Edizione n° 30 del 06-09-2009 (pdf da 4.689 KB) - Webdiocesi

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Per info: info@campusdellamoda.it www.campusdellamoda.it Via Carlo Marx 131/C Carpi (Mo) Tel. +39 059 645104 Fax +39 059 6229251 Destinatari Alle imprese del settore moda del distretto carpigiano: titolari d’azienda, familiari, dipendenti e collaboratori operanti nel settore Sono in scadenza le iscrizioni per master e corsi di specializzazione del CampusDellaModa Master Durata: 500 ore + 3 mesi di stage Data: 19 Ottobre 2009 Costo: 5.850,00 Euro + Iva - solo per i residenti a Carpi, Soliera e Novi Requisiti: Laurea 1°/2° livello o esperienza in azienda Fashion Design Breve descrizione: Il corso rafforza precedenti abilità e conoscenze del settore moda e design, sviluppando il potenziale creativo, intellettuale e tecnico individuale. I designer avranno gli strumenti per ideare e creare collezioni innovative di alto livello come richiesto dal mercato moda internazionale. Materie: Tendenze Moda Brand Image Processo Creativo Corporate Identity Principi di Marketing Tessuti e Accesori Piano di comunicazione Digital Imagery Collezione individuale e portfolio Laboratorio collezione Fashion Marketing e Gestione d’Impresa Breve descrizione: Un corso che prepara manager dalle grandi abilità, capaci di analizzare e pianificare il marketing del settore moda; professionisti che rispondano alle necessità e agli obiettivi del mercato e dell’ industria moda internazionale. Materie: Storia della Moda Contemporanea, Tendenze Moda, Sistema Moda Italiano,Obiettivi e Strategie di Vendita - Canali di Distribuzione - Retail Management - Customer Satisfaction, Comunicazione e Promozione Moda – Media Planning - Mezzi Pubblicitari – Eventi - Fiere Marketing:Comportamento Consumatore Moda - Target - Analisi di Mercato - Concorrenza - Marketing Mix – Microambiante e Macroambiente – Marketing non convenzionale Pianificazione Strategica, Web-Marketing – New Media Management: Microambiente interno –- Principi di Organizzazione - Leadership e Rapporti Interpersonali – Risorse Umane Economia Aziendale: Prodotto Moda – Ciclo di vita, posizionamento, penetrazione sul mercato - Tempi, costi, risorse,rischi, qualità – Logistica - Definizione del Prezzo – Break Even Point – Budgeting - Analisi di Bilancio - Elementi di Controllo Gestione Fashion Brand Management Breve descrizione: Un corso che offre l’opportunità di acquisire le materie e le tecniche indispensabili per costruire un brand riconoscibile, unico e differenziato. Materie: Storia della Moda Contemporanea, Tendenze Moda, Sistema Moda Italiano,Pianificazione Strategica, Web-Marketing – New Media Marketing: Vision e Mission - Comportamento Consumatore Moda - Target - Analisi di Mercato - Concorrenza - Marketing Mix – Microambiente e Macroambiente – Marketing non convenzionale Processo creativo: Corporate Identity: Filosofia dell’Impresa - Gestione Immagine -Marca(brand), Nome di Marca(brand name), Marchio(brand mark) Corporate Image, Digital Imagery Management: Economia Aziendale: Prodotto Moda – Ciclo di vita, posizionamento, penetrazione sul mercato - Tempi, costi, risorse, rischi, qualità – Logistica - Definizione del Prezzo – Break Even Point – Budgeting - Analisi di Bilancio - Elementi di Controllo Gestione, Comunicazione e Promozione Moda – Media Planning - Mezzi Pubblicitari – Eventi - Fiere, Pubbliche relazioni, Marketing Internazionale - Mercati emergenti Corsi di specializzazione Ricerca Tendenze Fondazione CR Carpi Via Sardegna, 2 Carpi (Mo) www.fondazionecrcarpi.it Durata: 8 incontri (venerdì e sabato mattina) Data: 25-26 settembre; 9-10, 23-24 ottobre;6-7 novembre Costo: 800,00 euro + Iva Requisiti: esperienza nel settore moda Breve descrizione: Il corso propone di offrire una base di studio degli strumenti, la struttura, la metodologia e le materie essenziali per pianificare la ricerca delle tendenze di moda. Materie trattate: Macrotendenze- gli eventi che contano, I Trend Setter- le persone che contano, Sociologia- le tribù, Studio della Moda Contemporanea- evoluzione e cicli, Il Linguaggio Della Moda, Il Mercato Moda- Ricerca e Analisi, Strumenti di Indagine, Strumenti di Comunicazione, Importanza del Colore/ Materiali/Forme, Made in Italy Workshop: Fotografia, Ricerca immagini e materiali, Composizione grafica, Costruzione Mood Boards e Quaderni Tendenze
