Sulle tracce delle Scuole Scomparse - Scuolamarchiafava.it
Sulle tracce delle Scuole Scomparse - Scuolamarchiafava.it
Sulle tracce delle Scuole Scomparse - Scuolamarchiafava.it
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
92<br />
L'ostacolo più significativo nell'uso <strong>delle</strong> fotografie<br />
è però dovuto proprio alla loro natura 'visiva',<br />
esse richiedono infatti di essere "messe in parole"<br />
per poter essere usate come fonti da cui ricavare<br />
informazioni. I bambini quindi devono avere l'occasione<br />
di verbalizzare ciò che vedono e che spesso<br />
coincide con ciò che "riconoscono" alla luce<br />
<strong>delle</strong> conoscenze pregresse. Indicazioni precise da<br />
parte dell'insegnante di cosa osservare e di come<br />
usare la fonte sono quindi un aiuto indispensabile<br />
per imparare insieme agli altri a decifrare ciò che<br />
"si vede". Ma ancora più importante è consentire ai<br />
bambini di parlare liberamente, lavorando magari<br />
in piccolo gruppo, in modo che ciascuno possa<br />
confrontare le proprie interpretazioni con quelle<br />
degli altri e sia possibile arrivare alla costruzione<br />
di un sapere condiviso.<br />
Le ipotesi dei bambini<br />
Quando abbiamo pensato di raccogliere il materiale<br />
fotografico e documentario raccolto in questo<br />
volume lo abbiamo fatto per sostenere i bambini e<br />
gli insegnanti a fare 'storia' del terr<strong>it</strong>orio, cioè a<br />
coinvolgere i bambini in un modo di imparare la<br />
storia che li faccia partecipare attivamente: solo<br />
così infatti potranno appropriarsi della propria storia<br />
e potranno diventare consapevoli degli strumenti<br />
usati per ricostruirla. Perché questo avvenga<br />
non basta però disporre di materiali; è anche<br />
necessario organizzare un tipo di attiv<strong>it</strong>à in cui essi<br />
possano essere i protagonisti del loro apprendimento,<br />
imparando a porre domande sempre più<br />
significative al passato e a mettere in questione i<br />
propri pregiudizi e le proprie pre-conoscenze per<br />
acquisirne di nuove e più adeguate. E' necessario<br />
cioé coinvolgerli in attiv<strong>it</strong>à di 'laboratorio' storico,<br />
e lavorare a partire da quello che già conoscono.<br />
Un esempio <strong>delle</strong> difficoltà che i bambini possono<br />
incontrare nel leggere una fotografia è dato dal<br />
caso seguente, in cui un piccolo gruppo di alunni di<br />
IV elementare cercano di interpretare la fotografia<br />
della cattedra-armadio di pag. 32.<br />
Nella sequenza che riportiamo qui si fronteggiano<br />
due ipotesi: la prima che, basandosi sugli elementi<br />
della cattedra-armadio, identifica la s<strong>it</strong>uazione correttamente<br />
come un 'fare scuola', la seconda che<br />
basandosi sulle età diverse <strong>delle</strong> persone fotografate<br />
identifica il gruppo come 'una famiglia':<br />
Lucia: vedi la cartina dell'Italia?<br />
Elena: e infatti ce ne hanno più loro che noi!<br />
Lucia: comunque stanno in campagna<br />
Simona: e allora vuol dire che c'avevano le scuole<br />
all'aperto, studiavano all'aperto insomma<br />
Gianna: no io dico che questa era una famiglia.<br />
Lucia: poi noi diciamo, poi discutiamo se…<br />
Gianna: era una famiglia, loro erano una famiglia,<br />
era molto povera e andavano a pesca' (indica le<br />
foglie in alto che l'inquadratura tagliata ha reso<br />
simili a pesci)… i bambini più grandi studiavano<br />
poco perché andavano a lavorare.<br />
E' chiaro che in un caso del genere è importante<br />
che l'interpretazione di Gianna venga discussa e<br />
confutata, ma è altrettanto importante che essa<br />
abbia avuto modo di emergere e di essere presa in