Sulle tracce delle Scuole Scomparse - Scuolamarchiafava.it
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I Protagonisti<br />
Protagonisti<br />
Del gruppo promotore <strong>delle</strong> <strong>Scuole</strong> per i contadini<br />
(foto a pag. 34) abbiamo già incontrato i<br />
coniugi Celli, Angelo e sua moglie Anna<br />
Fraentzel. Del Com<strong>it</strong>ato <strong>delle</strong> <strong>Scuole</strong> per i<br />
Contadini entrò a far parte fin dai primi tempi<br />
anche la scr<strong>it</strong>trice Sibilla Aleramo, che coinvolse<br />
il letterato e poeta Giovanni Cena.<br />
Completarono il gruppo, nel 1907, il maestro<br />
Alessandro Marcucci, che assunse l'incarico di<br />
direttore <strong>delle</strong> <strong>Scuole</strong> per i Contadini e più<br />
tardi, nel 1930, il p<strong>it</strong>tore Duilio Cambellotti.<br />
Grazie al loro volontariato, negli anni tra il<br />
1906 e il 1926, vennero create numerose scuole<br />
serali e festive per i contadini dell'Agro<br />
Romano e, più tardi, dell'Agro Pontino.<br />
Questo gruppo svolse in pochi anni un comp<strong>it</strong>o<br />
enorme che contribuì ad avvicinare centinaia di<br />
contadini e di povera gente alla scuola, vicenda<br />
una battaglia contro l'ignoranza e l'oscurantismo<br />
che significava anche il riconoscimento a<br />
una dign<strong>it</strong>à umana spesso negata. Di questo<br />
erano ben consapevoli i protagonisti di questa<br />
avventura, come testimoniano le parole di Anna<br />
Celli: "Educhiamo poi questi (i bambini) ed<br />
educandoli insegneremo loro che sono uomini<br />
anch'essi con dir<strong>it</strong>ti di uomini, e che non possono,<br />
non debbono lasciarsi trattare come<br />
bestie". ("Cenni sulla v<strong>it</strong>a della contadina e<br />
dei Bambini nell'Agro Romano", in Unione<br />
Femminile, anno I, n.10, ottobre 1901).<br />
Angelo Celli<br />
Era nato nel 1857 a Cagli, nelle Marche. Si era<br />
laureato in medicina all'Univers<strong>it</strong>à di Roma. Per<br />
un certo periodo lavorò al Laboratorio<br />
Batteriologico di Monaco, poi rientrò in Italia, a<br />
Palermo, dove aveva vinto il Concorso per la cattedra<br />
di Igiene. Poco dopo gli venne assegnata la<br />
Cattedra di Igiene sperimentale all'Univers<strong>it</strong>à di<br />
Roma. Si occupò di ricerca nel campo della tubercolosi,<br />
del colera, della rabbia e infine della malaria.<br />
Su sua iniziativa venne ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a la Società<br />
Italiana per gli studi sulla Malaria, con il comp<strong>it</strong>o<br />
di fornire i supporti necessari, anche economici,<br />
alla ricerca sulla malaria. Accanto alla sua attiv<strong>it</strong>à<br />
di scienziato e di professore, svolse per sette<br />
legislature anche attiv<strong>it</strong>à di parlamentare, promovendo<br />
ogni legge che potesse sostenere la campagna<br />
antimalarica e migliorare le condizioni <strong>delle</strong><br />
donne, dei bambini e dei contadini dell'Agro. In<br />
particolare fu promotore della legge che imponeva<br />
la distribuzione gratu<strong>it</strong>a del chinino da parte dello<br />
Stato, "non come opera di beneficenza o car<strong>it</strong>à, ma<br />
come doverosa misura di salute pubblica".<br />
La sua campagna antimalarica si caratterizzò per<br />
essere ad ampio raggio, prendendo in considerazione<br />
tutti gli aspetti, da quelli igienici a quelli<br />
culturali, ambientali e climatici. Si preoccupò di<br />
fornire per i bambini del chinino in cioccolatini e<br />
studiò con i suoi studenti il sistema migliore per<br />
distruggere le anofele nelle diverse fasi del loro<br />
sviluppo individuando nei fumi prodotti dalla<br />
combustione della polvere di Zanzolina il rimedio<br />
più efficace.<br />
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