Il messaggio di don Claudio Pontiroli, già parroco di Quarantoli e Gavello Riflessioni sulla fragilità umana Sono stato per quindici anni parroco a Quarantoli e Gavello e sono nativo di Mortizzuolo, perciò desidero essere vicino a tutta quella popolazione che è stata colpita dal terribile temporale - o qualcosa di più – del 26 agosto. So che cosa vogliono dire i frutteti distrutti, il granoturco raso al suolo, le vigne senza più nulla attorno, le auto, le case…E leggo il salmo che invita pioggia, neve, vento, grandine, nebbia e gelo a benedire il Signore! Questi eventi non ci devono anche risvegliare nella fede, non ci devono far aprire gli occhi sulla fragilità della vita? Anch’io, l’altra sera a Quartirolo, sono stato davanti all’entrata della canonica impotente davanti al lago che si era formato e che iniziava a varcare la soglia, come tanti altri in città. La voglia è di “dire su” ai tecnici, al Comune, all’asfalto…, ma mi sono ricordato che quando ero piccolo e si avvicinava il temporale la nonna mandava il più piccolo di casa - il più innocente - a formare in mezzo all’aia una croce con la paletta e le molli del focolare e nei campi si mettevano le croci con l’ulivo e la cera benedetta. A Quarantoli e Gavello erano centinaia le croci benedette dal Vescovo e poste nei campi, spero si continui a farlo, non solo per tenere lontani la grandine e le trombe d’aria, ma per ricordarci del Signore. Per ringraziarLo quando i frutti sono abbondanti e per chiedere il Suo aiuto nei momenti di calamità. Don Claudio Pontiroli Parroco di Quartirolo M irandola C oncordia Novità in materia di chirurgia prostatica Un meeting di aggiornamento del Circolo Medico “Merighi” di Mirandola Nei paesi sviluppati il cancro della prostata è la seconda neoplasia più diagnosticata e la terza causa di morte per tumore nell’uomo. Negli ultimi dieci anni il numero delle diagnosi di cancro della prostata è aumentato notevolmente grazie all’attenzione che il mondo urologico mette nella diagnosi precoce della malattia. In virtù delle note conseguenze che storicamente l’hanno caratterizzata (sanguinamenti perioperatori, incontinenza urinaria, deficit erettile), la prostatectomia radicale, oggi eseguibile anche in laparoscopia, non viene sempre ben accettata e, pur avendo ridotto al minimo questi effetti collaterali migliorando la tecnica chirurgica, ancora oggi non è possibile garantire al paziente che dopo l’intervento potrà mantenersi continente, oltre che sessualmente potente. Di questo si è parlato recentemente ad un convegno orga- Ingenti i danni della grandinata del 26 agosto che si è abbattuta su edifici e coltivazioni nella Bassa Eleonora Tirabassi evastante. Questo secondo Graziano Bernardi D Bosi, responsabile del distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Mirandola, è il modo migliore per definire il violentissimo nubifragio con grandine che mercoledì 26 agosto ha colpito Mirandola e le zone limitrofe e per il quale il Comune ha chiesto lo stato di calamità naturale. Vigili del fuoco, Polizia municipale, operai del Servizio manutenzione del Comune e volontari della Protezione civile, hanno lavorato fianco a fianco dalle 19 di mercoledì sino alle 2 del mattino e il loro impegno è proseguito anche per tutta la giornata successiva. In questo modo, nel giro di poche