere dell'operetta<br />
di solito abbonda...<br />
Invece la musica è dolce e<br />
3<br />
funzionerebbe anche senza<br />
l'apporto delle voci».<br />
«Abbiamo scelto di proporre<br />
l'opera in italiano sfruttando<br />
una bellissima traduzione<br />
del libretto di quel grande e<br />
poliedrico compositore che<br />
fu Gino Negri. Seguire i sottotitoli<br />
italiani in Wagner,<br />
dove l’azione è piuttosto statica<br />
è un conto, ma nel <strong>Pipistrello</strong><br />
dove il tutto si basa<br />
su ritmi veloci, leggere la<br />
traduzione nei sovratitoli<br />
avrebbe significato costringere<br />
lo spettatore a una continua<br />
distrazione, perdendo<br />
l’effetto <strong>dei</strong> movimenti coreografici<br />
e delle battute comiche<br />
che nell’operetta sono<br />
essenziali».<br />
And. Cio.<br />
ATTO TERZO - Nell'ufficio del direttore<br />
delle carceri - Ancora sotto i fumi<br />
dello champagne, Frank trova nel suo ufficio<br />
Frosch, il guardiano del carcere, anch'egli<br />
ubriaco, col quale inizia una schermaglia.<br />
Intanto Alfredo, in cella, canta brani<br />
del suo repertorio per ingannare il tempo,<br />
mentre aspetta di poter uscire di prigione.<br />
<strong>Il</strong> direttore delle carceri vorrebbe riposare,<br />
ma una serie di visite glielo impedisce:<br />
dapprima arriva Adele a chiedergli<br />
una raccomandazione per la sua carriera di<br />
attrice; poi Eisenstein si costituisce per<br />
scontare la sua pena e si meraviglia di trovare,<br />
nel direttore delle carceri, nientemeno<br />
che il suo nuovo amico, il cavaliere di<br />
Chagrin. Frank, da parte sua, è altrettanto<br />
stupefatto quando il suo amico, il marchese<br />
di Renard, dichiara di essere Eisenstein,<br />
perché la sera precedente era andato di persona<br />
ad arrestarlo e aveva trovato un uomo<br />
ben diverso che tuttora si trova in cella. Ormai<br />
fremente di gelosia, Eisenstein vuole<br />
conoscere l'identità dell'impostore. L 'avvocato<br />
Blind è stato convocato per assistere<br />
Alfredo e Eisenstein lo costringe a prestargli<br />
gli abiti. Quando Rosalinda arriva,<br />
Alfredo viene accompagnato nell'ufficio<br />
per il colloquio coll'avvocato; Eisenstein,<br />
travestito da Blind, incomincia un minuzioso<br />
interrogatorio. Alla fine non può più<br />
trattenere la propria gelosia e giura di vendicarsi.<br />
Ma Rosalinda gli mostra l'orologio<br />
che lui le ha donato, e finalmente Eisenstein<br />
comincia a rendersi conto di essere<br />
stato vittima di una beffa. Falke, che ora<br />
gode della vendetta, sopraggiunge con il<br />
principe Orlofsky e tutti gli altri invitati<br />
della festa. Eisenstein si prepara a passare<br />
i prossimi giorni in carcere, ma ogni cosa<br />
finisce per il meglio: l'unico colpevole è lo<br />
champagne e tutti brindano alla “vendetta<br />
del pipistrello”.