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Sulle tracce delle Scuole Scomparse - Scuolamarchiafava.it

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Nel 1899 sposò Anna Fraentzel, che sarà la sua<br />

fedele collaboratrice, impegnata attivamente con<br />

lui nella campagna antimalarica e che proseguirà<br />

l'attiv<strong>it</strong>à del mar<strong>it</strong>o, dopo la morte prematura di lui,<br />

avvenuta nel 1914 a soli 57 anni.<br />

Anna Fraentzel Celli<br />

Quando Anna Fraentzel arrivò a Roma aveva poco<br />

più di venti anni, si era trasfer<strong>it</strong>a da poco da Berlino,<br />

dove era nata nel 1878, per fidanzarsi con Angelo<br />

Celli, molto più anziano di lei, e per proseguire i suoi<br />

studi infermieristici. Entrò così a far parte del gruppo<br />

di studenti di Marchiafava e Dionisi e insieme ad<br />

altri studenti passava le sue giornate all'Ospedale<br />

Santo Spir<strong>it</strong>o di Roma. Appena sposata, accompagnò<br />

il mar<strong>it</strong>o nelle sue esplorazioni nella campagna<br />

romana, dove scoprì le sconvolgenti condizioni di<br />

v<strong>it</strong>a dei lavoratori <strong>delle</strong> campagne. Fin dal tempo dei<br />

suoi primi contatti, quando vis<strong>it</strong>ò le rare scuole rurali<br />

sparse nell'Agro (due descrizioni sono riportate<br />

nella pagina a fianco), si rese conto che, accanto alle<br />

pessime condizioni igieniche, alla miseria e alla<br />

fame, anche l'ignoranza e i pregiudizi della popolazione<br />

cost<strong>it</strong>uivano un ostacolo per la lotta contro la<br />

malaria. Un primo esperimento di aprire <strong>delle</strong> scuole<br />

festive per le madri e i bambini dell'Agro, condotto<br />

insieme alla Direttrice Scolastica Adele Meneghini,<br />

fallisce in parte anche per l'opposizione del parroco<br />

del luogo all'istruzione femminile.<br />

Fece parte fin dall'inizio del Com<strong>it</strong>ato <strong>delle</strong> <strong>Scuole</strong><br />

per i contadini, insieme al mar<strong>it</strong>o, a Sibilla Aleramo<br />

e a Giovanni Cena. Si impegnò senza risparmiarsi<br />

per portare ovunque possibile la scuola vicino ai<br />

contadini, per reperire locali e attrezzature, per trovare<br />

i maestri volontari, per raccogliere i fondi<br />

necessari a sostenere l'iniziativa.<br />

Con lo scoppio della I Guerra mondiale, lasciò la<br />

Presidenza del Com<strong>it</strong>ato. Nello stesso anno restò<br />

vedova e, dopo un primo momento di disperazione,<br />

si impegnò nuovamente, questa volta occupandosi<br />

della formazione <strong>delle</strong> infermiere laiche. Nel 1920<br />

ricevette l'incarico da parte della Croce Rossa di<br />

dirigere la profilassi antimalarica a Maccarese (che<br />

continuava ad essere una <strong>delle</strong> zone malariche peggiori<br />

dell'Agro e dove dai tempi di Dionisi nulla<br />

sembrava cambiato. Anzi, nel periodo intermedio,<br />

erano spar<strong>it</strong>e anche le reti metalliche poste a protezione<br />

<strong>delle</strong> finestre <strong>delle</strong> case dei lavoratori e dell'azienda).<br />

L'anno dopo, nel 1921, le venne affidato da<br />

parte del Com<strong>it</strong>ato Romano per l'Assistenza<br />

Antimalarica l'incarico di Ispettrice del personale<br />

ausiliario, e continuò questo impegno per i successivi<br />

quindici anni, seguendo le infermiere prima nella<br />

loro formazione, presso la Scuola di Malariologia di<br />

Nettuno, e poi nella loro attiv<strong>it</strong>à di profilassatrici.<br />

Sibilla Aleramo<br />

Era nata ad Alessandria nel 1876, e con la famiglia<br />

si era trasfer<strong>it</strong>a a Civ<strong>it</strong>anova Marche. Venne<br />

costretta a sposare un dipendente del padre, che<br />

aveva abusato di lei e da cui ebbe un figlio. Come<br />

racconta nel suo romanzo più famoso "Una Donna",<br />

il matrimonio fu un fallimento e, dopo aver chiesto<br />

invano al mar<strong>it</strong>o la separazione, abbandonò la famiglia,<br />

sperando di ottenere in segu<strong>it</strong>o l'affidamento<br />

del figlio, cosa che invece non avvenne mai.

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