ore, le strade sono state sgomberate da rami e acqua ed è stata ripristinata la circolazione in tutta la città. “I Vigili del fuoco volontari di Mirandola – afferma Bernardi Bosi – aiutati dai distaccamenti di Finale Emilia, Modena e Carpi, sono intervenuti nei molteplici casi di tetti scoperchiati e di caduta di piante. Si è trattato infatti di circa 50 alberi sradicati dal forte vento, senza contare le frasche e i tronchi. In questo senso, una delle zone sicuramente più colpite è stata quella di viale Gramsci”. Per quanto riguarda gli edifici, i danni sono stati ingenti sia per quelli pubblici che privati. Il tetto della bocciofila è stato letteralmente spazzato via dalla violenza del vento, che ha soffiato con una forza fino a 120 chilometri orari, così come si è scoperchiata una parte del tetto del cimitero nuovo del capoluogo, ed è stato danneggiato quello della sede della Fondazione Scuola di Musica “Andreoli”. Si sono create inoltre parecchie infiltrazioni d’acqua negli edifici scolastici cittadini e i parchi delle scuole dell’infanzia di via Poma e Toti e della piscina hanno subito gravi danni. Non è stata risparmiata neppure la chiesa cittadina del Gesù. Da sinistra Nunzio Borelli, Daniele Grassi, Paolo Ferrari, Matteo Bisi, Nicola Ghidini nizzato dal Circolo Medico “M.Merighi” a Mirandola con gli specialisti modenesi Paolo Ferrari e i suoi collaboratori Matteo Bisi, Nicola Ghidini e Daniele Grassi. I colleghi urologi hanno portato il loro contributo che deriva dalla notevole esperienza acquisita sulle prostatectomie radicali. Il rischio di restare incontinenti dopo l’intervento, con un anno di controllo è Quella forza della natura “La messa in sicurezza degli edifici – dichiara il sindaco, Maino Benatti - è iniziata immediatamente e il più presto possibile affideremo alle imprese gli incarichi per i lavori di sistemazione. Nei prossimi giorni, dopo i sopralluoghi di venerdì e sabato da parte dei tecnici di Regione e Provincia, sapremo anche se è stato concesso lo stato di calamità naturale”. L’entità del disastro però non si esaurisce qui. Il maltempo ha infatti provocato la rottura di un deposito di gasolio a Tramuschio e il suo deflusso in un canale di via Malavicina. L’intervento dei Vigili e dell’Azienda Regionale Prevenzione e Ambiente ha però permesso di risolvere rapidamente l’emergenza. Altrettanto pericoloso è l’eternit, il cemento-amianto, che forma le coperture di edifici privati ora rotte e portate via dal vento. “Insieme all’Aimag e alla Provincia di Modena – spiega il sindaco Benatti - abbiamo av- sceso al 2 per cento. Nel corso del meeting che ha visto la presenza di numerosi medici di famiglia è stato sottolineato che l’attenzione alla qualità della vita del paziente candidato a prostatectomia radicale parte già prima dell’intervento, con la possibilità, in casi selezionati, di eseguire una riabilitazione funzionale del pavimento pelvico. Di ultimissima acquisizione è una nuova viato una operazione per il recupero e la messa in sicurezza di questo materiale. Fondamentale è la strategia di informazione attivata verso i cittadini, volta ad evitare un errato smaltimento di questo particolare tipo di rifiuti”. Agricoltura, che disastro Se gravi sono i danni causati agli edifici, disastrosi sono quelli riguardanti l’agricoltura. Davide Bottecchi, che si è occupato del monitoraggio presso campi e frutteti, spiega come la zona più colpita in questo senso sia quella di Fossa e Vallalta, dove sono precipitati chicchi di grandine fino a 1,2 chilogrammi di peso. “Le conseguenze maggiori - osserva - si sono avute sui fabbricati, al momento non ancora calcolabili, e sui vigneti, dove si stima un 50-60 per cento di danni sulla raccolta. Il ritiro dell’uva alla cantina è stata perciò anticipato di qualche giorno. Per il forte vento, fino a 135 chilometri orari, un I dati di Coldiretti Secondo i dati ancora parziali raccolti da Coldiretti, le aziende agricole danneggiate dalla tromba d’aria e dalla grandinata sono circa 70, ma il loro numero è quasi certamente destinato a salire. Sono stati in particolare rilevati danni ingentissimi ai fabbricati, anche per migliaia e migliaia di euro. Quasi tutte le aziende sono state interessate a livello degli immobili, dalla semplice spaccatura di tegole a conseguenze più gravi e relative a tutto il tetto, rottura di tapparelle e vetri. Diversi mezzi agricoli hanno subito danni, così come vi sono anche problemi riguardanti la copertura di alcuni allevamenti di animali. I frutteti più colpiti nell’area dell’epicentro, rappresentata da Fossa, Vallalta e dalla zona nord-ovest di Mirandola, presentano danni anche del 100 per cento, mentre per quanto riguarda il mais il dato si riduce al 50-70 per cento. tecnica chirurgica, hanno spiegato gli urologi capeggiati dal professor Paolo Ferrari, in grado di far fronte a quella piccola percentuale di pazienti che non recupera pienamente la continenza. Il successo della tecnica è dimostrato dal numero impressionante di interventi eseguiti nel mondo da quando essa è stata descritta nel 2007: oltre 17 mila. N.B. vigneto è addirittura stato abbattuto, mentre 10 biolche di serre per ortaggi sono andate distrutte”. Francesco Budri, agricoltore mirandolese, prova a quantificare i danni alla cooperativa Italfrutta di San Felice sul Panaro di cui è presidente: “Si tratta di quasi 8 mila quintali di prodotto, cioè il 14 per cento della produzione agricola ancora da raccogliere. In condizioni peggiori si trovano la cooperativa di San Possidonio, con danni di oltre il 40 per cento, e quella di San Giovanni del Dosso, dove gli effetti del nubifragio sono stati ancora più gravi. A San Possidonio i danni sono stati anche del 100 per cento, mentre nelle zone verso San Felice e Medolla i problemi maggiori sono stati causati dalla tromba d’aria e non dalla grandine, perciò le conseguenze sono state molto più contenute”. Tutto ciò naturalmente provoca anche ripercussioni a livello sociale: infatti se non c’è il prodotto, le 60-80 persone impiegate nella cooperativa non possono lavorare. Si attendono ora i rimborsi da parte dell’assicurazione, anche se questa è solo una magra consolazione: su un danno medio del 40 per cento, il ritorno sull’importo perso è solamente del 7-8 per cento, dunque si tratta di un recupero molto ridotto. “Del resto però – conclude Budri - le assicurazioni sono indispensabili perché permettono di salvarsi in caso di disgrazia, quando si ha una distruzione del raccolto pari al 100 per cento”. 11 6 settembre '09 La vicinanza del Vescovo agli agricoltori della Bassa Pregare e lavorare, questa è la soluzione “Davanti a simili fenomeni possiamo solo piegare le ginocchia, inchinarci davanti alla potenza della natura e pregare. Poi non resta che rimboccarsi le maniche e iniziare a lavorare, di nuovo, con maggior forza e determinazione”, questo il primo commento a caldo di monsignor Elio Tinti davanti alla grandinata così violenta che ha messo in ginocchio l’agricoltura della Bassa. Si parla di danni incalcolabili per frutteti, vigneti, campi di mais, per molti il raccolto è andato irrimediabilmente perduto; anche chiese ed edifici parrocchiali sono stati toccati dalla violenza del fenomeno. “Il nubifragio ha provocato grossi danni – osserva il Vescovo -, e in questo momento già critico per l’economia e certamente non facile neppure per il settore agricolo non ci voleva. So di abitazioni e stalle danneggiate, di coltivazioni distrutte, per questo posso solo pregare e augurarmi che vengano assunte tempestivamente iniziative per aiutare gli imprenditori agricoli danneggiati. Il Vescovo è loro vicino come e più di sempre”.
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